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Autore: Annaira998    07/06/2014    2 recensioni
La mia mente inizia a vagare: Los Angeles, mio fratello, i suoi amici, sole, mare, divertimento, amicizie, sentimenti. Ritorno alla realtà, chiudo la mia grande valigia e la porto al piano di sotto. Saluto i miei genitori promettendo di chiamarli appena atterro.
Vita nuova, finalmente sto arrivando.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Abbiamo dormito abbracciati nel mio letto, è stato davvero bellissimo.
Mi sveglio verso le dieci. Senza svegliare Luke, scivolo giù dal letto e vado in bagno.
Mi sono arrivate.
Scocciata indosso gli odiosi assorbenti.
Esco dal bagno e ignorando Luke sul mio letto scendo in cucina.
Quando sono in quei cinque giorni del mese sono del tutto diversa. Sono molto irritabile e antipatica, cambio stato d’animo ogni cinque minuti, prima felice, poi triste.
Senza dare il buon giorno ai miei coinquilini, prendo il mio tazzone di cafè e mi siedo alla sedia. Non ho neanche voglia di mangiare la mia brioche.
“Sorellina tutto bene?”  mi chiede Calum preoccupato.
“Si” faccio sciogliere la marea di zucchero.
“Che le prende?” Ashton domanda a mio fratello a bassa voce.
“Sorellina sei in quel periodo del mese?” mi chiede dolcemente. Sa come sono fatta in questo periodo e sa anche come reagisco.
“Si”sento le guance bagnate. Mi sento una scema ma mi viene spontaneo.
Asciugo le lacrime e bevo la bevanda. Torno in camera mia per farmi una doccia e trovo Luke seduto in mezzo all’letto.
“Buon giorno amore” sorride quando mi vede.
“Ciao” prendo l’intimo e mi chiudo in bagno.
 
Dopo una lunghissima e rilassante doccia, esco. Indosso un jeans e la prima maglia che trovo a maniche corte.
Prendo il mio telefono e scendo in salotto.
Mi siedo sul divano e trovo un messaggio di Jennifer.
“Baby! Sono tornata a casa, quando ci vediamo? :)”
Scocciata le rispondo.
“Ciao. Oggi non posso perché lavoro. Ci vediamo domani?”. Mentre aspetto una sua risposta, accendo la tv e faccio zapping per cercare qualcosa di interessante.
 Il cellulare vibra e lo prendo in mano per leggere il messaggio.
“Da quando lavori? Ok, allora domani?” ed è così che continuiamo a massaggiare fino a ora di pranzo.
 
Non ho mangiato molto e non ho aperto bocca per parlare.
Luke mi guarda triste, forse non si aspettava un Arianna così tanto diversa.
Prendo la mia borsa ed esco di casa senza salutare per andare a lavoro.
Quando arrivo in negozio, non trovo Isabelle dietro la cassa, meglio così. Entro dentro la stanza e mi cambio la maglia, poi esco e incomincio a girare nei reparti.
In lontananza vedo una chioma di capelli rossi quindi mi avvicino.
“Ciao Denise” le dico con non troppo entusiasmo.
“Eih! Che hai?”
“Sai.. sono in quel periodo del mese.. “ le dico imbarazzata.
“Come ti posso capire” mi sorride.
“Potresti occuparti tu dei clienti oggi? Sono un po’ antipatica in quei giorni” gioco con le mani.
“Ma certo, non preoccuparti” la ringrazio e torno a girare in cerca di qualche abito disordinato.
 
Per quasi tutto il mio turno sono riuscita a non parlare con i clienti.
Mente sistemo delle maglie lasciate dentro i camerini, il telefono vibra da dentro la tasca del pantalone.
Poso le maglie e lo prendo per vedere chi è.
“Eih dolcezza! Sono a Los Angeles. Sei a casa?” Zayn.
“Ciaoo. No sono a lavoro :(” invio.
Pochi minuti dopo arriva una risposta.
“VIA?” gli scrivo dove si trova il negozio e guardo l’ora. Manca quasi un’ora alla fine del mio turno. Potrei chiedere a Isabelle se posso andare via prima.
La vibrazione mi fa uscire dai miei pensieri.
“Sto venendo a prenderti”.
Finisco velocemente di piegare le maglie a corro alla cassa.
“Isabelle” la chiamo per avere la sua attenzione e lei si gira per ascoltarmi.
Rimango pochi secondi in silenzio per prepararmi una frase mentalmente, poi parlo.
“Potrei andare via prima oggi? È arrivato in città un mio vecchio amico e domani parte di nuovo” non so se parte già domani ma può essere una scusa per uscire prima dal negozio.
“Prima quanto?” mi chiede con un sopracciglio alzato.
“Adesso”. Isabelle si gira verso i reparti e notando che non c’è quasi nessuno, mi da il permesso. La ringrazio e corro nella stanza per cambiarmi.
Saluto Denise ed esco dal negozio.
Bello come sempre trovo Zayn appoggiato al muro con una sigaretta in mano.
“Wow! Che figo sei?” ride.
“Ciao dolcezza” mi da un bacio sulla guancia.
Iniziamo a camminare e io non riesco a tenere le battute cattive dentro la mia bocca.
“Ma che hai oggi?” mi guarda strano.
“Scusami.. sono cose da donne.. Sono totalmente diversa. Mi dispiace” mi guardo le scarpe.
“Eih” si ferma e alza il mio viso “Non è colpa tua” mi sorride.
“Sto trattando male tutti. Oggi non ho neanche salutato Luke. Mi ha guardato triste per tutta la mattina” sono davvero dispiaciuta per lui.
Quando arrivo a casa mi devo far perdonare.
Rimaniamo a passeggiare ancora un po’ e per ora di cena mi accompagna a casa.
 
