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Autore: blackjack0999    04/06/2014    4 recensioni
Sono trascorsi diversi anni dagli avvenimenti narrati ne "La Furia del Drago", dopo l'imprigionamento delle winx nella dimensione Omega, nessuno sà più nulla della fata oscura Dark Bloom. Ricordata soltanto come strumento delle Trix, piena di furia, rabbia e odio. ma non tutti la pensano cosi, infatti molti pensieri tormentano la mente di Flora e di Dark Bloom, entrambe hanno una personale decisione, ma molti segreti celati verrano esposti alla luce.
anche nella tenebra più cupa, si cela un briciolo di luce, bastà solo cercarla per poterla tirare fuori.
Genere: Avventura, Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Bloom, Flora, Nuovo personaggio, Trix
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Tutto cambia tutto e mutevole'
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Capitolo 62: Dolore. E Piacere.
 
Le Trix avevano fatto ritorno su Carrideus, Darcy e Stormy andarono subito tra le braccia dei loro rispettivi mariti in lacrime, eccetto Icy, questa raggiunse Tritannus, e disse a quest’ultimo che voleva stare sola.
 
Elettra ci era rimasta malissimo, al punto che quando aveva scatenato il suo dolore, mobili, sedie e quant’altro venivano sbalzati in aria, da una violenta tromba d’aria provocata proprio dalla giovane strega dai capelli violetti. Al punto che Atticus dovette indebolirla per poterla calmare senza poter rischiare che facesse del male a sé stessa e agli altri.
 
Pochi minuti dopo la giovane strega delle tempeste, era in camera si era addormentata piangendo. Atticus vegliò su di Lei, per poi, uscire dalla stanza e raggiungere Stormy, questa stava piangendo.
 
“La perdita di Dark Bloom è stata, un duro colpo per tutti Stormy!”, disse l’arcimago rivoltasi alla sua amata strega delle tempeste, questa singhiozzo asciugandosi le lacrime e il mascara che le colava dal viso.
 
“Un tempo ci avrei riso, ma dopo che ho conosciuto Bloom, lo considerata quanto Icy e Darcy, come se fosse una sorella per noi. Pensa che e stata lei proprio a spingermi a dichiarare il mio amore per te!”, parlò Stormy rivolgendosi con un sorriso accennato ad Atticus, questo sorrise stringendola a se, fra le sue braccia.
 
“Si me lo avevi detto Stormy, Dark Bloom sì e presa cura di nostra figlia Elettra, quando noi non potevamo starle vicino a causa dei continui tentativi di ribellione degli abitanti di Wishsperia!”, disse l’arcimago togliendosi gli occhiali e asciugarsi con la manica della giacca gli occhi, rivoltasi alla strega delle tempeste.
 
“Si. mi ha sempre aiutato durante la gravidanza mia e quella di Icy, non posso crederci che se ne sia andata!”. Parlò Stormy prima di affondare il viso tra l’incavo della sua spalla e il suo collo.
 
*******
Darcy era sdraiata a pancia in giù nel letto, con il viso affondato nel cuscino, singhiozzava, lei e Stormy erano state quelle più legate a Dark Bloom, soprattutto la strega delle illusioni, si potevano contare sulle dita della mano, quante volte Lei avesse cercato anni addietro di aiutare la fata oscura, a recuperare parte della sua memoria perduta, e conoscendola, ha cambiato idea su ciò che pensava di lei all’inizio, considerandola una via di mezzo, tra un’ intima amica e una surrogata di sorella.
 
Lei e Dark Bloom avevano molte cose in comune, gusti diversi certo, ma quando parlavano, sembravano a prima vista amiche, forse erano proprio diventate così.
 
Valtor aveva dato un pugno alla parete, per sfogare la sua frustrazione, anche se la fata oscura nutrisse ancora astio nei suoi confronti, Dark Bloom aveva iniziato ad accettare la sua relazione con Darcy.
 
“Bloom seppur fosse una giovane fata, era piena di determinazione, pronta a dare tutta sé stessa per sconfiggermi. Sai Darcy mi ricordava in un certo senso me, prima di scoprire di sapere che ero stato creato dalle streghe antenate. Avevo il suo stesso entusiasmo!”, ammette lo stregone dai capelli nocciola, sedendosi sul letto, e stringendo a sé la strega delle illusioni. Questa si carezza il ventre, fortunatamente la vita che aveva in grembo, non era in pericolo.
 
“Faccio fatica a credere, che sia successo veramente. Sto cercando di convincermi che lei tornerà, determinata come era suo solito fare!”, disse tra le lacrime Darcy rivoltasi a Valtor, questo la strinse a sé con un braccio dolcemente.
 
