Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: 8Kanemi8    08/08/2008    4 recensioni
storia ambientata nel ventunesimo secolo..questa storia parla di una storia d' amore tra il capo di una banda di teppisti e una ragazza che dopo 12 anni ritorna nella sua terra!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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18

18)Ritorno a casa!

 

Quando Totosai uscì Miroku e Inuyasha tornarono ad osservare le loro ragazze.

-siete splendide- disse Miroku.

- grazie mille- dissero entrambe sorridendo.

-avete visto? Stasera il cielo è limpido si vedono perfettamente le stelle e un po’ di luna- esclamò Kagome raggiungendo la finestra.

-bello vero?- chiese Inuyasha.

- si-

- dai andiamoci a sedere stanno arrivando i camerieri- disse prendendola per un fianco e portandola verso la sedia e facendola accomodare.

Mangiarono e risero per tutta la sera, prendendosi in giro a vicenda.

Il tempo passò velocemente e i camerieri portarono lo champagne e i bicchieri, e li riempirono.

-signorino mancano dieci minuti- Totosai sorrise.

- ahhhhh mancano già dieci minuti che belloooooooo!- esclamarono Sango e Kagome  abbracciandosi e ridendo.

-siete due bambine lo sapete?- chiese Inuyasha sghignazzando.

Kagome si stacco da Sango e si avvicinò con passo calmo a Inuyasha. Sorrise maliziosa e poi sussurro qualcosa che fece sorridere contento Inuyasha. Poi con un gesto fulmineo l’ abbracciò e la baciò.

-heheh adesso dici ancora che sono una bambina?-rise di gusto.

-no…ma preferivo quando eri timida, anche se così non mi lamento- disse prima di tornare a  baciarla.

- un minuto signori- informò Totosai.

Adesso la sala era piena di camerieri, cuochi e di lavapiattii che avevano preso ognuno un bicchiere e chiacchieravano allegramente aspettando l’ ora x.

-20 secondi- controllò Totosai. -bene adesso 10 secondi-

A quel punto tutti iniziarono il conto a rovescio. Miroku stringeva Sango e Inuyasha stringeva Kagome. Avevano tutti i bicchieri alzati e sorridevano.

-5-

-4-

-3-

-2-

-1-

- FELICE ANNO NUOVOOOOOOOOOOO!- si augurarono tutti i presenti facendo tintinnare i bicchieri e infine bere il contenuto.

-auguri piccola- sorrise Inuyasha dopo aver sorseggiato il liquido frizzantino.

-auguri Yasha- ricambiò lei, poi lo baciò.

Dopo di che, andarono ad abbracciare gli amici.

-i vostri cappotti signori- disse una cameriera gentile sorridendo.

- grazie mille. Ma a cosa servono?- chiese Kagome prendendo i suoi.

-oh lo scoprirete presto. Il signor Totosai vi sta aspettando, già, sulla terrazza che da sul giardino principale- informò lei. E solo dopo averla sentita Kagome si accorse che aveva un accento francese.

- grazie Chanel- Inuyasha le sorrise.

-di nulla signorino- e si congedò.

-Yasha ma dove andiamo?- chiese Sango.

- stellina e una sorpresa da parte mia e di Inuyasha- disse spingendola verso le scale, Miroku.

-si e ci dobbiamo muovere- disse Inuyasha, facendo quel solito sorrisetto che faceva sciogliere tutte le ragazze.

Salirono le scale e uscirono sul terrazzo alle spalle della scala. L’aria era fredda, infatti le ragazze si strinsero di più nei loro giubbotti.

Di giorno si, faceva freddo, ma di notte era peggio.

-siamo pronti Totosai- lo informò Miroku.

- bene…- disse prendendo un telefonino e componendo un numero. – adesso- disse semplicemente.

Sango si accorse che sotto di loro c’ erano tutti i camerieri che aspettavano impazienti. Ma non riusciva a capire cosa. Poi il cielo si illuminò di mille colori. Le cime innevate delle montagne diventavano blu,rosse, rosa,verdi,gialle…creando un bellissimo spettacolo e il rombo dei fuochi risuonava in tutta la valle.

