Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: Pchan05    06/06/2014    17 recensioni
Dopo cinque anni dal mancato matrimonio, molto è cambiato nella vita di Ranma e Akane.
Un giorno, per partecipare ad uno strano concorso, i due si ritroveranno sposati. Entrambi sono convinti che presto potranno annullare la loro "finta" unione, ma non sarà così semplice.
Infatti, nelle clausole del "contratto" Ranma ed Akane non hanno letto che, per ottenere il divorzio, saranno costretti ad un matrimonio "forzato".... Dovranno dimostrare di vivere sotto lo stesso tetto e di comportarsi come una vera coppia di novelli sposini! A tenerli d'occhio sarà un Cupido in gonnella.......Nabiki Tendo.
Tra fraintendimenti, litigi, situazioni imbarazzanti, fidanzato di lei e spasimanti di lui, riusciranno, alla fine, i protagonisti ad annullare il matrimonio o dichiareranno, finalmente, di essere follemente innamorati l' uno dell'altra?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Nabiki Tendo, Ranma Saotome
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
 
 
…Se mi guardi negli occhi
Cercami il cuore
Non perderti nei suoi riflessi
Non mi comprare niente
Sorriderò se ti accorgi di me fra la gente
Sì che è importante
Che io sia per te in ogni posto
In ogni caso quella di sempre
L'Anima osa
E' lei che si perde
Poi si ritrova
E come balla
Quando si accorge che sei lì a guardarla
Non mi portare niente
Mi basta fermare insieme a te un istante
E se mi riesce
Poi ti saprò riconoscere anche tra mille tempeste
Un bacio è come il vento
Quando soffia piano però muove tutto quanto

E un'anima forte che non ha paura
Quando ti cerca è soltanto perché lei ti vuole ancora…
 
 
L’anima vola   ELISA


 
 
 
 
Era ancora assonnato e mentre sorreggeva la sua fumante tazza di caffè caldo aprì la porta. Dinanzi
si trovò l’ultima persona che sperava gli avrebbe fatto visita.
 
- È uno scherzo vero? Che vuoi?-
 
-È un dispiacere anche per me credimi, ma ti devo parlare-
 
-Io non ho nulla da dirti-
 
-Ho detto parlarti non ascoltarti- le piaceva puntualizzare l’ovvio.
 
-Hai cinque minuti non di più-
 
-Credimi se riuscirò, anche di meno- con un semplice gesto della mano la fece accomodare.
 
Nabiki per un attimo si soffermò a guardarlo. Non poteva negarlo era un bel ragazzo.
Indossava dei boxer strettissimi colore grigio scuro e  una t-shirt nera aderente che metteva in risalto
un corpo ancora molto allenato. Sembrava il manichino di una nota casa di biancheria intima.
I capelli erano lievemente arruffati e l'aria ancora assopita lo rendeva dolce ma nel contempo sexy.
 
-Devo dire che mia sorella ha gusto!-
 
-Se sei qui per complimentarti sulle scelte amorose di tua sorella puoi anche levare le tende e   
comunque tu non sei il mio tipo-
 
-Tranquillo sarai anche un bel vedere ma io sono abituata al top- lui la guardò con indifferenza. Del
suo parere non gli interessava nulla.
 
La mezzana si avvicinò al piano della cucina prendendo la caraffa ancora fumante dell’amara 
 bevanda e se ne versò una tazza.
 
-Però lo sai fare! Altro punto a tuo favore-
 
- So fare questo ed altro…..Akane lo sa! –
 
-Oh, so bene che ultimamente stai…come dire…allungando i tentacoli-
 
-Quello che accade tra me e tua sorella non è affar tuo- sapeva troppo per i suoi gusti.
 
-Quello che NON accade vorrai dire- sghignazzò continuando a sorseggiare dalla bianca tazza.
 
-Maledizione Nabiki i cinque minuti sono passati!! –
 
-Va bene vengo al dunque...sai che oggi c'è il matrimonio vero?-
 
-La pagliacciata vorrai dire- sorrise sbuffando dal naso
 
-In effetti avremmo bisogno di un clown…-
 
-Saotome non ti basta?-
 
-Ma lui sarà impegnato con la…sposina-
 
-Attenta, sono delicato di stomaco, poi vedrò Akane in serata. Partiremo per un viaggetto. In effetti è così che si conclude un matrimonio, giusto?- Era sicuro di sé.
 
-Non ne sarei così convinta, fossi in te-
 
-Tu dici?-
 
-Come hai appena detto, sarete entrambi occupati a prendere un treno, ma per destinazioni diverse!-
 
-Di che diamine stai parlando?-
 
 -Mi spiace deluderti ma Akane sarà in viaggio con Ranma per la sua breve ma intensa luna di miele....-
 
-....Ma certo, adesso capisco perché tanta insistenza. Guarda caso l’altro ieri mi ha chiamato il primario di una notissima clinica ad Osaka ed ha insistito per conoscermi e guarda caso la partenza è prevista stasera. Tu non ne sai niente giusto?-
 
-E cosa vuoi che ne sappia io di cliniche ed animali!-
 
- Ti credi  furba vero? Ma Akane verrà con me-
-E tu pensi che rinuncerà al regalo fatto dal suo amatissimo papino per seguire TE in un noiosissimo incontro di lavoro?-
 
-Akane non mi ha detto nulla di questo viaggio-
 
-Perché ancora non lo sa, ti ho detto che è il regalo dei genitori, una sorpresa, shhhh- lo beffeggiava
 
-Una sorpresa ideata da una mente diabolica come la tua-
 
-Più che diabolica direi geniale, comunque se a te piace quel termine usalo pure- sghignazzava
 
-Ma davvero credi che un week-end possa cancellare quello che c’è tra me e Akane?-
 
-E tu davvero credi che il tuo sorriso ed i tuoi modi melensi possano cancellare quello che c’è tra   Ranma e Akane?-
 
-Tra loro non c’è più nulla, è finita tempo fa-
 
-No no no no no no – mosse l’indice in senso di diniego facendo schioccare in silenzio la lingua      - È  qui che ti sbagli dottorino, tra loro non è mai finita e mai finirà!-
 
-Possibile che tu non ti arrenda neanche dinanzi all’evidenza? Sei messa proprio male!-
 
-Veramente io non mi trovo tanto male- strizzò l’occhio dopo essersi rimirata
 
-Hai capito bene a cosa alludo. Perché ti ostini ancora? Eppure in passato lui l’ha fatta soffrire e  tanto direi. Dovresti volere il meglio per tua sorella-
 
- Hai ragione quello zuccone in passato l’ha fatta soffrire, ha sbagliato e non poche volte, ma anche mia sorella ha le sue colpe.-
 
-E allora perché tanta ostinazione Nabiki?-
 
-Una sola parola FELICITÀ o amore fai un po' tu-
 
-E lui è l’unico che può renderla felice mentre io no ovviamente!-
 
-Però, sei anche perspicace!-
 
-Tu invece mi deludi-
 
-Detto da te....-
 
-Sei troppo presuntuosa per i miei gusti, comunque illuminami su questo rapporto idilliaco-
 
- E va bene ma solo per questa volta- lui la guardò di sbieco....-Vedi Shinnosuke tu non c’eri e non  li hai mai visti insieme. Io non parlo di loro come una banale coppia, loro andavano oltre. Avrebbero rischiato la vita senza esitazione per aiutarsi-
 
-Hai detto bene, lei ha rischiato la vita per lui e non una sola volta-
 
-Ma anche Ranma se è per questo.....ti dice niente Orochi? Tu più di tutti dovresti saperlo...- lui la     guardò e in un flash ricordò quell'avventura stramba e pericolosissima.
 
-Anche io darei la vita per tua sorella, senza esitare un solo istante!-
 
-Perchè ti ostini? Perché Akane? Sei un bellissimo ragazzo, sei intelligente, sexy, non avresti problemi ad avere qualsiasi ragazza-
 
-Perché tua sorella è la mia felicità-
 
-No! Lei sarà la tua dannazione. Con me o senza di me tornerà prima o poi da Ranma e tu…-
-Da quando ti preoccupi per me?-
 
-Ma io non mi sto affatto preoccupando, ti sto solo risparmiando tempo-
 
-Questa volta a perdere tempo non sarò io. Credi che quattro chiacchiere messe su ad arte mi  indurranno a rinunciare alla persona più importante della mia vita? Ti sbagli Nabiki-
 
-Shin Shin Shin….tra due settimane di te resterà a stento il ricordo-
 
-Nabiki io non volevo ma a quanto pare devo scendere al tuo livello e iniziare a giocare con i tuoi    stessi mezzucci-
 
-Non mi minacciare dottorino….anche perché io non perdo mai!-
 
-Ma io non ti sto minacciando….il mio è un avvertimento. Vuoi la guerra e la avrai! Non credere     che mi risparmierò solo perché sei mia cognata-
 
-Non siamo parenti.-
 
-Ma smettila sei ridicola-
 
-Tu o io …dottoruncolo- era stufa. Era il momento di agire. - Ricordati poche settimane e sarai fuori, eliminato, game over!!-
 
-Il messaggio l’hai detto ora sparisci!-
 
-Buon week-end Shin e....divertiti ad Osaka! Non ti scomodare conosco l’uscita.-
 
Chiuse la porta e udì lo schianto. Shinnosuke aveva lanciato la sua tazza verso la porta, frantumandola.
 
-Mi dispiace ma un giorno mi ringrazierai ...-
 
-Dannata se credi di farmi fuori ti sbagli tu e quel maledettissimo Saotome....-
 
Corse a vestirsi, la partita non era chiusa. La mezzana aveva vinto una battaglia, non la guerra!
 
 
 
 
 
 
**********
 
 
 
 
 
-Ranma sbrigati, ma quanto ti ci vuole dannazione!-
 
-Porcellino non avere ansia sono io lo sposo-
 
Ranma quella mattina era stato più scrupoloso del solito. Aveva passato una crema balsamo dopo essersi rasato per bene e la doccia era stata più lunga del dovuto. Voleva essere impeccabile.
 
-Fai pure lo sbruffone ne riparleremo tra qualche ora –
 
Ryoga aveva dormito da Ranma. Avevano chiacchierato per quasi tutta la nottata e tra ricordi e film spinti, avevano piacevolmente trascorso la vigilia delle nozze.
 