“Fatti forza. Sei una Trix e lo sarai anche per lei!”. Disse solamente lo stregone rivoltasi a Darcy, questa strinse un pugno, maledicendo mentalmente le winx.
 
******
Icy stava seduta su un macigno coperto di ghiaccio, generato da lei stessa, scatenando le sue emozioni, con le mani poggiate sulla superficie della roccia coperta di brina ghiacciata. Testa china, e una sottile lacrima ghiacciata sulla guancia.
 
“Andiamo Dark Bloom non puoi essere morta, non lo posso accettare. Con tutte le volte in passato, quando eravamo avversarie, ti avevo congelata!. Ti liberavi con il tuo sorrisetto strafottente sulla faccia, pronta allo scontro!. Non sei cosi debole!”. Disse con un tono di voce alterata mista, tra rabbia e dolore, non ammettendo a se stessa di ciò che era successo.
 
La fata oscura l’aveva aiutata durante la gravidanza, anche contro il volere di Tritannus, questo voleva occuparsene lui, ma al giorno in cui Icy aveva concepito, Shiamus Aurora, Dark Bloom era lì, sopportandosi gli insulti, i tentativi di ghiacciarle il corpo.
 
Quando una volta dopo un duro allenamento di Dark Bloom, quando quest’ultima era ancora una giovane fata strega, consisteva che Lei affrontasse e resistette ai continui attacchi delle Trix. la fata strega aveva detto alle streghe finali, che era felice di servirle e di averle ringraziate per averla salvata e allenata, pronta per affrontare le winx.
 
Icy nutrì un profondo senso di rispetto nei confronti di Dark Bloom, rispettandola quanto una sua pari, in seguito e tuttora come fosse un’amica.
 
“Icy!”, disse Tritannus rivoltasi alla sua amata strega del ghiaccio, questa si volto lentamente, dopo essersi asciugata le lacrime, verso di lui.
 
“Bloom e stata sconfitta da quelle?!. Proprio quelle pseudo fate che la consideravo onnipotente?!. Ed ora si atteggiano come lo fossero loro?!. Se Dark Bloom non fosse andata via e sarebbe rimasta con noi, ora avrebbe vinto!!”, parlò Icy in un vago modo di trattenere il dolore, rivoltasi al suo amato tritone, questo chiuse gli occhi, a causa delle batoste aveva dovuto stare per un lungo periodo in forma tritone, seppur era ben evidente il grosso cerotto bianco, sul naso, segno del pugno intertogli da Alex, giorni prima.
 
“Icy. Ho capito che sei addolorata. E inutile che fingi anche con me di sembrare insensibile!”, tagliò corto il tritone rivoltasi alla strega delle tempeste, questa sgranò gli occhi e guardo in avanti verso l’orizzonte.
 
“Non voglio sentirmi patetica ed essere compassionata dagli altri, gli avevo detto anche questo a Dark Bloom, durante gli allenamenti, Lei aveva fegato e determinazione, ma sapeva rispettare anche una come me. Lo ammetto mi dispiace che sia morta, quelle winx la pagheranno cara!. Parola mia!”, disse stringendo i pugni la strega finale del ghiaccio, Tritannus dietro di lei sorrise, toccandole una spalla.
 
“Questa e Icy che conosco!”, parlò il tritone rivoltasi alla sua amata strega del ghiaccio, questa guardo con gli occhi lucidi, glaciali, l’orizzonte.
 
“Chi tocca la mia famiglia, Dark Bloom inclusa, non la passa liscia!” disse la strega finale del ghiaccio, emanando, una gelata dalle mani. Che congelò parte del terreno.
 
*********
La famiglia reale di Domino, avevano preso dolorosamente la triste notizia, come anche quella terrestre di Gardenia, ma Mike e Vanessa, però avevano sempre avuto la sensazione e il presentimento che Dark Bloom, fosse ancora viva.
 
*********
Roxy aveva ospitato nuovamente Aurora, questa era con Alex piangendo sul divano, il ragazzo dai capelli corvini la strinse a sé.
 
“in un modo o nell’altro, Dark Bloom avrà giustizia!. Quelle baldracche delle winx. Non la faranno franca!. Giuro!”, disse la fata degli animali fra sé, furibonda, guardò con la coda dell’occhio suo figlio Alex, questo stava carezzando i capelli di Aurora, questa si era addormentata tra le braccia e il calore del suo amato.
 
*********
Flora strinse i denti dalla rabbia, mentre le lacrime le rigarono le guance, stringendosi tra le braccia, la fata della natura si era promessa, a sé stessa, che lei non avrebbe mai più, perso le persone a lei care. E invece era successo.
 
“Bloom, la mia amata. Non può essere morta. No, ne sono sicura!”, disse la fata della natura fra sé, decisa e convinta sulle sue parole, se lo sentiva nel suo cuore, che la fata oscura era viva e vegeta.
 
