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Autore: spencer_    31/05/2014    3 recensioni
[dalla storia..]
«Quando troverai quell'SI mandalo a fanculo anche da parte mia» disse prima di allontanarsi per tornare in casa.
«Athena?» La richiamò.
«Si?» si girò verso di lui.
«Ti amo» disse sorridendo.
Athena sorrise spontaneamente. Era indecisa se tornare per la sua strada o andare da lui. Una frazione di secondo dopo si era già avviata verso il ragazzo.
«Spencer, sei la più grande contraddizione vivente. Prima mi allontani, poi mi avvicini. Mi lasci credere che è finita e poi mi dici che mi ami –si avvicinò ancora di più a lui— come devo fare con te?» gli chiese sorridendo. «Sei il peggior fidanzato di questo mondo, sappilo» aggiunse prima di baciarlo.
«Forse è per questo che mi ami» disse tra un bacio e l'altro.
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Spencer Reid, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 8
Capirsi


 

Studia il passato se vuoi prevedere il futuro.
Confucio



«Mike!» urlò, staccandosi dall'abbraccio di Spencer. Non perse un attimo e - con il cuore in gola - corse verso il giardino sud.
Mike era tranquillamente in piedi con il fucile puntato contro a dei barattoli. «Mike!» chiamò di nuovo facendolo girare. «Che succede sorellina?» ormai poteva dire addio alla sua sanità mentale. «Ah, ho trovato questa busta prima è per te» disse porgendogliela. Lei l'aprì e trovò una foto di lei e Sandy da piccole. ''Prima e dopo''
Tutti i membri della squadra arrivarono un attimo dopo di lei, trovando tutto perfettamente in ordine. Il giubbotto antiproiettili lo stava facendo sudare come mai prima; per un attimo Spencer su sul punto di toglierlo.
«Che cos'è?» chiese JJ.
«Una foto di me e Sandy all'età di quattro anni. Ora mi credi quando ti dico che era difficile distinguerci?» disse Athena dopo essere stata raggiunta da Spencer alle spalle.
«Athena..» cominciò. Non poteva dare troppe dimostrazioni d'affetto in quel momento. Dopo tutto era in servizio e l'SI poteva ancora essere nelle vicinanze.
Athena porse la foto a JJ che dopo averla guardata chiese «Chi sei delle due?» Hotch si era unito. «Quella con gli orecchini, ci riconoscevano così» rispose mentre il fratello l'abbracciava da dietro. «Successe successivamente anche con Lizzy --spiegò il fratello-- spesso le confondono ancora oggi la confondono con Sandy.»
Athena si sentì mancare il respiro. Reid avvolse un braccio attorno alle spalle della ragazza, sussurrandole parole lievi in modo che il battito del suo cuore ritornasse costante.
«Ora che si fa?» sussurrò Athena continuando a rigirarsi tra le mani il biglietto.
«Reid analizza busta e biglietto - disse Hotch - estrapola tutto quello che riesci. JJ e Morgan controllate la zona qui intorno. Vedete se riuscite a capire come sia arrivato. Prentiss vi raggiungerà non appena avrà finito di parlare con il resto della famiglia. Athena se vuoi tornare dentro, l'agente speciale David Rossi vorrebbe parlare con te.»
Athena sorrise scuotendo leggermente la testa. «Sarà ancora testardo?» chiese più a se stessa che alla squadra. Andò in salotto dove ci trovò seduto Rossi e si sedette a fianco a lui.
«Athena» disse a mo di saluto.
«Non sei poi così cambiato» disse lei sorridendogli.
«Sono solo un pò più vecchio e saggio» rispose.
«E testardo?» chiese ridacchiando.
«Una persona non può cambiare così tanto, Athena - disse - ti va di parlare un pò con me?»
«Non ho fatto altro per tre anni, quindi credo che possa andare --rispose-- cosa vuoi sapere?» chiese girandosi verso di lui.
«E' da un pò di tempo che non ci sentiamo - disse - ricordi l'ultima volta? Non finivi più di parlare di Spencer»
«Vuoi farmi la paternale? --chiese ridendo-- dai che sono quasi riuscita a convincere Reid che io e te non ci siamo mai parlati se non per cose 'ufficiali'»
«Ho notato - rispose David - e sei stata davvero molto braca, non ha mai sospettato di nulla»
«Grazie --disse-- sono cresciuta con due maschi, so come comportami con loro»
«Hai tenuto le cose nascoste anche a loro, me l'ha detto tua madre»
Athena sorrise. «Se sai già le risposte perché mi porgi delle domande?»
«Perché mi mancava parlare con te - disse David - sei come una figlia»
Athena arrossì. «Lui vuole me, vero?» chiese dopo un po'.
«Molto probabilmente sei il suo obiettivo principale»
«Lo sono sempre stata?» chiese ancora.