-Chi sarà?- avevano bussato alla porta. L'ex vagabondo si era alzato curioso.
 
-Ryoga se è il postino firma tu, due minuti e sono pronto- gli disse il codinato
 
-Ma sei sicuro che il testimone debba apr.....-le parole gli morirono in bocca
 
-E tu che diavolo vuoi?-
 
-Chi è amico?- urlò dal bagno
 
-Ranma ma il tuo postino è uno che aveva il vizio di portarsi uno scopettone sulle spalle?-
 
-Ma che cavolo dici Pchan?- Uscì a controllare
 
Shinnosuke entrò senza chiedere permesso
 
-Saotome!!!-
 
-Toh, quale dispiacere.... il dottorino è venuto a farmi gli auguri di persona!-
 
-Cosa credi di fare?-
 
-Non ricordi….? Ah, già la tua memoria!! Comunque oggi mi sposo….con Akane!- Lo stava scimmiottando
 
-Non alludo a quello povero idiota ma al viaggio-
 
-Viaggio... ? Che? Sei fuso ...queste nozze ti hanno stravolto –
 
-Ma bene, bene a quanto pare ti ho rovinato la sorpresa... oh come mi dispiace!-
 
-Se mi dici di che diamine stai parlando...!-
 
-Dell’ultima idiozia messa su dal genio del male-
 
-Non parlare così di Nabiki non te lo consento-
 
-Siete due degni compari-
 
-Se la smettessi e arrivassi al sodo....avrei un po’ di fretta non voglio far tardi...il MIO maschiaccio mi aspetta-
 
-Lei non è e non sarà mai TUA anche se la iena ha pensato di farvi regalare dai vostri genitori un week-end romantico…il viaggio di nozze! - Lo disse disgustato
 
-Io adoro quella ragazza, è proprio una brava cognatina!- rise di gusto
 
-Siete patetici e stupidi-
 
-Ti ho detto di andarci  piano con le parole, non tollero che si manchi di rispetto ad una signora-
 
-Signora dici? Io direi figlia del diavolo, comunque Akane non gradirà questa sorpresa-
 
-Ma se ti dà tanto fastidio perché non ti aggreghi?....Viaggeremo in tre e dormiremo nello stesso letto, staremo un po’ strettini, ma....- Continuava a  beffeggiarlo.  Il veterinario digrignò i denti.
 
-Aspetta, aspetta... non vieni perché non puoi! Cosa c'è qualche animaletto ha fatto la pupù liquida e devi mettergli il tappo?- Rideva
 
-Loro hanno più cervello di te bestia! Comunque non servirà un week-end ad allontanarmi dalla mia donna-
 
-Scommettiamo?- La tensione stava raggiungendo i livelli massimi.
 
-Ragazzi calmiamoci- intervenne Ryoga che fino a quel momento aveva deciso di restarsene in        disparte.
 
-Hai chiamato i rinforzi… metti a cuccia il maiale-
 
-Ehi ma ce l’hai con me? Ranma ce l’ha con me? –
 
-Credo proprio di sì Ryoguccio- lo guardava complice.
 
-Guarda che non ci metto niente a prenderti a calci nel didietro e saranno così forti che dopo dovranno  ricucirtelo, scopettone smemorato!!-
 
-Se fossi in te c’andrei piano…lui è meno paziente di me e ti farebbe tanto male- aggiunse  Ranma
 
-Ma che paura!- Il dottore simulò il gesto di una persona spaventata. Non era tipo da lasciarsi intimorire.
 
-Non solo sei smemorato, ma anche stupido!-
 
-Detto da te....Ma tu davvero credi che lei cadrà ai tuoi piedi? Dopo quello che ha subito? –
 
-Vattene, te lo consiglio- si stava scaldando e non era buon segno
-Io non ho finito!-
 
-Tu dici?-
 
-Oh invece tu ora mi ascolterai con le buone o con le cattive-
 
-Scopettone vuoi davvero prenderle oggi...- Lo ignorò e vuotò il sacco
 
-Tu e Nabiki non siete tanto furbi come credete. Io non volevo ma ho dovuto fare una telefonatina-
 
-Al tuo strizzacervelli?-
 
- Ha ha ha. Se fossi in te leverei quel ghigno visto che avrai altro a cui pensare e non sarà divertente-
 
Smise di ridere. Iniziava ad avere un brutto sentore.
 
-Vedo che hai smesso di dire stupidaggini....-
 
-Senti dì quello che devi e poi aria...!!- intimò Ryoga al limite della pazienza
 
-Va bene.... Oggi la mia stupenda ragazza riceverà gli auguri da una gattina di tua conoscenza e le    ricorderà chi sei, dà un po’ un’occhiata.- Gli passò il telegramma che Akane avrebbe ricevuto in   mattinata.
 
Lo lesse, erano poche righe ma facevano tanto male. Il sangue del codinato si gelò. Akane non avrebbe retto. Il suo viso mostrava il suo timore. La sua più grande paura. Perderla.
 
-Cosa c'è, non ridi più...peccato che non ci sia qui anche la iena, quanto avrei voluto vedere la sua espressione.- Ora era lui a schernirlo. Avrebbe lottato con tutte le sue forze per Akane.
 
-Bastardo! Dici di volerle bene ma le riapri una vecchia ferita solo per una tua vendetta!-
 
- Proprio perché la amo le ricordo chi sei e cosa le hai fatto.-
 
-Io non ho fatto nulla!!!-
 
-Non è me che devi convincere-
 
-Non pensavo che saresti caduto così in basso-
 
-Parli proprio tu Ranma....Siete voi che mi avete costretto a giocare sporco. Mi spiace ma se credi   che con Akane metterai un’altra tacca sulla  lunga lista delle tue prede, ti sbagli.-
 
-Ma quale tacca e quale lista, tu stai delirando!-
 
-Avanti Saotome ho capito sai? Tu vuoi solo scopartela-
 
Se non ci fosse stato Ryoga lo avrebbe ucciso.
 
-Maledizione Ryoga lasciami, hai sentito quello che ha detto?-
 
-Ranma non ora-
 
-Bravo Ranma dai ascolto al tuo saggio amichetto. Ryoga visto che ci sei spiegagli che Akane   merita il meglio e non è certo lui. Secondo te lei, dovendo scegliere tra un brillante dottore in  carriera, intelligente, dolce, che non l’ha mai fatta soffrire e che la ama veramente, e uno stupido,     “trombaiolo” senza cervello che non si è mai dichiarato preferendole quattro sciacquette  insignifìcanti, facendola sempre soffrire, per chi opterà? Anche se hai poco sale in zucca la risposta  saprai dartela da solo-
 
-Vai a farti fottere! - Era  livido dalla rabbia.
 
-Oh io non andrò a fottere, ma farò di meglio, farò l’amore e con Akane, la mia ragazza!-
 
 Ormai il   palestrato non era più in sé. Rimbombavano nella mente quelle parole. Akane non si doveva toccare.
 
-Ranma, calmati non vuoi che Akane ti veda in queste condizioni? - Era un fascio di nervi.
 
-Shinnosuke adesso vattene e credimi io non ho nessuna sposina sull’altare che mi aspetta. Posso benissimo spaccarti il muso e non solo- Ryoga era allo stremo. Non avrebbe trattenuto il codinato oltre.
 
-Stai calmo, sto andando via.. Lui mi ha capito. Akane merita il meglio.-
 
Non parlava più, era tutto maledettamente vero.
 
-Congratulazioni goditi pure le nozze. Due settimane e sarai fuori dalla nostra vita per sempre.-
Uscì
 
 
Ranma si inginocchiò sbattendo i pugni sul pavimento, era furioso. Avrebbe voluto ribattere ma quel dannato aveva centrato il punto. Lui non era degno di Akane. Lei era troppo!
 
-Ryoga lui…lui ha ragione, io non la merito- Era distrutto, annientato
 
-Amico calmati non vorrai dar peso alle parole di un demente stupido e geloso! Ha paura-
 
-Ryoga non è lui a doversi preoccupare, ma io-
 
-Che ne hai fatto del Ranma Saotome che non si arrende mai….specie dinanzi alle sfide più dure?-
 
-Questa volta è diverso-
 
-Diverso...?-
 
-Ti rendi conto che Akane non appena leggerà quel maledetto biglietto....ho fatto tanto per costruire un rapporto decente e ora rischia di andare tutto a puttane-
 
-No, lei non ti metterà mai fuori dalla sua vita, e ora rialzati. Il posto di Akane è accanto a te- lo     guardò. Non poteva arrendersi, non ora a un passo dalle nozze.
 
-Ok…lotterò, per lei- sospirò poco convinto
 
-Cosi ti voglio! Ora vai a  riprenderti la tua donna o quant’è vero che mi chiamo…. –
 
-Pchan-
 
-Ryoga, fesso,mi chiamo Ryoga! Giuro che non ti rivolgerò mai più la parola!!-
 
-Su andiamo- sorrisero
 
-....Però un cazzotto potevi darglielo-
 
-Akari mi avrebbe massacrato. Ha detto che non devo essere violento altrimenti….-
 
-Capito, non ti fa ….-
 
-Intingere il wurstelone nel purè di patate-
 
-Ryoga sei proprio un porco-
 
-Senti chi parla. Muoviti che se ti va bene….-sghignazzò
 
La rabbia era sbollita ma l’ombra della preoccupazione aveva scelto come dimora fissa il cuore del codinato.
 
 
 
 
 
********
 
 
 
 
 
-Nabikì ma sei bellissima fatti guardare. Ma chi è quel genio che ti ha vestita- Pierre si beava del suo lavoro.
 
La castana indossava un abito scivolato di seta fino al ginocchio. Il dietro era profondamente scollato fino alla parte bassa della schiena. Scarpe e borsa erano in tinta con l’oro del vestito. Aveva appena alzato qualche ciocca laterale dei capelli mettendo in mostra il suo bellissimo viso.
Pierre invece quel giorno era vestito in un elegantissimo completo giacca, pantalone, e gilet prugna con riflessi rosa che richiamavano la cravatta posata sulla camicia nera.
Non avrebbe mai rinunciato ad essere estroso.
 
