Le lezioni erano terminate, finalmente! Adesso si parava davanti solo uno spensierato pomeriggio di maggio.

-Non sarebbe meglio andare in biblioteca a fare qualcosa per lunedì? Abbiamo un tema di Storia della Magia, che ne pensate?- propose una timida Romane, più pallida del solito.
Serin e Jennifer la guardarono come se fosse una mentecatta.
-Romane, rilassati, abbiamo un intero weekend per quel tema- disse Serin.
-Ed è maggio! Praticamente avremo più o meno due settimane di lezioni. Rilassati- aggiunse Jennifer, continuando a camminare.
Raggiunsero, senza accorgersene, la meta prefissata. Quel giorno il sole batteva sulle panchine molto più del solito, riscaldando chiunque nel cortile.

-Oh, guardate chi c’è!- esclamò Serin, richiamando l’attenzione delle compagne.
-Che buffa coincidenza trovarvi qui, Evans!- disse Jennifer con un finto tono sorpreso -Hai deciso di far vedere la luce del sole a quella pelle da ranocchio, Mocciosus?- si rivolse alla ragazzina, più bassa del ragazzino coi capelli rossi, che prendeva il nome di Lloyd Evans.
-Vai a scocciare altrove, Potter, lasciaci in pace!-le ringhiò contro il rosso.
-Altrimenti?- avanzò Serin.
-Passerete dei guai, guai seri!- rispose a tono la ragazzina, l’unica che portasse una cravatta verde e argento, al posto di quella scarlatta e dorata del resto del gruppo.
-Avete sentito, ragazze, passeremo dei guai, guai seri. Uh, guarda, sto già tremando, Mocciosus!- la canzonò Jennifer, alle sue spalle una Serin che non si curava minimamente di nascondere le risa e Romane che pareva avere intenzione di dire qualcosa, ma non ci riusciva.
Mocciosus, o meglio Shevon Piton, con gli occhi scuri che brillavano di rabbia, fece per prendere la sua bacchetta dalla tunica, ma una voce fredda alle sue spalle arrestò ogni suo movimento.
-Che succede qui?- due occhi grigi la fissavano dall’altro, la stessa cravatta smeraldo di Shevon, e a pochi centimetri da essa, una vistosa spilla con su scritto ‘Prefetto’: Lux Malfoy, era seguita da un altro gruppo di ragazzi, anche loro del Serpeverde; tra loro Serin riconobbe i suoi cugini: Alwaid e Naos Black.  

Lux si chinò fino a quando i suoi occhi color del ghiaccio arrivarono all’altezza di quelli ebano di Shevon -Ti ho visto per caso prendere la bacchetta, Shevon? Immagino tu e i tuoi… - a quel punto, spostò lo sguardo fermo dalla ragazzina Serepverde al resto dei ragazzi del primo anno, e arcuò un sopracciglio –…amici voleste esercitarvi in Incantesimi. In questo caso sarebbe meglio che vi recaste in biblioteca- Shevon annuì lentamente –non voglio nessuna scusa per togliere punti a Serpeverde. E tu non me ne darai, sono stata chiara, Shevon?- la ragazzina continuò ad annuire.

Lux si rialzò lentamente con un espressione seria sul viso –Bene- concluse –Andiamo, ragazzi-.
Il gruppo dei Serpeverde non ebbe percorso nemmeno metà del corridoio che una voce stridula ruppe il silenzio.
-Hai capito, Shevon? Non darmi delle scuse per togliere punti alla nostra stupida Casa di rammolliti- squittì Jennifer, imitando il Prefetto Serpeverde, e per sua sfortuna  Lux la sentì. Girò i tacchi e si condusse lentamente di nuovo verso il gruppetto. Si abbassò nuovamente, ma sta volta per guardare Jennifer dritta negli occhi e la ragazzina Grifondoro sentì il sangue gelarsi nelle vene alla vista di due occhi glaciali.
-Meno  quindici  punti  a  Grifondoro- scandì parola per parola, fredda quanto i suoi occhi, Lux più seria che mai. Poi tornò sui suoi passi, e Serin notò che suo cugino Alwaid scuoteva la testa in segno di disapprovazione guardando Lux.
Shevon sorrise di gusto alla vista della sua nemesi sbigottita, come Serin corvina alle sue spalle, mentre Romane borbottò qualcosa come “Io l’avevo detto”. 

-Complimenti, Potter! Un’altra delle tue ammirabili opere ci ha fatto perdere quindici punti. Quindici punti!- sbottò furioso Lloyd.
-Quindici punti! Ti rendi conto?- fece eco Serin indignata –Non è normale che un Prefetto tolga punti a piacimento! E non abbiamo infranto nessuna regola!-.
-Ha offeso un Prefetto, ecco cosa. Ve la siete cercata- esclamò Lloyd –Devi sempre fare l’imbecille, Potter!-.
-Cosa? Non è vero! Non è affatto una regola! Se Lux è la ragazza più antipatica di tutta Hogwarts, chiunque la prenderebbe in giro!- sbottò Serin.
-Be’, comunque è più grande di noi, devi mostrare rispetto- fece Shevon.
Jennifer le rivolse uno sguardo del tipo “Mi prendi in giro?”; -Non m’importa un fico secco del rispetto, specie se devo portarlo nei confronti di una Serpeverde!- e volse uno sguardo carico di rabbia a Shevon –Anzi, se è una Serpe più grande vuole dire che è ancora più ottusa!-. e diede una spinta a Shevon, che la fece cadere, per farsi strada e continuare per la sua strada a testa alta, seguita da Serin e Romane.
 
 
 
 
 

   ANGOLO AUTRICE
Allora, allora, allora.
Prima Gender Bender, e questo è strano, perché io praticamente vivo nel mondo Gender Bender (no, non in quel senso, sono etero), perciò, se avrò tempo vi ritroverete tempestati di cose del genere. Contenti?
No, scherzia a parte, non sono per nulla soddisfatta di come io scriva ultimamente, faccio letteralmente schifo. Non è per modestia, sono seria. Io sono quella che progetta un libro. Un libro? IO? Ce lo vedete il mio nome stampato su una copertina di un libro dimenticato da tutti (ammesso che venga pubblicato) in un angolo di una libreria? Se la risposta è no, siamo in due.
Sui nomi cosa c'è da dire: Serin (Sirius) è realmente una stella, per Romane (Remus)  ho scelto un nome relativo a Roma, dato che Remo (insieme a quel caino di suo fratello Romolo), secondo la leggenda ha fondato Roma e Jennifer (James) è il primo nome con la 'J' che m'è venuto in mente. Poi ovviamente Alwaid (Andromeda) e Naos (Narcissa) sono pure stelle, e Lux... mica potevo chiamare quella swishosa Lucia... brutto. Lux è di gran lunga meglio. 
Il titolo schifoso che ho trovato spero sia provvisorio, perché non ho trovato di meglio. 

Fine della storia.
Addio.
Ciao.