Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Believe in little things    01/06/2014    3 recensioni
[..]"Justin dal nostro ultimo incontro, avvenuto esattamente un anno fa, ho avuto una strana sensazione che mi uccideva. E forse ho capito benissimo cos’è. Io domani avrò un incidente, starò in coma per 15 giorni all’ospedale St Vincent. Fatti trovare lì Justin al mio risveglio."[..]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ed ora eccomi qui, il 14 settembre 2014 al Central Park di New York ad aspettarlo da più di mezz’ora. Mi ero stufata di stare li da sola, senza fare niente. Gli avevo mandato un messaggio giusto per avvisarlo che era in ritardo. Quando decisi di andarmene lui, magicamente, apparve.
-Scusami per il ritardo! Stavo scappando dalla mia guardia del corpo e dalle fan. –
Mi disse sorridendo. Scossi la testa divertita.
-Come stai, Bieber?-
-Molto bene Alice tu?-
-Adesso sto meglio..- mi lasciai sfuggire dalla labbra. Sbarrai gli occhi. Non potevo averlo detto davvero. Lui se ne accorse e sorrise. Mamma mia durante gli anni si era fatto più bello.
-meglio così, piccola.-
mi rispose. In quest’ ultimo anno Justin aveva fatto parlare molto di se. Era cambiato, cresciuto e molti questo non l’avevano capito. Non era più quel giovane bimbo che avevo, avevamo, conosciuto. Era maturato, in un certo modo e molti non riuscivano a vederlo per quel che realmente era. Prima o poi sarebbe accaduto.
-Hey, non chiamarmi piccola solo perché sono più bassa di te! Qui quello piccolo sei tu!- gli risposi. Di fronte a me stava un ragazzo di 20 anni non più quel bambino che avevo conosciuto. Ma guardandolo negli occhi, avrei sempre rivisito quel bambino che mi aveva fatto innamorare. –Allora, un anno fa mi hai detto di ricordarti che hai una cosa da dirmi, adesso finalmente me la puoi dire o no?- chiesi, ero molto curiosa da quel momento in cui mi aveva detto questa cosa, non l’avevo dimenticata. Gliela avevo chiesto anche quando ci sentivamo solo al cellulare, ma niente lui non ha mai voluto dirmi niente “per scaramanzia” come diceva lui. Lo vidi sorridere ed annuire.
-Domani ho un concerto qui al Central Park… mi chiedevo se volevi venire. Oggi ho le prove e vorrei che venissi. Anche per passare un giorno insieme.-Mi chiese guardandomi dritta negli occhi. Mi stava chiedendo di andare ad un suo concerto, io che quando fece il primo feci di tutto per andare, e così fu per il secondo, il terzo, il quarto e via dicendo. Non mi ero mai persa un suo concerto a New York. Ma questo lui non lo sapeva.
-D’accordo domani verrò… porterò anche una mia amica, se non ti dispiace.- Mi fece un cenno d’assenso. Poi mi tese la mano, l’afferrai e corremmo per il Central Park, diretti verso il luogo in cui l’indomani si sarebbe tenuto il concerto.
Fu un pomeriggio divertente. Conobbi tutte le persone che lavoravano con lui. Ma la parte più divertente furono i numerosi scherzi che furono fatti. Non risi tanto in vita mia. Però c’era quel senso incombente di malessere che mi perseguitava da un anno fino a quel momento. Mi trovai nel camerino di Justin, lo stavo aspettando e un senso di tristezza mi invase. Vidi un foglio abbandonato sopra un tavolino, lo presi. Notai una penna vicino a dei mini poster di Justin con la sua firma. Sorrisi. Ne presi uno e me lo misi in tasca. Era il 14 Settembre 2014, erano passati 7 anni da quando avevo avuto il famoso incidente. Forse era questo il mio malessere, alla fine ricordare mi faceva un po’ male. Avevo davanti a me il foglio bianco, sapevo cosa fare.
Dopo cinque minuti Justin mi venne a chiamare, cenammo insieme a tutti gli altri e poi tornai a casa, con la promessa di vederci l’indomani. Lo abbracciai prima di andar via, e fu in quel momento che gli misi il bigliettino in tasca. Lo guardai un ultima volta gli sorrisi e me ne tornai a casa.

***

L’indomani ero più nervosa del solito, mi ero vestita inconsciamente come quel giorno che avevo avuto l’incidente. Sara però era felice, si perché quando Justin si affermò nel mondo della musica Sara ne fu molto entusiasta, tanto da diventare una sua fedelissima fan.
Per tutto il giorno restai molto nervosa, ero sicura che qualcosa mi doveva capitare, ne parlai anche con Sara lei mi guardò e mi disse che non dovevo preoccuparmi, era solo una sensazione.
Decisi di ascoltarla ed ora eccomi qui. Sto andando al concerto di Justin! Avevo appena attraversato la strada con Sara, la stessa in cui mi era capitato l’incidente, quando mi trovai di fronte all’entrata dove si sarebbe tenuto il concerto.  Mi resi conto che mi ero dimenticata il cellulare in macchina. Così decisi di andarlo a prendere. Pessima idea. Stavo attraversando la strada, quando sentì soltanto un urlo –Alice!- poi il buio.



Spazio autrice
Eccomi qui :)
Spero che questo capitolo vi piaccia! 
Ringrazio come sempre chi l'ha aggiunta alle preferite, seguite e ricordate! 
Ringrazio chi ha il tempo di lasciare una recensione e soprattutto chi legge in silenzio.
Grazie davvero! 
Al prossimo aggiornamento! :*
 

  
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