Le divori le labbra, le fai a brandelli i vestiti, metti a nudo il suo corpo e la sua anima.
È già tua, ma non ti basta. Non ti basterà mai.
Passi le dita sui suoi capezzoli color miele e giù lungo la curva dei seni, giù verso le sue cosce, schiuse per te. Vorresti raccogliere in quei gesti e quelle carezze l’inesprimibile grandezza del suo essere, convogliare in un contatto tra pelle e pelle l’immensità che prova la tua mente nell’essere con lei.
Il suo corpo trema come una corda di violino sotto il tuo tocco, come fosse elettrico. Sai come sfiorarla per creare la melodia che vuoi sentire, ma ti prendi il tuo tempo e le dedichi quell’ouverture di ansiti e gemiti che fai comporre alla sua bocca.
Sai che è ingiusto, che ogni istante a contatto con te rovina la sua perfezione, ma non riesci più a fare a meno di lei.
Il corpo di Hermione ti accoglie, protettivo e accogliente come un abbraccio, come un grembo materno, come se le vostre gambe avessero sempre avuto ragione di essere lì, attaccate al resto dei vostri insensati corpi, solo in funzione del momento in cui si sarebbero intrecciate.
Le sue mani si aprono a ventaglio contro la tua schiena e vorresti sparire, assorbito da lei.
Dura poco la pace, poi i tuoi occhi colgono l’ombra nera del Marchio sul tuo avambraccio, vicino, troppo vicino, al volto di lei.
Rabbrividisci perché di nuovo pensi “è ingiusto”.
Lei non dovrebbe essere tra le spire di quella Serpe, che eppure niente ha fatto per attirarla a sé.
Draco non ha cercato Hermione più di quanto Hermione abbia cercato Draco.
E allora eccovi là, due anime perse che si sono trovate senza cercarsi.
“Draco, guardami…”
Ti richiama all’ordine la tua signora, ti riporta nella bolla di pace che è solo vostra.
Le sei grato, per quell’attimo e per tutti quelli che hai avuto e avrai con lei, perché ti dimentichi persino chi sei mentre il tuo nome esce da quelle labbra di pesca e ti attira verso l’oblio.
Hai due occhi languidi da vitello mansueto mentre le ubbidisci e la guardi, lasciando che il resto del mondo svanisca e bruci.
E lo sai: sei già suo, ma non le basta.
Non le basterà mai.





***
NdA: Salve. Scusate se questa storia non ha molto senso. È nata da un attimo di noia e di bisogno di romanticismo e ho pensato (presuntuosamente) che potesse valer la pena postarla. Del banner, perlomeno, sono fiera. Ad ogni modo, spero che non sentiate di aver assolutamente sprecato i 2 minuti della vostra vita che avete impiegato per leggerla! Fatemi pure sapere cosa ne pensate.
MmeBovary