-M-ma Yasha io credevo che non si potessero sparare perché c’ era il rischio di frana- disse a bocca aperta Kagome, meravigliata da quello spettacolo tra le montagne.

-si è vero c’ era il rischio. Ma abbiamo chiesto a degli esperti di controllare e hanno detto che non c’ era nessun pericolo- sorrise stringendola da dietro.

-assurdo- sussurrò.

-come? non ti piace?- chiese lui.

- no, cioè si che mi piace. Ma è assurda la situazione. Cioè dopo quella bufera credevo che lo spessore della neve fosse aumentato.- disse guardandosi affianco e vedendo Sango e Miroku che si baciavano.

-e invece no- rispose lui.

Ci fu un ultimo e bellissimo fuoco che, dopo essere scoppiato si aprì a fontana, illuminò l’ intera vallata con il suo colore giallo.

-piaciuti?- chiese Miroku a Kagome.

- spettacolare- disse lei.

- grazie mille Totosai.- lo ringraziò il ragazzo dagli occhi color del mare.

- di nulla signorino Miroku…scusate vado dagli altri a finire di festeggiare…credo che adesso vogliate un po’ di privacy, vi auguro di nuovo un felice anno!- sorrise e se ne andò.

-perspicace- disse Miroku ridendo.

Risero tutti, poi Sango timidamente disse a Miroku qualcosa.

-ok ragazzi scusateci ma noi abbiamo da fare- disse facendo arrossire di più Sango che divenne piccola  piccola dalla vergogna. E senza aspettare la prese per mano e si avviarono in camera di Sango.

Kagome rise sotto i baffi e Inuyasha la guardò.

-entriamo anche noi?- chiese dolcemente.

Kagome lo guardò, perdendosi in quegli occhi così caldi e così tristi.

-che c’è?- le chiese lui notando che lo guardava in modo strano.

-niente-

-allora perché mi guardi così?-

- Ti Amo- disse senza rispondere alla domanda.

Lui continuò a guardarla intensamente senza sorridere, accarezzandole soltanto una guancia rossa per il freddo. Poi fece scivolare la mano dietro alla nuca di Kagome e la tirò verso di lui. Ma prima di baciarla, la guardò negli occhi e notò quel luccichio che l’ aveva fatto innamorare.

-sei la mia vita- le sussurrò sfiorando le sue labbra per poi baciarla e stringerla a se come non aveva mai fatto prima.

Come per proteggerla dal freddo,dalla neve, dal cielo, dalle stelle, dalla luna e forse anche da lui stesso.

Si staccarono a fatica. Poi lui tornò a guardarla, ad accarezzarle le guance. Lei gli sorrise e tremò un pochino.

-stai congelando- disse continuando ad accarezzarla.

-non tremavo per il freddo, mi hai fatto il solletico quando hai sfiorato l’ orecchio- sorrise mentre lui le baciava il collo.

-sarà…ma non credi che è meglio entrare?- chiese maliziosamente.

-hahahah va bene- Kagome rise e prese il suo ragazzo per mano e lo trascino nella sua camera.

 

Stranamente la mattina successiva c’ era il sole. Nella stanza color pesca due ragazzi, coperti soltanto dalla coperta, erano stretti in un abbraccio.

-mmm- mugugnò la ragazza.

- buon giorno pigrona- la salutò il ragazzo dagli occhi color oceano.

-ciao…ma che ora è?- chiese lei senza aprire gli occhi.

- le dieci- la informò.

- come le dieci? Cavolo!-

-forse abbiamo un po’ esagerato ieri notte- sghignazzò lui.

Solo sentir pronunciare la notte precedente Sango arrossì e spalancò gli occhi.

-f-forse- disse girandosi e dando le spalle a Miroku.

- Sango cos’ hai?-

- niente-

- sei imbarazzata, vero? Ma non lo dovresti essere ormai il grosso è passato- disse prendendola in giro. Le piaceva quando arrossiva.