-Mio divin ho il migliore personal stylist del mondo!! Smack smack- Si erano baciati senza neanche   toccarsi le guance.
 
-Allora ti gusta mia belle?-
 
-Pierre è tutto incredibilmente.....eccezionale, non ho parole, non sembra neanche più casa di mio padre!!-
 
Il giardino era stato curato ed arricchito con fiori bianchi e gialli. Decine di camerieri  si davano da  fare per il catering del pranzo, che ci sarebbe stato dopo la funzione.
 
In posti strategici erano stati posizionati lunghi tavoli con pietanze francesi, italiane e tipiche del Giappone.
 
Il dojo era stato allestito in maniera impeccabile.  Piante e fiori adornavano gli angoli più vuoti. Le sedie per gli invitati erano  rivestite di una pregiata stoffa bianca, impreziosite da un fiocco giallo elegante che cadeva fluente  dietro lo schienale.
Un lunghissimo tappeto di tulle bianco a più strati ricoperto da tantissimi petali dai colori tenui, si   estendeva dall'entrata del dojo all’altare. Quest'ultimo era la perfetta cornice per un agognato “sì”.     Aveva la forma di un semicerchio ricoperto di iris e margheritine di colore  bianco e giallo. Da un   lato vi era l’altare con tutto l’occorrente per la cerimonia, dall'altro quattro sedie. Due messe    lateralmente per i testimoni e due sistemate una accanto all’altra per gli sposi.
 
 
 
Ryoga e Ranma erano arrivati.
 
-Oh mon dieu ho una visione celestiale Nabikì!! Non uno ma due fustacchioni!!-
 
-Sono Ranma ed il suo testimone Ryoga, che è etero-
 
-Lo immaginavo......-
 
-Ranma a quest’ora arrivi? Ti ricordo che sei tu che devi aspettare la sposa e non il contrario!!- La mezzana era agitatissima, anche se cercava di nasconderlo.
 
-Scusami ma ho avuto un contrattempo spiacevole e dalla labile memoria-
 
-È passato da te… ostinato il tipo-
 
-Si è scomodato per dirmi del viaggio…c’è altro che devo sapere Nabiki?-
 
-Ovvio che no- quello non era il momento per parlargli delle clausole del contratto, lo avrebbe fatto al ritorno del loro viaggio.
 
-Non dire nulla ad Akane, lasciale la sorpresa-
 
-Io non credo gradirà-
 
-Tu non preoccuparti, a lei ci penso io-
 
-Iena... non lo sottovalutare, ha iniziato ha giocare sporco-
 
-Che intendi?-
 
-Leggi qui...- le aveva passato la copia del telegramma che il veterinario si era premurato di fargli    leggere.
 
-Maledetto scopettone, questa me la paga!!- Era furiosa. Ora sì che non si sarebbe fatta più alcuno scrupolo.
 
-Nabiki, e se fosse lui quello giusto?-
 
-Non ti ci mettere anche tu-
 
-So che non vuoi sentirlo ma dovresti metterlo in conto....-
 
-Zuccone rispondimi: la ami?-
 
-Sì-
 
-E sei disposto a tutto per lei?-
 
-Ovvio-
 
-Allora lotta e conquistala!!-
 
-Io ce la metterò tutta ma...-
 
-Non voglio ma....Ora fila a vestirti!-
 
-Lo farei se trovassi il mio testimone- quel poverino di Ryoga era stato momentaneamente preso in ostaggio dal wedding planner.
 
 
 
 
-Ma lo sai che dovresti mettere il prezzo su questi muscolacci ?-Non smetteva di tastarlo.
-Giù le mani! Ma chi diavolo sei?-
 
-Oh mon petit io sono il wedding planner, ma tu puoi chiamarmi Pierre-
 
-Senti Pierre wedding planner, hai tre secondi per levarti dai piedi o giuro che…-
 
-Ti prego dimmi che mi sculacci! - L’ex vagabondo era allibito.
 
-Oh Kami ma cosa sei?-
 
-Lo vuoi scoprire?-
 
-N-Nooooo!!!!-
 
-Akari, Riku, NABIKIIIIIII!!!! - Era spaventato.
 
-Pierre lascia in pace il testimone-
 
-Ma Nabikì non facevo nulla di male, saggiavo la consistenza di….oh mon Dieu ho le vampate tu sei il fiancê, il superlatìv, l’irresistibile, il sublim, Ranmà-
 
-Continua, vai forte amico! - Era il solito vanesio.
 
-Olalà se mi dai la carica con il tuo spinotto vado ancora più forte!! - Il codinato guardò Nabiki con un pessimo presentimento.
 
-Già zuccone lui...come dire è....-
 
-Amore sono gay e tu mortalmente, noiosamente etero lo so. Ma non è che cambi idea?-
 
-Direi che NO!-
 
-Non sai che ti perdi-
 
-Preferisco perdere che prendere determinate…sorprese  -
 
- Ma io ho ne una bellissima - iniziò a toccarlo.
 
-Senti…coso se non la smetti  dimentico che sei un’amichetta di Nabiki e sono guai…grossi guai-
 
-Je ador gli uomini scurrili oui!! E adoro i guai grrrrossi !!- Era peggio di Nabiki con le frasi ambigue.
 
-Ed io che credevo di essere al sicuro senza Happosai? Ma questo è peggio senza dubbio-
 
-A proposito dov’è ?- Domandò il testimone.
 
-Viaggio di allenamento e raccolta di zuccherini per il suo  tesoro- il volto era disgustato.
 
-Chi è questo Happosaì?- Chiese il curioso francesino.
 
-Un tuo degno compare – Rispose il palestrato.
 
-Non direi a lui piacciono le femminucce- ironizzò Nabiki.
 
-Oh ti prego Nabikì a chi mi paragonate? Ad un vecchio maniaco etero  bavoso?-
 
Lo guardarono Pierre era unico.
 
-Che c’è? Cosa avrò mai detto?.....- Poi con indifferenze riprese col suo adorato sposo muscoloso    -....Ranmà allora mi mostri il tuo enorme problema? –
 
-Eh? Ancora?-
 
-Pierre contegno, Ranma, Ryoga via a cambiarvi!- La mezzana ristabilì l’ordine o quasi.
 
-Daikì Daikì! Ciao, come stai?- si avvicinò al legale che si era accostato alla sua dolce metà. Il personal stylist era davvero incorreggibile.
 
-Pierre quante volte ti devo dire che a me non piacciono gli orologi a pendolo? Sono più un tipo da  sveglia- al legale piaceva stuzzicarlo. In fondo il wedding planner era un tipo eccentrico ma sapeva fermarsi.... o così sperava.
 
-Io invece adoro quelli a  cucù…posso vedere il tuo orologione?-
 
-Per fargli fare cucù ho bisogno di una casetta –
 
-Ma io se è per quello ho un tunnel-
 
-Per lui sarebbe della morte e noi non vogliamo che muoia, vero Pierre? -Si intromise la mezzana
-Ma oui mon chere...però che spreco....-sbuffò pesantemente, il periodo di secca era destinato a continuare.
 
-Grazie amore- il fascinoso avvocato la abbracciò con impeto.
 
-Figurati, salvaguardo i miei interessi- si baciarono davanti ad un nauseato Pierre.
 
-Uffì tutti mi sfuggono. Ehi tu cosa fai con quella! Portala là! E tu quei fiori!! Nel dojo!! Su su scattare!! Se non ci fossi io....-  riprese a malincuore a dare le direttive.
 
 
********
 
 
 
 
 
-Allora come procede qui?- La castana era entrata in camera della sposa dove ad aiutarla c'erano Kasumi e Nodoka.
 
-Tutto bene capo- ridevano
 
-Spiritose-
 
-Dove sono Emi e Riku?- Chiese la maggiore.
 
-Con Ono ed Akari-
 
-Ecco fatto!- Nodoka aveva chiuso il vestito.
 
-Fatti vedere… oh Kami bambina sei meravigliosa!- La ammirò con sguardo sognante.
 
-Grazie Nodoka- la giovane sposa era imbarazzata.
 
-Piccola sei la figlia che non ho mai avuto. Ranma è fortunatissimo-
 
-Nodoka io non so che dire.....-
 
-Non devi dire nulla ma puoi fare una cosa…-
 
-Cosa?- Chiese trepidante.
 
-Fallo felice come lui farà felice te-
 
Lei annuì istintivamente.
 
-Ora vi lascio vado dal mio bambino- senza aggiungere altro la signora Saotome guardò la mezzana e uscì.
 
-Tieni Akane metti questo -era un punto luce, lo stesso che aveva indossato Kasumi il giorno delle sue nozze.
 
-Kasumi ma questo è… della mamma-
 
-Già lei non c’è ma con questo la sentirai vicina… oh Akane sarebbe fiera di te, sei bellissima- si abbracciarono mentre stille piene di ricordi scendevano lentamente.
 
-Adesso basta o si guasterà il trucco- Nabiki non poteva permettersi di ricordare, non ora. C’era  troppo in ballo.
 
-Nabiki ma insomma non c’è un matrimonio dove non si piange e non c’è funerale dove non si ride- disse la saggia sorella.
 
-A questo matrimonio non si piangerà Kasumi, bastano le lacrime di papà! A proposito puoi andare a chiamarlo…è ora-
 
-Ok vado- tempo di dare un altro bacio alla sorella e andò via.
 
-Sei pronta?-
 
-Credo di s-sì- con la castana non avrebbe finto.
-Tieni metti questa..-
 
-Ma Nabiki... - era un giarrettiera blu
 
-Certo! Non puoi sposarti senza qualcosa di blu, di vecchio, di nuovo, di prestato e di regalato-  contava sulla punta delle dita tutto ciò che non sarebbe mancato.
 
-Nabiki ma non ti sembra di esagerare per un matrimonio fasullo?- C'era una triste consapevolezza in quella frase.
 
-Sì ma gli altri non lo sanno- per le nozze della sorella aveva curato tutto. Sperava vivamente che    per Akane fossero le uniche.
 
 -Cosa c'è Akane?- La vedeva strana e sapeva il perché.
 
-Niente, è che  ho un peso qui, una specie di ansia – indicò la parte dello stomaco, ma il vuoto era all’altezza dell’organo posto più sopra, verso sinistra.
 
