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Autore: lillilola    30/05/2014    11 recensioni
Abbiamo sempre desiderato di prenderci cura di un cucciolo, no?
Ma se invece di un morbido pelo bianco, capitassero dei capelli color biondo miele?
Se invece del cucciolo, ti dovessi prendere cura di una bambola rotta?
Quanto sei disposto a evitare di romperla del tutto, e di mettere insieme i pezzi mancanti?
Facciamo così, Nikki ora è la tua bambola ferita, fanne ciò che vuoi.
Distruggila o aggiustala.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton, Irwin, Calum, Hood, Luke, Hemmings, Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 14: COLPE E CAUSE.
 
Michael raggiunse Calum e Ashton con la macchina.
Erano esattamente come li aveva lasciati.
Aprì la portiera, e senza dire nulla i due si alzarono e raggiunsero la vettura nera.
Ashton era palesemente sotto shock, sembrava fissare un punto immaginare fermo, fuori dal finestrino, e continuava a guardarlo senza sbattere le palpebre, anche quando la macchina partì.
Aveva stretto tra le braccia un corpo freddo e senza vita, e Mike era molto preoccupato, perché il corpo che il suo amico aveva stretto a sé,  era quello della ragazza di cui si era, con tutta probabilità, innamorato.
Non sapeva se anche gli altri avevano capito cosa Ashton provava per Nikki, l'unica cosa che sapeva, era che lui l'aveva capito, perché da quando quella ragazza aveva varcato la soglia di quella casa, lui non era più lo stesso.
Era felice.
Era, per l'appunto.
- Lei ce la farà - disse cercando con lo sguardo l'amico dallo specchietto retrovisore, ma quello sguardo rimase incollato a quel punto fermo aldilà del vetro.
- Ce la farà a fare che cosa? A suicidarsi o a dover tornare a vivere? - sussurrò freddo e distaccato, senza battere ciglio.
Nessuno rispose, Mike prese la tangenziale per andare verso l'ospedale.
Sperava che Luke chiamasse dicendo che era viva, che la loro amata bambolina non era andata distrutta, ma che invece aveva tutti i pezzi, anche se incollati e un po' ammaccati , voleva sentirsi dire che stava bene.
La mente di Ash era silenziosa, non pensava a nulla, perché non aveva la forza di realizzare quello he era appena accaduto.
Sperava fosse solo un brutto sogno, un terribile incubo, dal quale presto si sarebbe risvegliato, ritrovandosi così non in quella macchina fredda,, ma nel suo letto caldo, affianco a Nikki  che dormiva tranquilla, o che almeno ci provava.
Nessun segno però confermava il fatto che quello fosse solo un dannatissimo incubo.
Calum stava per aprire bocca e dire una stupida frase ottimistica, esattamente come nei film, ma venne interrotto a bocca aperta dallo squillo del telefono.
"LUKE" gridava il display.
Rispose Calum e mise in viva voce. 
- Pronto? - disse con un filo di voce.
Gli tremava la mano dalla tensione, Ashton schiodò lo sguardo dal finestrino per concentrarsi sul telefono e Mike accostò l'auto.
Luke non rispose e iniziò a piangere.
Il telefono piangeva e singhiozzava.
Ognuno di loro aveva paura di sentirsi dire quello che che nella mente gli stava passando.
- Lei non vuole vedermi - disse disperato - dice che non mi vuole! -
Silenzio e confusione.
- Lei chi? - chiese Cal con il cuore in gola.
- Lei Nikki, IDIOTA! Non mi vuole in stanza! - gridò smettendo di piangere.
Ashton scoppiò a ridere, finalmente libero da tutta quella tensione, che fino a un attimo prima aleggiava nell'aria.
Mike rimise in moto la macchina, e riprese a correre sulla strada.
- Luke tranquillo. Ora arriviamo - rispose il moro chiudendo la chiamata.
Nikki era ancora con loro.
 
