Thanks to a friend
James,
Ancora non riesco a credere che non ci sei più, nonostante
siano passati tutti questi lunghissimi, dolorosi anni.
Mi chiedo perché, proprio ora, ho preso in mano questa
piuma d’oca e mi sono messo alla scrivania. Non mi riesco a rispondere. Non so
né cosa sto scrivendo né perchè lo faccio So solo che dopo l’ennesimo giorno
passato in questa casa dalla quale ero riuscito a liberarmi, non ce la faccio
più. Se solo quella dannata sera fossi arrivato prima! Sarei morto con voi, con
onore, o saremmo riusciti a scappare tutti assieme. E invece è accaduta la cosa
peggiore.
Eppure eravamo un gruppo così unito a Hogwarts… Ricordo
con affetto le giornate trascorse nel cortile della scuola, quando il nostro
unico problema era umiliare Mocciosus, o fare colpo sulle ragazze… Ti ricordo
sempre a scompigliarti i capelli quando c’era Lily, a giocare con quello
stupido boccino. Ti ricordo piangere sulla mia spalla quando lei ti disse che
non ti avrebbe mai potuto amare. Già, non hai mai amato dare sfogo alle tue
emozioni, ma Lily ti distruggeva il cuore, ti faceva sembrare un bambino
indifeso… Non riuscii a crederci quando annunciaste il vostro fidanzamento e
l’imminente matrimonio: non eravate voi quelli che appena un giorno prima
avevate avuto una violenta litigata dopo l’ora di pozioni? E’ strana la vita…
Era passato appena un anno dalla nascita del piccolo Harry… Se tu vedessi com’è
diventato! Io… Bhe, non l’avevo più visto da allora, ma l’ho riconosciuto
subito perché vedi, sarò almeno la millesima persona che lo dice, ma lui è
uguale identico a te… Tranne gli occhi: ha gli occhi di Lily…
Forse ho capito perché sto scrivendo. Ha bisogno di
sfogarmi, e sei sempre stato il mio migliore amico, quello a cui ho sempre
confidato tutto, Prongs… E’ che non sono tranquillo. Voldemort è tornato, e il
fatto che possa intromettersi a suo piacimento nella testa di Harry mi da un
fastidio pazzesco! E se gli facesse vedere come uccide qualcuno? Se Harry
rimanesse traumatizzato nel vedere come tu e Lily siete…. Morti… My God, Sto
per mettermi a piangere come un ragazzino. Sì, è vero, ho i sensi di colpa. Non
riesco a perdonarmi di non essere arrivato prima, non riesco a perdonarmi di
aver lasciato solo Harry per dodici anni, non riesco a perdonarmi di essermi lasciato
sfuggire Peter di nuovo… Come ha potuto.. Pete, ci fidavamo di lui, ci fidavamo
di Wormtail… E ci ha tradito tutti. Come abbiamo potuto dubitare di Remus,
pensare che fosse lui il traditore, quando invece lui era solo una vittima…
Forse… Abbiamo agito come degli stupidi, ci siamo lasciati influenzare da
quello che pensa la gente… A noi non era mai importato che cosa fosse Moony, lo
abbiamo sempre accettato per quello che era, siamo diventati Animagus per lui.
E’ stato tutto un enorme, stupido, errore. Potrà mai perdonarci? Dice di averlo
già fatto, ma come posso credergli…
James, come vorrei che tu e Lily foste qui, io da solo
credo che non ce la farò, mi sento così inutile… Se almeno potessi fare
qualcosa per l’ordine, se almeno potessi… Cosa? Non lo so neppure io. Vorrei
solo chiudere gli occhi e beccarmi una delle cucinate in faccia che eri solito
darmi a Hogwarts, vederti qui a ridere della mia faccia stupita, ripassare il
programma di Artimanzia con Remus o fare una partita a spara-schiocco con Peter,
o andare a passare il week-end a Hogsmeade, con un bel boccale di burrobirra
calda… Rimpiango perfino gli esami del M.A.G.O….
Ho pensato mille volte di suicidarmi, di mettere fine a tutto questo, ma poi c’era Harry…
Come posso lasciarlo? L’inferno è nulla in confronto a quello che ha subito,
povero ragazzo. Se ripenso al suo volto raggiante in quella mezz’ora in cui ha
creduto che avrebbe vissuto con me, che avrebbe lasciato quegli stupidi
Dursley, capisco perché io continuo a vivere: vivo per lui…
Sento dei rumori provenire da sotto, delle urla, Kreacher
che parla con qualcuno. Dannato elfo! Se non sapesse così tanto dell’Ordine
della Fenice, non esiterei un attimo a regalargli un fazzoletto! Meglio andare
a controllare, non vorrei che incendiasse la cucina…
Volevo solo dirti un'altra cosa, sono sicuro che capirai:
Grazie di essere esistito.
Con Affetto
Sirius Black, tuo compagno di scuola e amico fedele
Harry Potter pianse, mentre rileggeva per la quarta volta la lettera che il suo amato padrino, confidente e amico, aveva scritto al padre poche ore prima di morire. Silente l’aveva trovata su una scrivania nella stanza di Sirius, a Grimmauld Place, e aveva pensato di darla a lui. Il ragazzo strinse convulsamente la lettera, come se potesse riportargli la persona che aveva perso, sussurrando queste parole:
“Si, Sirius. Grazie di essere esistito…”