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Autore: Akkarin90    31/05/2014    3 recensioni
'Ma guarda qua questi due: loro fanno i danni, io mi becco sempre il cazziatone e loro il più delle volte se la ghignano. È sempre stato così. Ma cosa ho fatto io nella vita precedente per beccarmeli? Ho raso al suolo una città? Anzi, che dico, in quel caso avrei davvero avuto meno problemi, probabilmente ho fatto esplodere mezzo continente'.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sakura, Naruto/Sasuke, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Buongiorno!
Posto qui la mia “prima” fic. Prima perchè è la mia prima “personale”. Ovvero scritta interamente di mio pugno, con lo scopo di far ridere un po! Spero possa piacervi! Non è nulla di che, ma ditemi cosa ne pensate!
Per il resto non è proprio la mia prima perchè infatti sto facendo un lavoro a quattro mani con Yumi, nella long fic “Come andrà, andrà”. Buttateci un'occhiata se volete, è scritta sicuramente meglio di questa ;)


Akkarin ;)








Centro commerciale, all'interno del supermercato, sabato mattina.


- Bene, bene ragazzi, dobbiamo prendere da mangiare per l'intera settimana. Siccome la scorsa volta ci stavamo scannando, questa volta sceglierete quello che vorrete e lo adagerete tranquillamente nei vostri carrelli senza urla e insulti. Ci ritroveremo tutti nei pressi della cassa 7 tra mezz'oretta ok? Poi metteremo insieme e divideremo la spesa, indipendentemente da chi ha preso quanto- disse Sakura, con uno sguardo che non ammetteva repliche.
Era diventato un disastro fare la spesa negli ultimi tempi: quei due trovavano sempre un modo per battibeccare, lanciarsi offese, e non solo. Alcune volte volavano oggetti.
Si era ritrovata a cambiare addirittura tre supermercati, visto che non aveva la benchè minima intenzione di ripresentarsi dopo tutte quelle figuracce.
Ripensò a qualche settimana prima e le venne comunque un mezzo sorriso.
Avrebbe potuto lontanamente capire se la questione fosse partita da Naruto, sempre troppo energico e solare ne combinava una ogni due metri, ma da lui no. Non da quello che definivano “il modello della calma e della freddezza”.
Ma freddezza un corno.
L'ultima volta quella “calma” non gli aveva impedito di prendere uno dei pomodori che stava scegliendo e scagliarlo contro Naruto, solo perchè quest'ultimo lo aveva sfottuto dicendogli di essere un pochino monotematico, e che avrebbe dovuto almeno provare altro. E beninteso: Naruto schivò con dei riflessi davvero notevoli quella palla rossa, peccato che quella continuò il suo tragitto finendo sul tailleur (bianco) di una signora tutta distinta che si trovava poco più in la.
Quindici minuti dopo infatti si trovarono fuori dal supermercato con l'inserviente che li guardava leggermente male.
- Signorina, mi spiace ma questi due la prossima volta li lasci a casa. Non è una buona cosa sprecare il cibo, e ancora meno è attentare alle altre persone-
Così, la ragazza, testa bassa e coda fra le gambe, rivolse un – Si ha ragione, ci scusi, è che sono leggermente idioti – concluse, incenerendoli con lo sguardo.
Entrambi fingevano di essere molto imbarazzati, ma nella realtà di fatto sorridevano come cretini sotto i baffi.


Ripensando a quel momento il sorriso venne sostituito da un'espressione di rinuncia, e due occhi salirono al soffitto.
'Ma guarda qua questi due: loro fanno i danni, io mi becco sempre il cazziatone e loro il più delle volte se la ghignano. È sempre stato così. Ma cosa ho fatto io nella vita precedente per beccarmeli? Ho raso al suolo una citta? Anzi, che dico, in quel caso avrei davvero avuto meno problemi, probabilmente ho fatto esplodere mezzo continente'.
'Ma senza di loro la mia vita sarebbe davvero inutile e triste. Uff, che mondo difficile. Prego che almeno questa volta, dividendosi, non succedano danni' pensò speranzosa.


