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Autore: Sleepingalone    04/06/2014    2 recensioni
‹‹Il mio Niall è così: va avanti e indietro all’infinito, senza mai fermarsi››.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è esclusivamente dedicata alla mia dolce Caterina che oggi compie gli anni.
Piccola Rin, le parole a volte confondono e rendono tristi,
ma in fondo salvano e rincuorano.
E, con l'aiuto delle tue frasi sincere e involontarie , ho scritto questa one shot banale
che porta il vostro sapore: il tuo e quello di Niall. 

 

I'm yours
 
Caterina tocca le palpebre congiunte del ragazzo che ama, conscia del fatto che dietro quei petali carnicini di soffice cute si celino un paio di zaffiri languidi e profondi, variegati e sinceri, sfavillanti e flautati: due tra i più belli al mondo.
Lei ansima a labbra scucite, e si perde nel paragonare quelle gocce di pioggia blu alla volta celeste che si rimira dal basso o, meglio, agli sconosciuti oceani che riempiono gli spazi vuoti del pianeta.
E quegli occhi equivalgono la vita e l’intero universo, per lei.
La sua gota destra si accoccola ove la salvezza è certa, ossia all’interno dell’imponente mano destra del ragazzo che la fronteggia, il cui palmo le ricopre un lato di viso.
Le labbra sottili di lui si storcono in un ghigno, quindi, accompagnano mediante il labiale qualcosa del tipo ‹‹Sono tuo›› e lei increspa il naso per via di quell’alito macchiato da Irish Mist e tequila riversato sul suo volto.
È stupita a causa di quelle parole appena pronunciate: si sente una volta per tutte amata e accettata, e si domanda per quale motivo lui abbia scelto proprio una tipa banale come lei.
‹‹Nessuno è proprietà di nessuno, Niall››, replica lei, intrecciando le piccole dita delle mani ai capelli biondi e crespi del ragazzo. ‹‹Ma la tua anima può fondarsi con la mia ed entrambe possono diventare una cosa sola››.
Niall riapre gli occhi e li punta su quelli opalescenti della ragazza, che imbracciano tonalità verdastre come le acque dei fiumi più incantevoli. Si è innamorato del suo sguardo e si domanda per quale motivo lei abbia scelto proprio un tipo banale come lui.
Comunque, sono entrambi inginocchiati sul letto dissestato che risiede nello chalet in Scozia del ragazzo. Al contempo, si osservano inesorabilmente e si chiedono se il sentimento che percepiscono l’uno per l’altra sia vero amore.
Il volto di Caterina imbraccia la tonalità del tramonto, poiché imbarazzata per via della circostanza venutasi a creare. Ma Niall lo capisce e le sussurra citazioni d’epopee alle orecchie, sperando che lei, ascoltando con la stessa curiosità che un bambino riserva ai racconti, si rilassi al suo tono soffice e peculiare.
La cura con cui il ragazzo avvolge ogni vocabolo in meravigliose opere d’arte travolge i sentimenti - già oscillanti - di Caterina che, tutto ad un tratto, bisbiglia ‹‹Sei il solo angelo della mia vita››.
Lui dischiude gli occhi con fare austero, pensando a quanto il fato sia stato buono nel donargli quella ragazza che, in cuor suo, aveva sempre immaginato di stringere e amare e contemplare - un giorno, sapeva, l’avrebbe convinta persino a sposarlo, anche se lei era stata da sempre riluttante all’idea di doversi legare a qualcuno tramite contratto -. Perciò, egli inarca il volto e delicatamente la bacia. Caterina si ritrae, ma lui la attira a sé e approfondisce quel contatto che ha il sapore bonario delle fragole annegate nello zucchero; le sfiora le spalle ristrette con le grandi mani, dunque le sfila la sola canotta in seta bianca che le ricopriva la pelle chiarissima, cercando d’esser più raffinato possibile al fine di non spezzare quella melodica atmosfera.
L’animo spoglio della giovane irradia gli oceani celesti di Niall a malapena per qualche secondo, dacché lei protrae il braccio destro in avanti e spegne la piccola lucina che risiede sul comodino, colorando di buio tutta la stanza, essendo contrariata dall’idea di farsi scrutare nuda sotto lo sguardo vigile di una persona veramente importante.
‹‹Posso non avere il tocco più delicato. Posso non dire le parole in modo esatto››, ansima lui, invitando l’amata a distendersi e cercando, dunque, di farla mettere a proprio agio. ‹‹Posso non sembrane un granché e posso non essere mai abbastanza››.
Delle lacrime terse scivolano sulle goti di una Caterina impressionata, dal momento che per lei Niall è perfetto, forse - lei pensa - anche troppo.
‹‹E puoi persino ridere di me in qualunque momento della giornata, ma una cosa non cambierà mai: sarò tuo, sempre››, conclude, abbandonandosi al piacere che il corpo utopico della ragazza gli conferisce e lasciando, pertanto, minuscoli baci sul dorso della sua pelle ebbra ed eccitata.
Lei non risponde e si aggrappa disperatamente alle spalle larghe dell’amato, come a volersi concedere a lui sino alla fine dei suoi giorni.
 
