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Autore: LoveLustHateDesire    06/06/2014    1 recensioni
Tratto dalla storia..
"-Signore e signori, sono lieta di annunciarvi che il tributo femmina del distretto sette sarà Johanna .. – si interrompe e il mio cuore comincia ad uscire fuori dal petto.
Johanna… ?!
Johanna cosa?!
-Non riesco a leggere il cognome. – Dice, facendo cenno ad un pacificatore di aiutarla. "
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Finnick Odair, Haymitch Abernathy, Johanna Mason, Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Sono una mentore.
Devo guidarli nel vincere, quando secondo me è meglio morire. C’è qualcosa di incoerente in questa frase, qualcosa che mi fa capire che tutto questo è sbagliato.
Sbagliato, malsano e assurdo.
I settantaduesimi Hunger Games vedranno me come mentore e due ragazzi incapaci di uccidere come tributi del distretto sette, che anticipazione allettante!
Appena saliamo sul treno, mi attende una conversazione a quattr’occhi con Blight, il mio mentore, che, per me, è stato del tutto inutile.
-Johanna, ehi. – Mi dice. – Ho una cosa importante da dirti.
-Blight, quale onore.
-Da dove cominciare? Sei una donna caparbia e intelligente, io ho vinto per pura fortuna..
-Diciamo pure che tutto il culo del mondo si è trovato per qualche assurda ragione dalla tua parte.
-Esatto, tu hai vinto per una strategia accurata e tanto allenamento. E’ meglio che questi due ragazzi siano allenati da te.
-Mi stai dicendo che… Okay, sì, come vuoi. – Dico, andandomene.
Forse è davvero meglio così. Lui fa da contorno e di questi due ragazzetti mi occupo io. Spereranno di morire nel bagno di sangue dopo una breve conversazione con me.
-Isobel, Jason. Vi allenerò io.
-Non abbiamo il diritto di scegliercelo, il mentore, visto che siete parecchi?
-Vi hanno abbandonati nelle mie mani, Izzie. – Le dico, con un sorriso tirato. – Nessun rancore. – Aggiungo poi, con un vano tentativo di tranquillizzarla.
-No, qui il rancore ce l’ho io. A causa tua, Josh, il ragazzo che amavo, è morto!
Mi sale l’istinto di farla a brandelli, ma accantono l’idea. – Vuoi fare la sua stessa fine? Non so quanto ti convenga rivangare il passato.
Lei si accuccia in un angolo del divano e abbraccia un cuscino.
-Allora, mi sembra di aver capito che Izzie con me vuole avere a che fare il minimo indispensabile, parliamo di te, Jason?
-Mi ricordo della tua estrazione. E’ stato il momento più dilaniante della storia delle mietiture. Però sei stata davvero forte.
-Ti ricordi anche di mia madre, del mio ragazzo e di mia sorella?
-Avevi una sorella? – Mi risponde, senza pensarci. –Scusa. – Si corregge subito.
-Posso aiutarti a vincere, ma posso anche assicurarti che morire in quest’arena nel modo più indolore possibile è il miglior augurio che io possa farti. Quindi cosa scegli? Vivere o morire?
-Vivere.
-L’avrei scelto anch’io. Poi ho sfidato Snow e mi sono ritrovata con la famiglia sepolta, una casa enorme e vuota e una vita di merda. – La considerazione sulla mia quotidianità lo spiazza. Nel senso che gli cade proprio la mascella, e io scoppio a ridere. C’è qualcosa di contorto in tutto questo, ma la cosa non mi da particolari problemi, ci ho fatto l’abitudine. Così, decido di dargli l’unica certezza su cui si basa la mia attuale situazione psicologica: - C’è solo una cosa che Snow non può più farmi: mandarmi di nuovo nell’arena.
-Mi stai dicendo che è meglio morire?
-Senza dubbio. – Dico, facendo una pausa e godendomi lo sconvolgimento sul suo volto. – Ma ti sto anche dicendo che sei vuoi vivere ti conviene fare come dice il presidente senza fare storie. Se no rimarrai solo, come la sottoscritta. – Faccio una pausa e tolgo il cuscino dalle braccia di Isobel. – Mi hai sentita? Stampati le mie parole bene in testa: sono la tua unica speranza. Dimentica il passato e guardami come un’alleata.
Una smorfia di schifo le si dipinge in volto, ma mi tende la mano.
Bene, vediamo di ottenere un mentore per il nuovo anno.
 