Si divisero e iniziarono a camminare, ognuno con il proprio carrello tra le mani.
Una Sakura molto agile e attenta ai prezzi si districava tra quegli scaffali pieni zeppi di qualsivoglia cibo o oggetto.
Un Sasuke scuro in volto, puntava il reparto ortofrutticolo senza ulteriori indugi, salvo per un pacchetto di caffè preso alla velocità della luce, solo perchè si trovava sulla traiettoria del suo percorso.
Un Naruto che...non sapeva ancora cosa fare. Si guardava le mani e guardava il carrello: vuoto. Guardava il carrello e guardava gli scaffali: confusione. - E mo che faccio? - prese quindi a trotterellare come una pecorella selvatica da tutte le parti, e ogni cosa che gli capitava a tiro di suo gusto, senza vedere ne prezzi ne altro, la prendeva e la metteva nel carrello.
-Oh guarda, le caramelle gommose che mi piacciono tanto!-
- Oh, la marmellata ai frutti di bosco! Mi pare che sia finita a casa!-
- Mh, le polpette di carne! Mie!-
- Uuuuhhh Ramen! Ok, mi pare che venti porzioni possano bastare-
- Tì guarda, un aspirabriciole, ogni volta lascio un casino in tavola, potrebbe tornarmi utile, così smettono di lamentarsi quei due-

Dopo la consueta mezz'ora si trovarono tutti e tre davanti alla fatidica cassa 7.
Sakura prese un lungo respiro. Ora iniziava la parte più difficile: fare in modo che Naruto non aprisse bocca a sproposito e bloccare Sasuke da qualsiasi movimento molesto.
- Allora ragazzi, vediamo che avete preso. Bene, Sasuke, tu hai preso i pomodori e una scatola di caffè. Sicuro solo questo? Hai davanti un'intera settimana sola di pomodori.- disse, mentre pensava 'certo che 12 kg di pomodori poteva pure evitare di prenderli, in effetti Naruto ha ragione a volte'.
- Si va benissimo così – si limitò a rispondere, come se avesse tutto sotto controllo.
'Mh, peccato che arrivi a metà settimana, e mi implori di fargli assaggiare la mia fantastica pasta pollo e curry. Prende solo quello perchè sa che noi non li prenderemmo mai. Brutto scansa fatiche'.
Sakura guardò nella direzione di Naruto, togliendogli ogni voglia di fare lo spiritoso.
Anche Sasuke notò la cosa, si girò a guardare il biondo e gli chiese – Tutto a posto carissimo dobe?- il tono pareva piuttosto provocatorio.
'Oddio ci risiamo. Ma non è possibile'.
Prima ancora che il biondo rispondesse, la ragazza guardò nel suo carrello – Vediamo cosa hai preso tu Naruto. Ehm, non ti pare leggermente troppo? Hai praticamente il carrello pieno, non siamo in guerra e inoltre...aspetta, che? un aspirabriciole? Ma che te ne fai di un aspira briciole? - vedendo il moro che stava per aprire bocca concluse – ok, ok, ok, va benissimo, bravi (?), andiamo a pagare-
Stavano mettendo tutto sul rullo trasportatore della cassa, quando Naruto venne folgorato da un'immagine.
- Corro a prendere una cosa scusate, arrivo subito subito! - disse beatamente, con quella solita faccia innocente che si trovava. Il bastardo sapeva che a nessuno saltava in mente di dirgli di no quando assumeva quell'espressione.
I due continuarono quindi a mettere sul rullo tutto ciò che avevano preso, ma, giunti allo svuotamento dei carrelli, di Naruto non c'era nemmeno l'ombra.
'Ma dove sarà finito quell'imbecille?' pensò sull'attenti Sasuke.
- Senti Sakura, vado a cercare quel baka, mica che si è perso. Tieni il portafoglio, e inizia a pagare, noi arriviamo subito-
Un brivido percorse la schiena di Sakura. Una sensazione di paura iniziò ad assalirla. 'Non so perchè ma ho la sensazione che stavolta qui ci scappi il morto, non posso permetterlo'.
- Perchè invece non paghi tu? É il tuo portafoglio, sai che mi da fastidio, non posso farlo. Tanto c'è l'insacchettatrice automatica, quindi non devi fare altro – suggerì invece, con due occhioni da cerbiatta amorevole.
- No, vado io -
'E te pareva se potesse funzionare. Quando si tratta di Naruto perde le staffe in tempo zero. Devo ricordarmi di migliorare la tecnica, per ora funziona solo sul biondo'.
-Oh guarda Sasuke, ma non è tuo fratello quello?-
-Mio fratello? Dov'è quello stronzo?- disse girandosi - L'ultima volta mi ha lasciato sotto l'acqua per mezz'ora prima di..- non continuò la frase. Portafoglio in mano, si girò e non vide più nessuno.
'Si sta facendo troppo furba quella ragazza ultimamente, devo ricordarmi di non farmi inculare così in grande stile la prossima volta. Questa non gliela lascio passare' e, per una volta sconfitto, si decise a finire la questione, pagando la spesa.
Non potendo però guidare due carrelli decise di aspettare sulla panchina davanti alla cassa, nel grande corridoio del centro commerciale.
Aspettò circa cinque minuti, quando, con la coda dell'occhio e nonostante la miriade di gente che c'era, vide una capigliatura bionda, insieme ad una rosa, uscire dalla cassa senza acquisti una trentina di metri più in la. Non poteva farci nulla: aveva il Naru-radar.
'Aspetta...perchè Sakura si sta guardando in giro con quel fare apprensivo?' decise di tirarsi in piedi, per comunicargli che li stava aspettando li, quando qualcosa gli fece storcere il naso.
'Ma quello chi cazzo è?'
Un ragazzo dai capelli neri, piuttosto alto e magro, e carnagione chiara stava amabilmente parlando con Naruto.
Il suo Naruto.
'Ora ammazzo tutti'.
Se ne fregò allegramente dei carrelli e si incamminò a passo spedito verso di loro.