L’orologio bianco da parete segna le tre del mattino e Caterina, consumando una sigaretta sottile, è seduta a ridosso del finestrone principale della stanza, il quale riversa ai suoi occhi vetrati l’immagine di un laghetto accarezzato dallo sfavillio candido della luna; lo stesso luccicore che penetra all’interno della stanza e rischiara il volto ovale di un Niall dolcemente appisolato. 
La ragazza sorride dinnanzi all’espressione imbronciata che il suo fidanzato ha impersonato nel sonno e, nonostante la sua credenza religiosa peccasse da tempo, percepisce dentro sé il volere di ringraziare Dio per l’anima tanto gentile che ha accorpato alla sua.
‹‹Le tue labbra hanno un qualcosa che non riesco a descrivere, qualcosa che mi affascina terribilmente››, prende una pausa al fine di respirare e pensare alle parole da sussurrare piano al tepore della notte. ‹‹Mi ricordano la fioritura dei ciliegi di Maggio. Quel mese che associo al sole, all’aria frizzante che mi scompiglia i capelli castani, al profumo dei frutteti e, per l’appunto, a quello delle ciliegie, le quali maturano solo in estate››.
L’ultimo mozzicone di sigaretta cade in terra, pertanto Caterina torna a letto e si sdraia accanto all’amato, poi prosegue nel suo discorso, abbassando ancora l’impastato tono di voce. ‹‹Non sono particolarmente carnose. Anzi, sono sottili e portano il sapore delle pesche, e il colore delle nubi rosate››.
Niall schiude l’occhio destro e sorride e, bisbigliando, sveglia i pensieri che la ragazza formulava non a mente, ma bensì ad alta voce. ‹‹Da quant’è che parli da sola la notte?››, scherza, alzando appena le spalle dal letto. ‹‹Le mie labbra non sono mai piaciute a nessuno. Quand’ero piccolo mi prendevano in giro perché troppo sottili e… insignificanti, come tutto il resto del volto, d’altronde››.
‹‹Eri sveglio e hai origliato. Potrei offendermi per questo››, riprende lei, sbuffando e punzecchiando la pelle candida di Niall con le unghie accuratamente lustrate. ‹‹Per me le tue labbra sono una tentazione. Come quando vai al supermercato, ti ritrovi davanti alla scansia delle cioccolate e non sai quale scegliere, dal momento che ti piacciono tutte››.
Caterina traccia il viso del ragazzo con il morbido indice destro e con il sinistro, invece, gli sfiora le narici divaricate, poi le goti terse e infine le occhiaie bluastre e scavate.
Simultaneamente, lui ascolta le sue parole con gli occhi semichiusi in un cipiglio amorevole.  ‹‹Ti amo così tanto››, la interrompe all’improvviso, scostandole una ciocca di capelli freddi dietro l’orecchio. ‹‹E la verità è che mi sentirei perso, senza di te››.
Infatti, se Caterina lo lasciasse, lui perderebbe metà del suo cuore.
Metà del suo cielo lascerebbe trapelare del colore grigio in giro per il mondo e metà della sua vita diverrebbe vuota e spenta e insignificante.
Ma, fortunatamente, lei non se ne andrà mai. Perché, è sicura, lo amerà per tutto il corso della sua vita e, se esistesse l’infinito, lo amerebbe infinitamente.
 
