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Autore: iloveryuga 2000    04/06/2014    3 recensioni
Una maschera di vetro le persone indossano e il loro vero volto nascondono.Credete alla teoria dei mondi paralleli?Neanche lei ci credeva.M dovette ricredersi.Perché quando un sentimento e verace e puro,va oltre il tempo e lo spazio.[Questo è il link del trailer:https://www.youtube.com/watch?v=C4fHF3laN94&feature=youtu.be] Questo è il link di un altro trailer che ho fatto: http://youtu.be/PlEsrQIjHWw
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ryuga, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17 La festa era finita abbastanza tardi.Era circa mezzanotte,e Julie stava ancora riordinando.Kagome aveva insistito per darle una mano,ma lei aveva rifiutato,considerandosi l'unica responsabile del disordine.Era una faticaccia pulire tutto quel disastro,ma ne era valsa la pena.Infatti il party era stato epico,avevano ballato e cantato tutta la serata.Purtroppo la bruna non era riuscita in alcun modo a dichiararsi.Ma ormai ci stava facendo l'abitudine.Aveva appena finito di raccogliere le cartacce dal pavimento,quando un blader a noi familiare l'aiutò a sollevare il cestino della carta straccia,poichè pesava parecchio:"Attenta,stava per finirti su un piede"
"Ryuga!Ma che ci fai ancora sveglio?!"
"Sono venuto ad aiutarti,è il minimo che possa fare per ringraziarti"Che cosa buffa,la festa era stata organizzata per esprimergli gratitudine,ed ora era lui che le doveva riconoscenza.La ragazza gli sorrise nel suo modo radioso,guardandolo nei bei occhi gialli:"Che gentile,ma non mi devi ringraziare in alcun modo.Io l'ho fatto per un motivo ben preciso..."Quella frase lasciata in sospeso lo fece tremare.Aveva qualcosa da dirgli?Certo,lui sapeva anche di cosa si trattasse.Ma non poteva permetterglielo,no,non doveva concederle la scelta di poter restare al suo fianco.Ryuga conosceva benissimo lo scopo della ragazza,ma era troppo rischioso,era sicuro del fatto che,prima o poi,gli avrebbe domandato di restare con lui.Non poteva,era meglio se rimaneva nel suo vero mondo,lontano dai pericoli della missione.Per carità,per ora la sua presenza era necessaria per il Cristallo di Luna,ma appena avessero trovato un modo di eludere questo bisogno,lei avrebbe tranquillamente potuto tornarsene a casa.Sì,era giusto così.Doveva essere al sicuro.Per l'ennesima volta,Ryuga si trovò costretto a riununciare alla cosa a cui teneva di più al mondo,Julie.Proprio la ragazza che aveva illuminato la sua esistenza,riempiendola di un nuovo significato,di qualcosa per cui combattere e credere davvero.Una speranza che non c'era mai stata,un faro nel buio della notte.Per un secondo soltanto,l'egoismo prevalse,suggerendogli di fregarsene dei perigli che correva e di amarla come meritava.Ma scacciò subito questa idea malsana,l'avrebbe solo fatta soffrire,e l'avrebbe vista cadere,come tutti gli altri,sotto i suoi occhi impotenti.Quando perdi per sempre una persona,a che serve disperarsi dopo?A nulla,ma è inevitabile.Se ami qualcuno,questo è il tremendo contrappasso che ti spetta.Per questo che lui non si era mai legato sentimentalmente con nessuno,per risparmiarsi la sofferenza di vederla vacillare senza possibilità.Molte volte aveva desiderato una vita normale,con una famiglia normale e con delle persone normali da accudire.In alcune occasioni aveva perfino sognato di poter mettere la testa a posto e di potersi costruire un futuro.Questo,però,non sarebbe mai potuto succedere,poichè lui non era come gli altri.Non aveva nemmeno un passato da poter condividere.Ed ora,a discapito del muro immenso dietro cui si era barricato,una ragazzina era riuscita a fare breccia nel suo cuore,in disuso da anni.Se la ritrovava ogni notte nei sogni,con quel suo sorriso e quella sua semplicità,che la rendevano adorabile.Non aveva mai conosciuto nessuno che somigliasse anche lontanamente a lei.Se qualcuno gli avesse chiesto di descriverla,lui l'avrebbe raffigurata con l'aggettivo fantastica.Non perfetta,anzi,era forse la persona più umana che avesse mai conosciuto,eppure quei suoi piccoli difetti la facevano sembrare un