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Autore: MXI    03/06/2014    3 recensioni
--> "Stai bene?" chiese dal finestrino preoccupato. Il pedone si voltò completamente verso di lui ed una scintilla di stupore gli accese lo sguardo,
"Tu... Mi vedi" Naruto rabbrividì a sentire quella voce roca e a vedere il suo viso per intero,
"Vuoi che ti porto all'ospedale?" chiese notando il sangue che gli colava dalla nuca. Il liquido cremisi iniziò ad impregnargli la faccia soffermandosi nelle leggere rughe sotto gli occhi,
"Devi aiutarmi" il moro si avvicinò leggermente, poi delle macchine iniziarono a suonare incitando Naruto a partire,
"Non vedete che c'è un ragazzo che sta male?" urlò irato, ma appena si voltò di nuovo verso il ragazzo vide che la sua mano aveva attraversato il parabrezza e si stava avvicinando al suo volto
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Orochimaru, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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aiuti inaspettati
Il legame nella morte
Capitolo quinto
-Aiuti inaspettati-

[...] Il detective fece per colpirlo, ma ad un tratto si immobilizzò.

Si rese conto di non riuscire a muovere nemmeno un muscolo.

Si guardò allarmato il corpo e notò che nei punti in cui era stato colpito dal nemico erano attaccati milioni di filamenti che terminavano nelle dita dell'aguzzino.

Come aveva fatto a non accorgersene prima?

Il rosso con uno scatto della mano lo avvicinò a sè,

"E ora come la mettiamo biondino?" gli soffiò sul volto, con tono soddisfatto.

Naruto! [...] 

Sentiva Kurama fremere dietro il portale, ma non avrebbe potuto fare niente per aiutarlo.

Il potere del demone scorreva impetuoso come lava nelle sue vene, ma non riusciva a muovere un sono dito per poterlo utilizzare.

Sasori mosse leggermente le mani ed i legamenti di anima aumentarono la pressione sulla sua pelle. 

Naruto si morse a sangue la lingua per non urlare dal dolore. Stava iniziando a perdere sensibilità negli arti.

"In quanti sanno di me?" il biondo non rispose, lo Zimu si avvicinò maggiormente,

"Quanti ce ne sono come te?"

Nuovamente portò la mano al collo del ragazzo e strinse con forza, ma ottenne lo stesso risultato di prima.

L'arto iniziò ad evaporare.

"Merda, si può sapere che diavolo è?"

"Visto che non dovresti essere qui, l'AltroMondo ti chiama, ti reclama. A quanto pare non sei riuscito a staccarti da quel posto totalmente" il rosso lo osservò con una finta aria apatica.

"Non è un problema ci sono altri modi per toccarti" un filo magenta gli si attorcigliò intorno al collo, allentato. Come se non volesse nuocergli.

"La scelta è tua, rispondi o muori"

"Sappiamo tutti e due che non mi lasceresti andare vivo"

"Non ho mai detto che ti avrei liberato" gli si riaccostò, quel tanto che bastava per poter fargli sentire, percepire la sua aura maligna.

Impregnata di quell'odore che solo gli zimu potevano avere, morte e distruzione.

"I compagni scappati insieme a me saranno contenti di scambiare qualche parola con il ragazzo che potrebbe avere la possibilità di far uscire tutti"

"Non ho quel potere" 

Lasciami campo libero

Non riesco a formare i sigilli

Proprio quando Sasori stava iniziando a perdere la pazienza, un lungo latrato attirò l’attenzione dei presenti.

Il rosso non fece in tempo a voltarsi che un cane massiccio gli era saltato addosso, facendolo cadere di schiena. Naruto, sbalordito, guardò il suo salvatore, che aveva un'aria inferocita.

"Akamaru?" l'animale dal pelo colore della neve rimase concentrato sul ragazzo che aveva atterrato, il detective spostò l'attenzione verso l'inizio del vicolo che dava sulla strada principale.

Kiba ne aveva appena raggiunto l'imboccatura.

