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Autore: roro    08/08/2008    15 recensioni
E io, io continuo a prendere questo schifo, le mani sempre più appiccicose. Perchè mai io abbia accettato di fare una cosa simile, non so. Io, che mi annoio a far tutto, sto cucinando una diabolica pizza. Io. Non so se ci siamo capiti, io non faccio niente per nessuno.
E, invece, sto cucinando quello che vuole
lei. Manco fossi un cagnolino scodinzolante come quelli lì. Sbuffo. Lamentarmi con me stesso è una cacchiata, posso solo apparire un matto. Meglio concentrarci sulla ricetta che la professoressa mi ha dato a inizio lezione.
Long-fic AU ambientata ai nostri giorni: come se la caverà InuYasha in un corso di cucina?
Genere: Romantico, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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cucina6 Lezioni di cucina
Capitolo 6 - Spezzatino time!  





Entro spedito nell'aula, baldanzoso, il mio miglior sorriso dipinto sulle labbra.

Continuo a sorridere contento, e mi lascio sedere sulla mia sedia, al mio solito posto, compiaciuto di me stesso.

Vai Inu-Yasha, vai Inu-Yasha! continuo stupidamente a dire tra me e me, battendo le dita sul marmo. Non vedo l'ora che Kagome arrivi - beh, sono arrivato con 54 minuti di anticipo... un po' troppo, forse, ma fa nulla.

Continuo a gettare occhiate frustrate all'orologio, in collera con Rin, che, me lo aveva giurato, sarebbe venuta in anticipo con me per aiutarmi a preparare la strategia Fai innamorare Kagome Higurashi in poche, semplici mosse.

Ma, quando sono passato da casa sua, e ho bussato, Sesshomaru mi ha aperto la porta - a torso nudo... un'immagine tremenda, per un uomo - e per me che sono suo fratello anche peggio - e mi ha richiuso l'anta in faccia, brotolando qualcosa - ho giusto fatto in tempo a vedere Rin con una coperta addosso... ed ad intuire cos'era successo.

Per poco non ho vomitato nel cassonetto più vicino... No, dico: un conto è sapere  che tuo fratello fa sesso, e un conto è accertarsi che tuo fratello fa sesso. Orribile. Inu-Yasha Taisho respira. Non pensare mai più ad una simile scena.

Si sono fatte le 16.27. Tre minuti e la lezione inizia.

Apro la mia borsa, e controllo che tutti i miei oggetti siano presenti - sghignazzo, quando mi ritrovo la tasca da pasticciere tra le mani. Chissà oggi cosa dovrò preparare... 

A un tratto, la porta d'ingresso sbatte, ed entra un gruppo piuttosto nutrito di miei compagni di classe, che ciarlano di qualche stupido argomento. Dietro di loro, fa capolino la piccola Rin. Sorride.

Perdo un battito quando noto a chi sorride - ha attaccato bottone con Kagome!

Saluta con la mano la nostra insegnante, e si siede accanto a me, sbattendo il suo enorme borsone rosa sul marmo.

"Inu-chan, sc-scusa il ritardo", mi dice chiaramente in imbarazzo "Ma io e Se-"

"Basta così, non voglio sapere", mi tappo le orecchie, sperando che desista. L'ho detto e lo ripeto: non mi interessa avere la certezza che quel depravato di mio fratello si da da fare anche a letto.

Cade uno sgradevole silenzio, finchè Kagome non si avvicina al tavolo, frugando nella sua cartellina, per darci la ricetta.

"Come va?", domando, un groppo in gola.

Alza appena gli occhi, continuando a frugare tra le carte. Poi me ne deposita una tra le mani, e ne da una anche a Rin. Tutto senza proferire parola.

La osservo tornare dietro alla scrivania - silenziosa, lenta, implacabile...

E guardo afflitto il bigliettino.

Spezzatino di vitello.

Prendo dal frigo 500 gr. di spezzatini di vitello - che me ne faccio della dose per 4 persone poi me lo spiega lei -, una noce di burro - spiegatemi perchè si chiama "noce"... il burro non viene fatto con le noci, no?!? -, olio d'oliva, mezza cipolla, uno spicchio d'aglio, salvia, rosmarino, alloro, vino bianco - e meno male che non tocco bevande alcoliche, eh? - e un po' di sale qb.

