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Autore: Prue786    05/08/2008    0 recensioni
Sulla scia di “ Una luce e…” una fanfiction uscita fuori davvero a causa di un sogno: il lillipuziano, il bomber... e l'altra
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan, Kojiro Hyuga/Mark, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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IL LILLIPUZIANO (parte seconda)

 

 “Allora, tu entri, lo porti in macchina e partiamo senza tante storie!”

“Va bene!” Annuisco distrattamente, sbirciando fuori.

Esco dall’auto e, guardandomi intorno, comincio a salire le scalinate esterne. Sono sul punto di entrare all’interno dell’abitazione quando qualcosa mi fa girare…

“Eccolo!” Penso sorridendo e precipitandomi di nuovo giù, rischiando di finire a terra: “Si, va beh, ormai la giornata ha preso una brutta piega!”

Scuoto il capo e mi avvicino ali giovane che, ignaro della mia presenza si sta guardando intorno con tutta l’aria di aver perso qualcosa. Senza tante cerimonie lo afferro per un braccio e prendo a trascinarlo.

“Ehi, ma che ti prende? Non te ne eri andata?”

“Già, cambiamento di programma!”

Il ragazzo si ferma.

“Ma che sta succedendo? Sei strana!”

All’esclamazione sghignazzo.

“Ti assicuro che questo è ancora niente!”

Raggiungiamo la macchina e lo faccio salire sui sedili posteriori, mentre io ritorno al mio posto.

“Hai fatto in fretta!”

“Si, fortunatamente si!

“Ehm, dove stiamo andando?” Chiede il ragazzo appena l’auto si rimette in moto.

“A denunciare il furto!” Esclama Jenny con un sorriso.

“Ah… ciao… ehm, ascolta, ma sono tuoi amici?”

“Mi sembra ovvio, no?”

“Uhm... “ Anthony mi fissa con aria perplessa per poi guardare Benji.

“Ci conosciamo già?”

“Come dici?” Il portiere gli lancia un’occhiata e torna a guardare la strada.

“Hai un’aria familiare!”

“Ecco fatto!” Penso tra me: “Ora siamo nei guai!”

“No, non penso, è la prima volta che ti vedo!”

“Strano, eppure mi sembra di…!”

“Ma si, è venuto qualche giorno qui quando facevamo il liceo, eh-eh, devi averlo intravisto in quel periodo!”

Sorrido con aria speranzosa mentre il ragazzo inarca le sopracciglia pensieroso.

“Uhm… si, forse hai ragione…!”

“Forse ha visto la partita che abbiamo giocato con la Nazionale Italiana !”

Un brivido mi percorre la schiena a sentire Philip che pronuncia quelle parole.

Anthony si guarda intorno mentre Jenny ha assunto un’aria allarmata.

“Ma chi…?”

“Il Commissariato, accosta!” Urlo più del dovuto ed apro la portiera prima che la macchina sia ferma.

“Scendiamo! Prima facciamo la denuncia e prima ce ne andiamo!” Parlo senza neanche tentare di riflettere.

“Ma che stai farneticando?”

Benji scende dall’auto e scuote la testa.

Gli rispondo con un sorriso tirato.

“Allora, Ant, sbrigati, dai! Jenny, voi…ehm, cioè, forse è meglio se rimani qui!”

La giovane annuisce e sorride con aria sollevata, mentre, fa le sue mani scorgo Callaghan con in viso un’aria contrariata.

Scuoto testa e prendo a camminare velocemente.

“Accidenti a me e alla mia linguaccia!”

“Cerca di calmarti, ti farai prendere per pazza!” Price mi precede ed entra nell’edificio.

“Ma che vuole, io sono calma, anzi, calmissima, mah…” Faccio spallucce e lo seguo.

 

“Benissimo, ora che avete denunciato il furto, potete anche andare a casa, se ci saranno novità sarete avvisati!”

Un poliziotto di mezz’età ci guarda sorridendo con aria bonaria… forse un po’ troppo bonaria.

“Senta… io… ecco, forse non servirà a nulla, ma, ho visto, poco prima del furto due persone alquanto sospette…!”

“Beh, possiamo fare un identikit e controllare se hanno precedenti!”

“Ehm… ecco… “

Mi guardo intorno un po’ dubbiosa.

“Ehi!”

L’urlo di Anthony fa sobbalzare tutti.

“Ehi, quella è la mai macchina!”

“Cosa?” Chiede il poliziotto, ma il giovane sfreccia via senza dire altro.

“Aspetta, dove stai andando! Accidenti!”

Faccio qualche passo e mi volto.

“Stavolta non me li faccio scappare!” Esclama Benji cominciando a correre.

“Cos… ma… aspetta!!!”

Cerco, per quanto è possibile, di seguire il giovane, ma una volta uscita, lo vedo già in auto.