"Naruto! Come stai?" quando il ragazzo si avvicinò notò che il biondo si trovava sospeso in aria, con le braccia divaricate. Come se fosse crocifisso,

"Come cavolo"

"Non c'è tempo Kiba, dovete andarvene! Subito!"

"Ma si può sapere che diavolo succede?" il ragazzo diede un paio di pacche poderose sul dorso del proprio cane.

"Andatevene"

"Cristo Naruto, ti ho appena salvato" il bruno continuava ad osservare il corpo dell'amico sospeso in aria, esterrefatto.

Il prigioniero scosse la testa, nervoso per quello che Sasori avrebbe potuto fare a quei due appena fosse riuscito a muovere le mani e a manovrare i fili.

"Non mi siete di alcun aiuto"

"Tu credi?" Inuzuka gli lanciò un'occhiata ironica alludendo al suo aggressore che credeva di avere reso inoffensivo.

"Ok ok" ragionò velocemente, doveva trovare il modo di liberarsi, altrimenti l'amico ci avrebbe rimesso la vita.

Aggancialo

"Kiba, appoggia le mani" si guardò velocemente il corpo e si accorse che l'unica parte ancora non influenzata dal tocco dello Zimu era il volto,

"Sulla mia faccia" 

"Come?" non sembrava molto convinto, lo guardò come se gli avesse chiesto la luna,

"Non ti sto chiedendo di stuprarmi deficiente. Appoggia le mani sulle mie guance, è un ordine" Kiba eseguì, credendo che il suo capo ed amico fosse impazzito.

Appena le due pelli vennero in contatto una forte scossa lo conquistò.

Vide gli occhi del biondo divenire rossi, lentamente. Provò a scostare le mani dal corpo di Naruto, ma non ci riuscì.

Dopo il rosso, lentamente divennero gialli come l'oro.

"Ehi amico non ci sto capendo più niente" affermò con una voce fintamente allegra, in realtà era molto preoccupato.

"Abbi ancora un po' di pazienza" sentiva che i latrati del cane iniziavano ad essere sempre più forti, Sasori stava per liberarsi. 

"Ok, ora con le mani percorri tutto il profilo del mio corpo"

"Poi dovrai spiegarmi molte cose"

"Certo ma sbrigati! L'effetto non durerà molto" 

L'addestratore cinofilo fece quanto gli era stato richiesto, Naruto vide tranciarsi i fili uno ad uno grazie alla luce che aveva infuso nelle mani dell'amico.

Luce che si stava spegnendo lentamente.

Fece appena in tempo a percorrere tutto il suo profilo, che il potere svanì. Il giovane cadde a terra, non avendo più alcun sostegno.

Le ginocchia colpirono con ferocia sul terreno, ma non un lamento fuoriuscì dalle sue labbra.

Kiba gli diede una mano ad alzarsi,

"Fai spostare Akamaru prima che possa fargli del male"

"Amico l'ho addestrato a non uccidere, non farà nulla al ragazzo"

"Io temo per il tuo cucciolo infatti" vedeva strisciare lentamente sul terreno i legamenti.

Si stavano avvicinando pericolosamente alle zampe dell'animale, non avevano molto tempo,

"Cosa credi che sia così facile toglierselo di dosso?"

"Kiba! Fai come ho detto " gli lanciò uno sguardo serio, non c'era tempo di spiegargli tutto.

"Già non dovresti essere qui, almeno dammi ascolto" il moro non sapeva più cosa dire, quando Naruto l'aveva osservato aveva incrociato nuovamente gli occhi dallo strano colore della paglia.

Avevano veramente cambiato colore, credeva fosse stata solo una sua impressione.

"Ma i tuoi occhi" all'ennesima occhiata l'addestratore scosse la mano nella sua direzione,

"Lascia perdere" con un fischio richiamò Akamaru che, ubbidientemente, lasciò andare Sasori e si mise seduto alla sua destra.

"Aspetta ma è il nipote della vecchia?"

"Non ti si può nascondere nulla è?" affermò ironico, poi il biondo vide lo zimu alzarsi da terra e squadrare il nuovo arrivato.