-s-smettila così mi metti a disagio- disse lei guardandolo con la coda dell’ occhio.

Miroku sorrise e si alzò sui gomiti per guardarla meglio. Lei si stese e lo guardò negli occhi.

-come ti senti?- le chiese poi dolcemente, Miroku.

- u-un po’ indolenzita ma felice-

Miroku sorrise di nuovo e poi la baciò.

-dopo fatti un bel bagno caldo passerà velocemente.-

- seguirò il tuo consiglio- disse lei baciandolo.

 

-chi sa quei due che stanno facendo?- chiese Inuyasha a Kagome.

- dai lasciali stare…e poi sai bene che hanno fatto e può darsi…- rimase in sospeso Kagome.

- dici?-

- probabile- rise lei.

-peccato che c’ è la neve altrimenti li avrei fatti sellare e saremo andati a fare un giro- disse Inuyasha accarezzando un cavallo.

Inuyasha e Kagome erano andati alle stalle dei cavalli per passare il tempo.

-Yasha andiamo da Ice?- chiese lei già fuori dalla stalla.

-ok…hai paura ?-

-un po’-

- su, vieni entra- disse Inuyasha aprendo la porta.

Entrarono e videro il falco appollaiato nel suo nido sopra all’albero artificiale.

-ogni volta rimango a bocca aperta…è bellissimo- disse lei.

Inuyasha fischiò e in un minuto il falco fu sul braccio di Inuyasha. Kagome arretrò aveva un po’ paura, anche se l’ aveva già accarezzato.

-Kagome vieni qui, non ti farà male- disse lui sorridendo e tendendole la mano.

-ma non ti fa male? Cioè non dovresti tenere il guantone o una cosa del genere?-

-Kagome non mi dire che ti sei dimenticata che sono un mezzo demone, perché sarebbe assurdo-

- ho capito, ma sicuro che non mi farà niente?-

- si! su, vieni, ci sono io poi-

- capirai…scherzo non guardarmi così, spaventi l’ animale, così lui mi assale e mi stacca un occhio- disse lei facendo piccoli passi verso Inuyasha.

- Kagome ma il freddo ti è andato alla testa?- chiese lui con un sopracciglio alzato, poi la tirò a se.

-piano- sussurrò lei, guardando l’ animale negli occhi.

-non lo guardare negli occhi troppo altrimenti si impressiona e ti aggredisce- disse lui per farla mettere paura, infatti, lei girò immediatamente la testa.

-stupida scherzavo. Dai dammi la mano. Fidati non te la mangia- disse lui ridendo.

-sei uno str… Kagome stai calma- disse a se stessa.

Inuyasha prese la sua mano e le fece accarezzare il volatile. Come la prima volta, Kagome era inizialmente tesa poi si tranquillizzò.

-visto?-

-già-

- su andiamo raggiungiamo gli altri due- disse ridendo sotto i baffi.

- si andiamo- disse lei guardando l’ animale.

 

Tornarono alla villa e trovarono Sango e Miroku intenti a far colazione in cucina.

-buon giorno! Come mai in cucina?- chiese Inuyasha.

- così, era inutile far preparare la sala grande- spiegò Sango addentando una fetta di pane tostato.

-ciao Sango, ciao Miroku- salutò Kagome che stava entrando in quel momento.

- buon giorno!- salutarono i due.

- dormito bene?- ammiccò lei con un sorrisetto che la diceva lunga.

Sango sussultò diventando rossa e guardando truce la sua amica. Mentre Miroku se la rideva sotto i baffi come Inuyasha.

-KAGOMEEEEEEEE!- urlò Sango.

- s-scusa stò zitta non parlo più, anzi me ne vado ok?- disse lei sorridendo anche se si era spaventata per la reazione dell’ amica.

- perfetto- disse Sango calmandosi e tornando a far colazione.

- dove vai?- chiese Inuyasha.

- vorrei chiederti una cosa- disse lei.

- certo dimmi pure- disse lui prendendo un po’ di caffè dalla tazza di Miroku.

-ehi quella è mia!- esclamò quest’ ultimo.

