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Autore: Reiki    29/12/2004    10 recensioni
Questa fiction è scritta con una speranza. Spero che la Rowling abbia in serbo per noi una meravigliosa sorpresa: che attraversare il velo, non significhi la morte. Lasciatemi un commento e dite cosa ne pensate
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Thanks to a friend

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James,

Ancora non riesco a credere che non ci sei più, nonostante siano passati tutti questi lunghissimi, dolorosi anni.

Mi chiedo perché, proprio ora, ho preso in mano questa piuma d’oca e mi sono messo alla scrivania. Non mi riesco a rispondere. Non so né cosa sto scrivendo né perchè lo faccio So solo che dopo l’ennesimo giorno passato in questa casa dalla quale ero riuscito a liberarmi, non ce la faccio più. Se solo quella dannata sera fossi arrivato prima! Sarei morto con voi, con onore, o saremmo riusciti a scappare tutti assieme. E invece è accaduta la cosa peggiore.

Eppure eravamo un gruppo così unito a Hogwarts… Ricordo con affetto le giornate trascorse nel cortile della scuola, quando il nostro unico problema era umiliare Mocciosus, o fare colpo sulle ragazze… Ti ricordo sempre a scompigliarti i capelli quando c’era Lily, a giocare con quello stupido boccino. Ti ricordo piangere sulla mia spalla quando lei ti disse che non ti avrebbe mai potuto amare. Già, non hai mai amato dare sfogo alle tue emozioni, ma Lily ti distruggeva il cuore, ti faceva sembrare un bambino indifeso… Non riuscii a crederci quando annunciaste il vostro fidanzamento e l’imminente matrimonio: non eravate voi quelli che appena un giorno prima avevate avuto una violenta litigata dopo l’ora di pozioni? E’ strana la vita… Era passato appena un anno dalla nascita del piccolo Harry… Se tu vedessi com’è diventato! Io… Bhe, non l’avevo più visto da allora, ma l’ho riconosciuto subito perché vedi, sarò almeno la millesima persona che lo dice, ma lui è uguale identico a te… Tranne gli occhi: ha gli occhi di Lily…

Forse ho capito perché sto scrivendo. Ha bisogno di sfogarmi, e sei sempre stato il mio migliore amico, quello a cui ho sempre confidato tutto, Prongs… E’ che non sono tranquillo. Voldemort è tornato, e il fatto che possa intromettersi a suo piacimento nella testa di Harry mi da un fastidio pazzesco! E se gli facesse vedere come uccide qualcuno? Se Harry rimanesse traumatizzato nel vedere come tu e Lily siete…. Morti… My God, Sto per mettermi a piangere come un ragazzino. Sì, è vero, ho i sensi di colpa. Non riesco a perdonarmi di non essere arrivato prima, non riesco a perdonarmi di aver lasciato solo Harry per dodici anni, non riesco a perdonarmi di essermi lasciato sfuggire Peter di nuovo… Come ha potuto.. Pete, ci fidavamo di lui, ci fidavamo di Wormtail… E ci ha tradito tutti. Come abbiamo potuto dubitare di Remus, pensare che fosse lui il traditore, quando invece lui era solo una vittima… Forse… Abbiamo agito come degli stupidi, ci siamo lasciati influenzare da quello che pensa la gente… A noi non era mai importato che cosa fosse Moony, lo abbiamo sempre accettato per quello che era, siamo diventati Animagus per lui. E’ stato tutto un enorme, stupido, errore. Potrà mai perdonarci? Dice di averlo già fatto, ma come posso credergli…

James, come vorrei che tu e Lily foste qui, io da solo credo che non ce la farò, mi sento così inutile… Se almeno potessi fare qualcosa per l’ordine, se almeno potessi… Cosa? Non lo so neppure io. Vorrei solo chiudere gli occhi e beccarmi una delle cucinate in faccia che eri solito darmi a Hogwarts, vederti qui a ridere della mia faccia stupita, ripassare il programma di Artimanzia con Remus o fare una partita a spara-schiocco con Peter, o andare a passare il week-end a Hogsmeade, con un bel boccale di burrobirra calda… Rimpiango perfino gli esami del M.A.G.O….

Ho pensato mille volte di suicidarmi, di mettere fine a tutto questo, ma poi c’era Harry… Come posso lasciarlo? L’inferno è nulla in confronto a quello che ha subito, povero ragazzo. Se ripenso al suo volto raggiante in quella mezz’ora in cui ha creduto che avrebbe vissuto con me, che avrebbe lasciato quegli stupidi Dursley, capisco perché io continuo a vivere: vivo per lui…

Sento dei rumori provenire da sotto, delle urla, Kreacher che parla con qualcuno. Dannato elfo! Se non sapesse così tanto dell’Ordine della Fenice, non esiterei un attimo a regalargli un fazzoletto! Meglio andare a controllare, non vorrei che incendiasse la cucina…

Volevo solo dirti un'altra cosa, sono sicuro che capirai:

Grazie di essere esistito.

Con Affetto

                    Sirius Black, tuo compagno di scuola e amico fedele

 

 

 

Harry Potter pianse, mentre rileggeva per la quarta volta la lettera che il suo amato padrino, confidente e amico, aveva scritto al padre poche ore prima di morire. Silente l’aveva trovata su una scrivania nella stanza di Sirius, a Grimmauld Place, e aveva pensato di darla a lui. Il ragazzo strinse convulsamente la lettera, come se potesse riportargli la persona che aveva perso, sussurrando queste parole:

“Si, Sirius. Grazie di essere esistito…”

 

   
 
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