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Autore: Bizia    02/06/2014    0 recensioni
lui amava lei, lei lui, ma tutto cambiò
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero la compagna di banco di lui, il ragazzo più strano della classe, il più pasticcione, il più simpatico, quello che aveva il mio stesso nome, Fabrizio. Stavamo in classe insieme da circa un anno e non mi ero mai accorta della sua presenza, fino a quando non mi misero vicina a lui di banco. Ci conoscemmo bene, divenne il mio migliore amico, ci divertivamo molto insieme, era l’unico che riusciva a capirmi, esistevamo solo io e lui fino a quando… Beh fino a quando non venne la primavera, era un giorno caldo, c’era un’ora di buca Fabrizio si voltò verso di me e mi disse
“Fabry, l’anno prossimo cambio scuola”
 Mi cadde il mondo addosso, lo conoscevo da poco, avremmo avuto tanto tempo da dedicare a noi, lui mi amava ed anche io e lo sapevamo. Quando mi disse quella frase ci mancava poco che non respirassi più
“C-cosa?! No non è possibile stai scherzando vero?!”
“Mi dispiace, non sto scherzando”.
 Piansi, poi non piansi più. Non cercavo più lui e lui non cercava più me, cambiai posto e quegli ultimi giorni di scuola furono i più brutti, mi mancava parlare con Fabrizio ma non lo facevo notare. Una mattina un mio amico corse verso di me e mi disse
 “Fabry, Fabrizio scherzava quando diceva che avrebbe cambiato scuola”
 In quel momento ero la ragazza più felice del mondo, ma allo stesso tempo odiavo Fabrizio, perché mi aveva mentita? Così aspettai che arrivasse a scuola e mi fiondai su di lui e lo buttai a terra.
“Perché mi hai mentita?! Ti odio!”
Non gli parlai più, lo odiavo, ma mi consolava l’idea che avremmo avuto tanto tempo davanti per chiarire le cose. Sentivo di averlo perso anche se in realtà non ero io quella che si era comportata male. Arrivò l’estate, non lo sentii e non gli scrissi.
L’anno dopo il primo giorno di scuola la mia testa si riempiva di gioia all’idea che lo avrei rivisto, ma non venne, né il giorno dopo né quelli successivi, cambiò veramente scuola e capii che non lo avrei più rivisto…
  
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