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Autore: 5sauce    07/06/2014    1 recensioni
“Tre verticali... due orizzontali... Bene. State indietro ragazzi." Harry teneva una mano appoggiata alla spalla della figlia Lily e con l' altra mano reggeva la sua lunga bacchetta scura per poggiarla elegantemente sui mattoni rossastri del retrobottega del Paiolo Magico.
Un forte rumore riempì le orecchie della famiglia Potter e della famiglia Weasley, e, dopo qualche secondo di buio, notarono tutti con piacere che nel bel mezzo della parete del vecchio pub, era comparso un buco delle dimensioni di un portone.
Rose si avvicinò alla cugina Lily e le sussurrò, visibilmente entusiasmata:"Pronta?" la cugina le sorrise, le prese la mano e iniziò a correre per le strade di Diagon Alley mentre il resto della famiglia le guardava, con gioia.
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Però, mentre le cugine parlavano e, sopratutto, ridevano, un' ombra le osservava attentamente, nascosta dal muro del negozio di bacchette di Ollivander, protetta dal buio.
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 2

 “A-al, tutto bene? Perchè ti sei fermato?” 

Il ragazzo non rispose. 

Lily osservò la scura divisa di Hogwarts, che cadde a terra, immobile; lasciando posto ad una tunica nera lunga fino alle caviglie. 

“Al?”

Il fratello ridacchiò : “Non sono Al” estrasse da sotto il mantello un lungo bastoncino in legno scuro; una bacchetta : “ Stupeficium!” l' incantesimo mancò la giovane, probabilmente solo per qualche centimetro. “Solo fortuna ragazzina, solo fortuna.” la figura si diresse verso la ragazza, con la solita andatura lenta e sinuosa.

“NOOO!!!” Lily frugò nelle tasche dei jeans. Non c'era. Aveva lasciato la bacchetta nel sedile rosso, accanto a Rose. Si girò, verso la porta scorrevole dello scompartimento. Tirò più forte che poteva, per aprirla, ma era bloccata. La fredda maniglia d' ottone era immobile, nonostante tutti i suoi sforzi per entrare nella cabina.

“Rose!!!!!”

Qualcosa le colpì la testa, la fece cadere. Lily si alzò in piedi, riprese a strattonare la porta, colta dal panico. Intanto, l' ombra si avvicinava sempre di più a lei...

“Clak!” la ragazza cadde sulla moquette rossa ed oro, accolta immediatamente dalle braccia della cugina. In qualche secondo, la luce tornò nel corridoio e la figura oscura svanì, smaterializzandosi.

 

“Lily, tutto ok?” Rose la guardava, preoccupata. “Albus, dov'è?” “Lily...” “Rosie, per favore, mi metti ansia, dov'è Al?”

“Lil, tranquilla...sarà stato un...che so...magari era...uno scherzo che ha voluto farti lui, sai com'è...”

“Non era uno scherzo...era un mangiamorte.”

A quella parola tutti si voltarono e la guardarono, stupiti.

“E' impossibile, Lily, i mangiamorte non ci sono più, sono stati sconfitti con Voldemorrt più di vent' anni fa...non dire sciocchezze...”

“Rose, ho visto il tatuaggio sul polso. C'era. Era un mangiamorte.”

“Lil, un incantesimo ti ha colpito alla testa, non...”

“So cos' ho visto!! Ne sono sicura, se non fosse vero, se non sapessi di aver visto bene, non avrei detto niente!”

Rose non disse nulla, si limitò ad annuire con il capo; ma si vedeva che non era completamente convinta della teoria dell' amica.

“Vado a vedere James...magari...”Lily uscì dalla cabina.

 

“Che-che siano stati veramente i mangiamorte?”

“Ma figurati Calum, sono scomparsi anni fa come diceva prima...Rose, giusto?” gli rispose Luke, il biondino ,con fare ovvio.

La rossa annuì e gli fece un piccolo e timido sorriso. 

 

Hogwarts era in subbuglio, quella sera. Nel giro di solo qualche ora, tutti erano venuti a sapere della  

“piccola disavventura” della giovane Potter e si era diffusa pure la versione dei fatti della ragazza.

Albus stava bene, vivo e vegeto; non era assolutamente stato lui ad attaccare la sorella ed affermò a tutti coloro che glielo avevano chiesto, di essere stato per tutta la durata del viaggio in compagnia del fratello James e dei suoi amici, senza mai lasciare la cabina.

Nonostante si fosse risaputo che Lily non aveva mentito riguardo al presunto scherzo del fratello, quasi nessuno credeva alla sua teoria sui mangiamorte e ne approfittava per deriderla su un'eventuale “miopia da far spavento”.

