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Autore: Herm_Granger    03/06/2014    2 recensioni
Dopo la fine della guerra, gli studenti di Hogwarts devono ripetere l'anno, ma mentre il mondo magico si lecca le ferite, qualcosa per Hermione è cambiato...
Dal capitolo 7:
Osservò il Marchio Nero, ora visibile sul braccio nudo del ragazzo.
“Non se ne va via?”
“No, non c’è modo di toglierlo.”
“Perché allora non lo copri con una fasciatura, o qualcosa di simile?”
“Per lo stesso motivo per cui tu non nascondi la tua cicatrice. Non vado fiero di quello che ho fatto, ma non voglio e non posso nasconderlo. Io sono andato in guerra e non combattendo mi sono procurato questo marchio.”
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 2

Il binario era come al solito pieno di studenti con i loro bauli e animali, e di genitori che salutavano i figli. Hermione, Ron, Harry e Ginny salutarono i coniugi Weasley e George,  che sembrava distratto.
“George, ci sei?” Chiese Ginny.
“Cosa?” Appunto.
Le ragazze lo abbracciarono. Ginny e i gemelli erano già molto legati, ma l’amicizia fra George ed Hermione si era rafforzata in modo impressionante durante l’estate.
“Scrivici tutti i giorni, mi raccomando.”
“lo farò, Herm.”
“Non stiamo scherzando. Se non ci scrivi ti mandiamo una strillettera!”
“Neanch’io sto scherzando, Ginny. Ho detto che lo farò.”
Si avvicinarono anche Ron ed Harry.
“Tieni duro, fratello. Quando sarà finita la scuola verremo ad aiutarti con i Tiri Vispi.”
“Grazie, ma non ce n’è bisogno. Tu ed Harry dovrete frequentare l’accademia, se volete diventare Auror. Io e Lee Jordan ce la caveremo.”
“Verremo a trovarti lo stesso, puoi contarci.” Disse Harry. Il treno fischiò.
“Forza, ragazzi! E’ ora di salire sul treno!” Ricordò loro Molly. “Mi raccomando, cercate di non cacciarvi di nuovo nei guai.” Disse indugiando con lo sguardo su Harry. “Oh, e naturalmente mangiate tanto, cari. Siete giovani e avete bisogno di crescere.”
Hermione pensò che a Ron non servisse quest’ultima raccomandazione, dato che era difficile trovarlo senza appetito. Inoltre, non riusciva proprio ad immaginarsi un anno ad Hogwarts senza che Voldemort o i suoi seguaci spuntassero fuori a dar problemi. Cosa avrebbero passato il loro tempo libero?
Fece una carezza a Teddy, che le sorrise dalle braccia di Molly, e salì sul treno in cerca di uno scompartimento libero insieme agli altri. Non appena entrarono, ragazzi di tutte le età iniziarono a sussurrare fra loro fissandoli e indicandoli spudoratamente. Harry ormai era abituato a tutto ciò, ma gli altri erano più imbarazzati che mai. Solo Ron sembrava esserne compiaciuto. Districandosi dall’ingorgo di ragazzini del primo anno che bloccava il passaggio, Hermione lasciò Harry e Ginny con Luna e Neville e si diresse con Ron alla carrozza dei Prefetti, dove trovò un Malfoy impegnato a sistemare le sue valige. Era strano che fosse da solo, e non con la solita schiera di Serpeverde al seguito. Non appena li vide, mollò i bagagli così com’erano e uscì di fretta, non dando loro il tempo di aprire bocca.
“Ma quello non era…?”
“Malferret? Si, era lui.” Disse Hermione sporgendosi dalla porta, per vedere dove fosse andato. Trovando la solita calca di ragazzini, che la fissava come se fosse un animale da circo, rientrò subito.
“Secondo te dove stava andando?”
“A chiamare i suoi schiavetti, probabilmente. I Serpeverde sono troppo codardi per affrontare qualcosa da soli.”
Hermione si mordicchiò il labbro, meditabonda.
“Non ci starai pensando sul serio? Forza, usciamo.”
Dopo il solito giro di perlustrazione, tornarono dagli amici, riuscendo a malapena ad entrare nello scompartimento per la folla che vi si era radunata davanti. Ron si sedette accanto ad Harry, ed Hermione nel posto di fronte, mentre ascoltavano gli altri che chiacchieravano, mangiando gli zuccotti di zucca che Harry aveva preso dal carrello.