'Oddio sento l'odore della morte che si avvicina. Che faccio, che faccio?'.
- Naru, non pensi che sia ora di andare? Sasuke ci starà aspettando, sai com'è in queste cose – rimarcando il concetto con un'eloquente occhiata.
- Certo che lo so, ti pare?- e continuò a parlare con il suo amico, un certo Sai, che non mancava di lanciargli sguardi maliziosi.
Se non avesse dovuto cercare una soluzione per quella maledetta situazione, lo avrebbe appeso al muro lei stessa.
'Ommioddio, lo sta facendo apposta! Altro che faccia da angioletto, sei fottutamente stronzo! Qua finiamo in carcere, altroché se ci finiamo, ma sono ancora troppo giovane uffa. Ma perchè? Perchè io?'.
'é dietro di me, lo sento' si immobilizzò, guardando Naruto, che aveva una strana luce trionfante negli occhi 'spero solo che la morte sia veloce e poco dolorosa, anche perchè stavolta ci sono pure io in mezzo, odioso occhi-spaventosamente-blu-da-cucciolo'.
- Chi è? - nulla di più, nulla di meno. Una mannaia affilata.
- Sasuke eccoti! Ti stavamo cercan..-
- é un mio carissimo amico - si intromise invece il biondo.
'E ma allora muori in pace, io ci ho provato a salvarti il culo. Non sai dove stai andando a cacciarti, quello stavolta ti accoppa. Ridi ridi, che stasera ti ammazzo pure io'.
- Come sarebbe a dire carissimo? - riutilizzando lo stesso tono.
- Nel senso che ci siamo conosciuti in palestra, e siamo usciti qualche volta dopo gli allenamenti a prendere una birra. Tutto qui – un sorriso strabiliante gli riempì il volto, rendendolo quasi comico, Lo sguardo invece...era volutamente provocante.
'A volte è davvero un deficiente. Bene, a sto punto che vada al diavolo, tanto ormai succederà un putiferio. Mo mi diverto pure io' pensò Sakura.
- Ah si non te l'aveva detto? Mi ha anche accennato qualcos'altro, ma pensavo lo sapessi- disse al moro.
Scoppio della bomba atomica tra 3...2...1..
-Tu, conviene che sparisci immediatamente – disse indicando il “carissimo” tizio – tu, sei morto, e tu, da quando ti sei schierata dalla sua parte?- se avesse potuto far bruciare tutto con quell'occhiata l'avrebbe fatto più che volentieri.
Stavolta però aveva bisogno di vendicarsi, e in grande stile anche.
Senza nemmeno pensarci due volte, andò poco lontano, dove si trovava una ragazza con i capelli rossi e degli occhiali da segretaria sexy, che si era messa a fissarlo mentre era alla cassa, e non se ne era ancora andata.
-Ehy ciao, è per una scommessa, mi han detto che non avrei avuto il coraggio di baciare una bellissima ragazza come te, ti va farlo? - chiese, con quegli occhi magnetici che potevano scrutare in fondo a qualsiasi cosa.
'Che sia per scommessa, per gioco, o per qualsiasi altro motivo non me ne frega, ti bacerei in qualunque modo, lingua, tempo, sesso, animali, pareti..eh? Cosa sto dicendo? Ah si devo rispondergli' – Ma certo, non c'è alcun problema -.
Così si baciarono, e non molto castamente a dirla tutta.
I due che erano rimasti poco più in la, sgranarono gli occhi, aprirono la bocca, e quasi picchiarono il mento a terra.
- Ora io ammazzo prima Lei, e poi Lui – Sakura stava visibilmente per trasformarsi in una furia.
- Ah si? – esclamò Naruto, il quale si girò, prese tra le mani il volto dell'amico, che non se ne era ancora andato, e senza nemmeno chiedere gli infilò la lingua in bocca.
- Rettifico, ora ammazzo tutti – ormai Sakura era partita per la tangente.


