Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |      
Autore: _ems    03/06/2014    5 recensioni
Quando Derek parla Stiles non ha bisogno di chiedersi a cosa l'altro si stia riferendo. Non importa che siano ormai passati gli anni - forse quello è un lasso di tempo giusto d'attesa per una sola domanda - saprebbe a cosa si riferisca anche dopo vent'anni perché ha atteso a lungo quelle semplici parole e non avrebbe mai lasciato alla sua iperattività l'onore di distrarsi.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Piccola nota: Derek potrebbe risultare OOC ma ho cercato di fare i conti con questo "nuovo" Derek o, almeno, con il Derek che è tornato dopo il viaggio con Cora – che è decisamente diverso da quello precedente! La one shot è ambientata alla fine della 3b, non contiene spoiler. 

Ringrazio Plotti per la betatura! <3
Quel che conta è ora e qui.
 
 
Quando Derek parla Stiles non ha bisogno di chiedersi a cosa l'altro si stia riferendo. Non importa che siano ormai passati gli anni - forse quello è un lasso di tempo giusto d'attesa per una sola domanda - saprebbe a cosa si riferisca anche dopo vent'anni perché ha atteso a lungo quelle semplici parole e non avrebbe mai lasciato alla sua iperattività l'onore di distrarsi. Derek lo sa ed è per questo che non aggiunge altro, resta lì fermo: accanto alla finestra che ha varcato tante volte, le mani lungo il corpo con i palmi rivolti verso le proprie cosce, libere di non irrigidirsi perché ormai consapevole che l'altro ha smesso di avere paura delle sue minacce ormai da tempo. Gli lascia il tempo di assimilare le proprie parole perché sa che Stiles, proprio come lui, sta ripercorrendo nella propria mente la storia che li ha condotti fin lì, a guardarsi negli occhi e chiedersi "E ora?".
Stiles annuisce appena, quasi distrattamente, mentre le immagini - i ricordi - gli popolano la mente e tra le mille Stiles riesce ad acchiappare fin troppo chiaramente la visione del braccio ferito di Derek e Scott che non arriva ed il sangue che no, grazie, proprio non vuole vedere ed il suo migliore amico sembra, poi, essere d'accordo con lui perché arriva con la soluzione tra le mani - ed intanto Derek è svenuto, sembra stare da schifo e forse Stiles avrebbe preferito il sangue, diamine, e mentre Derek fa appena in tempo a riprendersi si ritrova d'improvviso schiacciato contro la porta della propria camera, la situazione in pugno e Derek - Derek, dannazione - così vicino e minaccioso. 
Annuisce ancora tornando al presente mentre la mano - non sa come, non sa quando - sfrega contro la propria nuca.
"Effettivamente," dice. "C'è stato un po' di movimento da queste parti ultimamente, eh? Con le lune, le zanne, gli artigli... e tutta quella roba, eh? Per niente degli anni tranquilli, eh, no". 
Derek annuisce a sua volta ed alza un sopracciglio nella sua migliore espressione da "A chi vuoi darla a bere, Stiles?" e si sfrega i palmi delle mani contro le cosce, senza staccare gli occhi dalla figura dall'altro.
"Dimentichi il Kanima," replica. "E Jennifer". 
Stiles stringe i denti, fa un gesto della mano che può significa tutto e niente per quanto Derek ne sappia, mentre lascia che la propria bocca si esibisca in una smorfia.
"Erano compresi nella storia delle zanne, non provengono da un mondo diverso per quanto ne sappia. Alla fine tutta questa vita rocambolesca ha un solo intento, lo sai, no?" 
No, non lo sa e forse - forse - preferisce non saperlo perché il tono della voce di Stiles contiene troppa amarezza, troppo rancore e per un attimo si chiede se sia colpa sua.
"Si, insomma," continua Stiles senza aver ricevuto risposta. "Di dimostrare a voi amanti delle zanne di quanto sia meraviglioso ed insostituibile il caro e vecchio Stiles!" 
Sa che mente e questa volta i suoi poteri lupeschi, proprio come li definisce l'altro, non c'entrano decisamente niente. Lo sa e basta, perché Stiles è Stiles e per quanto si sforzi di sembrare diverso Derek l'ha sempre visto per quello che è. Alza anche l'altro sopracciglio e scuote la testa.
"Ho capito, ho capito," borbotta il ragazzo lasciandosi cadere sul letto di schiena - la testa rivolta verso Derek, verso l'amichetto di Derek, e chiude per un attimo gli occhi pensando che forse quello non sia il momento giusto per una discussione del genere. È quasi sicuro che siano le tre, le tre di notte, diamine, e sta per aprire ancora la bocca e dirgli che magari può tornare domani, eh?, che Derek si siede ai piedi del letto, la testa affiancata a quella di Stiles e le gambe distese sul pavimento fasciate dai jeans nuovi che non gli aveva mai visto addosso, più larghi e comodi probabilmente ma nella sua mente l'immagine di altri jeans ormai inzuppati gli torna alla mente e si ritrova vestito di rosso immerso in una piscina mentre cerca di tenere in vita un lupastro paralizzato.
"Hai ragione," borbotta contrariato. "Il Kanima è un elemento importante".
Nell’esatto momento in cui lo dice, Stiles, ha già dimenticato la piscina. Nella sua mente ci sono loro, lui e Derek, in piedi l'uno davanti all'altro. Una zuppa tra le mani del più grande ed un naso rosso per il più piccolo e Stiles non insiste neanche sui ringraziamenti quando lo rivede, perché Derek a modo suo ha già ringraziato e, cavolo, la zuppa era davvero buona e non gli importa neanche più se l'altro gliel'ha semplicemente ficcata tra le mani in malo modo e se ne sia andato senza dire una parola.
"Ed ora non dire qualcosa del tipo "io ho sempre ragione", capito?" Stiles agita le mani freneticamente, senza nessun nesso logico, e Derek è costretto a spostare la testa per non essere colpito. "Perché non è affatto così, Derek, proprio per niente". 
Il lupo sembra aver deciso di non lasciarsi scappare più nessuna occasione, neanche la più piccola, e prontamente controbatte.
"Però ho ragione su questo, non credi?"
Quando Stiles non replica Derek teme quasi che si sia addormentato, ma il respiro dell’altro è troppo irregolare per essere comparato a quello di una persona addormentata.
"A cosa stai pensando?" Gli chiede, tentando la sorte, giacché non si può mai essere sicuri della quantità dei pensieri dell'altro ma Stiles ancora non risponde, il braccio sugli occhi e un vortice di immagini - ricordi - gli ronzano nella testa come api laboriose pronte a far miele. 
"Non lo so, Derek, non lo so," dice lasciandosi andare in un sospiro. "Non lo so se hai ragione su questo, Derek. E se tu avessi torto?" 
"Ho deciso che non mi importa".
"Cosa significa che non ti importa?"
Derek non risponde e questo lo costringe a girarsi verso di lui - l'espressione dubbiosa ed il braccio abbandonato sul letto - e scorge sul suo viso un'espressione che non gli ha mai visto prima; lo guarda con un sorriso che non credeva avrebbe mai avuto la capacità di fare e scuotere la testa mimando con le labbra quel "non mi importa" e vorresti dirglielo di ripeterlo ancora ancora e ancora perché allora non importa neanche a te e tutto quel che conta è ora e qui (è Derek con le sue labbra sulle tue ed è la tua mano, le tue dita che stringono forte i suoi capelli). 
 
"Non importa neanche a me, allora".
"Non ti importa, Stiles?"
"Non mi importa, Derek".
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: _ems