07/06/2014
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Caro diario,
Oggi è stata proprio una giornata impegnativa
. La prof di latino ci ha fatto un compito a sorpresa ed io non ero preparata (come a mio solito).
L'unica cosa positiva e che il ragazzo che mi piace oggi mi ha salutato. Stavo sudando!
Ora vado a letto. Domani è un nuovo giorno.
Gemma
Posai il diario affianco a me , sul comodino e iniziai a guardare attorno a me.
Il soffitto giallastro e scrostato faceva venire una certa malinconia. Diciamo che vivevo in un posto piuttosto appartato,un pò scadente e piuttosto strano.
Mi coprii e spensi la luce. Mi girai e rigirai tra le coperte, ma non riuscivo a prendere sonno. Chiusi gli occhi e, finalmente dopo aver visto che erano le 2 del mattino, mi addormentai.
la mattina successiva.....
Un raggio di sole mi svegliò dolcemente. Mi misi seduta sulle coperte e mi strofinai gli occhi varie volte.
Mi guardai per l'ennesima volta attorno e guardai l'ora : 7:03 di mattina. Mi alzai e, furtivamente, passai in punta di piedi per tutto il lungo corridoio.
Arrivata alla cucina trovai una persona che non conoscevo. Lo guardai per un paio di minuti spazientita e stranita. Lui mi sorrise appena mi vide e mi fece accomodare su una delle sedie in ciliegio.
"Scusa, ma tu chi s.....Scusi ma lei chi e ?" - gli domandai con gli occhi ancora socchiusi.
Lui mi rispose con un enorme sorriso:
"Dammi pure del tu. Piuttosto tu devi essere Gemma ? La figlia di Stephan Queen!"- Io evidentemente paonazza risposi con un debole si,annuendo.
Lui mi guardava in un modo strano.
Io tagliai "Che mi devi dire di così importante? Dovrei fare colazione e vestirmi..."- lui si mise a ridere rumorosamente
"Te la dirò dopo.Fai colazionee vestiti, ti accompagno io a scuola oggi"- gli lanciai un'occhiata fulminea.
Non sopportavo gli individui sinistri e furtivi Dopo averlo guardato in cagnesco, mi alzai e presi il latte ed una scodella.
Lo riscaldai e me lo finii in poche secondi. Riattraversai tutto il corridoio fino ad arrivare alla mia camera.
Mi ci chiusi dentro e mi cambiai:una maglietta a maniche lunghe gialla, la mia salopette preferita in jeans e le mie converse nere. Presi la borsa ( che era buttata all'angolo della camera), uscii dalla camera e andai in bagno a lavarmi.
Uscita dal bagno vidi quell' individuo che mi aspettava a bracciua conserte. Ok, mi stava facendo venire una certa agitazione.
Mi misi lo zaino in spalla. Dopo aver di nuovo attraversato il salone, arrivammo alla porta e uscimmo. Fuori c'èra parcheggiato un Range Rover nero.
Prima che potessi aprire lo sportello di esso, il ragazzo me lo apri. Ebbi il tempo di lanciarli un'altra occhiata fulminea.
Mi buttai pesantemente sul sedile. Salii pure lui e si mise alla guida.
"Mettiti la cintura"- mi disse lui con una voce un po assonnata.
Io mi misi la cintura.Avevo un sacco di dubbi.
"Ma chi sei ?"- mi uscii quella domanda come un bisbiglio inaspettato.
"Uh?"- chiese lui spaesato
"Ti ho chiesto solamente chi sei ? Perchè non me lo dici semplicemente, così non ci pensi più" -si girò a guardarmi
"Allora sto aspettando la risposta!" -gli dissi insistentemente.
Lui in un sospiro rispose. "Mi chiamo Harry e ti devo portare con me" -Io innervosita,ormai,gli urlai contro.
"No no! Adesso tu mi porti a scuola"
"Non posso....TU! non puoi!"-rispose in un sussulto
"Perchè? Quale è il problema ?"- gli chiesi ormai fuori di me
"Tu hai qualcosa di speciale....Ma non lo sai" - disse lui con un tono calmo
"Cosa ? Hahahaha....fammi scendere!"- dissi ancora più arrabbiata.
"Non posso farti scendere in mezzo alla strada..."
"FAMMI SCENDERE!ORA!"-dissi con tutto il fiato che avevo in gola.Lo odiavo a morte .
Lui si fermò di colpo e mi guardò:
"Beh? Che c'è ?"- gli chiesi ancora spazientita
"Tu non vai da nessuna parte!"- disse con tono calmo
"Oh ! Lo vedremo!"- dissi forzandolòa serratura dello sportello, ma esso non si voleva aprire "Ma che diavolo?! Perchè non si apre?!"- gridai per l'ennesima volta "L'ho chiusa..."- disse lui cupamente.
Con una gomitata violenta, ruppi il vetro della macchina e uscii fuori.
Mi misi a correre verso la libertà. Intanto lo sentivo gridare:
"TORNA INDIETRO BRUTTA CANAGLIA!"-Accelerai ancora di più la corsa.
Mi fermai, finalmente. Ma era troppo tardi :mi ero persa
Mi guardai attorno impaurita.
Vidi un individuo vestito in giacca e cravatta che veniva verso di me .
Iniziai ad indietreggiare.
L'individuo iniziò a correre nella mia direzione.
Ebbi un istinto e porsi la mano verso l'uomo.
Lui prese il volo e cadde a terra .
Pensai: *COME DIAVOLO HO FATTO*
Vidi Harry arrivare dietro di me.
"Cosa diavolo hai fatto ?"- disse, vedendo l'uomo a terra senza sensi
"Io....Io n-non lo so...."- dissi balbettando
"Andiamo è solo un brutto ricordo"- disse posandomi la mano dietro la schiena
Mi accompagno fino alla macchina
DURANTE IL TRAGITTO.....
"Ti ha fatto del male ?"- mi chiese lui preoccupato
Io gli risposi con un filo di voce.
"Appena mi ha vista stava venendo verso di me...nobn so cosa volesse farmi"
"Non ti preoccupare.Ci sono io qua" - disse lui con una punta di coraggio.
"Ora voglio tornare a casa..." -dissi tremando.
"Ok!Ti ci porto subito..."
Per tutto il resto del tragitto non scambiammo nemmeno una parola. Si sentivano solo i miei sbuffi.
Quando arrivammo a casa...
POV HARRY
La vidi con la testa appoggiata delicatamente sul finestrino.
La sentivo respirare flebilmente.
Il suo visino dolce emanava dubbi su dubbi..
Lei non sapeva veramente di ciò che era capace, ma per ora non le potevo rivelare nulla.
Spensi il motore e la portai dentro casa tenendola in braccio.
POV:GEMMA
Mi svegliai nel mio divano. Affianco a me c'era Harry che ronfava,coricato vicino a me....E mi abbracciava....