Ok.

Tra le tante cose che non so della cucina, c'è anche questa.

Che diavolo significa qb?

Almeno gli arcani usi del pezzetto di legno - alias stuzzicadenti - erano intuibili, con un paio d'ore di assoluta meditazione zen. Ma la sigla qb che significa?

Quel bastardo? Quel babbeo? Quattro bicchieri?

Ditemelo, ve ne prego!

Prendo un profondo respiro. Sto per fare la mia ennesima figura del cavolo. Ma, stavolta, non lo posso chiedere a Kagome...

"Sango, Miroku!".

I miei amici si voltano contemporaneamente verso di me, che li guardo spauriti.

"Che significa sale qb?".

Miroku scoppia in una fragorosa risata, e inizia a dire al tipo seduto poco distante che gli avevo chiesto che significava qb.

Sango mi si avvicina, coprendosi il volto con una mano, e sussurra "Quanto basta. Significa sale quanto basta, Inu".

Bene.

Ho finalmente capito che la cucina non è la mia strada.

Forse sarebbe meglio se mi dessi al paracadutismo... Lì Kagome non potrebbe odiarmi - perchè mi odia. Solo una che ti odia può far finta di non averti sentito, quando le rivolgi la parola.

Deve avermi... ba... baciato per... perchè ubriaca, non ci sono altre possibilità.

Stamani, appena sveglio, credevo che il mondo fosse ai miei piedi. Di essere l'uomo più felice del globo, perchè Kagome mi aveva baciato.

Ma deve davvero odiarmi, per evitarmi così...

Sospiro, e ritorno al mio posto, lasciandomi cadere distrutto sulla sedia - Rin mi osserva di sottecchi, ma non proferisce parola, continuando a giocherellare con delle scagliette di cioccolato.

"Che ricetta hai?", le chiedo, tanto per esalare qualcosa.

"Biscotti al cioccolato!", risponde... con così tanta enfasi da gettare sul tavolo l'intera confezione di scagliette, che rotolano qua e là sul pavimento.

Ahi... la vedo male.

Comunque, non posso mettermi a fare la balia a Rin - che si sta affogando in un mare di farina - quindi inizio a far rosolare la cipolla, l'aglio e le spezie nell'olio e nel burro sciolto - Oh Dio! Oh Kami! Sto iniziando a parlare come un libro di ricette!

Ma che mi importa...

Tolgo l'aglio e metto a far rosolare gli spezzatini.

E, a questo punto, mi viene un'idea...

Kagome continua a passarmi davanti ignorandomi volutamente, aiutando tutti eccetto me. E questo non lo sopporto.

Controllo il tempo di cottura, e decido di strafare.

Pian piano, dal delizioso odore di carne cotta, si passa ad un disgustoso odore di carne bruciata - e i pezzi di spezzatino sono ormai carbonizzati.

Kagome si volta di scatto verso di me, boccheggiando. Incredula.

"I-Inu-Yasha, che hai combinato?", strilla, togliendo la padella dal fuoco e osservando sconvolta i resti carbonizzati del cibo.

"Mi ero distratto", le rispondo lapidario, notando che freme dalla volta di rispondermi male.

Ma non ci riesce, perchè un urlo tremendo ci assorda.

"Ce l'ho fattaaaa!".

Ci giriamo tutti verso la piccola Rin, che ci mostra un biscotto.

Il colore dovrebbe essere marroncino, però.

Il suo biscotto è di un colore latteo - davvero, davvero latteo - e le scagliette sono incastonate in esso con forza, come se ce le avesse messe con un martello.

Ma rispetto agli altri biscotti - neri e dal pessimo aspetto - questo è quasi buono.

"Kagome, Kagome, hai visto come sono brava?", esclama, sventolandole il biscotto davanti e ripulendosi la faccia sporca di impasto.

La professoressa pare dimenticarsi del mio piccolo incidente, perchè accorre dai lei, e osserva inespressiva il candido biscotto.

Alzo gli occhi verso l'orologio - a forma di papera - sulla parete e noto, leggermente frustrato, che l'orario di lezione è già terminato da un po', e avrei dovuto essere a casa già da un po'.