-Ansiosa per una farsa?- La bomba stava per scoppiare
 
-Mi conosci bene vero?-
 
-Già sputa il rospo…-
 
-Stamattina tra i vari auguri arrivati per posta c'era questo- glielo porse, era il biglietto della micetta spelacchiata.
 
"Conglatulazioni. Ci sei liuscita lagazza violenta. Ma allivi semple in litaldo.
Salai semple la seconda. Un bacio al  mio tenebloso scemone. Lui sa dove!" Shan pu.
 
Nabiki la guardò, Akane aveva lo sguardo basso e stava soffrendo.
 
-E allora?-
 
-Non hai letto?-
 
-Akane non permettere a nessuno di dirti che sei seconda, mai, specie il giorno delle tue nozze!-
 
-Ma in questo caso è un dato di fatto-
 
-Ho imparato una cosa nella vita...la gente dice tante cose e la maggior parte di esse non sono vere. Il più delle volte, anzi molto spesso, le apparenze ingannano. Pensa a quando tu e Ranma vi siete     incontrati, cosa ricordi?-
 
-Eravamo in palestra ad allenarci e lui era una ragazza-
 
-E dopo…-
 
La ragazza arrossi -Beh in bagno nudi...entrambi, solo che lui era un uomo-
 
-Quindi…-
 
-Ma è diverso, invece loro…io li ho visti-
 
-Non può essere un equivoco e come al solito tu hai frainteso?-
 
-Vorrei crederci…ma noi ci eravamo lasciati e lei non vedeva l’ora di...- tremava
 
-Credi sia davvero quel tipo di ragazzo? È di Ranma che stiamo parlando, comunque fossi in te ne  parlerei con lui una volta per tutte. Pensaci, che motivo avrebbe ora di mentirti?-
 
-Già in effetti-
 
-Ah Akane,  per una volta fidati!- Lei la guardò.
 
Ci avrebbe seriamente riflettuto.
 
 
 
-Sono io posso entrare?-
 
-Certo papà-
 
-Oh bambina mia sei…stupenda –
 
-Grazie –
 
-Buuaah buuaah –
 
-Ecco lo sapevo. Non mi allagare la camera –
 
-Nabiki almeno oggi ti prego…-
 
-E va bene ma con moderazione…- sorrise
 
-Ora vado prima che giù qualcuno combini qualche guaio…non tardate –
 
-Sei pronta?- Soun indossava un abito tradizionale giapponese da cerimonia scuro.
 
-Sì papà –
 
-Oh piccola mia… Tua madre...lei…- non resistette e pianse ancora.
 
-Papà mi sposo, non vado mica a morte!-
 
-Lo so.... è che sembra ieri che ti vedevo rincorrere i bambini nel parco e fare a botte come un maschiaccio......-
 
-Papààààààà!!-
 
-Akane voglio che però sappia una cosa - tirò su col naso
 
-Dimmi- alzò lo sguardo verso di lui.
 
-Quando ti ho forzato a fidanzarti con Ranma sono stato uno sprovveduto, un egoista-
 
-È acqua passata non preocc...-.la bloccò
 
-Ti prego ...-annuì per farlo parlare
 
-Ho sbagliato e di grosso perché non si può comandare al cuore...ma.. ma ora sono contento! Dovresti vederti piccola mia sei così raggiante, bella, unica e sai cosa mi fa pensare che lui è quello giusto?-
 
Lei lo guardò aspettando con impazienza che continuasse il discorso
 
 - Perché hai lo stesso sguardo di tua madre quando mi ha sposato e lo stesso che aveva quando siete nate tu e le tue sorelle. L'espressione che solo una persona innamorata può avere.-
 
Non parlò e il cuore prese a pompare velocemente, inspiegabilmente.
 
-Ora credo che possiamo andare e ricordati io sarò sempre il tuo papà-
 
Lo abbraccio forte.
 
-Grazie e hai ragione tu sarai sempre il mio solo, unico, meraviglioso  papà. Ti voglio bene-
 
-Anch'io piccina su... non facciamolo attendere più-
 
-Pensi che potrebbe cambiare  idea?-
 
-Non credo stavolta succederà e poi ci sono due mastini a braccarlo...Nabiki e Nodoka-
 
-Poveretto non ha scampo –ridevano
 
 
 
 
 
**********
 
 
 
 
 
Intanto in un’altra camera di casa Tendo…
 
-Allora figliolo sei emozionato?-
 
Ranma era alle prese con il nodo della cravatta mentre suo padre anziché aiutarlo si cimentava in una pantomimica conversazione padre-figlio davanti ad un incredulo ma divertito Ryoga.
 
-No perché dovrei essere nervoso? Sto solo per sposarmi!-
 
-Bravo le emozioni sono per le femminucce- Ranma lo guardò truce era il solito.
 
-Figliolo comunque da buon padre voglio illustrarti il vero senso del matrimonio -il corvino si ridestò, magari nella sua idiozia  poteva illuminarlo.
 
-Stasera dacci dentro, voglio l’erede!!-
 
-Ecco appunto! E questo sarebbe il senso del matrimonio?-
 
-Ovvio che no –
 
-Ah c’è altro -si portò una mano sul volto.
 
-Ranma lascialo parlare-
 
-Ryoga anche tu?- Se la rideva.
 
-Ricordati di darle sempre ragione-
 
-Se hai finito.....-
 
-No, ho appena iniziato-
 
-Andiamo bene-
 
-Nega sempre anche l’evidenza. Detto questo, tieni sempre a mente che tu sei l’uomo, quello che    porta i pantaloni. La donna deve sottostare ai tuoi ordini, illudila, falle credere che sia lei a condurre il gioco….-
 
In quel momento entrò Nodoka fasciata in un bellissimo kimono tradizionale verde speranza e lo squadrò
 
 - Emh.... amala figliolo! Trattala come una regina e segui sempre i suoi saggi consigli-
 
-Scusi ma cosa ne è stato dei pantaloni, dell'uomo, di illuderla...? – L’ex vagabondo si stava sbellicando dalle risate.
 
-Ryoga sei giovane ed inesperto! Alla mia età capirai. Ciao moglie sei bellissima, una dea, saggia…molto-
 
Sguainò la katana- Genma è meglio che tu vada ad aggiustarti i pantaloni e ricordati di intrattenere gli ospiti e non mangiare nulla, intesi?-
 
-Ce-Certo- e sotto le risa di Ranma e Ryoga uscì dicendo un’ ultima cosa  -Hanno sempre ragione, sempre!-
 
-Ryoga per favore potresti lasciarmi un minuto sola col mio bambino?-
 
-Certamente, a dopo amico! Ora sì che sei in buone mani-
 
La madre lo guardò con amore poi gli aggiustò lentamente il nodo largo della cravatta . Ranma era incantevole. Indossava un completo grigio fumè di una leggera trama lucida e sotto la giacca una   cravatta dalla tonalità più scura, ricoperta per metà dal gilet che fasciava elegantemente la camicia   bianca con collo alla diplomatica.
 
-Dovrei mettere anche questi - con voce esitante, diede alla madre un punto luce da mettere sul nodo della cravatta e un bocciolo giallo pastello.
 
-L’amichetta di Nabiki dice che devo metterli e non capisco il perché del fiore giallo-
-Capirai figliolo, capirai -sorrise.
 
Erano rimasti in silenzio per tutto il tempo.
 
-Allora come sto?-
 
-Sei bellissimo Ranma ma questo lo sai già- lo guardò furbamente -Ma dentro come stai? Qui intendo- poggiò una mano sul cuore del codinato.
 
-Come dovrei stare....sto semplicemente sposando un maschiaccio..- la guardò sospirando - Il mio maschiaccio-
 
-Tesoro ne avete passate tante insieme e fatti dire una cosa: tienitela stretta. So che molte volte, anzi  sempre, hanno cercato di mettervi insieme ma se siete qui ora lo state facendo perché lo volete         entrambi-
 
Ranma abbassò lo sguardo… era realmente cosi? Lei capì.
 
-Ranma non credo che la voglia di vincere uno stupido concorso per intascare un po' di soldini sia   un motivo tanto forte da indurre due ostinati ragazzi a sposarsi?-
 
-Mamma ma tu....??- Lei sapeva.
 
-Diciamo che una spintarella non guasta ma se c'è amore allora niente e nessuno potrà evitarlo. Dalle tempo e rassicurala! Ti ama sai?-
 
-Credi?-
 
-Ne sono certa-
 
-Quanto vorrei che fosse così semplice –
 
-Lo è più di quello che pensi. Credo di non avertelo mai detto ma lei mi piace tanto e sai perché…-
-Lo immagino, ma dimmelo lo stesso…-
 
-Perché non ha mai cercato di cambiarti accettandoti per quello che sei e nonostante tutto non ti ha mai messo fuori dalla sua vita. Avrebbe potuto ma non lo ha fatto cosi come non lo hai fatto tu!-
 
-Ma ora c'è lui...-
 
-Giusto, ma lei ora sta sposando te. Se fosse stato il contrario lo avrebbe fatto?-
 
-Se io fossi stato lo smemorato e per fortuna non lo sono, non lo avrei mai permesso.-
 
- Ecco la differenza. Ti sei dato la risposta. Una sola raccomandazione –
 
-.....-
 
-Falla felice…lei lo farà-
 
-Lo spero…mamma-
 
 
 
-Scusate non vorrei disturbare ma Nabiki dice che è ora. Nodoka ammirò Ryoga
 
-Fattelo dire hai un bel testimone- l'ex maialino indossava un abito della stessa stoffa del codinato ma blu notte
 
-Nodoka ho fatto di tutto per non farlo sfigurare ma è impossibile!-
 
-Lo vedo Ryoga, lo vedo- rideva. Quel ragazzo era un vero amico.
 
-Porcellino le vuoi avere ora, adesso? Ricorda le parole di Akari-
 
-Muoviti che tra qualche minuto non ti riuscirai a mantenere sulle tue gambe ...femminuccia-
 
-Forza andiamo o volete che salga Nabiki?-
 
-La iena no! -Dissero all'unisono e ridendo si avviarono nel dojo.
 
 
 
************
 
 
 
 
 
 
Gli invitati si erano accomodati e Ranma si trovava all'altare con il fidato testimone.
 