 
Ashton fu il primo a notare quel Luke un po' troppo triste, con la faccia appoggiata al vetro di una porta.
- Lei come sta? - chiese.
- Il dottore ha detto che le faranno dei controlli- il biondo si voltò verso l'amico - perché non vole farmi entrare? Io voglio solo abbracciarla e dirle che se mi fa perdere altri dieci anni della mia vita in questo modo non..-
- Forse non vuole che le si facciano domande- disse Mike comparendo alle loro spalle.
Restarono in silenzio pensierosi.
Ashton moriva dalla voglia di vederla sbattere velocemente le palpebre mentre lo guardava, di vedere i suoi occhi neri posarsi nei suoi.
Voleva vederla viva.
- Io entro. Lasciatemi solo con lei - disse mettendo mano alla maniglia.
Luke lo guardò minaccioso, stava per aprire bocca, ma Ashton gli sbatté la porta in faccia entrando nella stanza.
C'erano tre letti bianchi, ma solo il suo era occupato.
L'odore di disinfettante e candeggina aleggiava nella stanza.
Nikki era girata verso la finestra, e non aveva visto chi era entrato, probabilmente perché non gli interessava.
Il ragazzo si sedette sul bordo del suo letto.
- Ciao bambolina- disse sorridendo.
Nikki non si girò a guardarlo, lei sapeva che era un peso per loro.
- Dovresti andartene - sussurrò poco convinta.
Le parole colpirono in pieno Ash, come fosse appena stato investito da una macchina in corsa.
- No- rispose prendendole una mano tra le sue.
Lei restò in silenzio.
- Sai, quando ti ho promesso di non lasciarti, credevo che la cosa valesse anche per te. Io non lascio te, tu non lasci me- disse dolcemente.
A quelle parole lei si girò a guardarlo, si sedette e tolse con fatica la mano da quelle del ragazzo.
-Perché non mi hai lasciato?- chiese con le lacrime agli occhi - io so di essere un peso per voi. Non dovete stare qui, voi...- a quel punto scoppiò in lacrime - dovevate lasciarmi morire, sono solo in peso. Un giocattolo rotto! - gridò coprendosi gli occhi.
Ash la richiuse tra le sue braccia, e le diede un bacio sulla fronte.
- Lasciami Ash - sussurrò - non fare finta che ti importi-.
Nonostante quelle parole uscissero dalla sua bocca, le sue mani erano avvinghiate alla maglia di Ash.
- Vorrei sapere come ti vengono in mente queste scemenze - disse sorridendo e posando una mano tra i suoi capelli senza lasciarla andare via dalle sue braccia.
- La sorella di Calum mi ha detto come la pensate veramente e...-
Ash dovette fermarla.
- Aspetta un attimo. Chi è che ti ha detto cosa?- chiese con la calma che preannunciava la tempesta.
Nel frattempo gli altri tre guardavano la scena dal vetro fuori.
Nel frattempo gli altri tre guardavano la scena dal vetro fuori.
Capivano che c’era qualcosa che non andava, poi il telefono di Calum squillò.
“Elizabeth”.
- Dove diamine siete? – gridò la ragazza - ho   chiamo te e  Ash, qualcosa come duecen..-
- Siamo all'ospedale -.
Silenzio.
Liz restò in silenzio di colpo.
- E' successo qualcosa di grave? State tutti bene? - chiese iniziando a preoccuparsi.
- Nikki ha tentato il suicidio, ma ora credo stia bene - rispose senza pensare.
Si era dimenticato della storia censurata che le avevano rifilato.
In quel momento a Liz non importava la storia che le avevano detto, non le importava di nulla nulla della storia di quella ragazza.
Sbiancò di colpo.
Si sarebbe sentita dieci volte meglio se le avesse detto che uno di loro era in coma etilico, o che era stato investito da un camion e ora si ritrovava con un paio di ossa rotte, perché così, poteva avere la certezza che nulla di quello che era successo  poteva essere a causa sua.
Si dovette sedere sul divano.
- Merda - riuscì solamente a dire, prima che Ashton uscisse furioso dalla stanza 
Guardò l'amico al telefono.
- Sei al telefono con tua sorella? - chiese con tono gelido.
Rispose annuendo.
- Luke va da lei, ora puoi parlarle. Cal passami il telefono -.
La ragazza dall'altra parte del telefono sentì terribilmente freddo dopo aver sentito il tono freddo di Ashton, aveva i brividi lungo la schiena.
- La bambolina del mio cuore mi ama - gridò Luke entrando  nella stanza e correndo da lei.
Elizabeth sentiva il respiro di Ashton dall'altoparlante.
- Ciao Ash - cercò di dire tranquilla.
- Devi fare le valigie e andartene - disse sempre con tono calmo - non voglio vederti una volta tornato a casa -.
Le vennero le lacrime agli occhi.
- Perché?- chiese sussurrando.
Sapeva benissimo il perché, ma non voleva ammetterlo a sé stessa, non voleva sapere di aver provocato una simile reazione nei conforti della ragazza.
- Le parole "Giocattolo rotto" e "sei un peso.." , non ti ricordano nulla? - si fermò un attimo - lei stava per uccidersi Liz, se non l'avessimo trovata in tempo...-