- dimmi pure Kagome – Inuyasha non lo ascoltò nemmeno.

- ti volevo chiede se potrei andare nella sala da disegno di tua madre, mi piacerebbe buttare giù uno schizzo.- disse lei timidamente.

- ma certo, ti accompagno andiamo.- disse Inuyasha restituendo la tazza vuota a Miroku.

- mi devi del caffèèèèèèèèè!- gli urlò contro come un bambino, Miroku.

Poi guardò Sango, che lo guardava più o meno cosi : -.-‘

-che c’ è?-chiese lui guardandola.

- sei impossibile- disse lei.

 

Kagome aprì quella porta che faceva accedere nella piccola stanzetta, ma che per lei era bellissima.

Fece un giro in tondo, guardando dei quadri che, non erano stati appesi perché incompleti,  erano tutti posti a terra. Si soffermò su uno, bellissimo. Ritraeva alcune montagne, rese rosa dal tramonto, che si specchiavano in un lago.

-perché questo non è appeso? Mi sembra completo- disse Kagome girandosi in direzione di Inuyasha.

-guardalo bene…non noti niente?- chiese Inuyasha raggiungendola.

Kagome prese il dipinto e lo guardò meglio.

-no niente…cosa manca?- chiese lei curiosa.

-mmm lo devi scoprire da sola- disse lui sorridendo.

-ma daiiiiii- disse Kagome battendo un piede a terra.

-bimba! Vieni qui guarda questo quadro- disse lui dirigendosi verso il quadro appeso, che rappresentava un fauno seduto su una roccia.

-guardalo attentamente e dimmi cosa c’è qui che manca nell’ altro quadro-

-ma che domande? La differenza è abissale i soggetti sono diversi!-

-uffa…da quel che ho capito, e che non mi hai mai detto, è che ti piace disegnare giusto?-

-giusto-

-quando finisci un disegno dopo cosa fai?-

-lo coloro-

-Kagome ma vedere Ice ti ha fatto rimbambire? Ti vedo strana! Anzi ti sento strana-

-hei calmo con le parole! Si mi sento un po’ rimbambita scusa- si alterò lei.

-no scusami tu non volevo. Comunque ascoltami finito TUTTo il disegno casa fai?-

-firmo…ma certo la firma ecco cosa manca-

-finalmente- disse Inuyasha sedendosi sullo sgabello.

-ma solo perché manca la firma è un peccato- disse lei guardando il quadro.

-mamma diceva che un quadro senza firma è nudo. Tutti devono sapere chi l’ ha fatto. Purtroppo quello non è riuscito a firmarlo e quindi non l’ abbiamo appeso- disse lui girandosi a guardare fuori da una finestra.

Kagome guardò Inuyasha poi tornò a guardare il quadro.

-È un peccato- sbuffo.

-già-

-Inuyasha ti posso chiedere un piacere?- Kagome si avvicinò a lui e lo abbraccio da dietro le spalle.

Lui tirò la testa in dietro sfiorando il suo viso con la guancia.

-Dimmi tutto- sorrise.

Lei gli baciò la guancia dolcemente.

-potrei restare da sola mentre realizzo un disegno? Ti dispiace?-

-no non ti preoccupare. Ci vediamo dopo ok? Io vado a leggere un libro- sorrise lui prima di baciarla.

-grazie-

- di niente piccola a dopo-

-ciao- lo salutò lei sorridendo .

-ok adesso mi diverto un po’- disse a se stessa sedendosi sullo sgabello, dove poco prima c’ era Inuyasha, d’ avanti al tavolo da disegno. Prese un foglio bianco e una matita e iniziò a disegnare.

Passarono delle ore prima che Inuyasha tornasse nella stanzetta.

-Kagome?-

-ciao Inuyasha entra- rispose lei continuando a disegnare.

-oh ciao Sango non sapevo che fossi qui- disse lui sorpreso.

- non ti preoccupare-

-ma Miroku-

- è nella sua stanza sta giocando a quello stupido gioco come si chiama? Ah si Fifa…mi pare- disse Sango con una mano sotto il mento, pensierosa.