Emi e Riku vestiti da damigella e pagetto, entrarono tenendosi per mano. Era il momento, il mondo si oscurò. Ansia e tensione si impadronirono del fascinoso palestrato.
 
Le grandi mani erano sudate e un senso di vertigini lo attanagliò tanto da portarlo a sorreggersi a    Ryoga.
 
Tutto vorticava.
 
-Ryoga ora capisco perché quel giorno volevi ti raccontassi una barzelletta, dimmene una prima che…-
 
-Certo amico ne ho una fresca -e rise
 
-Che fai ridi prima di raccontarmela?-
 
-Il fatto è che è comicissima-
 
-Racconta muoviti- si stava sforzando, ma era veramente difficile.
 
-Sto pensando a stasera che non farai nulla!-
 
-Dannato così mi aiuti!!-
 
-Va bene pensa che…che è solo un giorno come un altro dove sposerai Akane - altro che aiuto!
 
-Grazie sei di supporto-
 
-Lo so-
 
-Hai ragione in fondo è del maschiaccio violento e senza grazia che stiamo parlando! Lei non potrebbe mai essere ........bellissima- le ultime parole le pronunciò sussurrandole perdendosi in quella visione.
 
-Amico sei fregato…- rise.
 
Lei era lì che si manteneva al braccio del padre. Eterea, pura, una fata dei boschi, un sogno. Il suo  sogno!
 
 
 
 
-Papà-
 
-Dimmi piccina-
 
-Ho un leggero tremolio…alle gambe, ti prego qualsiasi cosa non farmi cadere-
 
-Non potrei mai farlo figliola- delicatamente le accarezzò la manina coperta da un sottile guanto e con sguardo amorevole la rassicurò.
 
Respiro profondamente e lo vide. Si videro. Il mondo si eclissò. C’erano solo loro due.
Un ultimo passo e gli fu vicino. Ancora sguardi, sospiri, battiti di cuori, vibrazioni di anime.
 
 
-Ranma ti affido la mia bambina, non farmene pentire-
 
-Non lo farò Soun- le prese la mano e come un gentiluomo gliela baciò.
 
-Wow Daiki ti ha istruito bene!- Si sentiva una principessa.
 
-Già, è stato un maestro impeccabile- lui il suo principe.
 
 
 
Il sacerdote rischiarò la voce e diede inizio alla funzione.
 
Non aggiunsero altro, si guardavano di tanto in tanto. Troppe emozioni da gestire.
 
-Prima delle promesse Nabiki vuole dire una cosa agli sposi- Il sacerdote aveva invitato la mezzana accanto a lui.
La pr con sicurezza ed eleganza si voltò verso i due ragazzi parlò.
 
-Qualche giorno fa mi è capitato di leggere un libro con racconti zen e c’era una citazione. Zuccone non ridere…dicevo una citazione che calza a pennello. Descrive il vostro rapporto-
Si schiarì la voce ed inizio a leggere:
 
- «Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare.
Li vide una Nuvola, che mossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.
Li vide una Tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami … ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.
Li vide una Montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi … ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono.
Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano, che sotto la terra, le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo.»
 
In un rapporto a volte può capitare che persone impiccione possano cercare di intromettersi per       unire o separare due innamorati. Ma  ogni tentativo è inutile se loro hanno già deciso-
Ranma strinse la mano ad Akane che rispose senza la minima esitazione. Nabiki sorrise.
-Era questo il senso- entrambi capirono e la guardarono per poi posare i loro occhi sulle mani saldamente legate. Sorrisero senza slegarsi.
 
-Ora ragazzi le promesse-
 
Si girarono in modo speculare. Si strinsero ancora le mani, entrambe, come a volersi dare supporto. In quel preciso istante andarono oltre i loro volti riflessi nelle iridi colorate, per affondare  nella     loro essenza più intima.
Quanto bruciavano quelle parole che non avevano mai detto e ora non potevano più trattenerle. Le avrebbero tirate fuori come  luminosi lampi, facendole risuonare come tuoni.
 
-Tocca a me.....- inspirò e lasciò che i pensieri si tramutassero in fiumi di parole. -A volte mi è  capitato di leggere delle favole ad Emi e nel finale arriva sempre l’immancabile principe azzurro sul suo bel cavallo bianco che bacia la principessa e la conduce al castello. Si sposano e vivono per     sempre felici e contenti. Per noi non sarà così Akane, innanzitutto perché io non ho un cavallo, né un castello e poi tu sei la principessa Fiona ricordi?-
 
-Scemo...-
 
-Ah, non mi interrompere, dopo tocca  te....- la zittì dolcemente alzando il dito indice e posandolo  sulle sue labbra. Rise.
 
- Maschiaccio dicevo…. io non ti prometto ciò che non ho, né di essere quello che non sono, anche se come principe avrei il mio fascino…aahhh shhh - sorrideva, era troppo felice ed emozionato.
- Qualcuno di cui è meglio per lui non fare nomi mi ha consigliato di fingere… -
 
- Emh emh - Genma stranamente tossì nascondendosi dietro al vecchio consuocero mentre i due  sposini lo guardavano scuotendo il capo senza stupirsene.
 
-…Ma con te non lo farò. Forse mi risparmierei qualche occhio nero ma non ti ho mai mentito e mai  lo farò- Sapeva di una tacita ammissione. Lei trasalì.
-La vita è una complicata, lunga corsa ad ostacoli, ma noi siamo bravi a correre e a scansarli, specie se lo facciamo insieme. Io mi impegnerò a combattere ma tu lotta con me Akane, come abbiamo  sempre fatto. Solo così potrò vincere ogni mia paura-
 
-Miaoooo - lo schernì lei.
 
-Sciocca- lui la riprese fintamente offeso….  - Felini a parte ovviamente-  ghignò era impossibile
tenerle il broncio.
- Come si dice, nella buona sorte e nelle avversità, nella gioia e nelle difficoltà se tu ci sarai io ci sarò....sempre.- Sospirò pesantemente, c’era riuscito.
 
Akane non riuscì a trattenere una lacrima. La tolse velocemente come a voler nascondere le sue  emozioni ed i suoi pensieri. Appartenevano a lei e nessuno doveva sapere.
 
-Ora è il mio turno......Con te baka sarà un perenne combattimento…a quanto pare  ci piacciono        troppo visto che anche io non ho potuto fare a meno di parlarne... - ridacchiò mentre i loro sguardi  si perdevano ancora in recondite profondità dell'anima.
-…E non sarà facile prenderti per come sei. Sei pieno di difetti che nemmeno sai di avere…-
 
-Difetti, ma tutti perfetti!!-
 
-Ehi shhhh- alzò un pugno in segno di minaccia facendo ridere tutti, mentre il codinato simulava il  gesto di cucirsi le labbra carnose ed invitanti. Akane lo guardò divertita ed affascinata.
-…Sei capriccioso come un bambino, anzi peggio…- si ricordarono di Keita e risero ancora.
-…Vuoi sempre averla vinta. Sei egocentrico, spavaldo e prepotente. Ma al momento giusto tu diventi un altro. Buono, generoso, premuroso, perfetto...per me! Non mi aspetterò regali e nemmeno li voglio. Mi basta sapere che tu ci sarai in ogni momento, nel bene e nel male. Io dal mio canto sarò per te in ogni posto e resterò quella di sempre. Il tuo maschiaccio di sempre!-
 
Aveva terminato con voce incrinata. Le lacrime che con forza aveva trattenuto tra le ciglia ora scivolavano libere.
 
-Poi dici che non sei una bambinetta, la mia bellissima bambinetta- con i pollici gliele asciugò con   tutta la dolcezza possibile.
 
-Oh Ranma – immenso amore in un solo nome.
 
-No, sono il TUO verdissimo principe Shrek!-
 
Lei annuì senza esitazione. Lo era sempre stato.
 
 
 
-Le fedi, Riku- spinto dalla madre il piccolo portò gli anelli preso per mano da Emi.
 
-Riku non dormire e dammi la mano se no ti perdi come sempre -ridevano a sentirli
 
-In questo è tutto suo padre- aggiunse una sorridente Akari
 
-Poi facciamo i conti stasera, vediamo se mi perdo...hihihi-
 
- Non vedo l’ora porcellino- gli diede un bacio sulla guancia e ritornò al suo posto.
 
 
Ranma prese la vera e con delicatezza cercò la mano di Akane. Lei cercò di sfilare nuovamente  il  groviglio ramato. Lo portava ancora ma lui glielo impedì.
 
- No. Questo non levarlo mai!- Lei sorrise
 
-Maschiaccio con questo anello io ti sposo –
 
Poi stessa cosa fece Akane.
 
-Baka con questo anello io ti sposo-
 
-I nomi non si usano vero?- Il reverendo, nonostante i loro modi poco convenzionali, li guardava con tenerezza. Ne aveva viste tante di coppie ma loro trapelavano amore da ogni poro. Erano unici.
 
-Padre sorvoli- intervenne una commossa mezzana.
 
 
-Ranma e Akane o dovrei dire Baka e Maschiaccio, vi dichiaro marito e moglie..... puoi baciare la   sposa!-
 
Si guardarono perplessi non avevano messo in conto un bacio e poi davanti a tutti. Improvvisamente si sentirono nuovamente due adolescenti impacciati.
 
Ryoga spinse l’amico verso la sposa.
 
-Ranma se per un bacetto fai tanto il timido immagino stasera…- si guadagnò un’occhiataccia  imbarazzata dai due poveri ragazzi
 
-Muovetevi, il buffet non attende l’intera giornata ed io ho fame...- ironizzò Nabiki
 
Ranma lentamente si avvicinò.
 
-Mi sa che ci tocca-
 
-Se ci metti la lingua ti uccido- disse tra i denti stretti Akane.
 
-Tranquilla racchietta sarai tu a voler esplorare la mia bocca- silenziosamente la provocò.
 
-Nemmeno nei tuoi sogni maniaco-
 
Fecero  un altro passo. Tremavano e non era paura.
 
Annullarono le distanze toccandosi lievemente le labbra. Tra ovazioni, urla ed entusiastiche  affermazioni loro si isolarono.
 
