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Autore: ladylylla    01/06/2014    4 recensioni
“Accomodatevi, su… Ora vi racconterò una storia… La storia di un amore, un amore forte che continua a esistere nonostante il tempo passato… Un amore che il destino non sopportava perché troppo perfetto, perciò lo divise… Ma voi sapete che non c’è nulla di più forte dell’amore…" (semi-sequel di 'Festa... Con sorpresa!") * Fan Fiction partecipante alla ZoNami Week indetta dal Midori Mikan*
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara, Nami, Roronoa, Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Nameo e Zorietta

Prologo

 

La luce lo accecava. Aveva caldo, terribilmente caldo, e sudava tutto ciò che poteva sudare. Si sentiva spaesato, in imbarazzo e, anche se gli doleva ammetterlo (ma ovviamente non l’avrebbe mai fatto), impaurito. Cosa stava facendo? Ma soprattutto, chi gliel’aveva fatto fare??
Cominciamo dall’inizio…
 
 
 

TRE SETTIMANE PRIMA

 



“CIURMAAAAAAAAAA!” Il grido ruppe il perfetto silenzio che aleggiava e svegliò il gabbiano che sonnecchiava sulle cime raccolte, facendolo volare lontano, sopra il mare cristallino increspato dalla brezza mattutina.
“Che c’è, capitano?” Una testa rossa spuntò sul ponte. Dietro Nami arrivò il resto dei Mugiwara.
“Vi devo dire una cosa.” Dietro di lui c’era Robin, seduta su di una sdraio che a malapena reggeva il peso dei suoi 9 mesi di gravidanza. “Anzi, Robin vi deve dire una cosa.”
La ciurma tremò. Da 9 mesi a questa parte, la frase ‘Robin vi deve dire una cosa’ era indice di disgrazie imminenti a cui non si sarebbero potuti sottrarre. La gravidanza dell’archeologa aveva comportato voglie di tutti i tipi e generi: da un gelato alle 2 e 47 di notte a un’irrinunciabile vacanza su un’isola abitata da coccodrilli affamati, da una festa in fondo al mare a un giro di shopping sfrenato (ma proprio sfrenatissimo). Cosa avrebbero dovuto subire stavolta?
“Bene, ragazzi, ho in mente una cosina davvero interessante…” Quante volte avevano sentito questa frase nell’ultimo mese? 1… 2… 37… Ah, giusto, 64 volte. “Una recita!”
Il gelo si impadronì della situazione. Erano tutti troppo allibiti per parlare.
“Allora? Non dite nulla?” Il piccolo Chopper, spinto dagli sguardi dei compagni, si azzardò a chiedere terrorizzato:
“U-una recita? Davvero? E di c-cosa parla?” Robin non aspettava che quella domanda.
“Accomodatevi, su… Ora vi racconterò una storia… La storia di un amore, un amore forte che continua a esistere nonostante il tempo passato… Un amore che il destino non sopportava perché troppo perfetto, perciò lo divise… Ma voi sapete che non c’è nulla di più forte dell’amore…” Mentre parlava guardava negli occhi Rufy, che ricambiò dolcemente il suo sguardo. Gli altri avevano finalmente ripreso a respirare e la guardavano curiosi.
“Allora… C’erano una volta, in una città lontanissima chiamata Verona, due famiglie: i Montecchi e i Capuleti. Queste famiglie erano conosciutissime nei dintorni a causa dell’odio che ognuna provava per l’altra, che sfociava troppo spesso nel sangue. Il principe della città, Bartolomeo dalla Scala, era stanco di questa situazione, perciò decretò che, se un componente di una famiglia avesse ucciso qualcuno dell’altra, sarebbe stato esiliato da Verona.
Un giorno i Capuleti decisero di organizzare una festa nel loro palazzo, a cui partecipò, in segreto, anche il ventenne Romeo Montecchi con due amici, Benvolio e Mercuzio. Il ragazzo era innamorato della reticente Rosalina Capuleti, ma si dimenticò subito di lei quando alla festa vide Giulietta Capuleti, la quattordicenne figlia del padrone di casa. Fu amore a prima vista, così, dopo la festa, si incontrarono sotto il balcone della camera della ragazza, e lì si dichiarono il reciproco sentimento, decidendo di sposarsi il giorno dopo, con l’aiuto della nutrice di Giulietta e di Frate Lorenzo, che li unì in matrimonio segretamente. Ma il giorno dopo Romeo uccise in duello Tebaldo Capuleti, così venne esiliato da Verona.
Nel frattempo i genitori di Giulietta le combinarono un matrimonio con il nobile Paride, e la ragazza si rivolse a Frate Lorenzo, che le consigliò di bere, la sera prima del matrimonio, una pozione che l’avrebbe resa come morta per 48 ore, il tempo di mandare una lettera a Romeo e dirgli del piano, in modo che potesse tornare a Verona, ricongiungersi con l’amata e fuggire. Ma la lettera non gli arrivò mai e lui, credendo che Giulietta fosse davvero morta, tornò in città e visitò il sepolcro dell’amata, dove si tolse la vita. La ragazza si svegliò e, vedendo Romeo morto, decise di uccidersi anch’ella. Con il loro suicidio, le due famiglie smisero di odiarsi, condividendo il grande dolore per la perdita. Ma Romeo e Giulietta erano insieme, e lo sono ancora oggi, e vivono il loro amore, che continuerà per sempre…”