angelo.Dolce ma testarda,semplice ma sempre adeguata,mai sciocca ma sempre allegra.Intelligente e colta senza essere saccente.Se solo l'avesse conosciuta prima.Non avrebbe esitato a farla sua,a non lasciare che nessun altro potesse toccarla,guardarla ed amarla.Ma in queste circostanze difficili,non poteva fare altro che allontanarla,per salvarla dal suo più grande nemico.Sè stesso.Non era tanto N che lo spaventava,ma la bestia che albergava silente nel suo cuore non lo faceva dormire di notte.Prima o poi si sarebbe svegliata,e a quel punto,lui non avrebbe più potuto farci nulla.Già una volta aveva perso la persona a lui più cara a causa del mostro,si era giurato che non sarebbe più accaduto.Era giunto il momento,doveva essere sincero,come lei lo era sempre stata.Non le fece terminare la frase,alzò una mano:"Lascia parlare me,ora"Vedendolo così risoluto,Julie tacque.L'albino prese un profondo respiro:"Senti,io lo so che per te sarà un duro colpo,ma non posso più accettare alcun regalo da te.Non desidero che tu sprechi il tuo tempo per tentare di rendermi felice,e non ho alcuna intenzione di essere il tuo punto di riferimento.D'ora in poi,Julie è Julie,e Ryuga è Ryuga,io lavoro da solo,non posso permettere che tu mi stia fra i piedi"Uno strappo.Pronunciare quella frase era stato come stracciare i mille pezzi il tessuto del suo cuore.Lei non immaginava quanta fatica gli fosse costata quella affermazione.Julie si portò una mano alla bocca.Scosse la testa,mentre lacrime di dolore le solcavano le guance.L'albino si voltò per non guardarla negli occhi,non poteva sopportare quello sguardo che chiedeva pietà.Distrutta,la bruna corse via,tenendosi il volto fra le mani.Quando si fu allontanata abbastanza,Ryuga cadde in ginocchio,sbattendo i pugni per terra.Aveva perso l'unica ragazza che tenesse a lui.

Quella notte non chiuse occhio.Aveva terminato da un pezzo le lacrime.Era stufa di soffrire per l'egoismo delle persone.Prima suo padre,poi anche Ryuga.Come al solito si era illusa sul suo conto.Si diede dell'idiota mentalmente.Era caduta un'altra volta nella trappola.Era convinta che le parole da lui pronunciate fossero dettate dal suo stramaledetto orgoglio.Ma perchè?Lei era sempre stata gentile,lo aveva sempre aiutato.Allora per quale motivo si era comportato a quel modo?Non se ne capacitava.Ripensò alle ultime parole.Facevano un male tremendo,come una freccia in pieno petto.Lentamente,cullata da questi pensieri,scivolò in un sonno profondo,a lungo atteso.Ryuga se va bene era più sveglio di lei.Passeggiava avanti e indietro nel corridoio per ritrovare la calma.Passò di fronte alla porta della camera di Julie.Si mise in auscultazione,non si udiva nessun suono.Entrò,facendo attenzione a non rompere quel silenzio irreale.La trovò addormentata placidamente,con indosso la sua camicia da notte preferita.Tante volte l'aveva sbirciata mentre indossava quel indumento,le stava proprio a pennello,mettendo in risalto le sue morbide curve.In quel frangente,era una donna in tutto e per tutto.Ma ora,vista così,pareva più una bimba,sfinita dalle fatiche dei giochi.Si inginocchiò davanti al letto,osservandola meglio.Sorrise,forse non avrebbe più avuto l'occasione di fare quello che gli passava per la testa.Si alzò leggermente sulle punte,depositandole un tiepido e leggero bacio sulle labbra.Un secondo magico che al ragazzo parve una meravigliosa eternità.Quello che provava per lei era un amore viscerale,che andava oltre il sesso o l'attrazzione fisica.No,lei era molto di più.Era tante donne tutte insieme:una sorella,una figlia,una madre e la sua migliore amica.La amava in tutti i ruoli che ricopriva.Le fece una timida carezza sulla testa.Quanto lo faceva andare su di giri quella capigliatura folta.Non aveva mai visto nessuno con tanti capelli.Poi erano ancora più belli perchè erano mossi,non lisci come spaghetti.Era assai faticoso rimanere indifferenti quando agitava quella selva oscura.Rimase incantato a fissarla ancora per qualche istante,per poi ritornare nella sua stanza.Non prima di averle lanciato un bacio sulla soglia della porta.In quel momento,si sentì felice di essersi innamorato di lei.

