Era la notte di Natale.
La neve fuori continuava a cadere, posandosi sugli altissimi tetti di New York.
Per le strade della città non c’era nessuno – a parte i poveri senzatetto che cercavano di ripararsi dalla neve e riscaldarsi almeno un po’-  e i negozi erano tutti  chiusi. La mezzanotte era scattata da circa un paio d’orette. Ormai il momento di aprire i regali era passato.  Le luci delle case erano quasi tutte spente ormai. Ma quella di casa Berry-Hummel-Lopez non lo era ancora.
Dani sbadigliò, portandosi una mano davanti alla bocca. Kurt e Rachel erano appena andati a dormire, e toccava a lei e alla sua fidanzata sparecchiare e sistemare tutto. O meglio, a lei.
“Comincia a sparecchiare, io torno subito.” Aveva detto Santana, sparendo nel corridoio. E ora Dani si ritrovava a dover ripulire tutto da sola.
Si alzò da terra, prese tutte le carte dei regali e le appallottolò in un’unica palla che gettò poi nell’immondizia. Poi prese i piatti dal tavolo e, dopo averli messi nel lavabo, cominciò a sciacquarli. Ripenso a quella sera. Era stato proprio un bel Natale, il più bello di tutta la sua vita, forse. Aveva ricevuto regali meravigliosi: dal bellissimo bracciale regalatole da Rachel, all’abito scelto per lei da Kurt, al set di plettri personalizzati da parte di Elliott, al paio di orecchini compratole da Santana. Ma anche lei si era sbizzarrita a comprare i regali. Aveva speso tutto lo stipendio e ora non sapeva nemmeno più come doveva comprare le roba per riempire quel povero frigorifero ma... In fin dei conti ne era valsa la pena. Eccome. Mentre pensava a tutte queste cose, Santana le arrivò dietro sinuosamente e la colse di sorpresa, lasciandole un bacio sulla guancia. Dani sussultò, voltando la testa per guardarla.
“Ora mi dai una mano?” Santana sorrise sorniona e annuì con la testa.
“Sì... Ma prima...” Da dietro la schiena uscì un nuovo pacchetto. Aveva forma rettangolare e allungata. La carta era color oro e il nastro era rosso. Dani rimase perplessa.
“Sorpresa, Dani!” Quasi urlò porgendole il regalo. La bionda si asciugò le mani, osservando il sorriso a trentadue denti dell’altra.
“Santana! E’ per me?” La mora annuì.
“Sì, tutto tuo.” Fece. Dani le sorrise, prese il pacchetto – con qualche esitazione – e si avvicinò al tavolo per scartarlo. Santana la abbracciò da dietro, poggiando il mento sulla sua spalla e osservando i movimenti delle sue mani sulla carta del regalo.
“Amore... Non dovevi... Mi hai già regalato quei bellissimi orecchi...”
“Sta zitta e aprilo prima che cambi idea e lo vada a restituire.” La bionda ridacchiò a sentire quelle parole. Insomma, anche nei momenti più dolci e romantici, non si smentiva mai la sua Santana. E quello era uno dei numerosissimi motivi per cui l’amava. Tolse la carta che rivelò una scatola color argento. La aprì – sempre con esitazione- quasi tremando. Al suo interno vi era una piccolissima chiave color oro legata ad una catenina anch’essa color oro.  Sull’impugnatura, a forma di cuore, vi erano incise due lettere: S+D.
“E’ un ciondolo...” Fece sollevandolo dalla scatola e osservandolo con un dolce sorriso stampato sulle labbra. Santana gliela prese di mano e aprì il gancio.
“Già... Questa... –cominciò, passandogliela intorno al collo e armeggiando per chiuderla – Questa è la chiave del  mio cuore, amore mio...- non appena la collana fu assicurata al suo collo, Dani si voltò per guardare Santana in viso- Per ricordarti che è tuo e batte solo ed esclusivamente per te.” Finì la ragazza posandole le mani sui fianchi. Dani sorrise dolcemente, circondando il collo dell’altra con le proprie braccia e avvicinando pericolosamente i loro visi.
“Ti amo.” Sussurrò appena prima di lasciare che le loro labbra si incontrassero e iniziassero ad accarezzarsi dolcemente. E Santana si sentì morire e desiderò ardentemente che quel momento non finisse più.