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Autore: Elisa Stewart    04/06/2014    0 recensioni
[Dani/Santana]
Il periodo natalizio era sempre stato il suo preferito per svariatissimi motivi.
Innanzitutto, c’erano le vacanze! Poi c’erano le serate passate con gli amici. E per ultima, ma sicuramente non meno importante, c'era la neve.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Dani, Santana Lopez
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Dantana is the way!'
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Snow



Il periodo natalizio era sempre stato il suo preferito per svariatissimi motivi.
Innanzitutto, c’erano le vacanze! Oh sì, quanto le piaceva dormire fino a tardi, non sorbirsi le prediche di Gunther di prima mattina e non avere a che fare con clienti scorbutici che chiedono di rifare il cappuccino perché c’è troppo latte.
Poi c’erano le serate passate con gli amici, e non solo, senza preoccuparsi dell’orario e cose varie. Vero, Dani non aveva mai avuto molti amici, quindi non aveva mai partecipato a questo tipo di evento. Ma da quando era entrata a far parte della “comitiva” di una certa latina di nostra conoscenza, aveva iniziato ad amare quelle serate.
La mattina di Natale, poi, la adorava. Era sempre elettrizzata come una bambina quando si trattava di scartare i regali, o di vedere la reazione della già nominata latina al momento di scartare il regalo che aveva accuratamente scelto per lei.
E per ultima, ma sicuramente non meno importante, c’era la neve. Sin da quando era bambina le era sempre piaciuto osservare quei piccoli fiocchi candidi cadere dal cielo e unirsi agli altri per terra. Passava pomeriggi interi, davanti alla finestra di casa sua, a contemplarli e a domandarsi come fosse possibile una cosa così bella. E non era cambiata affatto. Infatti era davanti alla finestra, le mani appiattite contro il vetro, mentre aspettava che Santana, la famosa latina di cui si parlava prima, fosse pronta per uscire all’aperto. Lei lo era già, da un paio d’ore a dire il vero.
“Allora? Sei pronta?” Chiese ad alta voce, impaziente di uscire. Non ricevette risposta, ma dal corridoio spuntò la sua fidanzata, tutta imbacuccata. Fece un saltello sul posto quando la vide e la prese per mano, trascinandola fuori.

Santana era ferma sotto il tetto della veranda, le mani in tasca, il viso mezzo coperto dalla sciarpa, osservava la sua Danielle, china da circa un paio di minuti su qualcosa. Aveva insistito tanto per andare a giocare fuori quel giorno. Si comportava da bambina, ma era proprio per quello che la amava. Stava costruendo un pupazzo di neve, o almeno ci provava. Ogni volta che sembrava essere riuscita a mettere in piedi qualcosa, quel qualcosa crollava e lei iniziava a prendere a calci il cumulo di neve, ricominciando subito dopo. Santana iniziava a prenderci gusto a vederla così disperata. Ma decise che forse avrebbe dovuto darle una mano. Così le si avvicinò, sorridendo dopo il suo ennesimo tentativo andato male.
“Ti serve una mano?” Chiese una volta arrivatale dietro le spalle. Danielle scosse la testa.
“Ci devo riuscire!” Disse trafficando ancora con la neve.
“Perché non ti dedichi a qualcosa di più semplice, tipo un angelo della neve, per esempio.” Propose Santana affiancandola e chinandosi di poco per riuscire a vederla in viso. Era così tenera in quel momento, con quella sua espressione concentrata.
“Appunto perché è semplice.” Mormorò quella lanciandole uno sguardo divertito. La latina sospirò scuotendo la testa rassegnata. Ormai avrebbe dovuto saperlo: quando Danielle si fissava su qualcosa, niente poteva farle cambiare idea. Si inginocchiò accanto a lei.
“Ti do una mano.” Disse aiutandola a mettere su il primo pezzo del pupazzo. Dani le sorrise, baciandole la guancia e tornando a concentrarsi sulla sua opera.
Passarono tutto il pomeriggio a costruire quel pupazzo. Ogni volta che riuscivano a mettere su un pezzo, Dani cominciava a saltellare sul posto gioiosa, abbracciando Santana. Eh sì, sembrava proprio una bambina. E per questo motivo la latina ne era cotta.

“Finito!” urlò la più piccola delle due, allargando le braccia e osservando compiaciuta la loro scultura. Certo, era venuto un po’ sgorbio, ma sempre meglio di tutto ciò che era riuscita ad ottenere da sola. La mora sorrise e la guardo anch’essa compiaciuta. Notò quella luce negli occhi di Dani, e si accorse di quanto il suo sorriso fosse bello. Beh, in fondo era uno dei tanti fattori che l’avevano stregata.
“Contenta ora?” Chiese sorridendo dolce. La vide voltarsi verso di lei e saltarle letteralmente addosso, tanto da far cadere entrambe. Santana avvertì un brivido lunga tutta la colonna vertebrale. Ma sicuramente non era dovuto alla neve, nella quale era sprofondata. No, era per quelle labbra soffici e candide premute contro le sue e per quelle mani morbide e delicate che le accarezzavano le guance. No, infondo la neve non era poi così male.
  
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