IL LILLIPUZIANO
(parte seconda)
“Allora,
tu entri, lo porti in macchina e partiamo senza tante storie!”
“Va
bene!” Annuisco distrattamente, sbirciando fuori.
Esco
dall’auto e, guardandomi intorno, comincio a salire le scalinate esterne. Sono
sul punto di entrare all’interno dell’abitazione quando qualcosa mi fa
girare…
“Eccolo!”
Penso sorridendo e precipitandomi di nuovo giù, rischiando di finire a terra:
“Si, va beh, ormai la giornata ha preso una brutta piega!”
Scuoto
il capo e mi avvicino ali giovane che, ignaro della mia presenza si sta
guardando intorno con tutta l’aria di aver perso qualcosa. Senza tante
cerimonie lo afferro per un braccio e prendo a trascinarlo.
“Ehi,
ma che ti prende? Non te ne eri andata?”
“Già,
cambiamento di programma!”
Il
ragazzo si ferma.
“Ma
che sta succedendo? Sei strana!”
All’esclamazione
sghignazzo.
“Ti
assicuro che questo è ancora niente!”
Raggiungiamo
la macchina e lo faccio salire sui sedili posteriori, mentre io ritorno al mio
posto.
“Hai
fatto in fretta!”
“Si,
fortunatamente si!
“Ehm,
dove stiamo andando?” Chiede il ragazzo appena l’auto si rimette in moto.
“A
denunciare il furto!” Esclama Jenny con un sorriso.
“Ah…
ciao… ehm, ascolta, ma sono tuoi amici?”
“Mi
sembra ovvio, no?”
“Uhm...
“ Anthony mi fissa con aria perplessa per poi guardare Benji.
“Ci
conosciamo già?”
“Come
dici?” Il portiere gli lancia un’occhiata e torna a guardare la strada.
“Hai
un’aria familiare!”
“Ecco
fatto!” Penso tra me: “Ora siamo nei guai!”
“No,
non penso, è la prima volta che ti vedo!”
“Strano,
eppure mi sembra di…!”
“Ma
si, è venuto qualche giorno qui quando facevamo il liceo, eh-eh, devi averlo
intravisto in quel periodo!”
Sorrido
con aria speranzosa mentre il ragazzo inarca le sopracciglia pensieroso.
“Uhm…
si, forse hai ragione…!”
“Forse
ha visto la partita che abbiamo giocato con
Un
brivido mi percorre la schiena a sentire Philip che pronuncia quelle parole.
Anthony
si guarda intorno mentre Jenny ha assunto un’aria allarmata.
“Ma
chi…?”
“Il
Commissariato, accosta!” Urlo più del dovuto ed apro la portiera prima che la
macchina sia ferma.
“Scendiamo!
Prima facciamo la denuncia e prima ce ne andiamo!” Parlo senza neanche tentare
di riflettere.
“Ma
che stai farneticando?”
Benji
scende dall’auto e scuote la testa.
Gli
rispondo con un sorriso tirato.
“Allora,
Ant, sbrigati, dai! Jenny, voi…ehm, cioè, forse è meglio se rimani qui!”
La
giovane annuisce e sorride con aria sollevata, mentre, fa le sue mani scorgo
Callaghan con in viso un’aria contrariata.
Scuoto
testa e prendo a camminare velocemente.
“Accidenti
a me e alla mia linguaccia!”
“Cerca
di calmarti, ti farai prendere per pazza!” Price mi precede ed entra
nell’edificio.
“Ma
che vuole, io sono calma, anzi, calmissima, mah…” Faccio spallucce e lo
seguo.
“Benissimo,
ora che avete denunciato il furto, potete anche andare a casa, se ci saranno
novità sarete avvisati!”
Un
poliziotto di mezz’età ci guarda sorridendo con aria bonaria… forse un
po’ troppo bonaria.
“Senta…
io… ecco, forse non servirà a nulla, ma, ho visto, poco prima del furto due
persone alquanto sospette…!”
