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Autore: eRj06    07/06/2014    0 recensioni
Quel volo stava per cambiare la mia vita.
Avevo le mani sudate e il cuore faceva le capriole mentre il mondo scorreva sotto di me.
L'ansia e i nervi tesi non mi facevano pensare lucidamente.
Le domande erano tante e molte di esse erano senza risposta.
Stavo facendo la cosa giusta?
Sapevo di star facendo ciò che volevo,sarei arrivata da lui e quello era l'importante,ma l'ansia a volte prende il sopravvento no?
Lui stava per cambiare la mia vita per renderla la nostra e nient'altro aveva importanza.
Un nuovo inizio fatto di me e lui insieme.
Quell'aereo mi stava portando alla rinascita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Ci sono cose che non si possono controllare.L'amore è una di queste.Quando arriva lasciati solo trasportare da essa 1Capitolo Con le cuffie alle orecchie,musica a palla,tuta e tanta buona volontà,Meggie correva il lungo mare della sua cittadina. Le piaceva correre a perdifiato ascoltando le sue canzoni preferite,immaginando e sognando un amore folle.Uno di quelli pieni e vivi.Le piaceva fantasticare,a diciotto anni cosa puoi fare si diceva. La sua coda di cavallo,castana,la seguiva dondolando ad ogni suo movimento.Le braccia andavano a ritmo delle sue gambe,una opposta all'altra e il suo viso tagliava il vento. Ogni tanto chiudeva gli occhi e respirava l'aria del mare.Le piaceva,quel posto.Li si sentiva libera. Libera da ogni pensiero,libera di correre e di lasciare correre l'immaginazione come voleva.Non ci sarebbe stato nessuno,in quel momento,che la potesse distogliere dalle sue fantasie.Li era totalmente sola con se stessa. L'ambiente familiare per lei era stressante,una madre troppo presente e un padre troppo assente che però pretendeva di essere ascoltato a prescindere dalla sua assenza.Assenza non solo fisica. Le cose in casa andavano bene solo se veniva detto sempre si,se non si doveva discutere sulle decisioni e se queste venivano prese dai suoi genitori. Quello era l'ultimo anno delle scuole superiori e Maggie doveva pensare a cosa volesse fare realmente nella sua vita.Andare via o restare e lasciar scegliere della sua vita?Cosa poteva fare? Mark non era molto d'accordo sul fatto di andare via ma almeno la lasciava scegliere.Era un tipo apposto pensava sempre Meggie,sempre disponibile e presente,anche se erano solo sei mesi che si frequentavano,a lei piaceva abbastanza da continuare a vederlo.Ne era innamorata ma non era certa di amarlo.Non ne era certa perchè immaginava di vivere una sotoria più profonda e sapeva che con lui stava perchè stava bene alla fine dei conti. Il fatto di immaginare una vita diversa con una persona diversa le faceva capire che non era quello l'amore,almeno non era ciò che voleva. Mark le lasciava i suoi spazi,forse solo perchè non c'era mai?a lei piaceva quella relazione a distanza.Era come se prendessero una pausa da contatto.Questo non rendeva le cose noiose. Quello era il mese che lui non c'era.La riempiva di messaggi dolci e la chiamava spesso ma non era abbastanza secondo lei eppure,Maggie,non sapeva di non volere di più da quello che avevano.Andava benissimo così. Si avviò verso casa e senti il suo telefono squillare.Era un messaggio di Sarha. -Stasera andiamo a ballare,vieni?- -Va bene,inventerò una scusa con i miei,dove?passate voi?- -ok fammi sapere che scusa inventerai questa volta.E per Mark?comunque in auto siamo pieni ma so che Alex deve venire magari gli chiedi se c'è posto,che dici?