Bah... Mi sono perso 25 minuti di "Cuciniamo insieme"... Mi toccherà chiedere a Rin se l'ha messo a registrare dato che, da quando viene a lezione, la sua maggiore ragione di vita è diventata il guardare i programmi culinari...

Kagome si congeda, augurando a Rin una buona serata, e chiedendomi di prestare maggiore attenzione, la prossima volta - umiliato, le mie stupide quanto inutili orecchiette si abbassano simultaneamente.

Getto i resti dello spezzatino nel bidone più vicino, e la mia sorellina mi si avvicina titubante, lo scatolo con i biscotti bene in vista tra le mani.

"Ne vuoi uno per tirarti su?", mormora, aprendo il contenitore - e facendo si che uno strano odore si espanda tutt'intorno - ormai non me ne preoccupo più dato che, da quando Rin frequenta la lezione, ho iniziato a vedere portate a compimento le pietanze più assurde.

Profiteroles in primis.

"N-Non preoccuparti", borbotto, prendendo il mio borsone e uscendo dall'aula, con Rin che mi segue.

"Inu-Yasha, non devi credere di non piacerle".

"Mi ha evitato volutamente. E sembrava volermi mandare a quel paese. Non è sufficiente a mostrare  il suo odio? Dovrebbe anche tentare di uccidermi con un coltello, per poi offrire il mio cuore a qualche assurda divinità della cucina?".

Ok, sto diventando paranoico ed antipatico. 

Ma Santa Rin mi sopporterà... Riesce a sopportare il caro Sessho!

"Su, Inu, non dire così. Domani chiedile di uscire... Sono certa che accetterà!".

"E io sono certo che mi riderà in faccia...".

"Un po' di buon umore no, eh?", ribatte, leggermente infastidita - abbasso il capo, accettando la frecciatina.

"Non è nelle mie doti".

"Oh, carissimo, quante cose non sono nelle doti di voi uomini, eppure le fate, per noi donne!".

"Ad esempio?", mi rendo conto della cazzata appena detta solo dopo averla terminata. Cavolo! Ora inizierà con uno dei suoi coloriti - in tutti i sensi - monologhi su quanto Sesshomaru sia love-love quanto vuole - spero che si fermi a questo, e non prosegua, come il giorno del loro anniversario...

Mi raccontò una cosa assurda a cui non crederò mai: Sesshomaru vestito da coniglio solo per farla felice non può esistere.

E' scientificamente testato che Sesshomaru Taisho non è capace di simili gesti.

E poi... Diavolo! Mio fratello vestito da coniglio è quasi peggio di Sesshomaru Taisho in versione "chef"!

E niente al mondo può essere peggio di quel grembiulino rosa, no?

"... e un paio di rosee orecchiette sul capo... Era così carino!!! Inu, non credi anche tu che fosse carinissimo?".

Certo, Rin. Come un dente cariato... 

"Vero, Inu?", ripete, gli occhi lucenti.

"Si, certo".

"Bene!".

Si infila nella Meriva senza dire più nulla, e mi saluta con un gesto della mano.

Io, intanto, mi fiondo nella povera, vecchia macchina e accendo lo stereo al massimo...



Ragazzi... vi spiace se oggi non faccio i ringraziamenti?
E' particolarmente una brutta giornata... -.- Chi ha visitato il mio blog lo sa, comunque mi hanno avvelenato il cane, e ho i nervi a fior di pelle... Non ce la faccio a scrivere i ringraziamenti, scusate.
Comunque, spero vivamente che il capitolo sia stato di vostro gradimento... ^^
Il capitolo è dedicato alla mia Icchan, a Meg, ad Anci e a Ramo, persone speciali ^^. Grazie mille per il vostro sostegno!
RINGRAZIO:
AvinPhi
Meg___X3
Yunie88
diamontpearlvoiceinu
7919
Aryuna
crilli
kirarachan
Kaggi_Inu91
Isy_264
luchia nanami
mikamey
ryanforever
ary22
KaDe
KAGOlove
Grazie mille a tutte voi per il sostegno! Spero davvero di vedervi sempre qui! E di vedere anche gente nuova! ^^
Baci!
   
 
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