Due occhiaie che toccavano terra le rovinavano il profilo.E non c'era verso di farle andare via,o quantomeno di nasconderle.Chissà che avrebbe detto Ryuga del suo stato pietoso.Ah,già...non erano più amici,non avevano più niente da dirsi loro due.Abbassò gli occhi.Già gli mancava il suo sorriso caldo,quello che le riservava la mattina e la sera.Ne aveva solo due al giorno,e li metteva via solo per lei.Si stava distruggendo con quei pensieri.Si alzò stizzitamente,uscendo.Nel mezzo del corridoio incontrò Ryuga.O meglio,gli passò accanto.Ma lui proseguì indifferente,come se non l'avesse nemmeno notata.Neppure un saluto,un cenno della testa,le sarebbe bastato.Doveva avercela davvero con lei.Assurdo,davvero assurdo.Era incazzato con lei,l'unica che non faceva mai nulla per infastidirlo.Però,a rifletterci bene,forse qualcosa per metterlo in imbarazzo l'aveva fatta.Quella festa,lui stava quasi per commuoversi.Uno smacco non indifferente,per di più davanti ai suoi amici,che lo rispettavano e lo vedevano come una sorta di capo.Poteva essersi indignato per una cosa tanto sciocca?Si fermò di scatto,voltandosi nella sua direzione.Sperava che lui si girasse e le dicesse buon giorno,o perlomeno ciao.Ma questo saluto non arrivò.All'albino pesava incredibilmente doversi comportare così,non sopportava vederla soffrire,sopratutto se per mano sua.Basta,doveva allontanarsi da quella casa.Le pareti sembravano chiudersi su di lui a guscio,mentre i muri lo insultavano e lo schernivano.Orribile sensazione.Gli venne un'idea geniale.Poco prima di entrare nella sala da pranzo,deviò,dirigendosi così verso il laboratorio.Non lo avrebbe visto nessuno,tutti erano a mangiare.Come previsto,non c'era neppure Kevin,di solito l'osmosiano svernava lì,ma quando si parlava di pasti,guai a chi gli faceva fare gli straordinari.Attraversò la moltitudine di macchinari.Coperto da un telo,c'era il modulo teleporter che gli interessava.Inserì la spina della corrente...beh,che vi aspettavate?Che funzionasse con l'energia cinetica o altro?Attraversò il flusso temporale,ritrovandosi di nuovo nel passato.Ogni cosa era esattamente come l'avevano lasciata.Compreso il dojo del maestro Roku,dove aveva intenzione di recarsi.Avevano alcune cosette di cui parlare.

Entrò,la porta era aperta.Evidentemente il vecchio strofinaccio stava meditando.Ogni volta che lo faceva si dimenticava di chiudere,che stupido,ma dove aveva la testa?Infatti,i suoi sospetti si rivelarono corretti.Si inginocchiò dietro al vecchio:"Maestro,sono Ryuga,ho bisogno...di un consiglio"Roku aprì un occhio:"Il figliol prodigo,e sentiamo,perchè dovrei aiutarti?"
"Perchè...perchè sono disperato"A quel punto,il maestro cessò la sua attività.Non aveva mai sentito il suo discepolo prediletto parlare di disperazione.Doveva essere una cosa davvero grave.Gli fece un'affettuosa carezza sulla testa albina:"Parla Ryuga,cosa ti turba?"