*********
Le winx e Politea avevano festeggiato la loro vittoria con diversi alcolici, la loro vittoria contro Dark Bloom era soltanto l’inizio.
 
“L’incantesimo delle studentesse streghe di Torre Nuvola, avevano fatto in modo di divulgare false prove sul fatto che le winx erano state soggiogate dalle Trix, quando Dark Bloom, le aveva spinte a confessare.
 
E’ sempre le studentesse, avevano fatto credere che ciò che era successo su domino era un attacco su larga scala delle Trix.
 
“Ehi Tecna, è un vero peccato, che quei predoni che avevi conosciuto quando sei stata nella dimensione omega, siano morti, sennò potevamo divertirci. Sei un egoista!”, disse Stella già ubriaca marcia amoreggiando con la fata della tecnologia. Quest’ ancora brilla la guardo seria.
 
“Quando li ho incontrati, li ho offerti una possibilità di uscire se mi avessero aiutata a tornare da voi, in cambio avrebbero eliminato Bloom. Ma visto che erano carini, gli ho dato una bella offerta, e altro che Timmy!”, disse Tecna rivoltasi a Stella, questa la bacio con passione e caddero dal divano, senza pudore iniziando ad amoreggiare.
 
“Tutti i predoni della dimensione Omega, li abbiamo fatti fuori, per non dividere le loro scorte di cibo con noi. Se c’e avessi detto prima Tecna. Li avremo risparmiati!”, disse Aisha ancora sobria, seppur avesse bevuto sei boccali.
 
Alla fine tutte le winx amoreggiavano tra di loro. Compresa Politea.
 
********
Nelle profondità del Vortice di Fiamme. Una figura stava in terra supina, Dark Bloom. completamente immobile, con l’aculeo di Stelle d’acqua, conficcato nei presi del cuore, con gli occhi chiusi. A prima vista non si sapeva se Dark Bloom fosse viva oppure no.
 
Kendra era poco distante è si era ripresa sia dalla caduta, meno dagli effetti del vortice delle fiamme, guardò sua madre, triste, strisciando verso di lei, visto che l’ancella si sentiva ancora debole quando, spalancò gli occhi per ciò che vide.
 
Ad un tratto lo spuntone inizio a brillare, ad un ritmo pulsante, di un vivido bagliore azzurrognolo, alcuni secondi dopo, la punta si sciolse come neve al sole, penetrando nel corpo della fata oscura, questa non emise neppure un fiato, quando, aprì gli occhi diventati scarlatti.
 
Il corpo di Dark Bloom si mosse da solo: Le gambe si piegarono, conficcando in profondità, il tacco a effigie di pugnale, nel terreno di lava solidificata, in seguito, la sua schiena s’inarcò, sollevandola senza usare le mani, sino ad tornare ad una postura eretta.
 
La fata oscura fece un passo in avanti, barcollante, ma solo per un secondo, per poi, assottigliare gli occhi in un’espressione seria e decisa, stringendo al contempo i pugni, emanando vapori e scintille di vari colori, azzurra, rossa e nera. Le sue ferite si erano immediatamente rigenerate.
 
Sul volto di Dark Bloom, si dipinse di un’espressione, seria tagliente, satura di determinazione, i suoi occhi scarlatti si assottigliarono, al contempo, di un sorriso tagliente, affilato quanto una lama di rasoio.
 
“La storia si ripete, a distanza di mille anni, ma io non ho dimenticato e ora vivo, passato e presente, per vendicarmi, ma soprattutto, portare la pace!”, disse fra sé la fata oscura, prima di voltarsi quando udì un gemito di dolore di Kendra.
 
“Madre!”, disse L’ancella rivoltasi a Dark Bloom questa, sgranò gli occhi, e si avvicino a sua figlia, si concentro e le restituì parte dell’energia persa, Kendra una volta ripresa abbraccio sua madre.
 
“Mamma.. c’è una cosa che devi sapere. Io sono tua figlia!”, disse la ragazza dai capelli corvini rivoltasi a Dark Bloom, questa sgranò gli occhi scarlatti, ma ricambiò l’abbraccio.
 
“Com’è possibile?!”, Chiese la fata oscura rivoltasi a Kendra, questa la guardo negli occhi, con le lacrime su essi, che le rigarono le guance.
 
“E lunga la storia. Ti spiegherò tutto!”. Rispose l’ancella rivoltasi a Dark Bloom, questa annuì e Kendra inizio a raccontare la sua storia.
 
Nota dell’Autore: C’ è chi si dispera dalla scomparsa di Dark Bloom. Altri persino festeggiano. Ma la fata oscura e viva e vegeta. Qualcosa è successo in lei?. Che cosa?. Al prossimo aggiornamento!. Alla prossima!.
 
  
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