FEBBRAIO
2010, HOLMES CHAPEL.
“Hai portato la pizza?” Dissi
aprendo la porta di casa al mio migliore amico Harry Styles.
“Ovvio,
che ci guardiamo di bello oggi?”
“Ho noleggiato Transformers
3, se non ti va bene ti arrangi.” Dissi lasciandomi cadere
sul
divano.
“Sei la finezza in persona Alex.”
Mi disse ridendo.
“È per questo che mi ami, no? E ora
fa silenzio che inizia.”
Come ogni sabato io e Harry stavamo guardando un film a casa mia, non
eravamo asociali, non fraintendeteci
è che a 16 anni in una cittadina di cinquemila abitanti come
Holmes
Chapel non c'era molto da fare se non ubriacarsi e andare a zonzo per
i campi...ma per quello c'era il venerdì sera, il sabato si
stava
rintanati in casa a cercare di farsi passare la sbronza in
compagnia.
“Ieri sera ho visto Felicity, era con
quell'idiota di John...” Dissi senza pensare.
“Già, l'ho
vista anch'io, non mi ha salutato ma ormai cerco di non farci
più
caso.”
Felicity era l'ex ragazza di Harry ed ex mia migliore
amica, erano stati insieme per un anno fino a quando lei non lo aveva
tradito ripetutamente con John, uno zoticone di Brighton.
Ormai ci
salutavamo raramente, di parlarci neanche per idea!
Dopo quello
che aveva fatto a Harry non me l'ero più sentita di essere
sua
amica, soprattutto perché non mi aveva raccontato nulla e mi
sentivo
tradita tanto quanto lui.
Così, da trio dei miracoli eravamo
rimasti un duo, io ed Harry, come alle origini, come all'età
di 2
anni quando ci eravamo conosciuti al parco.
“Questo film è
stato incredibile, hai visto gli effetti speciali? E tutte quelle
esplosioni, fantastiche !” Disse Harry esaltato a fine film.
“Ah
non cambierai mai Styles.”
“Parla l'adulta matura e responsabile
che se ne va in giro per casa con le mutande dei
Teletubbies.” Mi
punzecchiò.
“Primo, non sono Teletubbies ma sono Looney Toones
e secondo, non dovresti guardarmi le mutande.”
“Sono un
maschio, ogni tanto mi cade l'occhio e poi ammettilo, se non volessi
essere guardata ti degneresti almeno di metterti un paio di
pantaloni.” Alzò un sopracciglio.
“Si forse hai ragione, sono
talmente bella che sarebbe un vero spreco non guardarmi!”
Feci una
piroetta su me stessa.
“Allora ieri sera com'è andata con Mike?
Ci sei andata a letto?”
“Ma che dici Harry, lo conosco solo
da una settimana! E poi non credo sia il mio tipo, non mi sento di
lasciarmi andare con il primo che capita..” Dissi sincera.
“Io
sono il tuo tipo, ti ricordi la nostra...” Non
finì il discorso,
ma sapevo a che si riferiva.
“Si, me la ricordo.” Dissi
arrossendo.
Come potevo dimenticare la mia prima volta, la
nostra prima volta? Era successo l'anno prima, in seconda superiore
prima che lui si mettesse con Felicity.
Eravamo a casa sua, sua
madre Anne era in luna di miele con il suo nuovo compagno e Gemma -la
sorella di Harry- era al college, ero rimasta a dormire a casa Styles
per non lasciarlo solo e beh, finimmo sul discorso non ricordo bene
come e decidemmo che perdere la verginità insieme sarebbe
stata la
cosa più giusta da fare, senza vergogna e paura di essere
giudicati.
In realtà fu piuttosto imbarazzante per entrambi,
eravamo piccoli e decisamente inesperti, a ogni tocco o bacio
dell'altro scoppiavamo a ridere senza fiato.
Quello sarebbe stato
per sempre il nostro piccolo grande segreto, avevamo deciso di non
dirlo a nessuno, altrimenti i nostri amici avrebbero iniziato a
prenderci in giro e a classificarci come una classica coppietta,
perciò la versione “ufficiale” fu che
Harry aveva avuto la sua
prima volta con Felicity e io con un ragazzo conosciuto
durante una vacanza che avevo fatto in Italia.
