Cosa ci faccio qui?
Tra i pensieri che un'animale come una lince può avere, vi era un senso di dispersione.
No, un secondo prima non era lì. Da dove arrivava quella foresta?
Non credeva di aver mai visto degli alberi simili, erano così strani. Storti
O forse era lei ad essere storta?Non capiva
Sentiva rumori attorno a lei. Rumori di passi. Passi che conosceva vagamente, di creature fastidiose che a volte le si avvicinavano disturbando la sua quiete solitaria.
Aveva paura.
Dove era andata a finire la sua casa, la fredda foresta dove era solita vagare silenziosa alla ricerca di prede? Voleva tornarci, adesso
Chiuse gli occhi, li riaprì.No, era ancora là.

Passi.Di nuovo.

Ora era solo un'esemplare,lo sentiva.
Che fare?Nascondersi o cercare di attaccare?
<< Non scappare>> era una ragazza che parlava.
La lince non poteva di certo capire, ma sentiva una strana sensazione. Come se potesse captare il significato intrinseco del messaggio dell'umana.
Era come se si sentisse, in qualche modo, collegata a lei.
Si voltò verso di lei, diffidente, ma iniziando a fidarsi di quella strana creature che con passi timidi si avvicinava a lei.
La lince stette ferma al suo posto, guardandola con i suoi occhi fieri. La ragazza continuava ad avvicinarsi, e quando fu abbastanza vicina si abbasso, ponendo il suo visto proprio davanti al muso dell'animale.
<< Ti chiederai perchè non ho paura di te. Ma so che non vuoi attaccarmi>> disse la ragazza.
Ancora quella sensazione di comprensione, empatia. Chi era quella ragazza? Perchè si sentiva così vicina a lei?
La ragazza sollevò una mano, e lentamente la posò sul capo della Lince.
La lince si ritirò un secondo, ma poi si tranquillizzò, facendosi, incredibilmente, accarezzare dalla ragazza.

<< Io sono te, e tu sei me. E ciò non cambierà mai>>

E in un turbine, tutto svanì in un sogno.