"Maestro,ti ricordi di quella ragazza di cui ti avevo parlato?Julie?"
"Sì,certo,le è capitato qualcosa?"
"No,ma...io...non mi sono mai innamorato di nessuno nella mia vita,però,con lei credo di aver capito cosa significa amare...qualcuno...per questo...sento di doverla proteggere,da...da me stesso.La bestia potrebbe risvegliarsi da un momento all'altro,e allora..."Roku si grattò la folta barba bianca:"Non puoi reprimerla per sempre,devi imparare a conviverci e a controllarla.E'una parte di te,e per quanto tu la possa odiare,non riuscirai mai a scacciarla"Il blader si infuriò:"Ma la volete smettere con i vostri dannati enigmi?!Non li sopporto più!Voglio risposte!"
"Quelle le troverai solo dentro di te,mio giovane allievo,fuggi dal tuo passato,e il mostro non farà che perseguitarti.Affrontalo,e otterrai un nuovo formidabile potere.Non lasciare che i tuoi ricordi influiscano sul presente.Per una volta lasciati guidare dal tuo cuore,non dalla tua testa"Il ragazzo si alzò di scatto.Da che si ricordava,Roku non l'aveva mai visto così turbato.Neppure quando aveva scoperto i suoi tre fratelli.Il blader se ne uscì,furioso.Perchè era arrabbiato?Lui sapeva bene la risposta.Le parole del maestro erano vere,doveva smetterla di farsi comandare dal quello che lui definiva buon senso,per una volta sola nella sua vita doveva lasciarsi guidare dalle sue emozioni.Al diavolo la bestia e il suo passato travagliato.Citando le parole di un famoso film,carpe diem,cogli l'attimo.Già,quello che lui non aveva mai fatto.Si era sempre e solo interessato al futuro,a quanto avrebbero potuto soffrire gli altri se lui avesse stretto legami.Ma a sè stesso non pensava mai.E intanto il suo cuore e la sua anima si atrofizzavano,diventando praticamente inesitenti,succubi di un incubo che da troppo tempo gli annebbiava la mente.Ci era voluta quella ragazza per fare chiarezza in tutto il ciarpame che aveva dentro.Seduto sulla scalinata di pietra del dojo,rimuginava su queste cose,la testa piegata e le mani tra i capelli.Aveva bisogno di una guida e di un punto fisso,ora più che mai.Roku avrebbe potuto condurlo sul giusto sentiero,ma ci voleva un'entità più forte per farglielo attraversare.E l'unica che poteva riuscirci era proprio Julie.Non i suoi fratelli,non i suoi amici,ma la donna che lui amava più della sua stessa vita.Amava.Come suonava strana quella parola.Si ricordò che da piccolo aveva sentito due persone dirsi ti amo sotto un albero.Perciò era corso da Tiana,la sua balia,per chiedere lumi.A quel tempo era ancora un bambino innocente e puro,privo dalle ossessioni di Doji e dalla brama compulsiva di potere.Un bambino che non conosceva il significato di due semplici parole.La tata aveva riso,spiegandogli con dolcezza che amare qualcuno significa mettere il bene dell'altro prima del tuo,anteporre la sua felicità alla tua,ma senza sforzi.Gli aveva anche detto che avrebbe capito quando sarebbe stato più grande.Solo ora si accorgeva di quanta verità risiedeva in quelle parole.In quell'istante più che mai,desiderò averla accanto,anelò ad un suo sorriso,di quelli che ti scaldavano il cuore e sapevano ridonarti la serenità.Sognò di poterla stringere a sè,e di sussurrarle quelle parole che aveva udito da piccolo.Desiderò ardentemente di baciarla e di trasmetterle tutto il desiderio che traboccava nelle sue vene ogni volta che la vedeva.Era dura controllarsi,più di una volta era stato sul punto di lasciare il pieno controllo alla sua parte animalesca,ma era stato costretto a reprimere quegli istinti ferini.Ecco cosa si nascondeva dietro alle sue battutine sarcastiche e alla sua indifferenza.Anche in quel momento la voglia di lei lo stava divorando dall'interno.Poter immergere la testa nella sua folta chioma e sentirne il profumo.Le mani gli tremavano al solo pensiero.Roku gli battè una pacca sulla spalla:"Devi dirglielo"Lui non rispose,fingendo di non aver sentito.Si alzò,salutando il vecchio.Doveva tornare da lei e rivelarle tutto quello che provava.Questa volta,nessuno l'avrebbe fermato.

