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Autore: The Sorrow    01/06/2014    5 recensioni
Questa è la semplice storia di uno scrittore fallito.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia Di Uno Scrittore Fallito




Luca era davanti al computer, con Microsoft Word aperto. Cominciò a scrivere.


"Non so perchè sto scrivendo queste righe. Forse per sfogarmi, forse per rabbia o forse perchè non ho niente di meglio da fare. Mi chiamo Luca, sono un liceale e anche uno scrittore. Non uno scrittore nel senso letterale del termine; non ho mai pubblicato un libro vero e proprio. Tutto quello che ho pubblicato si trova su un sito di racconti di nome EFP. Ma partiamo dal principio.

Io frequento un liceo classico. Ho scelto questo tipo di liceo perchè mi piacciono le materie letterarie, in particolare mi piace scrivere. Adoro inventare storie, dar sfogo alla mia fantasia, scrivere tutto quello che mi passa in testa. La scrittura per me non è un semplice hobby; è una passione. Quando torno da scuola prendo un foglio di carta e scrivo. Scrivo qualunque cosa: un racconto, una poesia, un diario, una lettera. Quando ho finito guardo il foglio e mi sento orgoglioso. Ogni volta che guardo un mio racconto penso "Questo l'ho scritto io"; è come una piccola iniezione di autostima.

Tuttavia sentivo il bisogno di misurarmi con qualcosa di più grande. Fino ad allora non avevo mai mostrato i miei scritti a nessuno, mi bastava scrivere e basta. Ma adesso sentivo la necessità di ricevere un giudizio. Se avessi fatto vedere i miei racconti a un editore non mi avrebbe preso sul serio; ero solo un liceale. Mi venne l'idea di pubblicarli su Internet, così cercai un sito adatto e lo trovai. Si chiamava EFP. Gli diedi una rapida occhiata e mi attirò subito. Quello che mi piaceva erano le recensioni. Ne vedevo di tutti i tipi e la maggior parte di esse erano positive. La sola idea che una mia storia potesse ricevere una recensione positiva mi eccitava. Per non parlare della sezione delle storie scelte e delle storie più popolari. Ci feci un giro e vidi che quelle storie avevano ricevuto un numero spropositato di recensioni. "Un giorno" mi dissi "Anche una mia storia sarà tra le scelte del sito o tra le più popolari". E, senza pensarci due volte, creai un mio account. Fu l'inizio della fine.

Come nickname scelsi "Ares". Si, come il dio greco della guerra. Adoro la mitologia. Comunque, una volta creato il mio account, scelsi di non mettere l'immagine del profilo. La prima cosa che volevo fare era pubblicare una mia storia. Avevo già in mente un racconto Fantasy di cui avevo scritto un abbozzo di trama tempo fa. Scaricai il programma NVU consigliato dal sito e scrissi il mio racconto. Era una one-shot, non un racconto a capitoli; volevo iniziare con qualcosa di piccolo. Una volta pubblicato chiusi il sito; ero sicuro che in poco tempo quel racconto sarebbe diventato famoso.

Il giorno dopo accesi il computer e mi precipitai su EFP. Aprii il mio account e andai su "Gestisci le tue storie". Il mio racconto aveva ricevuto cinque visite e nessuna recensione. Pensai "Diamo tempo al tempo". Il giorno dopo le visite erano arrivate a dodici, ma ancora nessuna recensione. Il giorno dopo ancora le visite salirono a diciotto, ma zero recensioni. Poi le visite non salirono più.

Ho passato circa un mese a controllare, ogni giorno e più volte al giorno, se la mia storia aveva avuto recensioni ma niente. Ero arrabbiato, furioso. Guardavo le storie più popolari, che arrivavano a numeri di recensioni esorbitanti e mi chiedevo "Che cosa c'è che non va nella mia storia?". Forse ero solo invidioso ma  non me ne importava un fico secco; volevo la mia recensione. E la mia recensione arrivò.

Quando vidi quel numero "1", sotto la scritta "Recensioni" per poco non gridai di gioia. Era proprio vero, la pazienza è la virtù dei forti. Con la mano che tremava e con un sorriso stampato sulla faccia, cliccai su quel numero.
Il mio sorriso sparì quando vidi quella bandierina bianca. No, non era possibile. Quella bandierina doveva essere verde, non bianca. Ancora sgomento, lessi la recensione. L'autore della recensione mi diceva che l'idea di partenza non era niente male ma che poi non ero riuscito a svilupparla bene. La cosa più grave, secondo lui, era che il testo presentava parecchi errori grammaticali, di sintassi e di lessico. Concludeva dicendo di prendere le sue critiche come consigli per migliorare. Ma a quel punto io non leggevo più la recensione, i miei occhi erano fissi su quella bandierina bianca. 