-capito…da quanto tempo sei qui?-

-da più di un ora-

-ah lei può restare mentre io no e Kagome?- chiese lui un po’ offeso.

- ma perché questa è una sorpresa per te e l’ ho quasi finito- sorrise.

-a e lo voglio vedere-

- fermo dove sei. Quando l’ avrò completato te lo farò vedere-

-uff…comunque sono venuto a dirvi che è pronto da mangiare-disse lui con un piccolo sbuffo.

- di già?-

- sono quasi le tre- specificò lui.

- ok scendiamo a mangaire- disse lei ma senza alzarsi.

- ma se non ti alzi come vieni?- chiese lui sulla porta.

- tu esci e io ti raggiungo-

- e va bene – sbuffo lui.

Passarono il pranzo parlottando. Sango si era decisa che dopo aver mangiato sarebbe andata con Miroku e Inuyasha a vedere le stalle e Ice. Mentre Kagome sarebbe rimasta a finire il suo disegno.

E così fu. Quando i tre ragazzi uscirono Kagome salì al piano di sopra per completare il disegno.

 Toc Toc

 

-Inuyasha non puoi entrare devo ancora finire. E poi avete già fatto?- disse lei senza girarsi.

- mi scusi signorina Kagome non vorrei disturbare-

- oh mi scusi signor Totosai credevo che fosse Inuyasha- disse lei finalmente girandosi in direzione della porta.

- di nulla le ho portato un po’ di te- disse gentilmente il maggiordomo entrando.

- oh è molto gentile grazie…sa lei mi ricorda mio nonno- sorrise al ricordo mentre prendeva la tazza.

-oh sono così vecchio?- chiese lui.

- oh non volevo offenderla. No lei non è aff…- disse imbarazzata.

- suvvia stavo scherzando so di essere vecchio hahah- rise e Kagome lo seguì.

-il suo disegno è davvero bello- disse poi guardando il disegno di Kagome.

- grazie… avrei voluto fare un quadro ma va bene lo stesso così- disse passando un dito per sfumare il colore.

-è davvero brava-

- è un bravo adulatore lo sa?-

- heheh grazie, ma non scherzo- disse il vecchietto.

- signor Totosai come crede che finirà questa storia? Cioè quella tra me e Inuyasha intendo- Kagome continuò a colorare il disegno con i pastelli creando tante sfumature.

-io non credo signorina. Mi arrangio guardando il corso degli eventi. E talvolta tali eventi cambiano e altri, invece, no- disse saggiamente Totosai.

- capisco- rispose semplicemente in un sussurro Kagome.

- le dirò però che io non ho mai visto il signorino così felice, preoccupato e innamorato di qualcuno. E capisco il perché: lei è unica, signorina- sorrise dolcemente il vecchio.

Kagome arrossì ma sorrise.

-mi scusi ma adesso devo proprio andare. È stato un piacere chiacchierare con lei, come sempre- disse Totosai guardando l’ orario dal suo orologio da taschino.

- grazie a lei- sorrise lei.

- oh è arrivato anche il signorino. Con permesso- e se ne andò.

-allora finito questo disegno?- chiese Inuyasha con un sorriso.

- sei arrivato in tempo, vieni entra! Questo è per te- disse lei raggiungendolo e indicando il disegno.

Inuyasha rimase a bocca aperta il disegno era bello davvero. Ritraeva un cavaliere con il suo falco sul braccio e entrambi erano disegnati di profilo, e guardavano il tramonto innanzi a loro. I due personaggi erano stati disegnati si un dirupo mentre un leggero venticello muoveva il mantello del cavaliere. Il tutto era colora di sfumature varianti tra il marrone e il rosso.

-cavolo sei brava davvero. Perché non me lo hai detto- chiese lui.

-credevo non fosse importante- sorrise lei abbracciandolo.

-Ti amo- sussurò poi.

- Anche io Kagome- e poi la baciò.