“Beh,
possiamo fare un identikit e controllare se hanno precedenti!”
“Ehm…
ecco… “
Mi
guardo intorno un po’ dubbiosa.
“Ehi!”
L’urlo
di Anthony fa sobbalzare tutti.
“Ehi,
quella è la mai macchina!”
“Cosa?”
Chiede il poliziotto, ma il giovane sfreccia via senza dire altro.
“Aspetta,
dove stai andando! Accidenti!”
Faccio
qualche passo e mi volto.
“Stavolta
non me li faccio scappare!” Esclama Benji cominciando a correre.
“Cos…
ma… aspetta!!!”
Cerco,
per quanto è possibile, di seguire il giovane, ma una volta uscita, lo vedo già
in auto.
“Sali,
presto!”
Mi
infilo al volo nella vettura e mentre allaccio la cintura di sicurezza esclamo:
“Prendiamo Anthony!”
“Ok…”
Price
frena bruscamente affiancando il giovane che, senza farselo dire, salta
all’interno.
“Presto,
dobbiamo raggiungere la mia macchina!”
“Agli
ordini!”
Un’improvvisa
accelerata e ci ritroviamo a rincorrere un’auto grigia per stradine poco
idonee alle corse automobilistiche.
“Ancora
non hanno capito con chi hanno a che fare… vi faccio vedere come li
raggiungiamo!”
“Si,
ti credo, ma possibilmente vorrei rimanere viva…!”
“Disfattista…!”
Sollevavo
le sopracciglia mentre penso: “Dì quello che vuoi, ma io ci tengo alla mia
pelle!”
Non
ho neanche finito di formulare il pensiero che intravedo una macchina color
verde scuro che sta per uscire da un incrocio.
“Rallenta…
“
Suggerisco
senza troppa convinzione. Il portiere preme ancora di più il piede
sull’acceleratore e, alla vista dell’auto, che non accenna a fermarsi,
inizia a pigiare con foga sul clacson: “Togliti di mezzo, mezzacartuccia!”
Sfrecciamo
senza ritegno a pochi metri dall’auto e il giovane sghignazza soddisfatto.
Rimango
rigida per qualche secondo per poi girarmi dietro dove Anthony sembra non
essersi accorto proprio di nulla e Jenny mi fissa scuotendo lentamente la testa.
Riprendo
a guardare la strada e in lontananza noto una macchia grigia che si avvicina
sempre più.
“Ah-a,
vi abbiamo raggiunti!”
L’auto
davanti a noi gira all’improvviso a sinistra, scomparendo dalla visuale.
“Dove
vogliono andare?”
“Io…
non ne ho idea, non mi sembra di aver mai girato da quella parte…” Dichiaro
con aria un po’ preoccupata.
Arriviamo
anche noi allo stesso punto e il conducente gira senza porsi tanti problemi.
“Sbaglio
o quello era un divieto d’accesso?” Dice Jenny poggiando una mano sul sedile
anteriore.
“Infatti,
è la strada che abbiamo fatto prima!” Esclama Anthony con tranquillità.
“Perfetto,
stiamo andando contromano, prima o poi saranno costretti a ferm…”
Price
si interrompe per sterzare bruscamente e permettere il passaggio all’auto che
procede in senso contrario.
“Dicevi?”
Domando sarcasticamente.
“Oh,
al diavolo!”
Un’altra
sterzata e la macchina si ritrova a correre con le due ruote destra, fuori dalla
carreggiata.
“Be… Beeeenji-ji, ra-ral-ll-lenta-ta-a-a…!” Esclamo
singhiozzando, mentre l’auto saltella tranquillamente sulla ghiaia.
Mi
risponde solo una grugnito mentre infilo le unghie nel sedile e cerco di pensare
ad altro.
Abbiamo
ormai perso di vista la macchina di Anthony quando ci ritroviamo nuovamente al
punto di partenza.
“Dove
sono?” Chiede Anthony con foga.