Ho mangiato davvero poco questa sera.
Poso il mio piatto nel lavandino e salgo in camera mia senza aprire bocca.
Mi siedo al centro del mio letto con davanti il portatile.
Con la coda dell’occhio vedo Luke passare, probabilmente per andare nella sua stanza. Chiudo il portatile e corro per fermarlo.
Riesco ad entrare dentro poco prima che lui chiuda la porta. Mi guarda in attesa che dica qualcosa e io ci metto un po’ a farlo.
“Mi dispiace. Sono stata antipatica oggi. Non ti ho nemmeno salutato” abbasso lo sguardo ma lui me lo alza per guardarmi negli occhi.
“Eih. Non importa. I ragazzi mi hanno spiegato il motivo del tuo comportamento” sono le guance andare a fuoco. È abbastanza imbarazzante parlare di questo argomento con il proprio fidanzato.
Non so cosa rispondere quindi poso le mie labbra sulle sue.
All’inizio un bacio semplice , poi diventa passionale.
Mi prende per i fianchi per avvicinarmi. Inizia a camminare all’indietro e una volta arrivati al letto, cadiamo all’indietro.
Scoppio a ridere e lui mi segue.
Per non pesare, mi sposto affianco a Luke e mi appoggio sui gomiti.
Rimaniamo a guardarci negli occhi, nessuno apre bocca.
Dal salotto Michael ci chiama rovinando il momento romantico e io scocciata mi alzo per andare a vedere cosa vogliono.
“Che c’è?” Sbuffo e incrocio le braccia sotto il seno.
“Giocate alla wii con noi?” sventola un telecomando davanti ai miei occhi.
“Io vado a dormire” Lo sorpasso e do un bacio a mio fratello, poi salgo in camera mia.
Mi cambio velocemente e mi metto sotto le lenzuola.
 
La sveglia suona alle 7:30. Salto giù dal letto e vado in bagno a darmi una sciacquata.
Fortunatamente sono antipatica soprattutto il primo giorno delle mestruazioni, gli altri quattro giorni riesco a controllarmi un po’ di più.
Indosso un leggins e una maglia verde acqua.
Scendo in cucina e mi preparo il solito cafè.
Questa mattina devo lavorare e non sapendo se i ragazzi si ricordano, lascio un bigliettino, non voglio che pensino che sono scappata o ancora peggio rapita.
Finisco la mia colazione e vado in bagno a lavarmi i denti.
Metto le converse ed esco di casa.
 
Le mie ore di lavoro passano molto velocemente.
Anche se il mio turno è finito, rimango un altro po’ in negozio a parlare con Denise. È davvero una ragazza simpatica ma molto diversa da me.
Una rockettara sempre con anfibi, borchie e leggins con teschi. Per non parlare dei suoi capelli rossi fuoco, belli ma io non li tingerei mai di quel colore.
A primo impatto sembra una ragazza con le rotelle fuori posto, ma una volta che la conosci, è tutt’altro che fuori di testa.
Prendo la mia borsa dall’armadietto e torno a casa.
 
“Sono tornata!” urlo una volta chiusa la porta.
Nessuno risponde, mi sporgo in cucina ma vuota, il salotto anche.
Di solito quando non sono in giro per casa, sono chiusi in una camera a parlare di lavoro quindi decido di non disturbarli. Inizio subito a preparare il pranzo e per farmi compagnia accendo la radio.
I ragazzi scendono dalle scale facendo un grandissimo umore.
“ma che rumore fate? Sembrate un gregge di pecore!” gli sgrido.
“E tu quando sei arrivata?” mi indica Ashton.
“Da un po’ ma eravate talmente tanto presi dal lavoro che non mi avete neanche sentito” apparecchio la tavola per mangiare.
I ragazzi mi aiutano e insieme ci sediamo a mangiare.
 
Finito pranzo sistemo la cucina ed esco di casa per incontrarmi con Jennifer.
Mi è mancata in questi giorni e le devo raccontare tantissime cose.
Suono al campanello e pochi secondi dopo si apre la porta con dietro la mia splendida amica.
I capelli lisci lungo le spalle, un top nero e una gonna di jeans, bellissima.
“Finalmentee!” mi salta addosso e mi abbraccia.
Ci incamminiamo verso il centro di Los Angeles e io inizio a raccontarle la marea di avvenimenti che sono accaduti.
 
 
 
 
HOLAAAAAAAA
Vi chiedo scura per il ritardo :( come ho già risposto in alcune recensioni, tra ultime verifiche e saggi, non sono riuscita ad aggiornare prima.
Vi chiedo anche scusa se è un po’ corto ma non ho avuto tanta fantasia. Avevo bisogno di un capitolo tranquillo prima di far scoppiare la bomba ahahaha :)
Adesso che la scuola è finita, riuscirò ad aggiornare frequentemente :)
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate ;)
In bocca al lupo a tutti quelli che hanno esami :)
Baci.
  
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