Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Karrina    05/08/2008    5 recensioni
Se Albus Silente fosse morto prima della profezia della Cooman? Una vita sotto il dominio di Voldemort, uccidere il padre sotto imperio, un male che ti consuma dentro, un amore timido che porterà a compimento una profezia mai udita. Draco/Harry
Genere: Triste, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Harry, James/Lily
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


NdA: Sono iscritta da pochissimo, ma mi picarebbe diventare un abituè di questo bellissimo sito. Spero di riuscire a postare in modo regolare, comunque questa è la mia prima ff qui e sul tema HP. Amo a coppia Draco/Harry quindi chi non apprezza le storie di amore platonico o biblico fra uomini potrebbe non gradire questa storia. I personaggi sono tutti di proprietà della J. K. Rowling.
Nessun fine di lucro.


e se Albus Silente fosse stato sconfitto dal signore oscuro prima che la professoressa Cooman avesse il tempo di pronunciare quella fatidica "profezia"?


CAPITOLO UNO - OVERTURE

Quattro anni erano ormai passati dalla morte di Albus Silente. Senza un degno avversario a organizzare la resistenza il ministero era caduto nelle mani dell'Oscuro signore, facendo precipitare il mondo magico nel caos più completo.

Voldemort aveva acquistato sempre più potere,sempre più oscuro e malvagio. Nemmno l'Ordine della fenice e i pochi auror sopravvisuti  potevano sperare di riuscire a batterlo. Senza Silente nel loro cuore non albergava più la speranza.

I Mangiamorte dettavano legge, privilegiati dall'Oscuro signore con la condivisione di potere e privilegi. Negli anni a seguire della sua presa di potere moltissimi furono i nati babbani uccisi o utilizzati per orribili esperimenti. La figura del sangue puro venne esaltata e adorata, tanto che nella sua infinita "bontà" Voldemort permise a quelle famiglie antiche che non si erano subito unite a lui di espiare con un periodo di reclusione ad Akzaban per poi giurargli fedeltà come Mangiamorte.

Uno dopo l'altro i fedeli all'Ordine voltarono le spalle per salvarsi la vita, o quello che ne era rimasto, mettendo in pericolo i pochi che ancora resistevano.

Nacque così il sospetto nei cuori, l'insicurezza e la paura. Gli amici si voltarono le spalle, sparendo uno dopo l'altro, nell'anonimato, in un tentativo continuo di sfiggire alle mani gelide e mortali del mago oscuro più crudele di tutti i tempi.

********

La pendola battè la mezzanotte, Lily Potter si voltò a guardare anche l'orologio da polso, anche quello segnava le 24. Ma dove si era cacciato James?
I suoi occhioni verdi pieni di ansia si spostarono sul bambino che con la fronte poggiata al vetro della finestra scrutava il primo gradino della casa.
Sulla tavola davanti alla donna c'era una bella torta al cioccolato tonda ancora intatta, le candeline spente.
Lily: amore è tardi...
Harry: altri cinque minuti...
La voce era incerta e tanto triste. Nella mente di Lily passarono scene poco rassicuranti di Cruciatus o di dissennatori con la bocca spalancata. Il cuore le battava in maniera incontrollabile. Perchè non arrivava?

Poi un Crack ruppe il silenzio. Sul primo gradino della soglia di casa si era materializzato James Potter invisibile tuttavia a causa del mantello dell'invisibilità.
Una zazzera nera e spettinata come quella del figlio fece capolino appena la porta venne richiusa.
Harry: PAPA'!
Gli si lanciò fra le braccia con la voce rotta dal pianto.
James: Buon compleanno figliolo anche se sono un po' in ritardo!
Lo strinse con un braccio mentre da dietro la schiena estraeva un pacco dalla forma inconfondibile: un manico di scopa.
James: Ormai sei abbastanza grande per avere un manico serio, questo è un Sturdust 14 uno dei migliori in circolazione, fa da 0 a 50 km orari in 10 secondi.
Il figlio guardò il regalo con occhi luccicanti e brillanti. Gli altri regali della madre passati in secondo piano.
Lily: UNA SCOPA! MI HAI FATTO QUASI VENIRE UN INFARTO PER UN MANICO DI SCOPA!!!
James: non è una semplice scopa!
Il marito capì di essersi messo nei guai appena vide gli occhi della moglie brillare come smeraldi. Era sempre bellissima! Ma in quel momento temette mettesse mano alla bacchetta.