«Ancora non lo sappiamo - disse - dobbiamo scoprire qualcosa in più. Ha preso le amiche più care che hai»
«Ha preso tutto» sussurrò lei prima di sprofondare nel divano.
«Mi dispiace» disse David
«Perché non prende direttamente me? Perché rapire le mie amiche?»
«Per renderti più debole - disse - pensa che potresti avere un crollo emotivo»
«Allora già c'è riuscito» disse lei mentre passava accanto a lei Spencer diretto in camera sua. Lo seguì con gli occhi finché gli fu possibile.
«E' preoccupato - disse David - credo sia scattato anche prima di Hotch»
«Dici quando Garcia ha chiamato?» chiese tornando a guardare il vecchio amico.
«Appena Garcia ci ha riferito che il telefono era attivo al cancello sud»
*giardino
«Ha detto che si ricorda di me di quando mi portasti ad una tua conferenza» disse lei sorridendogli.
«Ha una memoria eidetica - disse Rossi - era il primo della mia classe. Ricordava tutto quello che dicevo; a volte pensavo che volesse insegnare al posto mio»
Athena scoppiò a ridere. «Quando ripasso lui vi viene sempre dietro fino a sorpassarmi, è una cosa snervante!» disse ricordando tutte le volte che lo guardava in cagnesco per quel motivo.
«E' Reid» disse Rossi sorridendo.
«Già» mormorò guardandosi le mani.
«E' molto più goffo di prima - disse - è tutto nuovo per lui».
«Cosa?» Athena si era distratta un attimo e aveva perso il filo del discorso.
«Ho detto che è più goffo - ripeté - è un super cervellone alla sua prima esperienza in amore»
Rise. «Non è poi così male, anche se è molto lunatico» lo prese in giro sorridendo.
«Lo siamo tutti» disse, riferendosi al loro lavoro.
«Già, a volte mi chiedo perché abbia scelto me» disse dopo un attimo di silenzio.
«Non siamo noi a scegliere chi amare - disse David - e se lui ha visto qualcosa in te, allora è giusto così»
«Sono un problema vivente. Tutti intorno a me scompaiono o muoiono. Attiro solo disastri» ammise prendendosi la testa tra le mani.
David le appoggiò una mano sulla schiena, strofinandola leggermente. «Non è così, Athena»
«A volte sembra di si» disse. La loro conversazione venne interrotta da Spencer. «Chi è Noah, Athena?» chiese tenendo tra le mani il suo diario. «E' il mio ex --rispose-- ma che ci fai con il mio diario?!» disse dopo averlo riconosciuto.
«Io.. m-mi dispiace, sto facendo il mio lavoro» balbettò.
Athena si morse la lingua. «Cosa vuoi sapere?»
«Faceva parte di qualche gruppo?»
«E' il mio ex, era il migliore amico di Sandy e ci siamo mollati qualche mese prima la mia partenza per Quantico. Perché lo vuoi sapere? Ti avevo detto che era il mio ex.»
«Sono domande di routine» disse David
«Ottenuto quello che volevi?» chiese tornando a guardare Specer.
Reid annuì e tornò a leggere il suo diario. «Mi dispiace» disse, tornando in camera di Athena.
«Sei stato tu a dirmi di scrivere un diario!» esclamò Athena verso Rossi. «Se leggerà quello successivo scoprirà tutto su di 'noi' su quello che pensavo e penso su di lui» continuò diventando sempre più rossa.
«Prima o poi glielo avresti detto comunque, no?»
«Ma non gli avrei mai detto quello che c'è scritto su quel diario! Forse solo la mia conoscenza con te gli avrei detto»
«Lo verrà a scoprire comunque - disse - deve leggerli per capire il tuo passato dal tuo punto di vista»
«Credo mi odierà a fine lettura» concluse alzandosi in piedi.
«Dove stai andando?»
«In camera da mio fratello, posso?»
«Certo - disse - grazie della chiacchierata»
Athena sorrise e andò in camera del fratello Justin. «Posso?» chiese aprendo leggermente la porta.
«Certo, entra» disse. Le fece segno di sedersi accanto a lui sul letto. Entrambi a gambe incrociate, l'uno di fronte all'altra.
«Mike è con papà, mamma sta parlando con i poliziotti e Spencer sta leggendo i miei diari segreti. Posso avere un abbraccio?» chiese torturandosi le mani.
«Tutto quello che vuoi, sorellina» disse. Avvolse il corpo della ragazza tra le sue braccia, lasciandole un bacio tra i capelli. Erano sempre stati così legati.
«Mi dispiace per il tuo matrimonio» sussurrò trattenendo le lacrime.