“A volte ci ripenso...” Eravamo
rimasti in silenzio per qualche minuto, ognuno perso nei propri
pensieri.
“A cosa?” Finsi di non capire.
“A quella sera
l'anno scorso, ci eravamo divertiti e non era stato poi così
male..”
“Oh Harry è stato tanto tempo fa...”
“Saremmo
potuti funzionare insieme, eravamo una cosa sola.”
“Ma tu il
mese dopo ti sei messo con Felicity, l'amavi ...” Sospirai.
“Si
e guarda che fine abbiamo fatto ora io e Felicity, non so, credo di
aver pensato di amarla veramente ma forse non era così.
Insomma,
quando ho scoperto di John ero arrabbiato e sono stato male ma forse
è andata bene così, forse non eravamo fatti l'uno
per l'altra come
lo siamo io e te.”
“Harry c'è una sola cosa di cui sono
sicura e siamo tu ed io. Sono sicura che siamo fatti l'uno per
l'altra ma solo come amici, nulla di più. Non avrebbe
funzionato,
fidati .” Cercai di convincere entrambi .
“Forse hai ragione
tu...”
“Ho sempre ragione io Styles.”
Gli feci la
linguaccia.
“Allora questa pizza la mangiamo o no?”
Salimmo
in camera mia e mangiammo seduti sul tappeto ascoltando un po' di
musica alla radio.
“E
questa che musica sarebbe?” Chiese Harry
indicando il mio stereo.
“Questa è musica indie, mi sorprende che un
cantante come te non conosca il genere, ah un
momento ma tu canti negli White Eskimo gruppetto rock da scantinato
…” Lo presi in giro.
“I White Eskimo sfonderanno e vedrai
ragazzine piangere per avere un nostro autografo !”
“Si
certo, intanto io suggerisco di provare a farvi sentire in qualche
modo, che so magari potreste fare qualche concorso o potresti andare
ai provini di Xfactor a Manchester.”
“Xfactor? Secondo te prenderebbero
mai un panettiere sedicenne di Holmes Chapel ? No grazie, xfactor non
fa per me.”
“Mmm, come vuoi.”
Non
poteva lasciarsi scappare un
occasione del genere, era bravo a cantare, lo sapeva.
Anche se non era il suo genere e il suo
stile tanto valeva provare, non aveva nulla da perdere e poi ero
sicura che Anne sarebbe stata d'accordo, parlava spesso con me di
quanto volesse vedere Harry fare quello che amava di più al
mondo.
Lo avrei iscritto non appena sarebbero iniziati i provini,
ne ero sicura.
FEBBRAIO
2013, HOLMES CHAPEL.
Mi capitava spesso di ripensare a
quella giornata quando ero triste, alle risate con Harry, alla pizza
e al nostro segreto.
Chissà, forse se non avessi deciso di
iscriverlo a xfactor quel giorno, a quest'ora io e lui vivremmo nella
nostra casetta di mattoni rossi a Holmes Chapel e andremmo al college
insieme con la nostra auto blu e vivremmo la nostra vita nella
maniera più normale possibile in compagnia dei nostri amici
e dei
nostri cari, guarderemmo un film insieme ogni sabato e mangeremmo
pizza abbracciati sul divano.
Sentii il rumore di un auto sul vialetto di casa e il suono di una voce che una volta mi era fin troppo familiare.
“Harry,
mi sei mancato...” Riuscii
solo a dire quando lo vidi correre verso di me dopo tre anni di
assenza e migliaia di kilometri di distanza.
Spazio
Autrice;
eccomi di passaggio con una os su Harry che come potete notare dal
testo ho scritto l'anno scorso.
Il titolo "Those were
the best days of my life" l'ho preso da una delle mie
canzoni preferite di Bryan Adams, "Summer
of 69", canzone cantata dai ragazzi ad xfactor e
precedentemente da Harry con i White Eskimo.
Spero vi piaccia, ad essere sincera non sapevo se pubblicarla
perché mi sembrava banale ma alla fine ho deciso di
rischiare, fatemi sapere cosa ne pensate e se ci fosse qualcosa che non
va !
Un bacio e alla prossima!
AlexHP .