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Autore: cinderella87    07/08/2008    10 recensioni
Quella vecchia bisbetica di Marge Dursley ha appena violato l'undicesimo comandamento: NON INSULTARE LILY E JAMES POTTER. Come reagiranno i coniugi Potter di fronte a cotanta insolenza? E se la vendetta giungesse oltre che per mano dell'amato erede anche per zampa di un pulcioso amico?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Dursley, Harry Potter, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Eccomi qui con una nuova one - shot! Questa volta ho intenzione di dedicarmi a cosa hanno pensato James e Lily dalla loro Godric’s Cloud (la loro nuova casetta lassù nel cielo blu) quando la “cara” vecchia babbiona della zia Marge si è permessa di insultarli… Oltre a loro due tra i protagonisti ci sarà anche il caro Sirius nei panni di Felpato…

Premetto che l’ inizio è un riassunto tratto dal libro di J.K. Rowling “Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban”.

Buona lettura!!

 

Vola Marge, vola quassà… che se ti prendo!!

 

Privet Drive numero 4

- Diventerai un bell’omone, Dudders, proprio come tuo padre. Sì ancora un po’ di brandy, Vernon… Ma quello lì… Quello lì ha l’aria poco sana, è così piccolo, succede anche con i cani, Il Colonnello Fubster l’anno scorso me ne ha annegato uno. Una specie di topo, ecco cos’era. Debole. Malnutrito. Dipende tutto dal sangue, come dicevo l’altro giorno. Cattivo sangue non mente. Ora, non sto dicendo che la tua famiglia ha qualcosa che non va, Petunia, ma tua sorella era la mela marcia. Capita anche nelle migliori famiglie. Poi è scappata con un buono a nulla ed ecco il risultato.

Harry fissò il piatto, uno strano ronzio nelle orecchie. La voce di zia Marge si faceva strada dentro di lui come uno dei trapani di zio Vernon.

- Quel Potter non mi avete mai detto che lavoro faceva.

Zio Vernon e zia Petunia erano molto tesi. Perfino Dudley alzò gli occhi dalla torta per osservare i genitori.

- Lui… non lavorava - disse zio Vernon, lanciando a Harry un’occhiata obliqua - Era disoccupato.

- Lo immaginavo! Un fannullone, un mangiapane a ufo, uno sfaticato che…

- Non è vero - disse Harry all’improvviso. Tutti tacquero. Harry tremava. Non era mai stato così arrabbiato.

- Va’ avanti, ragazzo, va’ avanti. Sei fiero dei tuoi genitori, vero? Figurati, due che si ammazzano in un incidente d’auto. Saranno stati ubriachi…

- Non sono morti in un incidente! - esclamò Harry scattando in piedi.

- sono morti in un incidente, piccolo perfido bugiardo, e ti hanno scaricato come un fardello sulle spalle dei loro bravi, operosi parenti! - strillò zia Marge furiosa - Sei un insolente ingrato moccioso…

Ma zia Marge all’improvviso tacque. Per un attimo, fu come se le mancassero le parole. Sembrava gonfia di una rabbia inesprimibile, una rabbia che continuava a premere, a premere da dentro. Si stava gonfiando come un pallone mostruoso, con lo stomaco che esplodeva dalla gonna di tweed e le dita simili a salsicce.

- MARGE! - strillarono zio Vernon e zie Petunia in coro, mentre il corpo di zia Marge cominciava a sollevarsi dalla sedia e a librarsi verso il soffitto…

 

 

Ma cosa ne pensano Lily (la mela marcia) e James (il fannullone) a Godric’s Cloud??

Scopriamolo…

- MA COME SI PERMETTE QUELLA CICCIONA?! IO NON SONO UNA MELA MARCIA! IO SONO E SARò SEMPRE IL PREFETTO PERFETTO! - strillava Lily inviperita.

James Potter non aveva mai assistito ad una scena del genere, era sconvolto.

Sua moglie, la sua dolce e comprensiva moglie sempre buona con tutti, si era tramutata in una Banshee! Anzi no… le sue urla erano molto più potenti di quelle di una Banshee!

Il peggio è che non aveva la più pallida idea di come calmarla!

