" Non mollare " era stata la sua ultima frase prima di vederlo cadere a terra, prima di vedere nei suoi occhi la spavalderia e la paura con il suo solito e perenne sorriso corazzato. Esattamente come il primo giorno che mi aveva rivolto la parola, e cosi stavo facendo.
Ogni giorno senza perdere la fede, la speranza, lottavo per entrambi..accompagnata dalla mia sorellona, grande solo di due anni in più di me ogni mattina uscivo dal liceo e passavo gli interi pomeriggi in ospedale, il " Memory Fedus Ospital " della cittadina di Mistich Ferfiu.
Facevo i compiti scherzando seduta in quella sedi che ridrvo come se lui potesse parlarmi, mi immaginavo le sue continue e instancabili battute, il suo continuo provarci, il suo proteggermi da tutto e tutti anche a costo della sua vita come aveva fatto finendo li..in una gelida stanza con pareti bianche sbiadite steso con i suoi capelli neri pece in quel letto.
Non so quante lacrime e quante volte avevo desiderato cancellare quel maledetto giorno ma non si poteva, leggendo Storia la materia che lui tanto amava, Storia quando dalla porta sento due occhi pieni di preoccupazione, alzo il viso ma lascio le mie dita affusolate che accarezzano la sua mano che vedo suo fratello.
Stefano. Al contrario del mio ragazzo nonché suo fratello lui era un tipo riservato, serioso, pesante come lo consideravo io eppure era un bellissimo ragazzo, sembrava una statua perfetta ma che dopo un pò ti stufi di osservare, sempre..prevedibile.
Invece mi ero innamorata di Din proprio per i motivi opposti, era spavaldo, senza paure, mi portava dal primo istante con sue assurde scommesse a far uscire fuori la mia parte irrazionale, pazza, divertente, il fuoco che tenevo ben chiuso, assorta nei miei pensieri fissavo il viso di Stefano come un ebeta..che ecco con le mani dentro le tasche dei pantaloni neri con la camicia bianca allarga le labbra nello stesso sorriso di quando ci eravamo incrociati la prima volta a casa dei fratelli come la chiamavano nella città che dovevo ammettere mi faceva sentire rassicurata.
Anche lui come se lo potesse sentire guarda il viso di Dean e gli dice :
- Bello addormentato, vedi che qui ti aspettiamo. Hai dormito ultimamente ?
- Non mi serve, mi serve...lui.
- Sono certo che mio fratello mi ucciderebbe se non mi prenderei cura di te quindi..
- Solo due minuti.
Spiritoso, allegro e divertente visto che la bellezza di entrambi era ovvia, arriviamo al bar e prendiamo due caffè nel