Sono felice che sia piaciuta la prima Flashfic, spero che questo continuo vi possa piacere.


 
Cado di nuovo.
Ranma mi ha procurato molti lividi in questi giorni. La regina si diverte a vederci feriti, per questo ci permette di provare. Ho scoperto come lo ha assoggettato, ci sono diversi punti sul petto di ogni persona capaci di ciò, solo la vecchia mummia potrebbe liberarlo, ma lei è a Nerima, con Shan-po.
Il Signor Genma è riverso a terra, vicino a lui c’è Happosai che piange sui suoi “tesori” fatti a pezzi. C’è anche la biancheria della regina tra questi.
Kasumi e Nabiki cercano di far rinvenire papà, è cascato poco prima di me. Non si riprende, Kasumi sembra stia per piangere.
Ranma si posiziona davanti all’amazzone, in attesa di ordini.
Non è facile.
Sento le gambe peste, le braccia non rispondono più ai comandi e l’occhio destro non vuole aprirsi.
Non resisto più, non riesco ad alzarmi ma lo faccio. Avanzo verso di loro, la regina ride sguaiatamente e il mio ragazzo si prepara a proteggerla.
Lacrime salate mi bagnano il viso senza che io possa fare nulla, di solito è me che protegge. Ora vuole solo mettermi al tappeto, lui, che dopo giorni di lotta con più avversari non ha neppure un graffio.
Non ce la faccio più, cado. Mi tiene tra le braccia, pronto a chiudermi in una morsa mortale, la regina gli ha ordinato di uccidermi, dice di voler porre fine alle mie sofferenze.
Piango, fa male.
Mi rendo conto di essermi arresa, infondo, se la morte arriverà per mano sua sarà un buon modo per andarmene.
Mentre lui stringe mi preparo a rivedere la mia mamma, la raggiungerò e starò per sempre con lei.
La stretta si fa più leggera e sento un colpo sul viso, solo che è dolce. Somiglia a una carezza. Apro l’occhio, Ranma ha lo sguardo vuoto, ma mi sta asciugando le lacrime, con dolcezza.
La regina lo guarda male, non capisce, io si. Lui è ancora lì, sta lottando per tornare padrone del suo corpo, per tornare da me. Mi tiro su lentamente, gli fermo la mano sulla guancia e mi ci accoccolo. Alzo il viso e mi avvicino alle sue labbra. Sono morbide. Dopo poco mi risponde. Vedo i suoi occhi, sono tornati normali.
Il mio Ranma è di nuovo con me.
Si alza tenendomi stretta al petto, si gira e, senza sforzo, prende con se anche le mie sorelle. Inizia a disegnare una spirale sul terreno mentre la regina ci lancia contro tutte le armi che ha. Non può più fare niente, voliamo via. Atterriamo lontani, papà, il Signor Genma e Happosai sono riversi a terra. Si riprenderanno.
Le mie sorelle vanno a vedere come stanno, io e Ranma ci allontaniamo. Troviamo una fonte e ci metto le gambe ammollo, lui mi fissa.

-Cosa c’è?- gli chiedo preoccupata, lui mi fissa ancora e, improvvisamente, inizia a piangere.
-Il tuo corpo, per colpa mia ti ferisci sempre-
-Già, per colpa tua sono ancora viva- lui mi guarda, non capisce.
-Ranma, io ho perso il conto di tutte le volte in cui mi hai salvato la vita. Le ferite guariscono, le cicatrici servono per ricordarsi le esperienze passate. Senza di te probabilmente non sarei qui, quante cicatrici hai tu a causa mia?- mi guarda e piange. Si alza, mi viene accanto e mi bacia.
-Posso restare con te e salvarti tutte le volte in cui sarai in pericolo?-
-Conoscendoti, sarò in salvo prima ancora di gridare “Aiuto!!!”- lui ride e mi bacia.

Torniamo indietro, gli altri dormono, Kasumi è l’unica sveglia ma ci ignora, vuole lasciarci un po’ di privacy, di questo la ringrazio.
Domani partiremo per Nerima, sarà un lungo viaggio, ma con Ranma sono pronta ad andare ovunque.
Dormiamo vicini, ognuno col calore dell’altro. Non è stato facile ma ce l’ho fatta.

Io per lui e lui per me. Per sempre.





Salve a tutti!!!

Dato che la prima parte è piaciuta mi sono sentita ispirata e ho scritto il seguito. Spero vi soddisfi appieno come fa con me. In realtà si è praticamente scritta da sola. Chi si ricorda il nome della spirale? Qualcosa con il dragone mi pare. Non ho il manga adesso e non posso vedere L.
Dunque, spero vi piaccia. Grazie per essere arrivati fin qui.

Kunoichi_Chan009