Non mi sarei lasciato fermare da questa recensione. Scrissi una poesia e la pubblicai. Questa volta avevo controllato il mio scritto ed ero sicuro che non ci fossero errori di nessun genere. Come al solito controllavo ogni giorno la mia opera, per vedere se riceveva recensioni. Passò un mese e non ricevetti nemmeno un commento. Passarono due mesi, poi tre. Niente. La mia poesia era stata ignorata, finita nel dimenticatoio. Non potevo accettarlo. Mi faceva rabbia vedere le altre storie che ricevevano una recensione e la mia no. Mi sarei accontentato di poco, anche di un commento di dieci parole. Invece, niente. Niente di niente. Quel fatto scatenò in me una collera enorme.

Decisi di pubblicare tutto quello che potevo pubblicare. Scrivevo racconti di ogni genere: Gialli, Fantascientifici, Thriller, Romantici e chi più ne ha, più ne metta. Scrivevo in media quattro/cinque racconti al giorno. In poco tempo avevo invaso EFP. C'erano almeno due storie scritte da me in ogni genere. Non badavo a quello che scrivevo; certe volte erano storie che mi inventavo sul momento, altre volte erano le storie che avevo scritto sui fogli. Mi arrivò qualche recensione positiva che però mi lasciò deluso: dicevano soltanto cose del tipo "Bella, bella. Aggiorna presto". Io volevo un loro sincero parere sulla storia non un semplice "Bella, bella". Volevo sapere che cosa ne pensavano dell'intreccio, dei personaggi, dell'ambientazione. Ricevevo anche delle recensioni neutre che mi dicevano di stare attento alla grammatica e di cercare di essere un pochino più originale. Nessuna mia storia era stata segnalata per l'inserimento tra le scelte o era finita tra le più popolari. Allora mi scatenai.

Scrissi ancora di più, volevo che le mie storie finissero tra le scelte. Io non volevo essere un semplice scrittore; io volevo essere il re degli scrittori. Dopo qualche tempo vidi che una mia storia, una storia di Fantascienza per la precisione, aveva ricevuto ben cinque recensioni. "Forse è la volta buona" pensai. Cliccai per vedere le recensioni e mi accorsi, con orrore, che erano tutte negative. Mi si rinfacciava una grammatica e un lessico totalmente sbagliati, una trama sconclusionata e dei personaggi piatti e poco caratterizzati. Una delle recensioni mi consigliava addirittura di abbandonare la scrittura, perchè non era il mio campo. Era come se avessi ricevuto una violenta mazzata nello stomaco. Rilessi la storia e mi accorsi che i recensori avevano perfettamente ragione.

Oramai è da tre mesi che non metto piede su EFP. Quelle cinque recensioni negative mi hanno fatto capire una cosa; è inutile cercare a tutti i costi il successo, perchè finisci per consumarti. Io avevo trascurato la scuola, gli amici e la mia ragazza per scrivere racconti su EFP. L'unica cosa che mi interessava era diventare famoso su quel sito. Ma EFP non è il posto per chi vuole diventare famoso. EFP è solamente un sito dove gli appassionati di scrittura possono pubblicare i loro racconti. L'importante non è che il racconto riceva tante o poche recensioni, che finisca o meno tra le storie scelte o tra le storie più popolari. L'importante è che la storia che hai pubblicato è la tua storia. L'hai fatta tu, facendo lavorare il tuo cervello. Io questo l'ho capito troppo tardi. Così finisce la mia storia. Adesso non  pubblicherò più niente su EFP, ma continuerò a scrivere i miei racconti con carta e penna. Perchè, nonostante io sia uno scrittore fallito, la mia passione non mi abbandonerà mai".

Luca rilesse tutto quello che aveva scritto. La prima cosa che pensò fu "Se dovessi dare un titolo a questa roba, la chiamerei come il libro di Dick "Confessioni di un artista di merda". Penso sia il titolo più adatto". Non aveva intenzione di pubblicare quello che aveva scritto su EFP, anche perchè sarebbe stato subito cancellato. Decise di tenere quella sua confessione chiusa nel suo computer. Se avesse conosciuto un altro scrittore fallito come lui, gliel'avrebbe fatta leggere. Così avrebbe aperto gli occhi.

Fine

Note dell'autore: Questa storia è frutto di fantasia. Ogni riferimento a fatti e/o persone reali è puramente casuale. Inoltre questa storia non è autobiografica.



  
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