Si sentirono trasportati in un'altra dimensione. Quel bacio sapeva di vento estivo, ma dalla potenza  del tornado più violento. Tutto dentro di loro si smosse. Ogni cellula, ogni goccia di sangue.  
Niente rispondeva ai loro comandi. Il cuore era impazzito, il resto offuscato, andato in tilt.
 
Si staccarono di poco e si guardarono ancora. Tacitamente d’accordo lei  richiuse gli occhi e lui la ribaciò di nuovo, dolcemente. Dovevano, volevano riassaporarsi. Le loro anime vibrarono, danzarono, si parlarono fino a toccarsi.
Non avrebbero più smesso.
 
-Ehi e questo perché non volevate baciarvi...il resto a stasera coniglietti- Nabiki spezzò l’incantesimo. Si voltarono imbarazzati verso amici e parenti e mano nella mano diedero via ai festeggiamenti.
 
Gli sposi furono invitati ad aprire le danze. Non si erano rivolti più la parola dal bacio.
Ranma la teneva stratta a sé.
 
-Mi eviterai ancora per molto?- La voce era calda e sussurrata.
 
-Io...io non ti sto evitando... è che gli invitati ...-  abbassò lo sguardo.
 
-Dai maschiaccio capisco che non sei abituata ma era un semplice bacio, non dirmi che sei ancora   sconvolta!-
 
-Ovviamente per te che sei abituato ad altro è un semplice bacio ma per me è un contatto intimo, importante- Non era il gesto in sé a destabilizzarla, ma quello era stato il loro primo, vero bacio.
 
E lui avrebbe voluto urlare che era ancora scosso da brividi, che gli era piaciuto ed avrebbe voluto   ancora assaporare quelle labbra. Ma non  poteva, non  lì. Perciò continuò con la recita.
 
-Contatto intimo dici...addirittura!-
 
-Già lo trovi assurdo?-
 
-No, anche perché baciare il sottoscritto è un onore- strizzò l'occhio.
 
-E baciare la sottoscritta è un miracolo per te. Io non sono sconvolta è che, è che...Shin- lo guardò.
 
-Capisco- si rabbuiò.
 
-Scusami io...-
 
-Akane non devi scusarti, poche settimane e tutto sarà finito-
 
-Ti secca... ti secca tanto avermi tra i piedi? So che mi consideri una palla al piede-
 
-Tu sarai sempre una rompiscatole, un'adorabile rompiscatole e no, non mi secca averti come zavorra- sorrise e a lei si scaldò il cuore.
 
-Prometto che non ti disturberò quando sarai in dolce compagnia- si morse un labbro.
 
-Però che mogliettina premurosa!-
 
-Scemo, tu però potresti mettere un fiocco legato alla porta come simbolo sì...quando....-
 
-Non sono tipo da fiocchi ma più da cappello- se solo lei avesse saputo.
 
-Dimenticavo....-
 
-Posso ballare con la sposa?- Ryoga si intromise nell'imbarazzante conversazione
 
-Allora Akane alla fine è andata come tutti si aspettavano?-
 
-Si sono tutti contenti-
 
-E tu Akane sei felice?-
 
-Sì lo sono Ryoga-
 
-Sono contento per voi-
 
-Grazie per essere venuto, lui ci teneva molto…e anche io ovviamente-
 
-Ovviamente…. Ti ama sai? Ti ama follemente. Non credo che esista qualcuno che possa amarti più  di quello stupido-
 
Akane lo guardò. Ryoga non sapeva dei retroscena. Quanto si sbagliava.
 
 
 
*****
 
 
-Forza Akane i maschietti aspettano con ansia questo momento…- 
 
-Nabiki ma di che cavolo parli?-
 
-È il momenti di farti levare dal tuo bel maritino la giarrettiera-
 
-Ma tu avevi detto che serviva qualcosa di blu...-
 
-Il blu piace tanto ai maschietti - c'era provocazione ed ambiguità in quella frase.
 
-Oh Kami e cosa dovrei fare?-
 
-Tu nulla ma Ranma....-
 
-Vieni mio sublim Ranmà, fatti legare.-
 
Ovviamente Pierre non si era lasciato scappare l'occasione  di legargli le mani con una cordicella marrone. Le teneva dietro la schiena.
 
-Ranmà non avrei sperato tanto neanche nei miei sogni più proibiti-
 
-Guarda che ho sempre i piedi liberi e sono bravissimo con i calci-
 
-Vogliamo giocare? Oh oui…-
 
-Piere fai il bravo- si intromise Daiki - Ti prometto che se ti comporti bene ti presenterò un mio amico...-
 
-E che ci faccio con un etero?-
 
-Ma lui è gay!-
 
-Davvero e com'è?-
 
-Tenebroso, affascinante, la copia sputata di George Michael-
 
-Oh dimmi che non stai scherzando!!-
 
-Non scherzo- e sorrise
 
-Nabikì il tuo uomo è divin-
 
-Lo so, lo so! Scusate ma devo badare a quei due imbranati-
 
 
-Ranma solo la bocca e niente mani –
 
Fece alzare il vestito della sorella fino alla giarrettiera, sotto le esclamazioni dei maschietti e  l'irritazione evidente di Ranma.
 
-Ehi voi ma proprio ora dovete guardare?-
 
-E dai Ranma facci almeno riempire gli occhi-
 
-Hiroshi se non la smetti, dopo ti riempio qualcos’altro-
 
-Ranma non  fare il geloso, ora l'hai sposata!!- Ironizzò Daisuke.
 
-Appunto è di mia moglie che parlate!-
 
-Guarda come lo dice bene Hiroshi…”mia moglie”-  lo stavano beffeggiando.
 
-Ranma dai ignorali- si intromise una divertita Akane.
 
 Il codinato ridendo si abbassò per sfilarle la giarrettiera. Il solo fatto che lui le si stesse avvicinando con le labbra, le provocò un brivido di  piacere.
 
-Maschiaccio buona, faccio subito...non ti emozionare-
 
Invece con calma esasperante, come fosse un bradipo, si beò di quella gamba morbida e tornita.
 
-Non ne approfittare maniaco e poi non mi sto emozionando...- Akane non poté non immaginare le carezze del codinato in altre parti del suo corpo. Arrossì a quel pensiero poco casto.
 
-Così non senti nulla? E va bene...-Le morse leggermente l'interno coscia e lei arrossì.
 
-Cosa dicevi signora Saotome?-
 
-Tu sei…sei…oh muoviti....Signor baka Saotome!- Risero e lui le sfilò l'indumento di pizzo.
Si alzò e lei la prese dalle sue labbra. Lo slegò.
 
-Sai maschiaccio, potrebbe essere interessante questa cordicella per le nostre notti di fuoco-
Lei arrossì
 
- R-ranma ma c-cosa dici?-
 
-Tranquilla respira...sto scherzando- Mentiva spudoratamente.
 
Image and video hosting by TinyPic Poi si voltò di spalle e lanciò il sexy indumento di pizzo. Daiki lo prese al volo sotto lo sguardo compiaciuto degli invitati.
 
-Amore guarda un po' che ho preso, mi sa che....-
 
-Mi sa cosa giovanotto?- Chiese Soun.
 
-Tra un paio di mesi ci sarà un altro matrimonio signor Tendo.- Lui non era come Ranma o Tofu.  Era sicuro, maturo e sapeva quello che voleva. Lui voleva Nabiki e non  avrebbe rinunciato a lei per nulla al mondo.
 
-Soun prepara i fazzoletti- ironizzò Genma.
 
-Ma che cavolo....?- Poi guardò la figlia e capì.
 
-Figliolo vieni domani e ne parleremo con calma-
 
-Ovvio papà! Posso chiamarla così vero?-
 
-Si...un legale in famiglia fa sempre comodo- si intromise Genma
 
-Genma è.....buuuah buuuah la mia bambina –
 
-Ecco ci risiamo....-
 
Mentre tutti ridevano, Daiki senza pensarci tanto prese con impeto la mezzana e la baciò.
 
-Daiki ma..-
 
-Tranquilla amore posso anche chiamarlo papà!-
 
-Che matto-
 
-Sì sono pazzamente e irrimediabilmente innamorato di te-
 
-Ehi voi due contegno!! Ci sono i bambini- intervenne Ryoga
 
-Ma ci sono anche i grandi-
 
-Nabikì sei terrible- si intromise il wedding planner.
 
-Lo hai visto bene?-
 
-Ma oui e non farmi pensare....tutte le fortune mon Dieu...-
 
Tra una risata e una battuta la festa volse  al termine.
 
 
 
 
 
************
 
 
 
 
 
Gli invitati erano andati via. Era il crepuscolo, gli sposi erano stanchi ma felici. Nabiki si avvicinò.
 
-Bene piccioncini questo è un ultimo regalo da parte di papà e dei genitori di Ranma- La guardarono, era una busta sottilissima.
 
-Su aprite-  era un week-end in un romantico resort. La partenza era prevista  per la stessa sera.
 
-Scusatemi- la sposina  prese la sorella sotto braccio e si mise in disparate.
 
-Cos'è questa storia?-
 
-È il regalo dei genitori, da me che vuoi?-
 
-Non posso andarci!-
 
-Se ti secca andare diglielo tu, vai forza!-
 
Akane guardò i genitori che stavano parlando con Ranma. Cosa avrebbe potuto dire?
 
-Non  dirmi che non ne sapevi nulla?-
 
-Ovvio che lo sapevo, l'ho prenotato io-
 
-Non ho neanche le valigie-
 
-Tranquilla ho provveduto io per entrambi - la mora scosse la testa. Erano le solite, machiavelliche manovre della sorella.
 
-E che ci hai messo?- Era preoccupata.
 
-Niente di che solita roba... tuta, scarpette, cosa dovevo metterci?-
 
-E con Shin come la metti maledizione?-
 
-Gli ho parlato stamattina, tra l’altro anche lui sarà impegnato per un viaggetto-
 
-Viaggetto?-
 
-Sì mi ha detto per un colloquio di lavoro ad Osaka-
 
-Osaka? Ma io non so nulla!-
 
-Lo ha saputo ieri, cosi ha detto –
 
-Lui sa del viaggio? Sarà furioso!!- Lo disse più a se stessa che alla sorella.
 
-Gli ho spiegato che è un regalo da parte dei genitori -
 
-Devo parlargli-
 
-Non ora-
 
-Dannazione Nabiki passami il cellulare-
 
-Lo farai al ritorno- quello non lo aveva previsto.
 