“Accidenti!”
Benji picchia violentemente con le mani sul volante.
“Li
abbiamo persi…!”
Mi
mordo un labbro sospirando.
“Abbiamo
rischiato di ammazzarci e non abbiamo concluso nulla!” Penso fissandomi le
scarpe.
Nell’auto
è sceso il silenzio e a romperlo è una voce “fantasma”: “Ora dobbiamo
solo sperare che li trovi la polizia!”
“Ma…”
“Ben,
smettila!” Esclamo prima che il mio ex compagno di classe possa insinuare
qualcosa.
“Cosa?”
Il giocatore mi fissa come appena sceso dalle nuvole.
Alzo
le spalle.
“Ehm…
sii positivo!”
“Ma
che dia…”
“A
proposito!” Anthony interrompe il dialogo privo di senso: “Da dov’è
uscita la storia dei due sospetti?”
Deglutisco
e sorrido con aria innocente.
“Ecco,
vedi, la… la situazione in cui ci troviamo…” Comincio senza sapere dove
potrei andare a finire: “…è più complicata
di quello che potrebbe sembrare e… ecco, non sempre si può fare quello
che si ritiene giusto…”
Evito
lo sguardo del giovane e improvvisamente comincio a sentimi come ad un esame...
quando cerco in tutti i modi di arrampicarmi sugli specchi: “Quindi, se dico o
faccio qualcosa che ti sembra strano, sorvola!
Ant
mi guarda con aria stralunata.
“Ehi!”
La
voce di Philip si fa risentire e tre paia di occhi fissano Jenny che diventa
improvvisamente paonazza, voltandosi verso il finestrino dove Callaghan sta
tranquillamente guardando fuori.
“Ma
quello è…”
“Ma
che… com’è arrivato qui?” Quasi urla Benji, prima che la ragazza possa
esclamare: “Rob Denton!” Con aria sorpresa e sollevata.
“Ehm…
credo che non ci sopporti più!” Sussurro a Price che guarda con soddisfazione
il compagno di squadra che, in quello stesso momento, si sta guardando intorno
con aria spaesata.
“Non
ditemi che si è accorto solo ora di quello che è successo!” Esclamo con aria
insicura.
“Aspettate
qui, vado a prenderlo!”
Mi
volto verso il giovane portiere che, senza attendere oltre, apre lo sportello ed
esce dalla macchina.
“Però,
se continuiamo così, staremo un po’ strettini in questo… bolide!” Penso
lanciando un’occhiata ad Anthony che sembra alquanto disorientato.
“Adesso
non mi dirai che quello è uno dei due sospetti che hai visto?!”
A
quelle parole scoppio a ridere.
“Ma
no! Come ti viene in mente una cosa del genere!”
Il
giovane alza le spalle e sorride, facendo la linguaccia.
“Lenders
e Warner!”
“Cosa?”
Guardo
il finestrino e poi Jenny, che ha la mano sulla maniglia dell’auto.
“Lì!”
Indica con un dito.
In
quel momento avverto una brusca frenata.
“La
mia macchina!”
“Oh,
smettila, tu e la tua dannata macchina!” Sbotta Jenny innervosita, aprendo il
portello.
“Ci
sono cose più importanti, come Philip, ad esempio!” Esce e chiude con
violenza la porta.
“No,
Jenny… aspe… sì, va beh!”
“A
si, beh, io non so chi sia questo Philip.” Apre anche lui la porta ed esce.
“Dove
credi di andare?”
“A
riprendermi la macchina, ovvio!”
“Ma…
perché nessuno mi dà ascolto?” Sferro un pugno al sedile mentre la mia
attenzione viene catturata dal portello dell’auto grigia che si apre.
“No,
non di nuovo!”
Esco
dalla macchina :”Voi due, fermatevi!”
Vedo
l’oggetto di dubbia natura venir fuori dall’auto seguito da Mark che, senza
neanche esser sceso, lo punta verso i ragazzi.