Alzò le braccia al cielo e tutti i fili magenta si ritirarono fino ad attorcigliarcisi intorno.

"Resta dietro di me" gli impose frapponendosi davanti all'amico,

"Cosa? no!" il biondo lo spinse con forza fino a farlo sbattere contro il muro, Akamaru gli andò incontro per verificare che stesse bene.

A volte parevano più fratelli che cane e padrone.

Naruto mosse la mano e con in un bagliore rosso si crearono delle fiamme intorno ai due.

Kiba impietrito continuò ad osservare il biondo, poteva dire di averlo mai conosciuto fino in fondo?

"Non sono un trucco, non toccarle o ti farai del male" il detective tornò a dedicare la sua attenzione a Sasori, che osservava i presenti con uno sguardo che di umano aveva ben poco.

La pupilla era scomparsa e la pelle del volto iniziava a sgretolarsi, come se fosse ceramica.

I capelli rossi si muovevano da soli nell'aria, mossi dall'aura maligna che sprigionava

Ha raggiunto l'ultimo stadio

Lo so dannazione, non ho il tempo di aprire il portale e devo anche aiutare Kiba

Evocami

Non l'abbiamo mai fatto

Fidati funzionerà

Mi hanno avvertito su di te Kurama, non ti farò uscire... Non sono sicuro di poterti controllare

Andiamo Naruto! Ci siamo sempre trovati bene no?

Sei un demone

Abbiamo sempre collaborato, il nostro legame è più forte! Dovresti essertene accorto

Sasori dondolava su se stesso, ormai la ragione lo aveva abbandonato.

Chiunque lo avesse visto lo avrebbe paragonato ad uno zombie. In uno scatto i legamenti bucarono il terreno, alla ricerca di qualcosa.

"Cha diavolo stai facendo?" ma ormai non sentiva più la sua voce, l'unico richiamo era quello della sua natura di Zimu.

Uccidere.

Il suolo incominciò a tremare leggermente, poi, come se fossero incorporei, degli scheletri fuoriuscirono dall'asfalto.

Guidati dai fili di Sasori.

"Porca puttana, ma dove sono finito?" la voce di Kiba lo fece riscuotere. Si voltò verso l'amico e pronunciate alcune parole fece diventare le fiamme viola.

Avrebbero bruciato qualsiasi anima che tentava di oltrepassarle.

Non aveva il tempo per chiarirsi con il bruno, doveva risolvere la faccenda in fretta.

La modalità Anima che gli permetteva di entrare in risonanza con l'ambiente spirituale circostante stava per terminare e doveva fare qualcosa.

Naruto! Non fare lo stupido, permettimi di uscire 

Sentiva la rabbia di Kurama, il ciondolo gli bruciava la pelle. 

Posso farcela

Si mise in posizione di attacco, dalle mani scaturirono le solite fiamme.

Quella volta, però, erano color ametista e lo sarebbero rimaste fino a che sarebbe durata la modalità anima.

Ad un cenno del rosso gli scheletri si mossero, come delle marionette, ed iniziarono ad attaccare Naruto.

Non riusciva a tenerli sotto controllo tutti, molti riuscirono a ferirlo. Non gravemente, ma il dolore si faceva sentire.

Neanche il biondo, però, si risparmiava. Molte ossa e fili bruciarono. Non si sarebbero più rigenerati.

Le fiamme del giudizio non lasciavano scampo.

Sasori urlava dal dolore tutte le volte che qualcuna delle sue armi veniva arsa.

Naruto tentava di colpire lo Zimu direttamente, ma la precisione era poca e molte volte, quando il morto si trovava in pericolo, frapponeva tra se e le fiamme uno scheletro.

Salvandosi.

La situazione iniziò a degenerare nuovamente quando la modalità terminò.

La stanchezza si scaricò su Naruto tutta in un colpo. Spezzandogli il respiro.

"Naruto, fammi uscire voglio aiutarti!" Kiba vedeva che era sfinito, non riusciva a capire tutta la faccenda, vedeva solo degli scheletri volanti e delle fiamme volare.