- -okok...Mark non è un problema.A dopo.xoxo- Rimise il telefono in tasca e iniziò a pensare cosa avrebbe potuto dire ai suoi senza che la stressassero inutilmente. Aprii la porta di casa e corse su per le scale,dritta in bagno per una bella doccia bollente e uno sciampo lungo almeno un ora.Doveva rilassare i nervi tesi della corsa. Margaret bussò alla porta ed entrò richiudendola dietro di se. -Vedi che stasera esco con Sarha e le altre,andiamo a mangiare qualcosa e poi ci fermiamo in centro.va bene?- -Ah!va bene ma non fare tardi.Che ti metti?- Meggie sbuffò sotto la doccia cercando di non farsi sentire dalla madre. -Credo che metterò un pantalone e una maglietta.- Margaret annui e restarono in silenzio. Sua madre aveva questo vizio che innervosiva Meggie.Restava in bagno con lei e la seguiva se si spostava dal bagno alla camera e vice versa.Ogni volta che usciva era così.Le doveva fare le domande fino alla nausea e le doveva ripetere le stesse cose almeno dieci volte. Meggie faceva comunque di testa sua. Si vestì si trucco e si stese sul letto.Prese il suo cellulare e chiamo Alex. -Ehilà.-ALex aveva una voce profonda al telefono.Era un tipo simpatico a lei piaceva.Per alcuni mesi era stato con Sarha e da poche settimane si erano lasciati.Lui stava parecchio male per questo. -Ehi,che fai?stasera vai a ballare oppure no?mi ha chiamata Sarah e lei sta andando.- Dopo qualche secondo di silenzio Alex le disse che avrebbe chiesto a un suo amico di andare e che sarebbero passati a prenderla.Si accordarono sull'orario e riagganciarono. A quel punto era arrivato il momento di avvisare Mark,si sentì in un pò in colpa per non averlo chiamato prima e per non avergli chiesto se lui era d'accordo.Ma cacciò via quel pensiero perchè lei non doveva chiedere il permesso a nessuno ne tanto meno a lui. Rimasero a telefono per una mezzora abbondante,Mark gli raccontò cosa aveva fatto quel giorno e anche Meggie gli raccontò della sua giornata monotona.Scuola,studio,corsa e poi doccia stressante con la madre alle calcagna. Aveva detto che non c'erano problemi per andare a ballare e si lasciarono promettendosi di sentirsi più tardi.Quelle conversazioni così di circostanza la innervosivano.Non si sentiva molto felice con Mark,il fatto di stare solo bene con lui iniziava a stancarla. Meggie scese in salone e si buttò sul divano accanto a Summer,la sua cagnolina di otto anni.La accarezzo e lei chiuse gli occhi godendo di quel momento. Margaret la chiamò dalla cucina chiedendole se volesse mangiare ma Meggie non aveva fame e di li a poco sarebbe passato Alex a prenderla. Prese il giubbotto e la borsa,infilò il primo tacco che trovò che poteva andare bene con i suoi Jeans a lavaggio scuro e la sua maglietta a fiori elegante,e si guardò allo specchio.Poteva andare,pensò. Saluto la madre che nel frattempo le ripeteva le stesse cose che le aveva detto nel bagno e si avviò all'uscita di casa con le chiavi e il telefono in mano. -Ci vediamo dopo.-disse Meggie chiudendosi la porta alle spalle con la madre che parlottava ancora. Si fermò sul ciglio del marciapiede e le arrivò lo squillo di Alex che l'avvisava di uscire perchè era vicino a casa.Vide i fari della macchina dall'altra parte della strada che si avvicinavano.Era un'auto nera lucida.Una volvo.Non era di Alex e si ricordò subito che non era venuto solo a prenderla.Probabilmente c'era Simone con lui. L'auto accostò al marciapiede dall'altra parte della strada e lei si avviò verso l'auto. Aprì lo sportello e un profumo le inebriò le narici e le riempì i polmoni.Pensò che era un ottimo profumo. Chiuse lo sportello dietro di se e si sistemò sul sedile posteriore affacciandosi a quello del passeggero per salutare Alex e presentarsi al suo amico sconosciuto. -Buonaseraaaa.....lui è Ethan,Ethan Maggie.