- Dai Lily, tesoro, calmati! Lo sai benissimo che quella palla di ciccia non sa quel che dice! Ha il grasso che le blocca i neuroni! Non sei una mela marcia! - disse James sperando che, con le sue parole, fosse riuscito a placare l’ira funesta di Lily Evans Potter.

- JAMES STAI ZITTO! COME PUOI PRETENDERE CHE MI CALMI?! - tuonò la rossa sempre più inviperita.

- Per tutti i manici di scopa! Lily non avrei mai pensato in vita mia di vederti così imbolidata!

- Che fai Potter?! Sfotti?! Lo sai benissimo che siamo morti! Quindi evita di dire cose come “non avrei mai pensato in vita mia di vederti così imbolidata!” - disse Lily imitando la voce del marito.

Beh, Lily doveva ammetterlo, era davvero uscita di senno! Non avrebbe mai immaginato che potesse essere in grado di fare una simile scenata! Urlare cose senza senso era tipico di suo marito, ma forse lo stare troppo insieme l’aveva contagiata…

Mentre pensava a tutto questo, un piccolo sorriso comparve sul suo volto, ma durò pochi secondi perché il suo caro maritino aveva cominciato a strepitare come un ossesso…

- UN FANNULLONE?! BRUTTA VECCHIA GRASSONA, TESTA DI PLUFFA, CACCABOMBA AMBULANTE! MA COME OSI DIRE CHE IO JAMES-MI-SACRIFICO-PER-I-MIEI-CARI-POTTER SIA UNO SFATICATO?!

- Ah poi ero io quella che doveva calmarsi, eh? - disse Lily schioccando uno sguardo in stile “predichi bene, ma razzoli male” al marito.

- Lily ma hai sentito che hanno detto?

- Illuminami.

- Quella brutta versione baffuta di una “donna” insieme al venditore di trapani e alla cavallona hanno avuto il coraggio di definire il tuo adorato marito, caduto valorosamente in guerra nonché eroe del mondo magico, un fannullone, un mangiapane a ufo, uno sfaticato!

- Dai James, tesoro, calmati! Lo sai benissimo che quella palla di ciccia non sa quel che dice! Ha il grasso che le blocca i neuroni!

- Che fai ora? Copi le frasi?

- L’ho detto solo per farti capire che questa frase non va bene per calmare qualcuno.

- Lily per favore risparmiami una lezione sul “come confortare un morto quando la sua memoria viene disonorata”.

Lily stava per rispondere a modo al marito, quando la sua attenzione si concentrò nuovamente su ciò che stava accadendo in Privet Drive numero 4-.

La vecchia caccabomba, alias zia Marge, aveva appena affermato che Lily e consorte non fossero altro che due ubriaconi e il loro erede Harry stava difendendo l’onore dei genitori a spada tratta.

Anche James si era accorto di ciò che stava succedendo in casa Dursley , perché ora, invece di urlare insulti di ogni genere contro i “parenti”, stava tifando per il suo bambino.

- VAI COSì FIGLIOLO! DIFENDI IL TUO EROICO PADRE E Dì UN PO’ LA VERITà A QUELLA BALENOTTERA SPIAGGIATA!

Lily, in un contesto diverso, avrebbe assunto il tipico comportamento posato e rispettoso delle regole di buona educazione del prefetto perfetto che era, ma di fronte ad un simile insulto, non poteva che essere pienamente d’accordo con James!

Se qualcuno fosse entrato in quel preciso istante a Godric’s Cloud,avrebbe pensato che i Potter stessero tifando dall’aldilà la loro squadra preferita di Quidditch perché schiamazzi del genere si sentono solo allo stadio…

Ma proprio quando anche Lily aveva cominciato a scaldarsi incitando il figlio con urla e strepiti, Marge l’orca assassina aveva commesso il più grande degli errori.

Aveva insultato l’erede, l’unico figlio, il più giovane Cercatore del Grifondoro degli ultimi cento anni (orgoglio di papà), il futuro Ministro della Magia (speranza di mamma), aveva definito Harry Potter un insolente ingrato moccioso.

Questa sì che era la goccia che fa traboccare il calderone!

I coniugi Potter lanciarono all’unisono un grido disumano, dopodiché James declamò un elenco interminabile di Maledizioni ed improperi mentre Lily stava cercando sulla sua “Guida del Defunto: consigli utili su come trascorrere l’eternità” il modo per perseguitare quella vecchia cicciona baffuta.