“Jenny,
Anthony, accidenti a voi… se non venite qua!... cacchio!”
Aumento
il passo senza avere la minima idea di cosa fare e, prima che possa farmi venire
qualcosa in mente, l’aggeggio viene puntato verso Benji.
“Fermo!!!”
Un
fascio arancione viene sprigionato dall’oggetto e, mentre Rob cerca di
spingere lontano l’amico, la luce colpisce entrambi.
Jenny
e Anthony si bloccano e non muovono più un passo mentre l’auto grigia riparte
senza neanche attendere che lo sportello si sia chiuso.
“E
ora? Che devo fare?” Mi chiedo guardandomi attorno spaesata.
Con
fare insensato torno indietro e, posizionandomi al posto di guida dell’auto di
Benji, metto in moto e spingo a tappeto l’acceleratore, facendo spaventare
Jenny e Anthony quando sfreccio a pochi metri di distanza.
Ora,
ammetto di non essere un pilota eccezionale, ma comincio ad avvertire
l’adrenalina che sale sempre più e una voglia matta di raggiungere i due
fuggiaschi mi fa aumentare ancora di più la velocità.
Uno
sguardo allo specchietto retrovisore e due figure che si stanno sbracciando, mi
fanno di colpo ricordare qualcosa o, per meglio dire, qualcuno.
“Oh,
mammina! Benji e Rob!”
Freno
bruscamente e, mentre l’idea che possa averli (involontariamente) investiti
comincia a martellarmi in testa, cerco di tornare indietro il più velocemente
possibile.
Mi
fermo ad una decina di metri dal luogo dove dovrebbero essere i ragazzi e scendo
dal mezzo, mentre vedo Jenny ed Anthony che si avvicinano.
“Che
fine hanno fatto?” Chiede subito la ragazza ignorando le continue proteste di
Philip affinché lo lasci andare.
“Io…
io non lo so!”
“So-sono
scomparsi all’improvviso!”
Anthony
mi afferra una spalla cominciando a stringere convulsamente.
“Non
sarà che…” Sussurra la giovane, mentre mi guarda senza riuscire a
continuare.
“Jenny,
lasciami andare ti prego, devo cercare i miei compagni!” Callaghan si sforza
per cercare di uscire dalla mano della ragazza.
“Dove
sono finiti?” Urla Anthony con il volto rosso.
“Fai
silenzio, per piacere e lasciami andare!” Esclamo stizzita mentre avverto una
stretta allo stomaco.
“Vado
a vedere cos’è successo!” dichiaro più per convincere me stessa a farlo,
che per informare gli altri.
Mi
volto e cerco di camminare con passo fermo, con gli occhi che guardano a terra,
voltandosi furiosamente da una parte all’altra.
D’un
tratto mi blocco e mi inginocchio a terra con cautela: “Ragazzi?”
Cammino
carponi: “Dove vi siete cacciati?... Avanti, uscite fuori!”
Deglutisco…
la gola secca: “Dai, così mi fate venire un colpo!”
“Ehi,
Einstein, siamo qui!”
Alzo
lo sguardo e scorgo, poco distante, due esserini che si avvicinano.
Mi
rilasso e quasi mi viene da ridere a vederli conciati in quel modo.
“Qualcuno
mi spiega cos’è successo?” Chiede Rob con aria frastornata, per poi
aggiungere: “E tu che ci fai qui?”
Sospiro:
“Non lo so!”
“Sai,
a volte me lo chiedo anch’io!”
“Price,
taci!”
“Già,
è quello che dovresti imparare a fare tu, qualche volta!”
“Ti
sto ignorando… avanti, vi porto in macchina!”
Prendo
i due… giocatori mignon fra le mani e raggiungo la giovane che sorride con
aria sollevata.
“Tutto
a posto, vero?... A parte…”
“Si,
per fortuna si!” Esclamo alzando le mani.
“Cosa
pensi di fare ora?”
La
domanda mi manda nel panico.
