Sorrise malinconicamente inclinando la testa da un lato << Il gioco è finito.>> sussurrò guardando fisso di fronte a sè battendo ritmicamente la freccia del suo arco sul palmo della mano.
<<È l’ora di finirla... la caccia è aperta.>> una risata isterica priva di divertimento uscì dalle sue labbra << abbiamo giocato fin troppo.. ti sei divertito.. ma adesso.. Game Over.>>
L’uomo davanti a lei sbiancò vedendo il guaio in cui si era cacciato. Mosse lentamente un passo in dietro sotto lo sguardo vigile e fisso di lei che gli sorrise nuovamente. << Beh hai cacciato tu fino ad ora no? Quante frecce hai scoccato dal tuo arco? Quante oltre a me hai colpito, ferito o ucciso? La pecca è che non hai ucciso me.. e sai, non c’è niente più pericoloso di un animale ferito.>>
Lui barcollò indietro scuotendo la testa guardandola spaventato <> provò a difendersi << Non era nulla... lo sai. Facevo solo il cretino...>> << CON LEI>> urlò iniziando a incoccare la freccia <> lui la guardò sempre più spaventato, cercando di arretrare sempre di più lei gli sorrise, un sorriso dolce quasi rassicurante, prima di sussurrare <> iniziò a contare mentre lui si voltò e cominciò a correre verso il limitare del bosco. <<5... 4...>> tese la corda dell’arco con la freccia incoccata e prese bene la mira <<3... 2...1....>> lasciò la freccia che volò fendendo l’aria. Una parabola perfetta e in una manciata di secondi si conficco alla base del collo facendo uscire un flotto di sangue. Con un sorriso soddisfatto la cacciatrice si avvicinò alla preda ormai intenta ad esalare il suo ultimo fiato, puntò un piede tra le sue scapole e strappò la freccia madida di sangue guardandola con una soddisfazione crudele. Si chinò per osservare per l’ultima volta il volto della sua vittima con un sorriso soddisfatto <> sussurrò a due centimetri dal suo volto la sadica carnefice prima di alzarsi e andarsene come se nulla fosse mai avvenuto.