James ormai era giunto alla seicento ventiduesima imprecazione, Lily aveva trovato il capitolo che le interessava “Come tormentare un parente odioso che insulta la tua memoria ”, quando la loro attenzione venne potata per l’ennesima volta quella sera agli avvenimenti del modo reale…

Il degno erede dei Malandrini, colto da un’ira funesta (peggiore di quella del Pelide Achille) , stava gonfiando la già enorme zia Marge!

James Potter per la felicità saltò sul tavolo e cominciò ad esibirsi in una sorta di danza della vittoria degna delle più famose tribù Africane ( il tutto consisteva nel dondolare convulsamente i fianchi mentre si agitavano le braccia ritmicamente in su e in giù e a destra e sinistra, canticchiando frasette in cui lodava sé stesso, il gene Potter e il lato Malandrino del figlio).

Lily Evans Potter invece lanciava degli urletti di felicità (per l’affetto mostrato dal figlio nei loro confronti) alternati a momenti di disperazione per le conseguenze che il suo pargolo poteva subire.

La zia-mongolfiera-Marge continuava a volare, più su, sempre più su e i Potter guardandola fluttuare nel cielo, non potevano fare altro che pensare

“Vola Marge… vola quassù, che se ti prendo..!!”

 

 

Ma c’è anche un’altra persona che quella sera ha preso parte a questa litigata storica…

Nascosto tra le aiuole di ortensie della zia Petunia, un grosso cane nero stava assistendo agli strani avvenimenti in casa Dursley…

Il cane era perso a contemplare con la bava alla bocca il banchetto dei Dursley, quando le sue fantasie popolate da brandy e torta vennero bruscamente interrotte dalle parole “saranno stati ubriachi”.

Una rabbia incontenibile lo invase, fu costretto a fare appello a tutto il suo buonsenso (e vi ricordo che stiamo parlando dell’impulsivo, ribelle, avventato Sirius Black) per impedirsi di entrare dalla finestra e sbranare quella grassona (ah dimenticavo, dovete anche tenere conto che era molto affamato e che un banchetto a base di Marge era molto invitante..).

I pensieri di vendetta di Sirius si placarono non appena vide il suo piccolo Harry, il suo adorato figlioccio, all’opera…

Non riuscì a contenersi!

Una sorta di latrato molto simile ad una risata riecheggiò nella buia e silenziosa Privet Drive.

 

Eh bravo il mio figlioccio! Vedo che nonostante tu sia cresciuto con questi babbani, lo spirito Malandrino non ti manca!”

 

Felpato riuscì a vedere Harry che scappava da casa Dursley e decise di seguirlo, non poteva lasciarlo solo! Doveva assicurarsi che fosse al sicuro!

E così il grosso cane nero riprese la sua missione più importante: fare da padrino ad Harry.

Nascosto vide il suo figlioccio salire sul Nottetempo.

Ora che il figlio dei suoi migliori amici era al sicuro,doveva terminare ciò che aveva lasciato in sospeso…

Felpato tornò a casa Dursley e potè vedere, con sua somma gioia, che i maghi del Ministero non erano ancora arrivati per porre rimedio al fattaccio.

Petunia, Vernon, Dudley e Squarta erano nel giardino di Privet Drive numero 4 ignari di ciò che stava per accadere…

Sirius-Felpato avanzò di corsa contro i suoi nemici e nel giro di dieci minuti la sua vendetta si era compiuta!

L’immacolato giardino ora sembrava un campo di battaglia!

Dove prima regnava l’ordine ora c’erano grosse buche, fiori distrutti e una grossa chiazza di pipì che macchiava l’immacolato muro della asettica casa Dursley!

Zia Petunia singhiozzava in preda a tic isterici, Dudley era scappato in casa dopo che il cane nero gli aveva strappato i pantaloni sul suo grosso sederone, Squarta uggiolava in un angolo (era spaventato perché Felpato gli aveva mostrato i suoi denti affilati..), zio Vernon invece era rosso come un peperone e sbraitava improperi mentre inseguiva il cane…

Sghignazzando (per quanto si possa dire che un cane possa sghignazzare), Felpato corse via nella notte pensando che finalmente aveva fatto ciò che aveva desiderato di fare da quando aveva conosciuto i Dursley…

 

 

  
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