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Autore: leonfeather    04/08/2008    3 recensioni
[Suikoiden] La città stato tenta, in un'azione disperata, di riconquistare il territorio dell'ex alleato cavalierato di Matilda. Ma la guerra non può mai portare nulla di buono.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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“Entri di nascosto nel castello della capitale del regno di Matilda, bruci la bandiera di Highland e la scambi con la nostra. Highland ha preso Rockaxe con la forza, ma il suo potere lì è debole, lo sanno bene anche loro. Probabilmente penseranno che è caduta a noi, la città Stato, e si ritireranno. Un passo enorme verso la vittoria”.
Era un piano semplice, quello che Shu mi aveva spiegato. Tutto quello che dovevo fare era bruciare la bandiera di Highland e scappare. Nulla di più.
“E' molto rischioso, il risultato di questa operazione deciderà le sorti della guerra. Non deve fallire, tutti noi abbiamo lavorato sodo per arrivare fino a qui, siamo nelle sue mani, my lord”.
Shu era serio come non lo era mai stato fino ad ora, lo si poteva capire dal tono della sua voce. Tutto quello che avevo fatto fin da quando era iniziata la guerra era stato rischioso, ma questa volta ci giocavamo tutto. Vittoria o sconfitta dipendevano dalla buona riuscita del piano di Shu.
“Porti qualcuno con se. Scelga bene, ha a disposizione tutti i migliori elementi dell'armata”.
“Gli basterà sua sorella, cioè io!”
“Nanami, è pericoloso”.
“Ma io ti voglio proteggere. E dai ascolto a tua sorella maggiore, vengo e basta!”
In un primo momento avevo insistito sulla mia idea, ma lei era stata irremovibile. Avevo accettato quindi senza fare storie che mi seguisse anche questa volta e, nella notte, partimmo per il cavalierato di Matilda. Non mi aveva neanche sfiorato per la mente l'idea che mi sarei pentito amaramente di non aver lasciato Nanami al castello, quella volta.
Ora era lì, distesa fra le mie braccia, ferita da una freccia nel tentativo di proteggermi. La sua fronte scottava, era sudata, e i suoi occhi erano pieni di lacrime. Non potevo credere a quello che era successo, non volevo.
“Nanami... Ti prego...”
“S... Sto bene... Starò bene... Non è niente... L'importante è... Che sono riuscita a... Proteggerti.”
“Sì, starai bene. So che starai bene. Resisti, ti prego.”
Le asciugai la fronte mentre cercavo in qualche modo di tamponare la ferita. Il sangue sembrava non fermarsi mai, macchiava i suoi vestiti di un rosso scuro, grave, diverso da quello acceso e allegro della sua tunica.
“Hey... Chiamami ancora... Sorellina. Per favore.”
“S... Sorellina...”
“Gr... Grazie... Sto già meglio... Vedi...? Ahaha...”
La guardai disperato. Il colorito nella sua faccia, che fino a pochi minuti fa era di un rosa bellissimo, stava lentamente sparendo. Le palpebre perdevano forza.
“Hey... Io... Noi non siamo parenti di sangue ma... Sono stata felice... Di essere stata tua sorella...”
Il cuore rallentava sempre più il suo ritmo.
“Di aver vissuto con nonno Genkaku... E Jowy... E' stato bello...”
Sorrise e mi guardò negli occhi. Pensai sarei scoppiato a urlare, non poteva succedere; poi, nel momento in cui risposi al suo sorriso, debolmente chiuse le palpebre e lasciò cadere la testa su un lato. Non parlava più.
“Nanami! Nanami!”
Poi sentii un boato lacerarmi l'anima dall'interno. Quel giorno, la bandiera di Highland bruciò per diversi minuti in cima al castello di Rockaxe, e tutta l'armata della Città Stato festeggiò l'inizio di una grande vittoria. Quello stesso giorno persi la persona più importante della mia vita.
  
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