“Sali, presto!”

Mi infilo al volo nella vettura e mentre allaccio la cintura di sicurezza esclamo: “Prendiamo Anthony!”

“Ok…”

Price frena bruscamente affiancando il giovane che, senza farselo dire, salta all’interno.

“Presto, dobbiamo raggiungere la mia macchina!”

“Agli ordini!”

Un’improvvisa accelerata e ci ritroviamo a rincorrere un’auto grigia per stradine poco idonee alle corse automobilistiche.

“Ancora non hanno capito con chi hanno a che fare… vi faccio vedere come li raggiungiamo!”

“Si, ti credo, ma possibilmente vorrei rimanere viva…!”

“Disfattista…!”

Sollevavo le sopracciglia mentre penso: “Dì quello che vuoi, ma io ci tengo alla mia pelle!”

Non ho neanche finito di formulare il pensiero che intravedo una macchina color verde scuro che sta per uscire da un incrocio.

“Rallenta… “

Suggerisco senza troppa convinzione. Il portiere preme ancora di più il piede sull’acceleratore e, alla vista dell’auto, che non accenna a fermarsi, inizia a pigiare con foga sul clacson: “Togliti di mezzo, mezzacartuccia!”

Sfrecciamo senza ritegno a pochi metri dall’auto e il giovane sghignazza soddisfatto.

Rimango rigida per qualche secondo per poi girarmi dietro dove Anthony sembra non essersi accorto proprio di nulla e Jenny mi fissa scuotendo lentamente la testa.

Riprendo a guardare la strada e in lontananza noto una macchia grigia che si avvicina sempre più.

“Ah-a, vi abbiamo raggiunti!”

L’auto davanti a noi gira all’improvviso a sinistra, scomparendo dalla visuale.

“Dove vogliono andare?”

“Io… non ne ho idea, non mi sembra di aver mai girato da quella parte…” Dichiaro con aria un po’ preoccupata.

Arriviamo anche noi allo stesso punto e il conducente gira senza porsi tanti problemi.

“Sbaglio o quello era un divieto d’accesso?” Dice Jenny poggiando una mano sul sedile anteriore.

“Infatti, è la strada che abbiamo fatto prima!” Esclama Anthony con tranquillità.

 “Perfetto, stiamo andando contromano, prima o poi saranno costretti a ferm…”

Price si interrompe per sterzare bruscamente e permettere il passaggio all’auto che procede in senso contrario.

“Dicevi?” Domando sarcasticamente.

“Oh, al diavolo!”

 Un’altra sterzata e la macchina si ritrova a correre con le due ruote destra, fuori dalla carreggiata.

“Be… Beeeenji-ji, ra-ral-ll-lenta-ta-a-a…!” Esclamo singhiozzando, mentre l’auto saltella tranquillamente sulla ghiaia.

Mi risponde solo una grugnito mentre infilo le unghie nel sedile e cerco di pensare ad altro.

Abbiamo ormai perso di vista la macchina di Anthony quando ci ritroviamo nuovamente al punto di partenza.

“Dove sono?” Chiede Anthony con foga.

“Accidenti!” Benji picchia violentemente con le mani sul volante.

“Li abbiamo persi…!”

Mi mordo un labbro sospirando.

“Abbiamo rischiato di ammazzarci e non abbiamo concluso nulla!” Penso fissandomi le scarpe.

Nell’auto è sceso il silenzio e a romperlo è una voce “fantasma”: “Ora dobbiamo solo sperare che li trovi la polizia!”

“Ma…”

“Ben, smettila!” Esclamo prima che il mio ex compagno di classe possa insinuare qualcosa.

“Cosa?” Il giocatore mi fissa come appena sceso dalle nuvole.

Alzo le spalle.

“Ehm… sii positivo!”

“Ma che dia…”

“A proposito!” Anthony interrompe il dialogo privo di senso: “Da dov’è uscita la storia dei due sospetti?”

Deglutisco e sorrido con aria innocente.

“Ecco, vedi, la… la situazione in cui ci troviamo…” Comincio senza sapere dove potrei andare a finire: “…è più complicata  di quello che potrebbe sembrare e… ecco, non sempre si può fare quello che si ritiene giusto…”

Evito lo sguardo del giovane e improvvisamente comincio a sentimi come ad un esame... quando cerco in tutti i modi di arrampicarmi sugli specchi: “Quindi, se dico o faccio qualcosa che ti sembra strano, sorvola!

Ant mi guarda con aria stralunata.

“Ehi!”

La voce di Philip si fa risentire e tre paia di occhi fissano Jenny che diventa improvvisamente paonazza, voltandosi verso il finestrino dove Callaghan sta tranquillamente guardando fuori.

“Ma quello è…”

“Ma che… com’è arrivato qui?” Quasi urla Benji, prima che la ragazza possa esclamare: “Rob Denton!” Con aria sorpresa e sollevata.