 

Passarono 4 giorni da allora. E il giorno della partenza arrivò. Partirono dopo aver pranzato. Kagome e Sango salutarono tutti nella villa. Versarono anche delle lacrime salutando e ringraziando  il vecchio Totosai, mentre Miroku e Inuyasha lo salutarono con una stretta di mano.

Il viaggiò fu più breve rispetto all’ andata. Kagome non fece altro che guardare fuori dal finestrino con una mano appoggiato su di esso, come per salutare le montagne che si facevano via via più lontane.

 

La Toyota grigia metallizzata parcheggiò all’ interno del grande terrazzo del tempio.

- siamo arrivati- la informò Inuyasha che era stato silenzioso per tutto il viaggio.

- già- rispose lei senza guardarlo.

- che hai Kagome? Sei strana da un po’ di tempo- chiese lui guardandola.

-no niente. Su andiamo non vedo l’ ora di salutare tutti- disse con poca convinzione scendendo  dalla macchina.

Inuyasha guardò lo sportello chiudersi e si accigliò non poco. Forse aveva capito perché si comportava così.

- Kagome fermati un attimo- disse lui raggiungendola in un lampo.

- si?- disse lei girandosi.

- la smetti? ho capito che stai così perche adesso dovremmo affrontare quel discorso- disse lui facendo scivolare la sua mano dal braccio alla mano di lei.

- uff adesso non ne ho voglia di parlare. Andiamo ci staranno aspettando- disse lei sciogliendo il contatto con lui e andando verso la casa.

Quando arrivarono furono accolti con allegria e felicità. La madre di Kagome aveva chiesto a Inuyasha di rimanere li per un po’ ma lui rifiutò dicendo che doveva tornare a casa.

E prima che se ne andasse, aiutato da Shota, portò dentro le valige. Salutò con una stretta di mano tutti e baciò la fronte a Kagome.

-parlerò con lui appena torno a casa tranquilla- le sussurrò dolcemente e poi se ne andò.

 

Pur troppo non andò come previsto da Inuyasha. Infatti, il padre era partito per un viaggio di affari.

-hei guarda un po’ chi si rivede…passata belle vacande con Kagome?- ammiccò quella voce fastidiosa.

-bellissime e tu ti sei divertito a fare il cane di pecora di nostro padre?- chiese sarcastico Inuyasha a Seshomaru, che perse il sorriso da sbruffone.

-mi dovresti ringraziare invece. Papà aveva scoperto che eri in bella compagnia e stava venendo personalmente a prenderti. Ma l’ avevo convinto che c’ eri solo tu e Miroku- spiegò.

-magnanimo da parte tua-

-già! Comunque che ci fai nell’ ufficio?-

-volevo parlargli-

- di Kagome?-

- si e i quello stupido matrimonio-

-lo hai detto a lei?-

- si-

- e come a reagito?-

- non sono affari tuoi-

- ti ha picchiato non è così. Hahahah  le hai prese da una donna-

Seshomaru perse la risata quando fu colpito da un pugno di Inuyasha, in pieno volto.

-sporco mezzo sangue- ringhiò.

- lurido cane da passeggiò- contraccambiò il ringhio Inuyasha.

Seshomaru non l’ aveva visto solo una volta così, e cioè quando seppe che Kagome fu picchiata.

-la neve ti è andata alla testa- disse guardandolo male.

- è la tua presenza che mi infastidisce-

-bene me ne vado! Solo un’ ultima cosa-

- cosa?-

- papà è andato dal padre di Kikyo a confermare tutto e anticipare il vostro matrimonio- disse uscendo e rimanendo Inuyasha spiazzato.

Fu un attimo e la parete di fianco alla porta si ritrovò con un buco enorme.

-ti odio- sussurrò a denti stretti prima di uscire.

 

Tornato in camera sua chiamò Kagome spiegandole che suo padre non c’ era per un viaggio”di affari”. Dopodiché chiamo Miroku e gli spiegò invece la verità.

-che guaio- sbuffò Miroku.

- grazie per il conforto- disse Inuyasha.

-scusa è la verità-

-sisi. Senti vado a dormire domani c’ è un raduno con i ragazzi a casa mia vieni?- chiese Inuyasha.