Fisso
la ragazza con aria imbambolata e solo allora realizzo che siamo rimaste solo
noi due a dover districare quella matassa…
“Allora,
cos’è successo?”
“…
già, noi due ed Anthony, che se ora non la smette di urlare…”
“Ehi,
mi stai ascoltando?”
“Basta!”
Questa
volta è Jenny a strillare.
“Smettila
di urlarmi nelle orecchie!”
Inarco
le sopracciglia.
“Jenny
ha ragione, stai diventando insopportabile!”
“Ma…”
“Ant,
per piacere, devi lasciaci un attimo da sole!” Esclamo nascondendo entrambe le
mani dietro la schiena.
“Bene,
anzi, benissimo! Potevi anche dirlo prima se la mia presenza ti dà tanto
fastidio!”
Il
ragazzo mi fissa con aria offesa, stinge i pugni e si allontana.
“Ma
no… Anthony, io non…” Lo guardo andare via, in direzione della
costruzione.
“Accidenti!”
Quasi urlo pestando un piede a terra.
“Forse
potresti parlargli…” Jenny mi poggia una mano sul braccio, ma scuoto la
testa e, guardando a terra, esclamo: “Andiamo in macchina, lì staremo più
tranquilli!”
“Come
vuoi!”
“Ho
cose più importanti a cui pensare…”
Cammino
lentamente, seguendo Jenny verso l’auto.
“Non
posso perder tempo dietro alle sue lamentele!” Inarco le sopracciglia e
stringo le labbra.
“Siamo
nel pieno di una vendetta fra calciatori e non c’è bisogno che
anche lui…”
“Quella
è la macchina dell’incrocio!”
L’esclamazione
di Philip interrompe i miei pensieri.
“Quale?”
Chiede Benji con interesse.
“Quella
verde che ha appena parcheggiato!”
Alzo
lo sguardo nel momento in cui tre della quattro portiere si aprono.
“Non
è possibile!” Sussurro non riuscendo a reprimere un sorriso.
“Patty!”
Comincio
a correre mentre la ragazza in questione alza lo sguardo poco prima che le butti
le braccia al collo.
“Ehi,
fai attenzione, ci siamo noi qui!”
Ignoro
la voce.
“Sei
arrivata, per fortuna! Sono stata sul punto di strangolarlo!”
La
giovane rimane un attimo senza parole non so se per la sorpresa o per il fatto
che l’ho mezza stritolata.
“Chi?
Cosa? Che ci fai qui?” Domanda la ragazza un po’ sorpresa.
“È
successo di tutto!”
“Ci
credo bene, ma chi è che vuoi strangolare?”
“Benji!”
“Si,
adesso è sempre colpa mia!”
Patty
si volta, non riuscendo a capire la provenienza della voce.
“Che
ha fatto Benji?” Chiede incuriosito Holly.
“Per
poco non ci siamo ammazzati grazie alla sua guida spericolata, è
insopportabile!”
“Senti
chi parla!”
“Guida
spericolata?” Chiede Patty continuando a guardarsi intorno.
“Si,
non salirò mai più in macchina quando ci sarà lui al volante… a proposito
che fine avete fatto? Ormai eravamo circondate da microbi!”
“Ti
riferisci per caso a noi?”
“Benji?”
Chiede dubbioso Baker, avvicinandosi.
“Ragazzi,
siamo qui!” Esclama Rob con aria divertita.
“Ehm…
ma…”
Patty
abbassa lo sguardo, fissa i due ragazzi fra le mie mani per poi fissarmi.
“Che
vi è successo?” Domanda Holly avvicinando la testa per guardare meglio gli
amici.
“Abbiamo
sbagliato lavaggio e ci siamo ristretti!” Ridacchia Denton.
“Io
ci rinuncio! Sono in una gabbia di matti!” Esclama Price coprendosi il viso
con una mano.
“Io…”
Comincia Gatsby sospirando: “Credo che dovrete spiegarci un po’ di cose!”