La sveglia irrompe nella mia testa e mi impongo di alzarmi. E’ il primo giorno di allenamento per i nuovi tributi.
Quando esco dalla mia camera, percorro il corridoio e busso alla porta di Jason.
-Avanti. – Sento mugugnare.
Apro la porta e faccio capolino con la testa.  –Buongiorno! – Esclamo. –Alza quel culo dal letto e vieni a mangiare, è ora che parliamo concretamente dell’allenamento. Ti aspetto tra cinque minuti.
Quando passo alla porta della camera di Isobel, la vedo sveglia e reattiva. Isterica, oserei dire.
-Buong.. Izzie, tutto bene? – Prendo l’iniziativa di entrare e mi siedo sul letto.
-Ti sembra che vada bene? Nulla va bene! Io morirò in quell’arena.
-Beh, meglio per te.
-E mi prendi pure in giro? Johanna, vattene.
-No, non è una presa in giro. Potessi, mi ucciderei ora. – Un lampo di divertimento le attraversa gli occhi. Questa ragazza è fuori!  –Ehi, non è un invito a uccidermi.
-Stavo scherzando.
-Vieni a scherzare a colazione, dai. – Le rispondo, tendendole la mano per portarla via da quel limbo in cui stava per cadere.
Entrare in depressione prima degli Hunger Games non è una scelta felice.
Quando arriviamo nella sala, ci sediamo e comincio ad osservare le leccornie che sono disposte sul tavolo.
Mi ricordo come fosse ieri la mia edizione, e provo a ricordare i consigli che mi avevano dato Haymitch e Finnick, ma non mi tornano in mente.
-Allora, cosa ci consigli per oggi? – Mi chiede Jason, che mi sembra decisamente propenso a vincere.
-Provate a legare con i favoriti…
-Avevo già in mente di farlo! - Mi interrompe.
-.. E questo è un ottimo modo per morire nel bagno di sangue. –Concludo la frase io con un sorrisetto.
Izzie scoppia a ridere.
-No, non c’è niente da ridere in tutto questo. Cerchiamo di capirci: non sono qui per essere vostra amica, farvi da balia, svegliarvi la mattina o farvi da psicologa. Sono qui per salvarvi la vita. In quell’arena sarete soli e dovete stamparvi bene in testa tutto quello che vi dico, in modo chiaro e inequivocabile. – Vedendomi cambiare improvvisamente registro, diventano seri. – I favoriti hanno uno schema ben preciso. Si fiondano alla Cornucopia nel bagno di sangue, uccidono chiunque gli si pari davanti e vi si trasferiscono in pianta stabile. A nessuno è mai passato neanche per l’anticamera del cervello di occupare la Cornucopia se non proveniva dal distretto 1, 2, o 4. Volendo, facendo delle ottime performance potreste allearvi con i Favoriti, ma la cosa vi si ritorcerebbe contro, perché vi userebbero per fare fuori gli altri tributi e, al momento più opportuno, vi si avventerebbero contro facendovi trovare sprovvisti di ascia o di qualunque strumento utile. Quindi, i favoriti sono off limits. Non intralciateli, non date loro fastidio e tenetevene alla stra-larga. – Dico, scandendo bene le parole. – Tutto chiaro?
Annuiscono, serissimi.
-Volendo, potreste allearvi tra di voi, ma correreste il rischio di dovervi uccidere vicendevolmente e non mi sembra che tra voi scorra un odio particolare, quindi proporrei una temporanea alleanza che, alla morte del sedicesimo tributo, si sciolga. Senza se e senza ma, morto il sedicesimo tributo,  separatevi, mettete tra voi quanti più metri possibile, fate in modo di non rincontrarvi mai più. Ovviamente, se volete allearvi. Se no, già dal bagno di sangue, magari evitate di uccidervi l’un l’altra. Okay?
Annuiscono ancora.
-Passiamo a oggi. In questo caso, dobbiamo attuare due strategie diverse. Tu, Isobel, sei mingherlina e dolce. Trasmetti purezza. Non puoi dimostrarti una spietata assassina, perché ti farebbero fuori subito.
Tu, invece, Jason, sei un bestione e non puoi dimostrarti un povero cretino, perché farebbero fuori subito anche te. Quindi anche i vostri primi minuti nell’arena dovranno essere ben diversi. Se deciderete di allearvi, dovrete rincontrarvi per la strada.
Vedo espressioni interrogative sui loro volti.
-Per capirci: Izzie, oggi cerca di non dimostrare la tua abilità con una qualunque arma. Prendile in mano e fai un paio di prove, certo, non è una buona idea arrivare all’arena fuori allenamento, ma non attirare l’attenzione.
Jason, dimostra pure le tue abilità e non preoccuparti se attiri attenzione, ma non dare il meglio di te. Non centrare perfettamente un bersaglio e ogni tanto esclama un “dannazione!”, facendo capire che non sei infallibile. Non trascurate assolutamente le tecniche di sopravvivenza o di primo soccorso, non sono solo fondamentali ma da quelle dipenderà la vostra vita. Ora che ho dato queste nozioni generali, volete essere allenati separatamente o insieme?
Si guardano ed è evidente che si stanno simpatici.
Questo non giocherà a loro favore.
Spero solo che facciano la scelta giusta, quella che permetterà ad uno di loro di sopravvivere senza uccidere l’altro.
-Insieme. – Decreta Jason con un’alzata di spalle, come se non gli importasse.
Due cretini, ecco con chi mi sono trovata a lavorare. 


Perdonatemi la lunga assenza, ma con la fine della scuola ero sotterrata dai compiti!
Ringrazio _cucciolangel_ per la recensione! 
Al prossimo capitolo..! 
  
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