- Si girò per dargli la mano e presentarsi,gli sembrò di averlo già visto.Era molto carino,aveva la pelle più scura di quella di Alex i capelli neri e gli occhi marrone scuro. -Ciao.-disse Ethan e Maggie rispose a sua volta. Si avviarono verso la discoteca parlando del più e del meno.Ascoltò le loro conversazioni e gli piaceva sentirli ridere.Pensò che si volessero bene così gli chiese da quanto erano amici. Fu Ethan a rispondere dicendo che lo erano da una vita e sorrise portandosi la mano sotto al mento e poggiando il gomito al finestrino. Maggie lo guardava e pensava che era un tipo intrigante. Arrivati in discoteca,entrarono e lasciarono i loro giubbotti alla signorina all'entrata. Così si diressero in un corridoio lungo e stretto nella quale si sentiva rimbombare la musica della sala adiacente a questo. Ethan stava dietro lei e Alex che parlavano.Alex la faceva ridere sempre.Lei rideva di gusto quando raccontava qualcosa. Si girò per guardare se Ethan teneva il passo e si accorse che la stava osservando. Meggie inarcò le sopracciglia a mo di domanda ma avrebbe voluto sorridergli. Ethan a sua volta invece la guardò dritta negli occhi,non si stava scusando ne sembrava imbarazzato per essere stato sorpreso a guardarle il fondo schiena.Meggie si sentì impacciata e se non avesse avuto la carnagione scura probabilmente si sarebbe notato che era arrossita a quello sguardo. Si voltò e sorrise ad Alex,era imbarazzata e si sentiva lo sguardo addosso di Ethan. Arrivarono a una grande porta nera con due buttafuori ai lati di essa che aprirono un'anta e li lasciarono passare.Nella stanza c'era caldo e odore di consumato e alchool. La musica rimbombava e ora non si riusciva più a parlare.Faceva caldo e Meggie si raccolse i capelli,appena lavati,a coda di cavallo per evitare che il sudore li facesse appiccicare al collo. Sentì una strana sensazione partire dal petto e scendere allo stomaco e poi sentì una mano che le toccava il braccio per attirare la sua attenzione.Si voltò e trovò Ethan che le si avvicinava all'orecchio per dirle qualcosa. Meggie era scossa,aveva percepito la sua presenza dietro di se come prima di entrare nella sala e ora lui le sussurrava all'orecchio ma lei era troppo impegnata a pensare perchè riusciva a percepire così la sua presenza.Erano due perfetti sconosciuti. Si fece ripetere due volte nell'orecchio a stessa cosa finchè non capì che le voleva offrire da bere al che lei si girò per cercare Alex che era già sparito,probabilmente a cercare Sarah. Meggie fece cenno di si ad Ethan,voleva evitare qualsiasi contatto involontario e volontario. Si diressero verso il bancone Bar e appoggiò i gomiti su di esso.Lei ara minuta e i tacchi le davano un pò di slancio Ethan invece era abbastanza alto e magro,non era muscoloso ma comunque ogni linea del suo corpo,almeno quella evidente,era messa bene. Sorrideva alla ragazza dietro al bancone che lo guardava con occhi da gatta morta e lui sembrava la guardasse con occhi di circostanza.Meggie pensò che aveva un sorriso perfetto.Ethan si girò a guardarla con i suoi occhi marrone scuro e Meggie sentì una strana sensazione alla bocca dello stomaco. Si misero al bordo della sala con i coktail e tra una chiacchiera e l'altra,sussurrate all'orecchio per potersi sentire,erano già al quarto bicchiere. Meggie iniziava a sentire caldo e le girava la testa ma si fece prendere dalla situazione e dall'alchool nelle vene e prese Ethan per mano trascinandolo in pista.Non sapeva perchè ma voleva sentire come era abbracciarlo,voleva sentire come era il suo profumo e la sensazione dei loro corpi vicini. Lo avvinghiò al collo come se fosse una cosa che aveva sempre fatto,appoggio la testa nell'incavo del suo collo e chiuse gli occhi.Il suo corpo era completamente teso,ogni suo nervo era come una corda di violino,tirati al massimo.Ethan poggiò una mano sulla sua spalla e l'altra poggiata sul suo collo umido. Non capiva più nulla.Lo prese per mano e lo portò fuori. -Cosa c'è?stai male?.