Lily capì che stavano per litigare, una di quelle brutte quindi finchè riusciva ancora a controllarsi mandò a dormire Harry promettendogli che il dolce lo avrebbero mangiato a pranzo.
Aspettarono che il figlio si fosse allontanato ma non sapevano che in realtà era ancora dietro la porta socchiusa e che poteva sentire tutto.
Lily: Cosa diavolo ti frulla nella testa? Boccini e Burrobirra?
James: Lily, so di aver fatto tardi e giuro che mi dispiace aver perso i compleanno di Harry, ma credo di essermi fatto perdonare: quella scopa...
Lily: Quella scopa non la userà mai! Dove potrebbe volare? Siamo ricercati e tu vorresti amndare nostro figlio a svolazzarsene sopra i mangiamorte?  E tu sei crudele a comportarti come se tutto fosse normale e bello! Perchè non è così! Suo padre esce ogni giorno e sua madre non sa se lo vedrà rientrare più!
James: Cosa dovrei fare Lily? abbandonare l'Ordine?
Lily: SI!
Il silenzio fra i due si dilatò fino a diventare insopportabile.
James: Farò finta di non aver sentito, è evidente che sei isterica in questo momento.
Fece per andarsene ma la moglie lo bloccò prendendolo per un braccio.
Lily: Ci ho pensato James, ci ho pensato a lungo e secondo me dovresti fare come i Paciok...
Come una furia l'uomo si rivoltò addosso alla moglie.
James: E cosa? Diventare un mangiamorte? Essere mandato ad Akzaban? Magari fare comunella con Mocciosus e le altre serpi?
Lily: Non parlare così di Severus!
James: Ha ucciso Silente!...E io ucciderò lui!
Lily: E Harry?
James: Adesso cosa c'entra Harry?
Lily fissò il marito con gli occhi pieni di lacrime
Lily: Vuoi farlo vivere così per sempre? Fuggitivo come te e Sirius? Ascoltami...se non vuoi farlo per me, almeno fallo per nostro figlio. Severus potrebbe intercedere per lui.
James: Non ti azzardare a parlare con quel traditore!
Lily: Sennò?
James: Sennò ti uccido!

Da dietro la porta Harry spalancò gli occhi opachi di lacrime bloccandosi la bocca con entrambe le mani, scappando in camera sua, dove gettò la scopa il più lontano possibile dal punto in cui si ranicchiò a piangere.

James abbracciò forte Lily mormorando un'infinità di scuse: Non so come mi sia venuto fuori, io...io non ti farei mai del male...amore...amore mio. Lily, Lily ti prego perdonami, mi sento il terreno franare sotto i piedi, ora nemmeno Remus risponde più ai miei gufi. Ho fatto un'idiozia enorme, lo so, andare a Diagon Alley con il rischio di farmi scoprire....io...non so cosa mi sia preso, forse volevo illudermi per cinque minuti che fosse tutto come sarebbe dovuto essere se...se Albus non fosse morto...Lo avremmo sconfitto! Se soltanto Albus non fosse morto!
Singhiozzi silenziosi scossero le spalle larghe dell'uomo che Lily amava senza remore.
Lily: Sei perdonato.  Vieni, andiamo a letto...domani vedrai che ci sembrerà tutto meno cupo.
Ma nessuno dei due ci credeva veramente.

******

Il sole aveva già fatto capolino e iniziava a scaldare le strade babbane ancora vuote.
Lily Potter si alzò dal letto facendo attenzione a non svegliarlo. Gli ultimi tempi i loro rapporti stavano diventando sempre più tesi. Mentre riempiva il bollitore e accendeva il fuoco con un colpo di bacchetta pensò alla sorella. Chissà come stava? Forse sarebbe stato meglio per Harry vivere fra i babbani, in fondo il cugino doveva avere la stessa età, non avrebbero avuto problemi ad andare daccordo.
Presa nei suoi pensieri non si accorse di fissere dalla finestra un uomo dall'altra parte della strada. Severus?
Con la bacchetta ancora in pugno, uscì di casa coperta dal mantello dell'invisibilità.
A pochi passi da Piton lo vide voltare lo sguardo nella direzione in cui lei si trovava.
Severus: Lily?
Come risposta emerse dai cespugli della villetta dietro le spalle di Piton.
Lily: Severus, cosa? Perchè sei qui?  Come facevi a sapere dove trovarmi?
L'indirizzo era impronunciabile e il custode del segreto era Sirius, il padrino di Harry non lo avrebbe detto nemmeno sotto tortura...
Severus: Minus.
Lily: Minus?
Cosa centrava quel lecchino?
Severus: Vi ha traditi!
Lily: No!James mi ha detto che...Oddio!
Quando la comprensione si fece strada nella sua testa si voltò per correre a casa ma un incantesimo della pastoia total body la bloccò.
Severus: Mi spiace Lily è già troppo tardi.
Come a sottolineare le sue parole ci furono una serie di forti Crack e Mangiamorte spuntarono davanti e dietro casa, Voldemort era fra loro.
Lily: HARRY!!!!!

