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Autore: rose07    06/08/2008    1 recensioni
Sarah Gilmore, Grifondoro. Draco Malfoy, Serpeverde. Un amore destinato a durare?
Un "Ai-Poddy" babbano come contorno a dei pensieri malinconici e innamorati.
One-shot ambientata dopo largo arco temporale successivo a "Vuoi veder che ti amo?" e "Rock your soul".
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
- Questa storia fa parte della serie 'I will always love you'
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«E che sarebbe di preciso, questo Ai-Poddy?» chiedo, girando tra le mani quella diavoleria babbana che Sarah mi ha prestato.
«Beh, come dirti… Insomma non ho capito molto dalla spiegazione di Herm, però l’altro ieri sono riuscita a farlo funzionare» mi dice Sarah.
Io guardo ancora quell’aggeggio.
«Ma che insulso oggetto è questo? Sarah, non sarà pericoloso? E poi perché ha questi due fili?»
«Si mettono qui… così… Vedi?» mi spiega, mettendomi quei cosi lunghi dentro le mie orecchie.
«E beh? Visto? Non succede niente» dico ghignando. Lei sbuffa.
«Oh, quanto scocci! E lasciamelo aprire, no?» prende l’Ai-Poddy e preme qualcosa. Farfuglia con dei tasti e fa partire una canzone.
«Ma che diamine!» esclamo, cacciandomi le cose lunghe dall’orecchie.
«Ehi, non cacciarti le cuffine!» le prende e me le rimette di nuovo.
«Per poco non mi facevi diventare sordo!» sbotto.
«Mi sa di aver alzato troppo il volume. Aspetta che cerco di sistemarlo... Ma com’era, così? No, così! No, no aspetta in questo modo! Ma no!»
Sbuffo impaziente. Non capisco che ci trovi di così divertente a maneggiare quel coso.
«Così! Fatto! Dovrebbe andare bene adesso! Ehi, la senti?»
«Che cosa?!»
«La musica!» mi dice con un enorme sorriso stampato in faccia.
«Nah!»
«Grrrr! A noi due Ai-Poddy, ti torturerò fino allo stremo!» prende l’oggetto e preme tutti i tasti. 
«Non lo romperai in quel modo?» chiedo, ghignando. È troppo buffa quando si arrabbia.
«No! Deve morire!»
«Aspetta, aspetta! Ferma così, volume okay!» dico.
«Evvai! La senti? La senti?»
«Sì, la sento. Ma chi ha composto questa canzone?»
Lei ci pensa un po’ su ed esclama:
«Sale. No, no, Aglio. No, aspetta… Sedano o Olio? Insomma qualcuno di questi!» esclama, alzandosi dalla panca.
«Io vado un attimo dai miei amici, ti raggiungo subito. Tieni l’Ai-Poddy al sicuro, fuori dalle zampacce di Tiger e Goyle, intesi?»
Annuisco e la seguo con gli occhi. Sta andando dalla Granger e dagli altri.
 
 
Poi, ho visto gli occhi tuoi
Rotolando verso casa
Chiamare i miei
Che bella sei
Che belle fai
Le belle sere
Sai, ho visto gli occhi tuoi
 
Che canzone è questa? Mh… gli occhi tuoiche bella sei…Mi viene in mente soltanto una persona: Sarah.
 
Quando scende
La bellezza
In fondo al cuore
 
La sua bellezza è in fondo al mio cuore. I suoi occhi azzurri… Come sono belle quelle iridi! La rendono così meravigliosa.
 
Come vorrei...
Come sei bella
Flying away
Tu scendi da una stella
Flying away
Cosi’ talmente bella
Flying away...
 
Bella. Bella come il sole. Anzi no. Come una stella. Ha proprio ragione questo qui, lei scende da una stella. Flying away. Davvero vorrei volare via con lei in un posto lontano, senza dar peso a niente. Stando insieme riuscirei a sentirmi me stesso perché solo Sarah mi fa questo dannato effetto.
  
Poi, ho visto gli occhi suoi
Come grano in mano al vento
Son ciliegie del mio pianto
Cosi’ tanto io ti sento
 
Eccolo là. Dannato Weasley, è arrivato insieme al suo gemello a portare qualche notizia. Anche tu hai gli occhi suoi. Quel celeste è mio, capito? Solo mio.
 
Sai, ho visto te con lui
Quando scende
La tristezza
In fondo al cuore…
 
Per la barba di Merlino! Sto rosicando! Sono geloso del fratello di Lenticchia! Allontanati da lei, stupido! Ma insomma, se ne fa una ragione? Lei non gli appartiene più. L’ha persa per sempre. Non conti più niente per lei, dannatone! Ma guarda come ridono e come si guardano! Uff… Che tristezza vederli insieme.
 
Come vorrei…
Come sei bella
Flying away
Tu scendi da una stella
Flying away
Cosi’ talmente bella
Flying away…..
Dov’e’
Che il vento
Ti porta via
Dov’e’
Che il cielo
tramonta
 
Lui la mia stella non la tocca. Ho solo lei in questo mondo. O lo capisce o lo capisce. Ci sarà il vento a portarti via… E verrai qui. Da me, mia piccola Sarah. E questo non è un interrogativo. E’ un’affermazione, perché ormai punto solo a questo.
 
Quando scende
La tristezza
E invade gli occhi
 
Già. Spero non invada anche i miei.
 
E te ne vai
Te ne vai
Te ne vai…via…via…via…
 
E te ne vai via. Stai venendo verso di me. Come sei bella, Sarah.
Mi caccio le cuffine, o come si chiamano loro. Lei si avvicina sorridente. Le restituisco l’Ai Poddy, insomma quel coso lì.
«Proprio una bella canzone, azzeccata al punto giusto» le dico con un ghigno Made-in me stesso.
«E finiscila con questi sorrisetti! Sai, ho scoperto come si chiama il compositore. Zucchero. Era così facile!» e ci mettiamo a ridere a crepapelle.
«Ehi, Sarah?! Ho visto gli occhi tuoi...» le dico canticchiando.
«Ma cosa dici? Non fare il deficiente adesso» mi alzo e la prendo dai fianchi. Avvicino le mie labbra al suo orecchio e le sussurro:
«Sei mia?» sono serio e preoccupato.
Vedo con la coda dell’occhio Fred Weasley che ci guarda e non sembra felice.
«Può darsi» mi risponde ridendo.
«Sei mia»
Vada al diavolo quel casinista poveraccio!
«Perché?»
«Ho visto gli occhi tuoi...»
Mi guarda strano.
«Cosa ne hai fatto di Draco? Chi sei tu?» mi chiede divertita, abbracciandomi.
«Un Malfoy innamorato…» rispondo guardandola negli occhi.
E ridiamo.
E ci baciamo.









   
 
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