A daydream
L’odore
dell’erba bagnata era talmente intenso da riempirgli i polmoni e la mente;
intorno a lui il silenzio di una serata primaverile lo avvolgeva in una dolce morsa.
Severus Piton amava il silenzio,
era l’unica cura che conosceva per la sua mente straziata.
Straziata dai
pregiudizi, dalle paure, da un ricordo che bruciava come non mai.
La capanna di Rubeus Hagrid era a pochi passi
da lui e non gli era difficile distinguere la figura imponente del mezzogigante né tanto meno la sua risata fragorosa. Accanto
a lui, seduta al tavolo, l’ombra di Lily Evans scuoteva la testa mentre anche
la sua risata, più dolce e silenziosa, raggiungeva le sue orecchie.
Si bloccò poco
prima di avvicinarsi alla porta della capanna, lo schiamazzo di voci estranee
lo fece desistere dal proposito di bussare.
Si allontanò di
poco avvertendo dei passi che si avvicinavano alla porta, il coprifuoco sarebbe
scattato di lì a breve e Lily Evans era fin troppo ligia al dovere per farsi
sorprendere fuori dal proprio dormitorio oltre l’orario consentito.
Si nascose
dietro un albero poco distante in modo da poter tenere ancora d’occhio la
capanna di Hagrid, ma soprattutto la ragazza che di
lì a poco sarebbe uscita.
Severus non poté fare a meno di pensare a quante volte, in
quegli anni, lui stesso la avesse accompagnata a trovare il mezzogigante.
Non gli stava particolarmente simpatico, anzi, a dire il vero lo ritrovava
tanto insulso quanto grosso, ma avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di vedere Lily
rivolgergli un sorriso.
Rimase a
fissare l’uscio per qualche secondo e gli parve un’eternità.
Il tempo in cui
Lily non era con lui scorreva sempre in maniera diversa. I secondi diventavano
minuti, i minuti ore e le ore erano un supplizio che il suo cuore non riusciva
a sopportare.
Così, per
nascondersi dalle grinfie di un tempo tiranno, si perse nei ricordi e, ad occhi
chiusi, non gli era poi tanto difficile vederla correre ancora verso la capanna
di Hagrid mentre stringeva forte la mano nella sua.
Riusciva a vederla passeggiare con lui poco distante, ai limiti della Foresta
Nera o nei pressi del Lago Nero. La vedeva ridere nei corridoi di Hogwarts o
salutarlo dalla parte opposta della Sala Grande.
La vedeva
raccogliersi i capelli che il vento le scombinava quando all’ombra di un albero
sfogliava un libro.
La vedeva in
ogni luogo, in ogni gesto, persino in quello sguardo ferito e colmo di disgusto
che le trasfigurò il viso al suono delle parole più stupide che lui stesso
avesse mai pronunciato.
“Schifosa Mezzosangue”.
Il cigolio
della porta che si spalancava e la luce che illuminava il ciglio lo riportarono
alla realtà, a quel presente in cui non era più riuscito ad incrociare i suoi
occhi, se non per un bellissimo sbaglio.
La vide uscire
all’aperto stringendosi appena nel mantello e, di riflesso, si inginocchiò sul
prato per non farsi vedere.
Lily sorrise ad
Hagrid e Severus si
aggrappò all’albero con tutta la forza che aveva cercando di soffocare la
tristezza e la rabbia che lo assalivano per averla ferita.
Sognò che quel
sorriso fosse per lui, ancora una volta, ma, quando Hagrid
richiuse la porta della capanna e il buio lo accecò di nuovo, non rimase più
nulla della figura di Lily se non qualche rumore di foglie calpestate e qualche
risata in lontananza.
Rimase fermo,
in quell’abbraccio di cielo, su quel letto d’erba, a sognarla ancora.
E più la
sognava, più stringeva forte la corteccia dell’albero al quale era aggrappato,
come a stringere ancora un barlume di lucidità, un barlume di vita, ma chi ha iniziato a morire non smette mai
di farlo. E lui era morto nel momento in cui l’aveva persa.
Riprese a
sognare quelle efelidi che avrebbe tanto voluto accarezzare, a sognare le
labbra carnose che non avrebbe avuto mai la fortuna di saggiare.
A sognare le
mani che non lo avrebbero più stretto e quegli occhi immensi che non gli
avrebbero più sorriso.
Sognare e
basta.
Sognare e
morire ogni volta.
NdA
Poche righe per dirvi che ho controllato
su internet, facendomi peraltro una cultura sulla cronologia di Harry Potter xD, che il giovane Severus e la
giovane Lily conoscessero Hagrid. Purtroppo, per
certo, si sa solo che Hagrid faceva parte
dell’ordine, per ciò ho supposto, controllando la linea temporale, che potesse
comunque essere il guardacaccia durante il quinto/sesto anno ad Hogworts dei ragazzi. Ed è proprio in questo lasso di tempo
che si svolge la storia, dopo che i due rompono i rapporti. Buona lettura!^^