‹‹Non voglio che tu parta››.
Una settimana dopo, Niall sta per prendere il volo che lo porterà a Buenos Aires, il luogo ove si terrà il primo concerto della band famosissima alla quale appartiene: gli One Direction.
Caterina è distrutta dentro; trattiene a stento le lacrime e impreca a mente contro i fotografi che cercano di immortalare gli ultimi momenti che trascorrerà con il suo amato.
Le sue forze si sono esaurite, e sotto i suoi occhi son dipinte le borse della tristezza.
‹‹Rin - è il modo con cui Niall le storpia il nome italiano, difficile per lui da pronunciare -, da quando sono diventato “questa persona” ho viaggiato tantissimo ed ho incontrato un numero notevole di persone e, soprattutto, di ragazze››, replica lui, abbracciando la sua ragazza con fare protettivo e personale. ‹‹Ma sono stato cieco per altrettanto tempo, perché nessuna mai è stata alla tua altezza, capisci? Nessuna mai ha fatto breccia nel mio cuore come hai fatto te››.
Niall lascia un bacio soave sul contorno angolare delle labbra di Caterina, poi aggiunge. ‹‹Ti amo tanto, piccola Rin. E non ti lascerò mai andare via››.
Lei assottiglia lo sguardo e lascia colare fuori le lacrime che, da giorni, teneva dentro. ‹‹Ma io non me ne andrò mai, sciocco!››.
 
Niente assicura ad entrambi un futuro insieme: la vita e le circostanze potrebbero cambiare, maturate e, chissà, magari anche stravolgersi. Ma ambedue sono certi del fatto che il loro amore durerà per sempre, a prescindere dalle svolte che inevitabilmente avverranno.
 
Niall spicca il volo verso l’Argentina e la piccola Rin si guarda intorno, spaesata, come non avesse nessuna guida, nessuna certezza, nessuna via da percorrere per tornare a casa. Perché casa è ovunque si trova il suo caro Niall.
 
‹‹Lui è come il sole: all’alba risplende pian piano e durante ogni giorno irradia i volti delle persone, che protegge dal male e dal buio.
E, quando la sera tramonta, attende che la sua amica Luna gli dia il cambio.
Odio e amore, in fondo, si porgono la mano di continuo, senza mai fermarsi››, bisbiglia lei, parlando da sola come è suo solito fare, con un groppo in gola, uscendo dall’immenso aeroporto nel quale si trova. ‹‹Il mio Niall è così: va avanti e indietro all’infinito, senza mai fermarsi››.

 
 
 

 


Angolo autrice
Ciao, cat
alla fine ce l'ho fatta a pubblicare :')
non so cosa aggiungere e mi sento una completa idiota, perché ti voglio troppo bene e avrei voluto che questa storia fosse perfetta, ma ha delle imperfezioni belle e buone. 
Scusami se ti aspettavi di più... spero che hai comunque apprezzato il pensiero <3 
tanti auguri, ti voglio un bene immenso e ti auguro la fortuna più grande del mondo.
Con amore e affetto e abbracci e baci, la tua Linda. 

Ps: Ringrazio Dalilah Efp  per il fantastico banner e la mia Seth per aver betato la storia. Grazie, ragazze <3

 
 
   
 
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