“La professoressa Sprite mi ha inviato un gufo quest’estate. Vuole che la aiuti a risistemare le serre. Non è fantastico?” disse Neville entusiasta.
“Si, è davvero fantastico passare ore a sistemare piante viscide e puzzolenti!”
Ron si beccò uno sguardo minaccioso da parte di Hermione.
“Non starlo a sentire. Era naturale che scegliesse te: sei bravissimo in Erbologia!” Neville diventò rosso.
“Bè… anche tu sei molto brava, Hermione.”
“E’ una cosa diversa. La tua è una passione, si vede che ci metti il cuore.”
“Oh… ehm… grazie mille!” E, se possibile, arrossì ancora di più.
Il viaggio passò in fretta, fra chiacchiere, pettegolezzi e partite a spara schiocco.
Una volta scesi dall’Hogwarts Express, sentirono una voce familiare: “Primo anno! Primo anno da questa parte! Oh, ma guarda chi abbiamo qui!”
Si girarono e videro l’imponente mole di Hagrid, che aveva ancora il compito di scortare quelli del primo anno alle barche.
“Hagrid!” i ragazzi gli corsero incontro. “Come stai?” chiese Harry mentre veniva stritolato in un abbraccio.
“Oh, non c’è male. Voi come ve la passate? Neville, che mi dici di tua nonna?”
“Ecco… È molto entusiasta di quello che scrive la Gazzetta del Profeta.”
“Sicuro, tutta quella roba del capo degli Auror che dice quanto siete stati eroici… sono contento che Kingsley è diventato ministro. Forse avrà più cervello di Caramell.”
“Anche mio padre ha scritto un articolo sul Cavillo.” disse Luna. “Era subito dopo quello sui flizzi argentati.”
Ci fu un attimo di silenzio in cui nessuno seppe cosa dire, poi Hagrid si riebbe: “Ehm… si, un articolo davvero interessante… Comunque penso che ora è meglio se andate, sennò vi perdete lo Smistamento!”
 Lo salutarono e si diressero verso le carrozze, trainate, come al solito, dai therstral. Dopo la battaglia, tutti quelli che avevano combattuto riuscivano a vederli. Solo Harry e Luna ci avevano fatto l’abitudine ormai, e si scambiarono un’occhiata complice mentre osservavano gli altri che li indicavano a bocca aperta.
Salirono su una carrozza, ed Hermione notò subito il ragazzo dai capelli biondissimi che stava prendendo posto nella carrozza dietro la loro.
“Malfoy!” lo indicò agli altri.
“Giusto! Non vi abbiamo ancora raccontato cosa abbiamo visto sull’Hogwarts Express!...” mentre Ron raccontava del loro incontro ravvicinato col Serpeverde, Hermione lo osservò con calma. Era circondato dai soliti Serpeverde: Zabini, Nott, la Parkinson e Goyle… solo che aveva qualcosa di diverso. Era più rigido del solito e teneva lo sguardo basso, quasi a disagio, come se sapesse quello che Ron, e probabilmente altre persone, dicevano di lui.
“Non ci credo! Come ha potuto far rivedere qui la sua faccia dopo tutto quello che hanno fatto i suoi genitori?” Harry lo fissava furioso.
“Ho sentito dire che sono stati rinchiusi ad Azkaban.” disse Luna con la sua solita aria sognante.
“Solo il padre.” precisò Neville. “Ma la madre è costantemente controllata dagli Auror.”
Ad Hermione dispiaceva per Malfoy: doveva essere terribile essere nella sua condizione. La carrozza si fermò, interrompendo il filo dei suoi pensieri. Tirò un sospiro di sollievo e scese, osservando entusiasta la maestosità del Castello: finalmente di nuovo ad Hogwarts!

 

Sì, sono ancora viva e no, nessun Mangiamorte ha ancora sterminato la mia famiglia, quindi sono di novo qui con un altro capitolo! Chiedo scusa per il ritardo, ma ho avuto un triliardo di compiti. Fortunatamente, le vacanze stanno per iniziare, quindi non dovrebbe accadere più. RECENSITE NUMEROSI!
Baci, Herm.
  
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