Diventi triste, impaurito da quest’onda di perché, ma vorresti che tutto finisse anche se una fine non è possibile, e quindi quasi rassegnato, piangi, righi il viso con le lacrime, graffi l’animo con i perché e ti arrabbi e vorresti che qualcuno fosse lì a sentire ciò che hai da dire, ma nessuno c’è e poi ti chiedi il perché di tutti questi perché. E poi paura, rabbia, dolore che si amalgamano e sfociano in un’unica grande parola: follia.