Ma il suo amico era in pericolo.

"Non muoverti, le fiamme ti salveranno. Rimani lì" Sasori sorrise, anche se era più una smorfia orribile.

Banboccio! Vuoi morire? Evocami!

Il biondo si passò una mano tra i capelli disperato.  Che lui sapesse tutti questi casini, quando suo padre era il legame, non erano mai successi.

Hai quasi distrutto un'intera città l'ultima volta che un Legame ti ha fatto quel favore

Andiamo è successo centinaia di anni fa, con te sono cambiato. Davanti a te Naruto! il ragazzo fece appena in tempo ad alzare le mani e a creare un sottile velo azzurro che assorbisse il colpo che i teschi avevano diretto a lui.

Non voglio che tu muoia

Il detective afferrò la collana celeste, la pelle gli si bruciò a causa del calore che emanava.

Non farmene pentire Kurama

"Il cielo ci ha legato 

Le fiamme mi sono testimoni

Il fuoco ci ha visto crescere

Il Legame richiede il tuo aiuto

Compari Kurama"

La collana emise un bagliore celeste che iniziò progressivamente a divenire rosa, per poi assumere una tonalità color sangue.

Poi un tuono ed un lampo accecante costrinsero i presenti a chiudere gli occhi, anche Sasori.

Quando li riaprirono davanti a Naruto si trovava un ragazzo dai lunghi capelli rossi, dello stesso colore degli occhi iniettati di sangue.

"Ku vedi di non farmene pentire" 

"Te lo sistemo in un secondo cucciolo" mosse la testa facendo scrocchiare il collo, quindi con un balzo felino si calò in mezzo agli scheletri. 

Colpì il terreno con un pugno e questo si ricoprì di magma incandescente.

Scheletri e fili bruciarono all'istante.

"Uao e lui chi è?" Kiba non riusciva a credere ai suoi occhi, mentre tentava di bloccare Akamaru che voleva a tutti i costi balzare fuori dall'area delimitata dal fuoco.

"Diciamo un amico" sorrise impacciato il biondo, non lo aveva mai visto in azione ed osservarlo oltre che incutergli un certo timore lo affascinava.

La coda che tratteneva i capelli fluttuava insieme al corpo formando degli ipnotici vortici incandescenti.

Qualsiasi cosa toccasse diveniva cenere. Sasori si guardava intorno allarmato, non riusciva neanche a rendersi conto di quello che stava succedendo.

Non riusciva a reagire.

Poi, quando non rimase più alcun ostacolo tra lui e lo zimu, Kurama immobilizzò il nemico afferrandolo per il collo,

"Poni fine alla sua anima" Naruto fece cenno con la testa e, dopo aver creato una sfera di fuoco violacea, lo colpi. Non un urlò fuoriuscì dalle labbra del morto, il corpo divenne polvere nel vento.

Rimase solo un lieve e fugace agglomerato di vapore color sabbia, la sua anima.

Le fiamme bruciarono anche quella, non ci sarebbe stata alcuna pace per lui. Aveva perso la sua occasione.

I presenti rimasero in silenzio per alcuni attimi, quindi il biondo finalmente si rilassò. Con il suo sospiro sparirono anche le fiamme che tenevano al sicuro l'amico e dipendente.

Akamaru, appena fu lasciato libero, si buttò contro il demone aggredendolo.

Lo morse alla spalla, ma guaendo lo mollò immediatamente.

Il muso lacerato da ustioni.

"Kurama!" lo riprese Naruto avvicinandosi, timoroso, al cucciolo appena ferito. Kiba era preoccupatissimo e, colto dal panico, non faceva che girare intorno all'animale e ad inveire contro i mostri che non hanno nulla di umano.

"E' solo uno stupido cane che crede di poter ferire un demone volpe" 

Il biondo si morse il labbro per non rispondere a tono e, appoggiando le mani su Akamaru produsse un vento caldo dorato che accarezzandogli la pelle lo curò.

Kiba si inginocchiò accanto all'amico, esterrefatto.