«Per quello non è un problema - rispose Justin - la tua sicurezza è più importante. L'ha detto anche Kate»
«Spencer sta leggendo il mio diario, vorrei morire» disse stringendosi al fratello.
«Scommetto che c'è scritto tutto, altrimenti non saresti così agitata»
«Qualsiasi virgola ho pensato è scritta li dentro»
«Ahia, ragazza sei nei guai - disse Justin - ti conviene quasi andare da lui»
«Dannazione, Justin! Non aiuti» mormorò coprendosi il viso con le mani.
Justin sorrise; voleva tirarle su il morale. «Scusami - disse - non ho resistito. Volevo solo tirarti su il morale»
«Ti ricordi Sandy?» chiese dopo un attimo.
«Qualsias»
«Sicura di volerne parlare?»
«Ho scritto a Sandy dalla sua morte. Ogni giorno le scrivevo una lettera e sono tutte dentro quel diario. Le ho scritto di spencer, di quando mi fa arrabbiare e di quando vorrei ammazzarlo. Lei era quella con cui mi confidavo quando ero arrabbiata e... e ora lui sta leggendo tutte quelle cose» disse accucciandosi su Justin.
«Piccola - disse Justin continuando ad accarezzarle la testa - non c'è nulla di cui vergognarsi. Avevi bisogno della tua valvola di sicurezza; di un modo per evadere. Sono sicuro di lui capirà.»
«Dici che dovrei parlargli? Tipo stasera prima che se ne vada. O dovrei lasciar perdere? La sua memoria è la cosa che più mi abbatte.»
«Dovrai parlargli solo se te la senti»
«Posso dormire con te stasera?»
«Certo» disse, cominciando a sistemarsi sotto le coperte.
Il giorno dopo quando Athena si svegliò non trovò Justin a fianco a lei ma appoggiato al letto c'era Spencer che la guardava. «Spence?» mormorò cercando di metterlo a fuoco meglio.
«Come stai?» le chiese, accarezzandole delicatamente la guancia.
«Sei arrabbiato con me?» chiese mettendosi seduta. Indossava una vecchia magli di Justin come era solita fare. Cercava di capire qualcosa dall'espressione di Reid ma non era brava come lui nel profiling, soprattutto di prima mattina.
«Perché dovrei essere arrabbiato con te?» chiese sorpreso.
«Hai letto il mio diario» mormorò alzando le spalle.
«In realtà li ho letti tutti - disse - potevi anche dirmi che tu e Rossi eravate così legati.»
Athena sorrise. «Era quella parte della mia vita che avrei voluto dimenticare. Lui è un uomo fantastico ma è arrivato per il motivo sbagliato --rispose-- hai letto le lettere indirizzate a Sandy?» chiese iniziano a torturarsi le mani.
«Lettere?»
«Le lettere che sono in mezzo al mio diario, quelle indirizzate a Sandy. Dovresti odiarmi per quelle» rispose.
«Non c'erano delle lettere in mezzo al diario.»
«Sono centinaia di lettere e sono in mezzo al diario. ne sono sicura. Sono sparse per tutti i miei diari»
«Athena - disse - non le ho trovate»
scordatelo.»
«Potresti nascondere delle prove»
«Non le sto nascondendo, non sono utili quelle informazioni» disse avvicinandosi a lui.
«Dovrei leggerle per averne la certezza»
«Le scrivo quando sono arrabbiata» ammise lasciandosi andare all'indietro.
«A Sandy?»
«Con lei parlavo quando ero arrabbiata, era la mia valvola di sfogo. Da quand'è morta scrivo lettere indirizzate a lei quando sono arrabbiata. Sono davvero cattive e... e nessuno deve leggerle.»
«Parli anche di me?»
«...Si» ammise abbassando la testa.
«Tante cose brutte, immagino» disse.
«Non se le paragoni a quelle scritte sul diario» abozzò un sorriso.
«Le hai detto che sono pazzo?»
«Un cervellone lunatico» lo corresse
«Pensavo peggio, davvero» rispose.
«Hai letto tutti i miei diari?»
«Sì, e non capisco perché tu abbia aspettato così tanto per farti avanti»
Athena scoppiò a ridere. «Rossi mi aveva consigliato così! E neanche tu eri poi così avanti!»
«Io ho dei deficit in questo settore - disse - te l'ho già detto»
«Non sei poi messo così male» disse avvicinandosi a lui. «Perché sei qui?» chiese dopo un attimo di silenzio.
«Justin è andato da Kate e io sono venuto qui, per stare con te perché sei la mia ragazza»
«E la squadra?» chiese.
«Alcuni sono tornati in albergo, Morgan ed Emily sono nelle stanze degli ospiti»
«Quanto ancora vuoi aspettare per baciarmi?» chiese avvicinando il suo viso a quello di lui.
Spencer rise. Non c'era bisogno di dire altro; appoggiò le labbra sulle sue e approfondì il bacio sempre di più.