“Ehm… credo che non ci sopporti più!” Sussurro a Price che guarda con soddisfazione il compagno di squadra che, in quello stesso momento, si sta guardando intorno con aria spaesata.

“Non ditemi che si è accorto solo ora di quello che è successo!” Esclamo con aria insicura.

“Aspettate qui, vado a prenderlo!”

Mi volto verso il giovane portiere che, senza attendere oltre, apre lo sportello ed esce dalla macchina.

“Però, se continuiamo così, staremo un po’ strettini in questo… bolide!” Penso lanciando un’occhiata ad Anthony che sembra alquanto disorientato.

“Adesso non mi dirai che quello è uno dei due sospetti che hai visto?!”

A quelle parole scoppio a ridere.

“Ma no! Come ti viene in mente una cosa del genere!”

Il giovane alza le spalle e sorride, facendo la linguaccia.

“Lenders e Warner!”

“Cosa?”

Guardo il finestrino e poi Jenny, che ha la mano sulla maniglia dell’auto.

“Lì!” Indica con un dito.

In quel momento avverto una brusca frenata.

“La mia macchina!”

“Oh, smettila, tu e la tua dannata macchina!” Sbotta Jenny innervosita, aprendo il portello.

“Ci sono cose più importanti, come Philip, ad esempio!” Esce e chiude con violenza la porta.

“No, Jenny… aspe… sì, va beh!”

“A si, beh, io non so chi sia questo Philip.” Apre anche lui la porta ed esce.

“Dove credi di andare?”

“A riprendermi la macchina, ovvio!”

“Ma… perché nessuno mi dà ascolto?” Sferro un pugno al sedile mentre la mia attenzione viene catturata dal portello dell’auto grigia che si apre.

“No, non di nuovo!”

Esco dalla macchina :”Voi due, fermatevi!”

Vedo l’oggetto di dubbia natura venir fuori dall’auto seguito da Mark che, senza neanche esser sceso, lo punta verso i ragazzi.

“Jenny, Anthony, accidenti a voi… se non venite qua!... cacchio!”

Aumento il passo senza avere la minima idea di cosa fare e, prima che possa farmi venire qualcosa in mente, l’aggeggio viene puntato verso Benji.

“Fermo!!!”

Un fascio arancione viene sprigionato dall’oggetto e, mentre Rob cerca di spingere lontano l’amico, la luce colpisce entrambi.

Jenny e Anthony si bloccano e non muovono più un passo mentre l’auto grigia riparte senza neanche attendere che lo sportello si sia chiuso.

“E ora? Che devo fare?” Mi chiedo guardandomi attorno spaesata.

Con fare insensato torno indietro e, posizionandomi al posto di guida dell’auto di Benji, metto in moto e spingo a tappeto l’acceleratore, facendo spaventare Jenny e Anthony quando sfreccio a pochi metri di distanza.

Ora, ammetto di non essere un pilota eccezionale, ma comincio ad avvertire l’adrenalina che sale sempre più e una voglia matta di raggiungere i due fuggiaschi mi fa aumentare ancora di più la velocità.

Uno sguardo allo specchietto retrovisore e due figure che si stanno sbracciando, mi fanno di colpo ricordare qualcosa o, per meglio dire, qualcuno.

“Oh, mammina! Benji e Rob!”

Freno bruscamente e, mentre l’idea che possa averli (involontariamente) investiti comincia a martellarmi in testa, cerco di tornare indietro il più velocemente possibile.

Mi fermo ad una decina di metri dal luogo dove dovrebbero essere i ragazzi e scendo dal mezzo, mentre vedo Jenny ed Anthony che si avvicinano.

“Che fine hanno fatto?” Chiede subito la ragazza ignorando le continue proteste di Philip affinché lo lasci andare.

“Io… io non lo so!”

“So-sono scomparsi all’improvviso!”

Anthony mi afferra una spalla cominciando a stringere convulsamente.

“Non sarà che…” Sussurra la giovane, mentre mi guarda senza riuscire a continuare.

“Jenny, lasciami andare ti prego, devo cercare i miei compagni!” Callaghan si sforza per cercare di uscire dalla mano della ragazza.

“Dove sono finiti?” Urla Anthony con il volto rosso.

“Fai silenzio, per piacere e lasciami andare!” Esclamo stizzita mentre avverto una stretta allo stomaco.

“Vado a vedere cos’è successo!” dichiaro più per convincere me stessa a farlo, che per informare gli altri.

Mi volto e cerco di camminare con passo fermo, con gli occhi che guardano a terra, voltandosi furiosamente da una parte all’altra.

D’un tratto mi blocco e mi inginocchio a terra con cautela: “Ragazzi?”

Cammino carponi: “Dove vi siete cacciati?... Avanti, uscite fuori!”