Non era uscita dalla sua stanza tutto il giorno.Non riusciva a smettere di pensare a lui.Aveva tentato in tutte le salse di distogliere la sua attenzione dall'albino,ma senza risultati.Le sembrava di impazzire.Quando udì qualcuno bussare alla sua porta,il cuore le si fermò nel petto.Corse ad aprire,ritrovandoselo sulla soglia,impassibile come sempre.Tra loro pareva ergersi un muro invisibile,che non permetteva a nessuno dei due di vedere chiaramente l'altro.Presero coraggio all'unisono:"Sono una cogliona"
"Sono uno stronzo"Dissero in coro.Ansimavano,gli era costata parecchia fatica.Julie lo invitò con la mano ad entrare,e lui accettò,sedendosi sul letto di fianco a lei.Subito Julie provò a parlare,ma lui le tappò la bocca:"No,questa volta è tutta colpa mia"Lei annnuì:"Scusami,scusami,ti prego.Io non pensavo affatto le cose che ti ho detto.Io stavo solo..."Gli occhi di lei brillarono.Non sapendo cosa rispondere,si gettò su di lui,in lacrime:"Ryuga!Ryuga!Baka,baka!Ho creduto davvero che mi odiassi.Stavo per morire"L'aveva fatta soffrire di nuovo.Come temeva.No,stavolta la ragione del suo alter ego non avrebbe avuto la meglio:"Lo so,lo so,ma ora va tutto bene,sono qui"Le sussurrò dolcemente,accarezzandole la testa.Finalmente poteva respirare e bearsi del suo aroma di lavanda e gelsomino:"Julie...te l'ho mai detto che hai un buon odore?
"Come,hai sempre detto che il mio odore ti disgusta"
"Ho sempre,mentito..."La ragazza sussultò fra le sue braccia,strusciando la faccia sui suoi pettorali scolpiti.Quando si staccarono,l'albino raccontò alla bruna tutto il suo oscuro passato,colmo di sangue e dolore.Lei lo ascoltò attentamente senza mai interromperlo.Dalla sua narrazione trasse una conclusione:Ryuga era perseguitato da un'ombra.Una sorta di fantasma che aleggiava sulla sua mente,condizionandola.Erano le sue azioni passate,che continuavano ogni notte a fargli visita.Era visibilmente turbato.Gli serviva qualcuno che alleviasse il suo dolore.Una volta finito il racconto,Julie gli prese il viso tra le mani.Intuendo le sue intenzioni,il blader fece per chiudere gli occhi.Si avvicinarono,sempre più....sempre più...i loro nasi si sfioravano...la terra tremò.Come quel giorno nel periodo Sengoku.Li aveva interrotti proprio sul più bello.Si scambiarono uno sguardo d'intesa.