-Ho detto passami quel cazzo di telefono!-
 
 
Sotto lo sguardo perplesso di Ranma che si era avvicinato le passò il cellulare.
 
 
-Ciao Shin sono io, come stai?- Era titubante e  aveva la voce bassa.
 
-Io bene e lei signora Saotome?- Era furioso.
 
-Cosa stai facendo?- Cercò di non dare peso a quelle parole.
 
-Sto facendo le valigie, tu ancora non sei partita per la luna di miele col tuo maritino?-
 
-Shin smettila ti prego...a che ora hai il treno?-
 
-Tra tre ore circa-
 
-Non ti muovere sto arrivando-
 
 
 
-Nabiki io devo andare-
 
-Ora, ma sei impazzita?-
 
-Non so come farai ma tu mi hai messo in  questo casino e tu mi toglierai- poi lo guardò.
 
-Ranma scusami io....-
 
Lui si girò
 
-Vado a vestirmi- e non aggiunse altro.
 
 
 
 
********
 
 
 
 
Dopo neanche un quarto d'ora era pronta.
 
Uscì dalla sua stanza e trovò Nabiki ad aspettarla.
 
-Ho detto che il treno parte prima. Comunque lasciami dire che stai sbagliando su tutta la linea-
 
-Sbagliando dici? Nabiki questo matrimonio è tutta una farsa, ma mi sa che lo hai dimenticato-
 
-Come potrei me lo ricordi ogni cinque minuti! Sembra che più che me, stia cercando di convincere
 te stessa-
 
-Ma si può sapere dove vuoi arrivare e cosa vuoi da me?- Aveva allargato le braccia e non ne poteva proprio più.
 
-Perché Akane?-
 
-Perché cosa?-
 
-Perché Shinnosuke e non Ranma?-
 
-Proprio tu me lo chiedi?-
 
-Voglio sentirtelo dire-
 
-Tutte le volte che hai asciugato le mie lacrime in questa stanza non ti bastano come risposta?-
 
-Anche lui ha sofferto-
 
-Oh certo tra le gambe di qualcuna, poverino quanto mi dispiace…-
 
-Ognuno reagisce diversamente e poi cosa doveva fare? Lo avevi mollato-
 
-Ma certo e non se l’è fatto dire due volte…Piccino, sai come dev’essere stata dura per lui?!- Stava ironizzando ma avrebbe voluto dire ben altro.
 
-Se non volevi perché lo hai lasciato?-
 
-Perché lui non ha mai voluto me- Lo disse urlando e non era da lei.
 
La mezzana non replicò.
 
Ormai era irremovibile. Cosa avrebbe potuto fare? Lei niente, ma Ranma avrebbe ancora potuto giocare qualche carta.
 
-Scusami Nabiki non era mia intenzione alzare la voce. Il fatto è che…è che non voglio più essere un  dubbio, un passatempo, una seconda scelta. -
 
-E allora perché lo hai sposato senza esitazioni?-
 
-Non fare così, non con me Nabiki-
 
-Potrai mentire a tutti ma non a me e non a te stessa.-
 
-Mentire, io non sto mentendo…-
 
-Sorellina chi è innamorato, per non soffrire, finisce sempre con l’ingannare se stesso e di conseguenza gli altri*-
 
-Ti sbagli….Io non capisco perché non  puoi essere felice per me ed accettare semplicemente le mie scelte, o meglio lui.-
 
-Sai cosa penso del dottorino non farmelo ripetere-
 
-Dannazione Nabiki cosa faresti se ti dicessi in continuazione che Daiki non è quello giusto?-
-È un'altra cosa-
 
-No, ti sbagli. Lasciami vivere la mi vita e soprattutto fammi scegliere da sola...ti prego non costringermi ad allontanarti, non voglio-
 
-Akane io ti voglio bene e lo sai ma anche a costo di perderti farò di tutto per la tua felicità-
-Nabiki devo andare è tardi- sospirò esausta.
 
-Ascolta quello che ti dice il tuo cuore e non la tu testa- La lasciò con i suoi pensieri.
 
 
 
 
*******
 
 
Gli sposini salutarono i genitori e poi uscirono da casa Tendo. C'er una nera automobile provvista di autista  pronta a condurli in ogni dove.
 
Salirono.
 
-Ranma non devi per forza venire-
 
-E cosa devo dire che vado a piedi perché voglio fare due passi? Se non  ti sei resa conto ci stanno  ancora salutando-
 
-Ranma io...mi dispiace-
 
-E di cosa? Tranquilla, troverò un modo per non annoiarmi- Orgoglioso com'era non avrebbe mai detto che stava morendo, lentamente.
 
 
Arrivarono a casa del dottorino senza dirsi nulla più.
 
 
-Allora a dopo- era titubante. Lui neanche rispose.
 
-Credo che tu debba leggerlo- Non resistette, gli diede il telegramma. Lo lesse anche se già sapeva.
 
-Akane dopo cinque anni ancora con questa storia!-
 
-Ma quale storia...volevo solo dartelo, ti saluta...-
 
Ancora silenzio.
 
-Ci vediamo-
 
Si voltò e sparì.
 
 
 
 
 
********
 
 
 
 
-Shin, sono io-
 
Era bello come sempre e rassicurante. Si sentiva unica, la sola.
 
-Tutto bene il matrimonio?...Baciato lo sposo signora Saotome?- Il tono della voce non prometteva nulla di buono.
 
-Shin guardami, sulla carta risulterà così per qualche settimana, ma qui - indicò il cuore - C'è il tuo  nome e ci sarà per sempre-
 
L’abbracciò. Quanto l’aveva desiderata.
 
-Shin-
 
-......- la guardò in maniera disarmante.
 
-Fa' l'amore con me...ora-
 
-Akane ma....-
 
-Niente ma- lo baciò con impeto.
 
Si tolse la maglia restando con un reggiseno bianco di pizzo. Lo stesso che aveva indossato sotto al candido vestito da sposa.
 
Lui pian piano disegnò il profilo del seno per poi scendere lungo i fianchi. La voleva più di ogni cosa ed ora lei era lì, pronta a donarsi.
 
-Kami sei bellissima-
 
Lei sensualmente gli sfilò la maglia rimirandolo in tutta la sua bellezza e lo ribaciò.
 
-Amami adesso ti prego-
 
Lui senza farglielo ripetere la prese in braccio e la portò in camera. Lentamente la stese sul letto e   la guardò ancora e ancora. Non  ne avrebbe mai avuto abbastanza.
 
-Akane…. sei sicura?-
 
-Sì!-
 
 
 
 
 
************
 
 
 
 
 
Intanto ai piedi del palazzo, Ranma andava avanti e indietro marciando pesantemente come un soldato. Si sforzava di non pensare. Ma era difficile, la tentazione di salire era forte. Squillò il telefono.
 
-Nabiki non ora-
 
-È ancora su?-
 
-Secondo te?-
 
-Cooosa e da quanto tempo?-
 
-E io che ne so!!!- Mentiva spudoratamente.
 
-Ranma ma se avrai contato anche i secondi!!- Lo conosceva troppo bene.
 
-Circa un mezz'oretta - sospirò.
 
-Valla a prendere!-
 
-Scherzi vero?-
 
-Ranma muovi il tuo peloso fondo schiena-
 
-Io non ce l’ho peloso-
 
-Ti depili?-
 
-Che?-
 
-Non farmi divagare maledizione, muoviti –
 
-E va bene, ma che dico?- Sembrava un cucciolo spaurito.
 
-Che ne so… magari “Tutto bene?Occorre qualcosa? Pane, latte, uova?”-
 
-Mi prendi per il culo?-
 
-Ovvio-
 
-Non mi apriranno-
 
-E tu sfonda la porta-
 
-Che?-
 
- Tranquillo pago io-
 
-Dici sul serio?-
 
-Non esagerare-
 
-Davvero, cosa dico o faccio?-
 
-Ho un’ idea-
 
-Un’altra, pietà- intanto saliva le scale senza sosta.
 
- Ricordi il film che l’altro ieri stavano vedendo papà e Genma?-
 
-Quale?-
 
-Quello dove c’era quel tizio, sì il contadinotto con la  coppola che andava fino negli USA per recuperare il figlio avvocato?!-
 
-Tu stai impazzendo-
 
-Ma noooo che dici?-
 
-Nabiki io non mi metto a cantare-
 
-Ma gliele puoi suonare, con moderazione ovviamente-
 
-Proverò- Era arrivato.
 
-È aperto e non c’è nessuno-
 
-Prova in camera da letto, uno scontato come lui di sicuro l’avrà portata lì-
 
-Nabiki non posso-
 
-Oh sì che puoi e non aspettarti di vederli vestiti –
 
-Dici che lui si ricorda come fare, intendo a spogliarla?- Quanto lo sottovalutava.
 
-E se non ti sbrighi il dottorino dalla labile memoria si ricorderà anche la strada per la passerottina della tua mogliettina-
 
Era furente.
 
-Ti chiamo dopo-
 
-Ranma, Ranmaaaa!!?- Aveva riagganciato
 
 
 
 
 
 
 
 
L’aveva fatta sedere e si era messo in ginocchio dinanzi a lei.
 
La bella mora aveva gli occhi chiusi. Possibile che non riuscisse a non pensare a quel dannato telegramma? Basta era stufa, era il momento di voltare pagina, per sempre.
 
Il sexy dottore l’aveva avvolta  delicatamente tra le sue virili braccia cercando di slacciarle il reggiseno in pizzo francese....poi un tonfo.
 
Il veterinario si era ritrovato a terra.
 
Akane era basita, Shinnosuke shoccato, Ranma livido dalla rabbia.
 
-Ma che diamine.....?- Chiese perplesso rialzandosi.
 
-Levale le mani di dosso!!!-
 
-E tu da dove sbuchi?- Gli chiese con odio.
 
-Dalla porta e sono entrato qui, oh ma forse dovevo bussare? Scusate, toc toc è permesso?- Se non  avesse sdrammatizzato lo avrebbe ucciso in quel preciso momento.
 
-Ma chi ti credi di essere?-
 
-Il marito- nessuno fiatò.
 