Deglutisco… la gola secca: “Dai, così mi fate venire un colpo!”

“Ehi, Einstein, siamo qui!”

Alzo lo sguardo e scorgo, poco distante, due esserini che si avvicinano.

Mi rilasso e quasi mi viene da ridere a vederli conciati in quel modo.

“Qualcuno mi spiega cos’è successo?” Chiede Rob con aria frastornata, per poi aggiungere: “E tu che ci fai qui?”

Sospiro: “Non lo so!”

“Sai, a volte me lo chiedo anch’io!”

“Price, taci!”

“Già, è quello che dovresti imparare a fare tu, qualche volta!”

“Ti sto ignorando… avanti, vi porto in macchina!”

Prendo i due… giocatori mignon fra le mani e raggiungo la giovane che sorride con aria sollevata.

“Tutto a posto, vero?... A parte…”

“Si, per fortuna si!” Esclamo alzando le mani.

“Cosa pensi di fare ora?”

La domanda mi manda  nel panico.

Fisso la ragazza con aria imbambolata e solo allora realizzo che siamo rimaste solo noi due a dover districare quella matassa…

“Allora, cos’è successo?”

“… già, noi due ed Anthony, che se ora non la smette di urlare…”

“Ehi, mi stai ascoltando?”

“Basta!”

Questa volta è Jenny a strillare.

“Smettila di urlarmi nelle orecchie!”

Inarco le sopracciglia.

“Jenny ha ragione, stai diventando insopportabile!”

“Ma…”

“Ant, per piacere, devi lasciaci un attimo da sole!” Esclamo nascondendo entrambe le mani dietro la schiena.

“Bene, anzi, benissimo! Potevi anche dirlo prima se la mia presenza ti dà tanto fastidio!”

Il ragazzo mi fissa con aria offesa, stinge i pugni e si allontana.

“Ma no… Anthony, io non…” Lo guardo andare via, in direzione della costruzione.

“Accidenti!” Quasi urlo pestando un piede a terra.

“Forse potresti parlargli…” Jenny mi poggia una mano sul braccio, ma scuoto la testa e, guardando a terra, esclamo: “Andiamo in macchina, lì staremo più tranquilli!”

“Come vuoi!”

“Ho cose più importanti a cui pensare…”

Cammino lentamente, seguendo Jenny verso l’auto.

“Non posso perder tempo dietro alle sue lamentele!” Inarco le sopracciglia e stringo le labbra.

“Siamo nel pieno di una vendetta fra calciatori e non c’è bisogno che  anche lui…”

“Quella è la macchina dell’incrocio!”

L’esclamazione di Philip interrompe i miei pensieri.

“Quale?” Chiede Benji con interesse.

“Quella verde che ha appena parcheggiato!”

Alzo lo sguardo nel momento in cui tre della quattro portiere si aprono.

“Non è possibile!” Sussurro non riuscendo a reprimere un sorriso.

“Patty!”

Comincio a correre mentre la ragazza in questione alza lo sguardo poco prima che le butti le braccia al collo.

“Ehi, fai attenzione, ci siamo noi qui!”

Ignoro la voce.

“Sei arrivata, per fortuna! Sono stata sul punto di strangolarlo!”

La giovane rimane un attimo senza parole non so se per la sorpresa o per il fatto che l’ho mezza stritolata.

“Chi? Cosa? Che ci fai qui?” Domanda la ragazza un po’ sorpresa.

“È successo di tutto!”

“Ci credo bene, ma chi è che vuoi strangolare?”

“Benji!”

“Si, adesso è sempre colpa mia!”

Patty si volta, non riuscendo a capire la provenienza della voce.

“Che ha fatto Benji?” Chiede incuriosito Holly.

“Per poco non ci siamo ammazzati grazie alla sua guida spericolata, è insopportabile!”

“Senti chi parla!”

“Guida spericolata?” Chiede Patty continuando a guardarsi intorno.

“Si, non salirò mai più in macchina quando ci sarà lui al volante… a proposito che fine avete fatto? Ormai eravamo circondate da microbi!”

“Ti riferisci per caso a noi?”

“Benji?” Chiede dubbioso Baker, avvicinandosi.

“Ragazzi, siamo qui!” Esclama Rob con aria divertita.

“Ehm… ma…”

Patty abbassa lo sguardo, fissa i due ragazzi fra le mie mani per poi fissarmi.

“Che vi è successo?” Domanda Holly avvicinando la testa per guardare meglio gli amici.

“Abbiamo sbagliato lavaggio e ci siamo ristretti!” Ridacchia Denton.

“Io ci rinuncio! Sono in una gabbia di matti!” Esclama Price coprendosi il viso con una mano.

“Io…” Comincia Gatsby sospirando: “Credo che dovrete spiegarci un po’ di cose!”

 

 

   
 
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