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Autore: Ziamlostmyfeelings_    08/06/2014    0 recensioni
È proprio vera la frase ‘l’amore è cieco’. Lui lo sapeva bene. Aveva capito il significato di quella frase quando un giorno si era innamorato. Ma il suo era un amore diverso. Un amore che odiava.
|Larry, se non vi piace estinguetevi|
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I love him…and nothing will ever change that

È proprio vera la frase l’amore è cieco’. Lui lo sapeva bene. Aveva capito il significato di quella frase quando un giorno si era innamorato. Ma il suo era un amore diverso. Un amore che odiava. Odiava ammettere che si scioglieva davanti al sorriso della persona che popolava i suoi sogni la notte. Odiava ammettere di essere diverso. Odiava ammettere che si era innamorato di un ragazzo. Aveva odiato la sera che, davanti ai suoi familiari, aveva detto di essere gay. Che schifo la parola gay. Non riusciva ad accettarlo. Lui era un gay omofobo. Si, odiava se stesso. Aveva odiato, e odia tutt’ora, il giorno in cui si era dichiarato. Ricordava ancora il sorriso stampato sulla faccia di Harry. Lo avrebbe potuto picchiare. Oltre ad essersi innamorato di un uomo, si era innamorato di un altro gay. E poi eccolo. Davanti a Harry in un vestito elegante, per il giorno più importante della loro vita. Si stavano sposando. Ormai si era rassegnato, lui era gay, amava Harry e niente avrebbe potuto cambiare qualcosa. O forse si. La prima notte da sposini era passata come sempre. Sempre le solite battute, il solito litigio prima di andare a letto, e poi gli abbracci dopo la tempesta. Così andavano le giornate. Erano di una monotonia assurda. Louis non riusciva a sopportare tutto questo. Aveva pensato di lasciare Harry, ma poi le immagini di suo ‘marito’ piangente per l’abbandono lo uccidevano dentro. Ma anche Harry lo uccideva dentro. Quando sorrideva, quando andava in giro con le pantofole e il pigiama, quando usciva dalla doccia e i capelli erano bagnati. Tutto questo lo uccideva. Dentro di se sentiva un mucchio di farfalle volare all’impazzata. Ancora non avevano fatto l’amore. Louis ne era schifato. Non poteva fare l’amore con un altro uomo. No, non poteva. La sua vita era uno schifo. Non accettava se stesso. Stava diventando pazzo e aggressivo. Aveva picchiato Harry già un paio di volte, senza pietà. Poi lo aveva guardato mortificato. I lividi e le lacrime che erano sul viso di Harry abbondavano. Louis stava morendo dentro. Poi quella fatitica notte decise di farla finita. Con in mano un coltello, le lacrime agli occhi e uno ‘scusa’ sussurrato, uccise la ragione della sua rabbia, depressione e paura. Gli diede cinque coltellate. Ognuna per un motivo. La prima per il suo sorriso, che si illuminava ogni volta che vedeva arrivarlo. La seconda per i suoi occhi verdi luminosi, riempiti di lacrime e dolore ogni volta che veniva picchiato. La terza per i suoi familiari, che lo avevano incoraggiato a fare la proposta di matrimonio a Louis. La quarta per tutte le volte che gli ripeteva la frase ‘Io ti amo … e nessuno potrà cambiare questo’. E la quinta per averlo fatto innamorare, un amore sbagliato. Poi ci fù silenzio. Un’ambulanza, i pianti, l’aula di tribunale e poi il carcere.
E ora eccoli lì. A ricordare tutto questo mentre osservava la tomba di Harry. Era uscito da qualche mese dal carcere. Era la prima volta che vedeva la tomba di suo marito. Inutile dire che si mise a piangere. Aveva spento la vita di un innocente. In fondo era stato lui ad innamorarsi. Non era colpa di Harry. Anzi no, la colpa era tutta di Harry. ‘Spero che lì in cielo tu abbia trovato qualcuno che ti meriti davvero’ sussurrò Louis poggiando la rosa e scappando via.
Louis morì pochi mesi dopo. Si era pentito di tutto. Di come aveva trattato Harry, di come aveva trattato i suoi familiari. Aveva deciso di raggiungerlo, per scusarsi faccia a faccia. Aveva acquistato una boccetta di veleno. Aveva aspettato le 18:00 per morire. L’ora esatta in cui Harry lo aveva lasciato. Si sedette sulla stessa poltrona su cui successe tutto. E poi bevve. Bevve pensando ad Harry e al suo sorriso. Dopo molti anni, aveva accettato di essere quello che era. E ora i sensi di colpa lo stavano uccidendo. Per questo aveva deciso di andarsene, di tornare da Harry. ‘Arrivo Harry’ sussurrò prima di chiudere gli occhi … per sempre.


Salve popolo :)
Inizio col dire che questa storia è stata scritta dalla mia migliore amica
e dice che essendo 'orribile' non valeva la pena pubblicarla.
Io la trovo fantastica e vorrei sapere cosa ne pensate voi
lasciandomi qualche recensione.
Vi ringrazio :** alla prossima xx
Baci Irwin.

  
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