-Il che....? Tu sei fuori-
 
-No, lo sei tu e da lei per fortuna! Akane rivestiti!!- Le ordinò perentorio.
 
-Cosa?- Era basita, allibita, stentava a credere ai suoi occhi.
 
-Ho detto mettiti quei fottutissimi vestiti o lo faccio io con le cattive-
 
-Tu non farai un bel niente- si intromise Shinnosuke.
 
-Stanne fuori-
 
-Scordatelo sei patetico, devo farti un disegno per metterti in quella zucca che lei vuole me?-
 
-Lei vuole te per quello stramaledettissimo telegramma-
 
-Ranma la smetti di dire idiozie?- Akane iniziava a prendere lucidità.
 
-Idiozie? Akane...sei libera di fare ciò che vuoi, ma dopo che mi avrai ascoltato. Merito di spiegarmi-
 
-Akane ma di che diamine sta parlando?-
 
-Di niente-
 
-Hai sentito,sono cose che riguardano me e mia moglie- lo guardò truce.
 
-Ora basta!- Il dottore perse le staffe e lo spinse contro il muro violentemente, prendendolo per il colletto.
 
-Conterò fino a tre e se non avrai levato le tue sudice mani dalla mia maglietta, non risponderò più di me-
 
-Ti aiuto io a contare: uno...- lo stava provocando. Lo scontro era inevitabile.
 
-Smettetela!!!- Akane urlò spaventata.
 
-Due...-
 
-Dannazione basta!!!- Li separò con forza guardandoli severamente.
 
-Ranma aspettami giù-
 
-Akane.....-
 
-Ho detto giù! Devo salutare il MIO ragazzo-
 
-Salutare non vuol dire scopare- Come in un film a rallentatore lo colpì. Ancora una volta aveva     scelto e non lui. Ancora una volta uno schiaffo a chiarire le cose.
 
-Ranma io..io..mi dispiace-
 
Si voltò avviandosi verso l’uscita.
 
-Scopettone la prossima volta non ci sarà la TUA RAGAZZA a salvarti il culo- Akane trasalì, non era mai stato così distaccato.
 
-Buon divertimento-
 
Andò via.
 
-...Ranma…-
 
 
 
 
*****
 
 
 
Si era rivestita.
 
-Shin io… devo andare-
 
-Ok-
 
Sospirò, era ancora scossa.
 
-La prossima volta ricordami di staccare telefoni, luce e chiudere bene la porta-
 
Lei mestamente sorrise.
 
-Akane....se solo ti sfiora-
 
-Non lo farà-
 
-Quello che ha fatto non ti basta a farti capire che ti vuole ancora?-
 
-No Shin lui non mi vuole, non mi ha mai voluta-
 
-Sei sicura? Io non ci metterei la mano sul fuoco-
 
-Sì io per lui sono una sfida, una sfida che non ha mai vinto....lui non mi ama, non mi ha mai amata-
C’era tristezza, dolore e delusione nelle sue parole, ma riuscì a nasconderlo.
 
-Perché non vieni con me?-
 
-Sai che sono tentata ma …non posso-
 
Era deluso ma rispettò la decisione.
 
-Ti chiamo dopo-
 
-Va bene-
 
Un bacio casto e si separarono.
 
 
 
 
 
************
 
 
 
-Ranma allora?-
 
-Nabiki non molli eh?-
 
-Dov’è?-
 
-Con lui...è finita-
 
-Ma di che parli-
 
-Se non fossi arrivato lo avrebbero fatto. Fine della storia-
 
-Ma non lo hanno fatto?!-
 
-Sono stufo Nabiki, quante altre volte vuoi impedirglielo?-
 
-Tutte le volte che sarà il caso!!-
 
-È finita, stop, mettici un punto. Ha scelto lui-
 
-E tu ti arrendi così?-
 
-Mi basta di sapere che è felice- Una dolorosa consapevolezza.
 
-Mi deludi-
 
-Sopravviverò-
 
-Così dimostri che lui è quello giusto- Cercava di farlo reagire.
 
-Lo è-
 
-Maledizione Ranma-
 
-Senti Nabiki sono stanco...davvero.Ci sentiamo- e riagganciò.
 
 
 
 
*********
 
 
 
 
 
Scese di corsa ma lui non c'era così si rivolse all'autista.
 
-Scusi ha per caso ha visto mio...mio marito?-
 
-Si è avviato in stazione signora –
 
-E potrebbe per favore accompagnarmici?-
 
-Certo, salga-
 
 
 
 
*********
 
 
Ne erano tanti e tutti uguali ma con l’aiuto di un fattorino riuscì a trovare il suo...il loro treno.
Cercò il numero della cabina indicata sul biglietto e lo vide. Era seduto mente guardava con lo sguardo perso e vacuo fuori dal finestrino. Chissà a cosa pensava e a chi?
 
 
-Ranma...-
 
-Non sei tenuta a venire, puoi andare con lui- la voce era bassa, atona.
 
-Ma…-
 
-Tranquilla se è per tuo padre troverò una scusa....- era freddo, spento, svuotato. Non la guardò neanche in volto. Rivedeva ancora lei mezza nuda tra le braccia del rivale. Troppo dolore.
 
Si sedette accanto a lui e il fischio del treno indicò la partenza.
 
-Perché non sei scesa?-
 
-Non mi andava di seguirlo in un noiosissimo viaggio di lavoro-
 
-Capisco.....-
 
-Ranma-
 
-Che c'è?-
 
-Scusami per prima..-
 
-Non devi scusarti tu ma io, non dovevo intromettermi-
 
-La prossima volta bussa- provò a stuzzicarlo.
 
-Non ci sarà una prossima volta- finalmente la guardò.
 
-Ehi ma che ti prende?-
 
-Akane ma cosa vuoi da me?-
 
-Voglio Ranma quello di sempre-
 
-Abituati a questo- trasalì poi squillo il telefono. Era lui.
 
-Vado fuori devo sgranchirmi le gambe-
 
Quando rientrò lei aveva terminato di parlare al telefono. Si sedette.
 
-Tieni è tuo –Le ridiede il telegramma. Lo aveva tenuto per mano tutto il tempo. Quel maledetto ci era riuscito.
 
-Che ne devo fare?- Odiava Shan pu, odiava non credergli e più di tutto odiava se stessa.
 
-Incornicialo,così magari tra qualche anno a furia di guardarlo forse capirai la verità- non aggiunse altro.
 
-E quale sarebbe la verità?-
 
-Non sei mai stata la seconda scelta- lo disse con una calma sconfortante.
 
-Non sono mai stata la tua scelta!!-
 
-Ed io sono mai stato la tua scelta?-
 
Sospirarono ancora.
 
Lui si voltò chiudendo gli occhi. Cosa dirle?
 
Lei non si rendeva neanche conto di quanto l’amasse e lui era troppo impedito ed insicuro per dirglielo. Si sbagliavano tutti. Lui non era alla sua altezza.
 
 
-Ranma stai dormendo?- Aveva un disperato bisogno di sentirlo, di giocare con lui, di ridere con lui.
Mosse la testa per dire no.
 
-Perché reagisci così?-
 
-Perché, mi chiedi perché?...Sono stufo Akane, stufo di non essere creduto, di sentirmi un cretino e   soprattutto di fare la figura dell’idiota facendo il geloso, quando poi tu non sei neanche la mia ragazza- scoppiò anche se con lei non avrebbe mai voluto.
 
-Hai ragione io non ti sono niente- poi pianse tanto e a lui si strinse il cuore.
 
-Akane.......-
 
-Lascia stare - si alzò per uscire fuori dalla cabina ma lui la fermò.
 
-Shhhh non merito le tue lacrime- l’abbracciò da dietro.
 
-Ma cosa diamine dici?- Si girò trovandosi stretta a lui e a guardarlo negli occhi.  -Ranma io…-
 
Lui la strinse ancora più a sé. Aveva un impellente bisogno di sentirla, di respirarla, di  viverla.
 
-Akane io non so cosa mi stia prendendo, ma impazzisco quando lui ti è vicino, quando ti sfiora, ti tocca, quando la tua bocca gli sorride per discorsi o battute che non ti ho fatto io** - lei lo guardò spalancando gli occhi.
-Tu sei un punto fisso per me e ti prego accettami per quello che sono, chiamami zuccone, geloso, maniaco, non importa, ma ti scongiuro qualsiasi cosa accada…non voglio perderti maschiaccio-
 
-Non voglio perderti neanche io stupido, qualsiasi cosa accada. Hai promesso ricordi?-
 
- … Nella gioia e nelle avversità ci sarò....se tu ci sarai…-
-…Io ci sarò sempre!- Terminò per lui. Si sorrisero teneramente.
 
-Stringimi forte! – Lui non esitò.
 
La baciò tra i capelli e lei lo lasciò fare. Quanto le era mancato il suo baka. Qualsiasi cosa ci fosse   tra loro non sarebbe mai finita. Ne era certa.
 
Si sedette tenendola in braccio. Lei si accoccolò sul suo cuore. Lentamente chiusero gli occhi lasciandosi cullare dal rumore del gigante di ferro che velocemente sfrecciava sui binari.
Destinazione honey moon.
 
 
*O. Wilde
**Mia Modà
 
 
 
 
 
 
 
 
E matrimonio fu. Non canonico, ma del resto si tratta di Ranma e Akane giusto?
Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento.
(Mi scuso se ci sono errori….provvederò a correggere).
 
La fanart stupenda è di Spirit99. La bravissima disegnatrice del fandom. Grazie <3 (Perdonami per il francese “Googleizzato” XD)
Biba ovviamente te lo dedico, come promesso. Shin a parte si intende ;)
Vale grazie per l’idea…. XD…mancano solo le fossette ma provvederò! Se te ne vengono altre….fammi sapere <3
Ele cara beta, grazie come sempre…..e non mi minacciare capito! Hehehehe Ti adoro! Ma Shin….
 
Grazie a chi ricorda/preferisce/segue e legge.
Lo sapete che adoro i vostri commenti quindi un mega kiss a chi ha sempre tempo e voglia per recensire.
 
Infine, e non per importanza, un grandissimo grazie a Faith84 che ha segnalato la mia storia tra le scelte!<3 DIVIN.
 
Alla prossima, baci Pia
 
   
 
Leggi le 17 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: Pchan05