Robin finì il racconto ad occhi chiusi, mentre una lacrima di commozione le solcava il viso.
“BUAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH” Nami e Chopper, al contrario dell’archeologa, erano a dir poco disperati e si abbracciavano nel tentativo di consolarsi. “Perché??? Perché il destino è così ingiusto??? BUAAAAAAAHHHHHHH” Le loro lacrime si unirono in un fiume in piena.
“Romeo… Che grande uomo! Lo stimo profondamente, e lo voglio interpretare! Sì, è decisamente il ruolo perfetto per me!” dichiarò fieramente Sanji, portandosi una mano al petto.
“Hai ragione, cuocastro, sarebbe proprio adatto a te…” disse Zoro. “Romantico, sognatore, smielato, irreale… Proprio perfetto!”
“Marimo dei miei stivali, cosa stai dicendo?? Sei un insensibile, Testa d’Alga che non sei altro!”
“Dico solo la verità… Questa è solo una stupida storia, scritta per adolescenti in pena tempesta ormonale! Insomma, come fanno due persone a conoscersi, innamorarsi subito e sposarsi il giorno dopo? Beh, io lo trovo incredibilmente stupido! E poi, uccidersi per amore? Ma fatemi il piacere, eh… Non farò mai una cosa del genere!”
Fu improvvisamente silenzio. Nessuno riusciva a spiccicare parola, tanto era il terrore per le conseguenze di quella frase.
“Scusa, cosa hai detto? Non ho capito bene…” Robin lo guardò con una rabbia perfettamente celata dietro un candido sguardo interrogativo.
“Io…”
Dietro la mora i suoi Nakama gli facevano segni e mimavano con la bocca la frase ‘Di’ di sì, di’ di sì!’, con lo sguardo colmo di puro terrore.
“Io… Ho detto… Che mi sembra un’idea bellissima…” Mentì, salvando il collo a se stesso e ai suoi compagni.
“Menomale, sono contenta, perché avevo proprio intenzione di farti interpretare Romeo! E tu, Nami, farai Giulietta!”
“C-COSA???” Spadaccino e cartografa erano allibiti “Non puo… Incantevole decisione, davvero!” Si corressero in tempo per evitare il linciaggio.
“Ma… Io volevo fare Romeo…” Sussurrò triste il cuoco.
“Mi dispiace Sanji, ma tu farai Paride.”
“Ma… Ma… Ma che bello!” Esclamò a denti stretti il biondo.
“Grandioso… Allora, Chopper farà Frate Lorenzo” La renna rimase allibita. “Usopp, tu sarai Tebaldo” Il cecchino rimase allibito. “Brook, invece tu sei Mercuzio” Lo scheletro rimase allibito. “Franky farà Benvolio” Il cyborg rimase allibito. “Rufy, tesoro mio, tu invece farai il padre di Giulietta!” Perfino il capitano rimase allibito. “Io invece sarò la narratrice, la voce fuoricampo di Bartolomeo della Scala e la nutrice di Giulietta. Bene, ora che ho finito posso andare a riposarmi. Fa molto caldo, non trovate? Ah, giusto, mi stavo per dimenticare: Franky, tu ti occuperai della scenografia, Brook della musica, Sanji del banchetto della festa a casa Capuleti, Usopp dei copioni e io e Rufy dei costumi. Amore mio, mi accompagni? Su, ragazzi, iniziate a organizzarvi, non abbiamo molto tempo!” E si ritirò nelle sue stanze, seguita da un desolato capitano, lasciando il resto della ciurma in preda allo sconforto e alla disperazione più totali.
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Buonsalve compari! Inizio col chiedervi umilmente scusa ma questa storia, prima o poi, andava scritta, e quale migliore occasione della ZoNami Week? Ha una storia talmente in credibile dietro: avevo già in mente una fanfiction, ma poi ho avuto un’illuminazione e mi son vista passare davanti agli occhi questa e niente, è uscita fuori ‘sta schifezza!
Sì, so che di solito in queste occasioni si scrivono centinaia di ff, ma, come sapete (e se non lo sapete ora lo sapete), gli esami incombono *piange*, perciò ho preferito fare una long di 4 capitoli, perdonatemi…
Nell’introduzione ho scritto ‘semi-sequel di “Festa… Con sorpresa!”’ perché questa storia si svolge dopo i fatti della mia prima ff ma c’entrano poco con questa… Stavolta ho puntato molto più sul demenziale, perché non vado pazza per il romanticismo puro, spero che non venga una schifezza…
Bene, non mi resta che ringraziare la mia carissima amichettola Ice Star che mi ha invitato a partecipare a questa ZoNami Week e augurarvi una buona settimana dedicata alla coppia più bella di One Piece! Sciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
 
                                              

  
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