Un loquace silenzio
Leo si avvicinò alla casa.
Fino a poche ore prima le pareti erano bianche come nuvole.
Ora erano scure di fumo.
Leo aprì la porta.
Non fece rumore.
Non sentiva i vagiti di suo fratello Marco.
E dov’erano sua madre e suo padre?
Anche le loro urla mancavano.
Ogni centimetro di quell’edificio gli stava sussurrando qualcosa.
Forse Leo non voleva sentire.
Le imposte erano rotte, sfondate verso l’esterno.
Fuori non c’era nessuno.
La villetta di campagna era sempre stata tranquilla, ma a quell’ora solitamente cantavano i grilli e facevano loro compagnia.
Ora no.
Adesso la casa urlava solo il suo silenzio:
Morte.
Questa storia partecipa al contest "Drabble di stile II edizione" indetto da Marge86
Mi era stato detto di scrivere una drabble usando un ossimoro.
Io adoro gli ossimori, quindi questo pacchetto mi è sembrato il più adatto al mio genere di scrittura e alle mie preferenze!
Il problema vero è stato scegliere un ossimoro: morte vitale? Prigione di libertà? O cos'altro?
Alla fine ho scelto questo, un po' perché nei miei 10 minuti che avevo a disposizione per scrivere questa drabble è stato quello che mi è risultato più semplice usare, un po' perché ci sono "affezionata" perché è forse uno dei miei preferiti.
Detto questo spero vi piaccia e he lascerete una di quelle cosuccie che fanno tanto piacere agli utenti di EFP di nome "recensione" ^_^
A presto!