Tempo di quindici minuti e i tre ragazzi si trovarono nuovamente fuori dal centro commerciale, con l'ennesimo inserviente a guardarli male.
- Se vi becco nuovamente in questo posto, la prossima volta chiamo la polizia, è già un miracolo che non l'abbia ancora fatto. - Avevano appena fatto rissa con due poveri ragazzi: lei era finita con i capelli strappati e lui con un occhio nero.
'Questa volta temo abbiamo esagerato'
- Bhe dai, per lo meno questa volta la spesa ce l'abbiamo! Nel casino siamo riusciti pure a portarla fuori- disse, scoppiando in una fragorosa risata mentre camminavano con i carrelli verso la macchina. - e poi questa volta Sakura è stata colpa tua!-
- Cosa??!!?? Ti conviene scappare – disse rincorrendolo come una pazza.

Sasuke guardò la scena, e per un attimo accennò un sorriso. La scena in effetti era abbastanza comica: lei che lo rincorreva con il carrello, e lui che scappava davanti con l'altro. Nessuno dei due aveva pensato a mollarlo. Erano proprio due imbecilli.
Ma senza di loro non avrebbe avuto senso vivere.
Erano davvero due delle sue ragioni di vita.
Per stare con loro e divertirsi a quel modo avrebbe volentieri avuto i divieti su tutti i supermercati del mondo, li avrebbe coltivati lui stesso i pomodori piuttosto..anzi..al diavolo pure quelli, se paragonati a loro.
Ma questo non l'avrebbero mai saputo.



 
  
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