******

Voldemort: Crucio!
James Potter sentì le sue articolazioni contorcersi in posizioni innaturali e dolorose, i tendini del suo collo si gonfarono e il viso gli si fece paonazzo ma non gridò non avrebbe dato loro quella soddisfazione.
Harry invece stretto fra le braccia di Bellatrix piangeva, urlava e scalciava. Provocando solo il divertimento della mangamorte che ridendo gli leccava le guance dalle lacrime terorizzandolo in modo totale.
James: Non toccarlo, viscida serpe!
Bellatrix: ahahahah che bella idea! Nagini lo vuoi un bocconcino ancora scalciante?
Bartimius Cruch Jr: Bellatrix! Suvvia lo sai che se Nagini mangia schifezze poi sta male! ahhahahah
Paciock si chinò accanto a Potter la maschera bianca stonava sul volto tondo e buono.
Paciock: James, cambia idea, unisciti a Lui! Il signore Oscuro è magnanimo con la mia famiglia ora.
James: Traditore. ahhhhhhhh
Un altra fitta gli rese impossibile anche solo pensare ad altro che non fose il dolore che gli percorrva il corpo come una scarica elettrica.
Voldemort: Poichè la legge sono io Potter, in realtà il traditore sei tu. Ma non ti preoccupare potrai dire tutto quello che vuoi nella tua comoda cella ad Akzaban. Quanto alla tua discendenza mezzosangue, credo che Bellatrix sarà encomiabile nell'insegnargli che non ha nemmeno il diritto di respirare nella stessa stanza di un sangue puro!
L'interessata scostò la frangia del bimbo per poi mordergli a sangue il sopracciglio. Con sommo piacere iniziò a leccarlo. James anche se bocconi sul pavimento poteva vedere tutto, ma senza bacchetta era indifeso come un neonato.
James: Vi supplico!
Voldemort: Cosa? Non ho sentito.
Per James quelle parole facevano più male di mille Cruciatus,  sapeva di avere un orgoglio enorme, ma se non si fosse trattato di suo figlio avrebbe preferito la morte a quell'umiliazione.
James: Vi supplico...Perdonatemi.
Alzandosi sulle ginocchia strisciò fino ai piedi di Lord Voldemort baciandogli dopo varie esitazioni l'orlo della veste nera.
Voldemort: hahaah ma che scodinzolante randagio ho trovato....Il braccio!
Potter sollevò la manica dal braccio sinistro e mentre la bacchetta del signore oscuro gli marchiava la pelle non potè fare a meno di fissare con odio quell'uomo, no essere non poteva un essere umano essere un tale concentrato di malvagità.
Voldemort: farai meglio a cambiare l'espressione di quegli occhi in mia presenza!
Ma James si disse che non aveva paura di lui e lasciò trapelare il disgusto e l'odio.
Voldemort: stupido, molto stupido Potter.
Alzò la bacchetta ma James non era la sua vittima. Bellatrix aveva lasciato Harry che spaventato stava correndo verso la porta d'ingresso. Un raggio rosso lo colpì alle spalle facendolo poi accasciare a terra senza un lamento.
Voldemort: Da adesso in poi non accetterò errori.
E scavalcando il corpicino inerme di Harry uscì dalla casa per poi smaterializzarsi assieme agli altri mangiamorte.
James fu incapace di muoversi, di avvicinarsi al figlio, di scoprire se fosse morto. Fu così che la madre fu la prima a raccogliere fra le braccia Harry sussurrando il suo nome, scuotendolo mentre calde lacrime le scendevano per le guance. Il cuore di entrambi riprese a battere quando il figlio aprì gli occhi chiamando la madre. 



  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Karrina