Un medico attirò l'attenzione di Mike che stava ascoltando il discorso.
- Lei è un parente della ragazza? -  chiese aprendo una cartella e con l'infermiera anziana al suo fianco che guardava i suoi appunti sulla loro amica.
- Sono il coinquilino. E lei non ha tutori legali - rispose prontamente - può tranquillamente chiedere a me-.
- Parlerò con la paziente allora - rispose il medico andando verso la stanza.
-.... non farti più vedere - disse Ash chiudendo la chiamata, mentre Calum lo guardava così stupito che non era riuscito a fermare le parole dell'amico nei confronti di sua sorella.
Stava per riprendersi dallo stupore e aprire bocca, quando il camice bianco gli passò affianco e aprì la porta.
Luke smise di morderla allegro e guardò il medico, un signore distinto sulla cinquantina.
Guardò Nikki con occhi scuri, ma piuttosto teneri.
- Noto che sta meglio signorina. Credevamo di averla persa e lei... - guardò Luke- dovrebbe mantenere la calma, i paramedici hanno seriamente pensato di sedarla - sorrise.
- Scusi, ero preoccupato - disse Luke mortificato.
In ambulanza era quasi impazzito, quando dopo tre scariche di defibrillatore il cuore di Nikki non era ancora ripartito a battere.
Dopo la quarta fortunatamente riprese a battere, e il biondo finalmente si calmò.
- Comunque volevo chiederle alcune informazioni personali. Intanto, sa qual è il suo nome?-
Nikki annuì.
- Mi chiamo  Nikki Hamilton - disse.
Il medico annuì, mentre l'infermiera scriveva le informazioni della ragazza sulla cartella che il medico le aveva passato.
Il dottore stava per farle un'altra domanda, ma entrò un altro camice bianco.
- Scusa se ti interrompo George, ma ho bisogno di una firma per gli esami che hai richiesto - disse quello appena entrato, che era un medico più giovane dell'altro.
- Continui lei Margaret mentre firmo - disse rivolto all'infermiera.
- Signorina Hamilton, qual è la sua data di nascita?-
Alla parola Hamilton, il medico giovane alzò lo sguardo su Nikki.
- Undici luglio del...-
- 1995 -  concluse il medico giocane sorridendo alla biondina - Nikki dovresti smetterla di prendere colpi in testa -ridacchiò lasciando tutti i presenti spiazzati.
Nikki sorrise sorpresa.
- Salve dottor Lambert - disse sorridendo.
Il medico le sorrise e le si avvicinò.
- Dopo torno così mi racconti cosa ti è successo. Intanto ti lascio nelle mani di George - com'era entrato se ne andò.
Ashton lo guardò andarsene, e poi realizzò una cosa : quel medico conosceva la sua bambolina.
Si disse solo questo, prima di uscire di corsa dalla stanza per  fermarlo.
-Scusate, torno subito - disse mentre la porta si chiudeva.
Vide subito il medico che attraversava il corridoio tranquillo.
- Scusi dottor Lambert - il camice bianco si girò e  lo guardò confuso.
Ash si avvicinò a lui.
- Potrei farle delle domande? -
- Dica pure - disse disponibile.
- Riguardano la paziente Nikki Hamilton - .
Il medico corrucciò lo sguardo.
- Non possa dare informazioni sui pazienti. Mi spiace - fece per andarsene, ma Ash lo fermò di nuovo.
-   Aspetti, è importante - disse supplichevole.
- Senta, vorrei, ma non posso pro.. -
- E' in ospedale perché ha tentato il suicidio - disse Ash spiazzandolo.
- Mi disp...-
- Almeno mi dica come la conosce - lo guardò - vive a casa mia da circa tre settimane, l'ho trovata per strada di notte che correva e con lo sgu..-
Il medico sospirò.
- E' la seconda volta che la ricoverano - aveva finalmente convinto il medico a parlargli della ragazza.
Molto probabilmente perché lo aveva impietosito.
Era tentato di iniziare a fargli delle domande, ma lui iniziò a parlare senza dover essere incitato.
- La prima volta è perchè ha fatto un incidente in auto, mentre tornava con i suoi da un saggio di danza se non ricordo male - sospirò - un ubriaco li ha presi in pieno. Nikki aveva una ferita sulla guancia, e un lieve trauma cranico - sussurrò - suo padre una gamba rotta. Sua madre invece a causa del finestrino rotto aveva il viso pieno di pezzi rotti di vetro, e uno di quelli le aveva centrato l'addome- guardò il ragazzo, che restò in silenzio. 
Aveva finito di raccontare del perché era stata ricoverata.
- Come mai si ricorda così bene di lei? -
Il medico sorrise triste a questa domanda.
- E' rimasta due ore nella stanza di sua madre dopo che è morta per un attacco cardiaco- sospirò prima di dire quello per cui si ricordava così bene di lei - continuava a ripetere teme, come un disco rotto, che era colpa sua-
Silenzio.
- E suo padre? -
- E suo padre le dava ragione. Diceva che era solo colpa sua se sua  madre era morta - concluse andandosene 
 