-Ethan evava un'espressione preoccupata ma i suoi occhi erano sgranati e sembrava avesse l'affanno. Meggie girò su se stessa guardandosi intorno.Erano soli.Si portò una mano sulla fronte e sospirò. -No,tutto bene,ho solo caldo.- Ethan prese un pacco di Malboro rosse dalla tasca e glielo porse.Meggie ne prese una e si accomodò su un muretto che c'era a pochi passi da loro.Si accesero la sigaretta e rimasero in silenzio. Si guardavano furtivamente come se non volessero farsi vedere. -Stai meglio?.- Meggie lo guardò incuriosita,si chiedeva come mai avesse così premura per una perfetta sconosciuta.In quel momento le venne in mente Alex che per tutta la serata era sparito ma caccio subito via quel pensiero.Era li,seduta su quel muretto con un perfetto estraneo che le faceva ribollire il sangue nelle vene.Qualcosa la spingeva verso di lui. Il suo modo di fare,come si atteggiava,come fumava erano delle vere e proprio distrazioni per i suoi occhi.Non riusciva a smettere di guardarlo e anche lui non distoglieva lo sguardo da lei. -Si,sto meglio grazie.- Dopo una decina di minuti entrarono nella stanza da ballo e si diressero in pista. Meggie si voltò lo guardò dritto negli occhi e posò le sue braccia al collo,tenendo una certa distanza dal suo corpo. Ethan però l'attrasse a se e Meggie aprì leggermente le labbra incredula a quel gesto così spontaneo e duro.Il cuore le martellava nel petto e rimbombava nelle orecchie.Credeva di stare per svenire,forse dovuto dal fatto che aveva bevuto troppo?o era per lui? Si guardarono intensamente negli occhi e le musiche che venivano messe dal DJ passavano una dopo l'altra senza essere ascoltate da Meggie. Gli occhi di Ethan nei suoi erano duri e dolci allo stesso tempo.Sembrava che le volesse dire ti sto desiderando ma mi sto trattenendo. Senza rendersene conto Meggie si voltò,dandogli le spalle e iniziò a strusciarsi sul corpo di lui a ritmo di musica.Ethan posò le mani sui suoi fianchi,incerto,e l'accompagnava delicatamente nei movimenti. Era tutto così eccitante pensò Meggie,voleva voltarsi e baciarlo,Baciarlo fino a mancare il respiro. Poggio la testa sulla sua spalla e chiuse gli occhi lasciandosi trasportare. Dopo un'eternità,almeno così sembrava,si staccarono e si resero conto che entrambi avevano l'affanno.Meggie lo guardò,per quanto possibile,e aveva fuoco negli occhi erano accesi per via dell'eccitazione. Non riusciva a spiegarsi quelle sensazioni così forti per lui eppure non riusciva a smettere di pensare che voleva baciarlo. Uscirono fuori a fumare un'altra sigaretta ma non si dissero una parola.Si guardavano e entrambi pensarono a quanto si desiderassero. Meggie buttò la sigaretta a terra fece un lungo respiro buttando fuori il fumo,Ethan aveva finito di fumare e come lei buttò a gran polmoni il fumo fuori dalla bocca. Fu un attimo.Il fumo nell'aria,uno sguardo,la mano di Ethan dietro al suo collo che l'attirava a se e poi le loro labbra erano attaccate. Meggie portò le sue mani al collo di lui e lo spingeva ancora di più a lei.Le loro lingue facevano le capriole insieme e loro avevano l'affanno ma non smettevano di baciarsi. Meggie si sentì un calore giù,nelle sue mutande,e poi brividi e pelle d'oca ovunque e le mancava l'aria. Si stavano divorando. Si staccarono insieme erano caldi,ed eccitati e avevano il fiato corto. -Cazzo!.- esclamò Meggie. -Porca troia chi sei tu?.-disse Ethan con gli occhi accesi di passione e le labbra serrate.
   
 
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