Prese tra le mani il muso del suo cucciolone ed incominciò ad accarezzarlo e a baciarlo con calore.

Naruto li guardò sorridendo. Erano cresciuti insieme ed era grazie a quel pastore che il ragazzo era diventato addestratore cinofilo,

"Ma che scena disgustosamente affettuosa" il demone si era portato alle loro spalle e gli aveva alitato le parole sui colli.

I due sobbalzarono spaventati.

Il Legame si alzò in piedi fronteggiando Kurama,

"Non puoi farcene una colpa se siamo tutti più umani di te"

"Lo prendo per un complimento cucciolo" i due potevano sfiorarsi da quanto erano vicini, la statura più alta del rosso si notava e Naruto si sentiva nettamente inferiore,

"Allora, posso andare a fare una strage?" chiese con voce leggera, come se non stesse parlando di omicidi,

"Spero che tu stia scherzando" Kurama gli afferrò un polso e gli alzò il braccio verso l'alto,

"Ovviamente verrai con me" il detective si voltò verso Kiba che li stava guardando con aria stralunata e lievemente preoccupata,

"Giuro che di solito è normale, solo è da tanto che non esce" poi si rivolse nuovamente al demone che gli era stato affidato,

"Come cavolo faccio a rispedirti nel tuo mondo?" il più alto ghignò e  lasciò la presa, incrociando le braccia davanti al petto nudo,

"Non te l'ho detto? Non sei ancora in grado di farlo" 

***

Le pareti spoglie non gli erano mai sembrate opprimenti come in quel periodo. Non poteva fare niente senza che si sentisse costantemente osservato da quello sguardo impregnato di sangue, quegli occhi che odiava più di ogni altra cosa al mondo.

Un ragazzo moro era seduto su una delle sedie disposte intorno al tavolo della cucina e si guardava intorno trucemente.

Quella mattina non aveva ancora incrociato il fantasma che lo teneva prigioniero da mesi in quella casa.

Non poteva uscire, ne chiedere consiglio a qualcuno.

Nessuno poteva vederlo, lui era l'unico ad avere quel privilegio. Quanto avrebbe voluto ucciderlo nuovamente, gli aveva tolto tutto.

Era colpa sua se si ritrovava solo.

Sbattè un pugno sul tavolo arrabbiato per la situazione in cui si trovava, non gli piaceva non avere il controllo.

Ed il colmo era che lui non aveva mai creduto che gli spiriti potessero esistere veramente, eppure dopo il giorno in cui erano morti tutti suo fratello non lo aveva mai lasciato.

Uno spiffero gelido gli fece tremare le ossa e gli fece capire che non era più solo,

"Fatti vedere Itachi!" un ragazzo dai lunghi capelli pece e dal volto ricoperto di sangue attraversò la porta di cucina e lo osservò con sguardo apatico,

"Sono stufo di questa situazione! Non mi hai tormentato abbastanza?" un sorriso sarcastico e triste allo stesso tempo si aprì sul volto del fantasma.

"No Sasuke, tu devi capire" il giovane si arrabbiò così tanto che afferrò un soprammobile e gli e lo scaraventò contro.

Lo attraversò e si frantumò in terra.

"Era il preferito di nostra madre" disse solamente il più grande.

Sasuke strinse il pugno, desiderava così tanto picchiarlo fino a sentirlo supplicare.

Non poteva, quindi con un diavolo per capello uscì dalla stanza e si diresse verso la sua camera.

Voleva stare solo, ma sapeva che non sarebbe stato possibile.


Ed ecco l'aggiornamento!! Ringrazio tutte le persone che mi seguono e leggono la storia ^^ In particolare Sara_Uchiharyanforever che hanno trovato il tempo di recensire il vecchi capitolo.
Allora, come vi è sembrato questo passaggio?
Abbiamo scoperto l'identità del ragazzo incontrato precedentemente da Naruto, ma cosa vuole Itachi?
E Kurama? Cosa farà?
Aspetto di sentire i vostri pareri :D
A presto!!

  
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