Robot,robot giganti avevano riempito il loro giardino.Sembravano dei giganteschi ammassi di latta ad una prima passiva squadrata,ma in realtà erano delle macchine da guerra,che erano addestrate per sconfiggere ognuno di loro,poichè avevano abilità che contrastavano perfettamente quella di tutti i membri della squadra,compresa la portatrice del Cristallo di Luna.Infatti,appena li vide,Julie si trasformò in Sailor Moon,convinta di poterli sconfiggere facilmente.Invece rimase delusa e ammaccata,quando vide che più lei li colpiva più quelli acquistavano potenza.In pochi secondi si ritrovò a terra,senza forze.Subito Kagome e le altre si precipitarono a soccorrerla.Dall'automa più grande,uscì una sottospecie di professore completamente pazzo:"Salve a voi mes amis!Io sono François de la Guerre,e sono içi per rubare il Cristallo di Luna,quindi senza indugi,consegnatemelo!"Ryuga fece scudo a Sailor Moon:"Dovrai passare prima sul mio cadavere!"Un ghigno comparve sul volto del francese:"Nessun problema!Sentinelle!"Ordinò ai suoi robot di attaccare.Ovviamente ne aveva anche uno su misura per le abilità dell'albino,una macchina che sputava acqua poteva facilmente estinguere le fiamme che generava.E così fu.Dopo circa quattro attacchi,anche Ryuga si ritrovò faccia a terra,ferito ed indebolito.Françoise rise di nuovo sguaiatamente:"Povero illuso!Le mie sentinelle si addattano alle capacità di tutti voi!Non avete scampo"Era vero.Come potevi contrastare qualcosa che sapeva e anticipava le tue mosse?Nessuna soluzione all'orizzonte.Nel frattempo,stavano per prendere il cristallo.Lascio immaginare che fine avrebbe fatto la ragazza se lo avessero preso.Ryuga non si rassegnava,doveva esserci una stramaledetta via di fuga.Si concentrò.Beh,a pensarci un modo c'era...era assai rischioso ma si poteva tentare.Si ricordò delle parole del suo maestro.Ora era il momento di lasciare che la bestia rivivesse.Contro quella non l'avrebbero vinta,non avevano previsto una simile evenienza.Si alzò a fatica.Inuyasha capì al volo che cosa volesse fare:"Vieni Julie,andiamo via!"Urlò trascinandola via:"Non capisco...ma che?"
"Ora vedrai"L'albino si era girato,un ghigno gli distorceva i lineamenti del viso:"Pensate di conoscere le nostre abilità?Beh,vi sbagliate..."In pochi secondi,i suoi occhi divennero color rosso sangue,con l'iride viola che saettava da un lato all'altro.Un grido straziante si levò,il suo fisico crebbe di volume,gonfiandosi,la bocca si allungò leggermente,due canini affilatissimi spuntavano da entrambi i lati.Le unghie divennero artigli retrattili bianchi come l'avorio.Julie era sconvolta da quella metamorfosi.Appena compiuta,Ryuga partì all'assalto,trafiggendo l'acciaio dei robot e strappando fili da tutte le parti.In pochi attimi,tutte le sentinelle caddero per mano sua.O meglio,per i suoi artigli.Finita l'opera di sbudellamento,la sua attenzione si spostò sul genio che aveva creato quelle macchine orrende.Per un secondo,quello riuscì a librarsi in volo con l'ultimo automa rimasto.La battaglia era finita.Ryuga riprese il suo aspetto normale con un po'di fatica.Inuyasha aveva spiegato alla bruna,che tutto sommato,anche se era un umano,Ryuga era il più forte dei fratelli,poichè poteva trasformarsi da umano a demone a suo piacimento.Tutto merito degli esperimenti che avevano condotto sul suo corpo quando lui era solo un adolescente.Però era una vita che non lo faceva.Ora l'albino si sentì con la merda fino al collo.Come avrebbe spiegato a Julie questo?

Dovette descriverle tutto per filo e per segno.In cuor suo,sentiva che dopo quello a cui aveva assistito,non gli avrebbe più riuvolto la parola,terrorizzata.Sospirò:"Ora...credo che non vorrai più starci con me...è comprensibile..."Lei gli posò un dito sulle labbra:"Invece è stata la cosa più fica che io abbia mai visto!Non finisci mai di stup come lei.Le sorrise:"Grazie principessa,sei la migliore"Julie fece l'occhiolino:"Lo so,modestamente!"Risero entrambi sollevati.Ora Ryuga era quasi certo che le ombre del suo passato non avrebbero più ottenebrato la sua strada.Perchè aveva intenzione di vivere il presente con Julie.Insieme.

Angolo Autrice
Buon salve!Allora sembra che i nostri eroi abbiano capito finalmente di non poter stare lontani,ma chi farà la prima mossa?La natura di Ryuga si è risvegliata,riuscirà a tenerla a bada oppure sarà lei a vincerla?Ed N se ne starà buono buono a guardare?Tutto questo e molto altro nel prossimo capitolo:Rapimento!Non mancate!
   
 
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