Rose, invece, arrivò ad Hogwarts in compagnia dei suoi nuovi amici: Luke, Calum, Michael ed Ashton, che, durante il tragitto, le avevano tenuto molta compagnia. Anche con l' aiuto dei ragazzi, però, la giovane non riusciva a smettere di pensare a ciò che aveva detto la cugina. Sperava che l' ipotesi azzardata da Lily fosse frutto di un momento di panico, nel quale, l' amica, colta di sprovvista, sicuramente, avesse visto male. Però Rose di un' altra cosa era certa: Lily era una ragazza estremamente sicura di sé, ci teneva a dire sempre ciò che pensava, senza riserve; e, se non fosse stata certa di ciò che aveva visto -come aveva affermato lei stessa, oltretutto- non avrebbe di certo urlato ai quattro venti un' idea del genere; soprattutto se si riferiva a maghi oscuri.

 

Rose era comodamente seduta su una poltroncina di velluto rossa posta in un angolo della Sala comune dei Grifondoro, intenta nel leggere un pesante ed antiquato libro di biologia.

Era ferma nella stessa pagina da circa mezz' ora, persa nei suoi pensieri com'era, non si era nemmeno accorta di aver aperto il libro, e di essere lì da svariati minuti.

“Stai tentando di ipnotizzare la pagina?”

Rose alzò lo sguardo e sorrise. La sua cugina preferita la stava guardando, ridendo. 

“Come stai, Lil?”

“Bene...apparte un grosso bernoccolo sulla nuca...”

Rose scoppiò a ridere: “Immagino...devi avere un nido di gnomi lì sotto,grosso com'è!”

Lily tentò di coprirsi il livido con i capelli: “Si vede tanto?” chiese.

“No, assolutamente, tranquilla...” ribattè Rose con tono irionico.

“Su, scema, andiamo a mangiare...”

 

“Ci sediamo qui?” chiese Rose, indicando un posto a tavola accanto ai ragazzi che avevano incontrato qualche ora prima in treno.

Lilly le lanciò uno dei suoi sguardi assassini, però annuì, e, sebbene controvoglia, si accomodò accanto all'amica.

“Hem...e...Luke?” chiese Rose, guardandosi intorno. Effettivamente, il biondino mancava...

Lily guardò la cugina: mentre pronunciava il nome del ragazzo, le brillavano gli occhi. “Preparati, Rosie, dopo faremo un bel discorsetto” pensò.

 

Michael, mentre divorava una coscia di pollo fino all'osso, ancora con la bocca piena, disse: “ Luke? Lui è nell' altro tavolo”

Ashton e Calum annuirono, mentre anche loro erano impegnati a mangiare qualche prelibatezza preparata dagli elfi domestici della scuola.

“L'altro quale? di Grifondoro ce n'è solo uno” disse Rose, quasi ridendo.

I ragazzi quasi si soffocarono con le ossa del pollo dalle risate: “ Da sei anni che sei qui e non sai quanti tavoli ci sono?!” 

Rose guardò stupita Ashton. Nessuno le aveva mia detto una cosa simile.

“E' ovvio che non sia qui...non è della nostra casa.” disse Michael, che, vedendo la faccia indignata della ragazza, cercò di avere un po' più di sensibilità nei suoi confronti.

Calum si intromise nella conversazione : “ E' in quel tavolo laggiù.” indicò una zona della sala con il dito.

Rose seguì la punta dell' indice di Calum fino alla zona dedicata ai Serpeverde.

“Nah, impossibile...”pensò.

Però, tra i svariati studenti della casa di Salazar Serpeverde, la ragazza avvistò proprio Luke; che parlava con altri ragazzi.

“L-luke è un Serpeverde?” chiese la “piccola Weasley”.

“No, è un Unicornodorato” rispose Ashton, ridendo e facendo sghignazzare il resto del gruppo.

Rose, che fino a poco prima era sull'orlo delle lacrime, scoppiò a piangere e si alzò, dirigendosi verso la sala comune della propria casa.

Lily balzò in piedi, per poi squadrare i tre ragazzi, guardandoli in cagnesco: “ Voi...veramente, complimenti per...il tatto.” disse la ragazza, per poi seguire l' amica al piano superiore.

 

“Rose, dove sei?”

Le rispose un singhiozzo, seguito da svariate lacrime.

°Angolo Autrici° 
Salve a tutti! Siccome fa un caldo bestia e l'ispirazione delle scrittrici non arriva, abbiamo scelto di lasciarvi al capitolo con un' originalissima frase: Buona lettura!! 

Bacioni, le dementi.

 
  
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