«Andiamo in camera mia» mormorò lei staccandosi da lui.
Reid si alzò dal letto, seguendola. Sembrava una di quelle cose che i suoi compagni erano soliti fare al college. Le loro ragazze entravano in stanza, si baciavano e poi si accorgevano della sua presenza.
«Spence, se non le hai tu, dove sono quelle lettere?» chiese dopo aver richiuso la porta. Quella storia la stava tormentando perché era sicura di non averle perse.
«Potresti averle messe altrove»
«E' impossibile, sono sempre state lì, sono incollare con un pezzo di nastro, non possono essersi perse» mormorò sedendosi sul letto.
«Non lo so»
«Fa nulla, meglio così» disse mentre Spencer si sedeva a fianco a lei. «Mi dispiace di averti aggredito ieri»
«Tranquilla - disse - non sarai né la prima né l'ultima persona che lo farà»
Athena lo guardo' e sospiro'. Non sapeva come interpretare quella situazione.
«Okay» mormorò dopo un po'
«Okay» disse Reid sedendosi sul letto della ragazza.
«Pensi che siano ancora vive?» chiese rannicchiandosi e portandosi le ginocchia al petto.
«I corpi non sono ancora stati trovati, quindi noi le consideriamo ancora vive»
«Lo dici ha profiler o da fidanzato?»
«Da entrambi»
«Cosa farete ora?» sapeva che potevano fare poco finché lSI non si fosse mosso.
«Dobbiamo scavare nel passato delle vittime, trovare collegamenti, parlare con le famiglie»
«Susy continua a mandarmi dei messaggi» sussurro' dopo un poco.
«Morgan! - urlò uscendo dalla stanza - Emily!»
«Giuro che se non hai la soluzione ti uccido» disse Morgan uscendo assonnato dalla camera.
«Susy - disse - una delle ragazze rapite continua a mandare messaggi ad Athena»
«L'SI lo usa per arrivare a lei, Hotch ha detto di lasciare che gli invii, prima o poi dirà qualcosa di troppo» rispose poggiandosi sul muro.
«Possiamo chiedere a Garcia di rintracciare il numero»
«Già fatto, il segnale rimbalza per tutto il Texas e poi il telefono viene spento» rispose Derek e subito dopo venne affiancato da Emily. «Sappiamo che sei preoccupato, ed è per questo che io e Morgan siano rimasti qui. Torna da lei e falla parlare, e' l'unica cosa che possiamo fare al momento» rispose Emily poggiandogli una mano sulla spalla.
Spencer prese un respiro profondo. «Okay».
«Divertiti, cervellone!» disse Morgan prima di tornare in camera.
Reid gli fece un cenno con la testa e si voltò per tornare in camera da Athena.
«Ora potresti semplicemente essere il mio fidanzato?» chiese Athena che ne frattempo era tornata sotto le coperte.
Slacciò la cravatta e tolse I lembi della camicia dai pantaloni. Si sdraiò accanto a lei sorridebdole.
«Lo prendo come un si» disse ridacchiando girandosi verso di lei.
Reid L'avvolse tra le braccia, lasciandole un bacio sulla fronte. «Sono distrutto»
«Inmagino» disse iniziando ad accarezzargli i capelli, cosa che lo aveva sempre calmato fino a farlo addormentare.
Lo squillo del telefono era incessante. Spencer si rigirò nel letto per rispondere.
«Perché mi risulta che il telefono di Athena e' in virginia quando sono sicura che lei è qui in Texas?» chiese Garcia dubbiosa
«Che cosa?» chiese Spencer assonnato.
«Hotch mi ha detto di tenere sotto controllo il suo telefono e mi risulta che lei è in Virginia» rispose lei spiegando la cosa più lentamente.
«Athena - disse svegliandola - Athena svegliati»
«Mh?» Athena era ancora nel mondo dei sogni e non aveva voglia di lasciarlo.
«Perché il tuo telefono è in Virginia?».






“L’oracolo del computer, per servirvi.” 
Ciao ragazzuoli ♥
Scusateci tanto se ci abbiamo messo anni ma tra università, scuola e vita privata non riuscivamo a fare prima! Da prossima settimana cercheremo di essere puntuali come orologi svizzeri (speriamo che mi torni il wifi a casa, ragazzuoli, perché Har non sa aggiornare questa storia cwc)
Questo capitolo è moolto importante e soprattutto misterioso! Seriamo vi sia piaciuto e mandateci le vostre opinioni su cosa potrebbe succedere. 
Cosa succederà ora? Lo scoprirete nella prossima puntata, rimanete sintonizzati. 
Vi lasciamo i nostri account di efp:
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Alla prossima, 
much love ♥
“L’oracolo chiude”
   
 
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