 
 
Saaaalve mie ciambelline :3
Come va? 
A me stanno ancora rompendo le scatole con compiti in classe\interrogazioni\ compiti\ e qualsiasi altra cosa possa rompermi le scatole, e sinceramente NON NE POSSO PIU'.
Per non parlare del tempo, so che sembra banale, ma insomma da me c'è un tempo di CACCA, piove-fa freddo-sole-32980 gradi- e poi di nuove piove, e tu sei lì che pensi che forse non sei l'unica ad avere problemi di bipolarismo visto che anche il tempo non si decide su cosa fare... dovrebbero cambiargli pillole, caspita.
Anyway, pensiamo invece che tra pochino arriva l'estate, in cui io potrò rompervi le scatole tranquillamente con le mie storie\pazzie\ storie pazzie(?) ... SO CHE NON VEDETE L'ORA.. SO CHE E' COSI' NON NEGATE *le lanciano addosso un mattono per farla tacere*
*Schiva tatticamente il mattone, ma decide che per il suo bene è meglio cambiare argomento*.
Ditemi miei amati muffin al cioccolato, cosa pensate di fare voi quest'estate..non sono accettate risposte come "Farò i compiti", sono ben accettate invece risposte come "Vado a cercare il santo Graal, ti va di venire?" in quel caso la risposta sarebbe OVVIO CHE SI... ma non credo che mi vorreste come compagna di avventura, insomma io sono una lagna che ogni tanto se ne salta fuori con facce buffe (si ragazze.. il mio tic è fare le facce buffe... e non è una bella cosa), e poi mi mordo le labbra in modo convulso come i maniaci.. credo che resterò senza labbro inferiore... accidenti.
Tornando a discorsi seri (serissimi), RINGRAZIO chi ha recensito :') ma ovviamente sapete già che vi ringrazio perchè rispondo a tutte le recensioni dicendo cose strane (come se fossi capace di dire cose normali ogni tanto e.e), ma volevo ringraziarvi PUBBLICAMENTE, perchè voi che sprecate il tempo per me meritate davvero, vi adoro ** 
Ragazze\i, animali\e, unicorni\e, e dolcetti, volevo avvisarvi che ho seriamente notato che scrivendo i capitoli sul mio quadernino magico, c'è un lento degrado della mia mentalità, ma ve ne accorgerete e.e Inoltre volevo già avvertire che da adesso in teoria i capitoli verranno messi PUNTUALMENTE visto che la scuola non mi rompe più e ho tempo per rompervi le scatole.. non aspettavate altro vero? 
Ultima cosetta prima che mi dimentichi, ho fatto un po' di somme, e credo che la storia finirà verso il 21esimo capitolo se tutto va per il verso giusto, ma non si sa mai... an si, e CHIEDO PERDONO se ho scritto 1995 in numero e non in lettere, so che non si potrebbe, ma era troppo lungo da scrivcere e scomodo da leggere... scusatemi in caso vi foste arrabbiate per questo errorino.. 
Per chi guarda il trono di spade invece, è grave se un po' di tempo fa dopo che mia sorella non ha pagato una scommessa le ho urlato dietro "UN LANNISTER PAGA SEMPRE I PROPRI DEBITI?"... ditemi di no per favore. 
Un bacione pasticcini ** 
Lily**

 
 
   
 
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