“Pronto? Oh, che sorpresa! Certo che è una bella sorpresa, è solo... Inaspettata... Già... Bene, grazie, voi?... C-Come? No, non sono impegnato per l'ora del té, figuriamoci... Ecco, sì... D-Di nuovo, è inaspettato... M-Ma certo che potete venire, vi aspetto volentieri!... Allora a tra poco, certo!”

Gamma riattaccò, ancora più bianco in viso del solito. Zanark staccò gli occhi dalla sua rivista per fissarlo con un minimo di stupore, poiché non aveva mai visto il suo partner con un'espressione tanto terrorizzata.

“Ehi, Biancaneve, si può sapere con chi parlavi?”

“...Hai presente il grosso armadio nella camera in fondo a destra?”

“Ovvio. Ci vivo in questa casa.”

“Ecco. Chiuditici dentro per le prossime due ore, i miei genitori vengono qui per merenda.”

~Don't be a drag, just be a (super) queen.

Zanark aveva protestato. Più volte. Animatamente. Non vedeva il motivo per cui dovesse starsene chiuso nell'armadio del ripostiglio mentre l'altro conversava allegramente con i suoi genitori. E quando ne aveva chiesto uno, la risposta che ricevette fu “probabilmente a loro non piaceresti”. E perché non sarebbe dovuto piacere? A sé stesso piaceva, al suo ragazzo pure, ai genitali sessuali del suo ragazzo ancora di più, perché non poteva piacere anche a coloro che avevano fornito il giovane di tali doni? “Riflettici su un attimo” Aveva quindi continuato l'albino “Sai che vengo da una classe sociale molto alta e quindi schizzinosa. Tu sei omosessuale, hai un passato da criminale fuggito di prigione e la tua pelle non è neanche tanto bianca. Meglio rimandare le presentazioni di una cinquantina d'anni.”... Che non avesse detto ai propri genitori che anche lui era omosessuale, seppur fosse evidente a parere del motociclista, erano problemi suoi, ma era un atto di codardia. Che importa se a qualcuno piacciono uomini o donne? L'Avalonic, sotto scomessa, una volta ci aveva anche provato con un topo, ma certo quel roditore non era il suo tipo. Inoltre, il passato era passato, non avrebbe dovuto impressionare nessuno. Il colore della pelle poi, che stupidaggine. Era semplicemente simbolo dell'esotico paese in cui era nato. Una contraddistinzione che rivelava le sue origini non in modo necessariamente discriminatorio, solo a titolo informativo. 

Eppure era chiuso in un ripostiglio e ciò non gli andava bene neanche un po'. Prestò orecchio alla conversazione che si stava svolgendo in salone.

“Allora, figliolo” Cominciò una squillante voce femminile “Abbiamo saputo che ti sei fidanzato.”

Zanark quasi riusciva a sentire il suo ragazzo che trasaliva. Pettegola di una Beta, stava probabilmente pensando. Quella ragazza aveva avuto un ottimo tempismo.

“Beh, sì...”

“Ci fa piacere che tu ti sia sistemato. Sicuramente dev'essere una persona che ti apprezza.”

“Sì...”

“Simile a te, con il tuo garbo di cui siamo tanto fieri...”

“G-Garbo...”

“Un portamento rispettabile...”

“P-Portamento dici?”

“Di gran classe...”

“Classe, ma certo, come potrebbe non aver classe...”

“Una ragazza perfetta!”

Bingo. Anche se l'ex detenuto non aveva riconosciuto le parole “garbo”, “portamento” e “classe”, sapeva benissimo cosa significasse “ragazza”. Beta, degna esponente di tale sesso, si rivelava un'ottima risorsa per lui ancora una volta. Nello stesso armadio in cui era stato confinato vi erano per l'appunto i vestiti da sera che la giovane amica di Gamma aveva incaricato a quest'ultimo di portare dal lavasecco sotto casa mentre lei era in vacanza. La folle idea del ragazzo dai capelli verdi fu ben presto messa in atto.

“Ehi, signori Biancaneve, guardate un po' questa ragazza!”

Il povero Gamma diventò ancora più bianco dei suoi capelli, mentre le mascelle dei suoi genitori precipitarono a terra. Davanti ai loro occhi attoniti, Zanark indossava un cortissimo vestito da cocktail rosso fuoco che mettevano in mostra le sue gambe robuste, coperte appena da un paio di stivali dall'evidente tacco a spillo.

“Ricomponete le vostre facce da gesso e ascoltate un po' qui: vi importa davvero se a vostro figlio piacciono le donne, gli uomini oppure io? Se ho passato metà della mia vita a fuggire di prigione e ora concedo i miei genitali a una persona che ritengo degna? Se il sole mi ha baciato ancor prima di nascere donandomi questo color caramello? O vi importa che sia felice, o super felice, con una persona che apprezza? Che importa delle piccolezze quando uno fa del sesso supremo con me ogni sera? Siate fieri del progresso di vostro figlio!”

Gamma scosse la testa con un'aria più che frustrata che la diceva lunga. I suoi genitori invece decisero che l'ora del té era passata, salutarono il loro adorato figliolo, lanciarono un'ultima occhiata alla posa orgogliosa del genero e concordarono, silenziosamente, di non tornare più per un bel po' di tempo. 

L'albino sparecchiò in silenzio, sospirando di tanto in tanto. Il suo ragazzo si era rimesso i suoi vestiti, ma il sorriso orgoglioso era sempre lì. Aveva detto delle cose giustissime ed era fiero di stare con lui. Ma il limite era stato oltrepassato.

"Zanark. Hai detto le cose più giuste e sagge che abbia mai sentito in vita mia..."

"Sapevo che lo avresti detto. "

"...ma mi hai umiliato davanti ai miei. Punizione codice 609."

"Niente chiki-chiki-bum per un mese?!"

"Due mesi."