- ma è l’ epifania!- si lamentò.

-che ti frega. Allora e deciso ci vediamo domani-

-uff ok a domani ciao-

 

-Inuyasha posso entrare?- chiese Seshomaru.

- si entra che vuoi?-

-nostro padre torna prima del previsto. Per le 10 stasera è a casa-

-ottimo- disse Inuyasha con poca convinzione.

-alllora vado ti volevo solo informare- disse prima di uscire dalla porta.

- aspetta! Cos’ è questo odore?- chiese Inuyasha annusando l’ aria.

- ma che dici? sei fuori!-

-non sono fuori proviene da te!-

- tu stai male-

- eppure mi pare di averlo già sentito-

-che cosa?-

- l’ odore!-

- ma quale odore?-

- quello che hai a dosso-

- sei fuori-

- è la seconda volta che lo dici nascondi qualcosa. Sei anche teso-

-ma chi? Io?-

- no la befana fuori, certo che tu!-

- ma che vuoi me ne vado ciao-

- Ma certo! È l’ odore dell’ amica di Kagome! Come si chiama? Quella del secondo anno…Rin!-

- hahahah io vado ciao!-

- Seshomaru…se ne andato. Hahahah il ghiaccio in persona si è preso una cotta ed esce con una ningen hahahahha- rise Inuyasha.

Poi senza accorgersene si addormentò, stremato dai tanti eventi.

 

Ore 11:39 camera di Inuyasha.

Toc Toc

-chi è? – farfugliò Inuyasha ancora mezzo addormentato.

-sono io Inuyasha- era una voce forte e decisa.

- padre?- scattò in piedi Inuyasha.

-esatto posso entrare?- chiese in signor No Taisho.

- c-certo-

La porta si aprì e l’ uomo entro.

-buona sera ti ho svegliato?- chiese avvicinandosi al figlio.

- si…cioè no ho dormito abbastanza- poi guardò l’ orario -…anzi anche troppo-.

-bene! Ti volevo dire che io e il padre di Kikyo abbiamo anticipato il matrimonio. Finirai la scuola lì in America-

Spiegò.

Inuyasha tenne lo sguardo basso mentre il padre parlava.

-ecco io in realtà…- iniziò ma non riusciva ad andare avanti.

-cosa?-

-ok…allora senti io non mi voglio sposare con Kikyo. È odiosa e viziata e in più è una puttana! Mi puoi cacciare di casa, togliermi dal tuo testamento,cancellarmi dalla famiglia. Non mi importa. Sono innamorato di un’ altra ragazza e non voglio lasciarla!- disse tutto velocemente.

Il padre lo guardò severo poi scoppiò a ridere. Inuyasha lo guardò non capendo.

-hahah ci ero cascato- disse il padre.

-io non scherzo!- ribatté Inuyasha serio.

 -ti ricordi che ne parlammo già Inuyasha? avevi solo 15 anni. Adesso sei grande e devi capire che io lo faccio solo per te e tuo fratello. Se sposerai quella ragazza ingrandirai l’ azienda e non avrai più problemi!- disse lui severo alzando di poco la voce.

-un problema l’ avrò! Non sarò felice-

-la felicità non porta a niente!-

- è questo che pensi? Quando hai sposato la mamma non eri felice? Quando sono nato non lo eri?-

- si ero felice. Avevo scelto lei anziché mio padre. E adesso guarda come mi ritrovo! Adesso non sono felice perché l’ ho persa! Se non l’ avessi mai conosciuta, se non avessi scelto lei adesso io non soffrirei, non mi sentirei abbandonato! Mi ha sempre tenuto nascosta la sua malattia, e quando lo scoprii, avrei voluto aiutarla, ma era tardi. Mi ha mentito e mi ha fatto soffrire!- si fermò. Non guardava Inuyasha, che lo ascoltava con le orecchie abbassate ma con sguardo sicuro.

-quindi tu sposerai Kikyo con o contro la tua volontà. Così quando un giorno se ne andrà tu non sarai triste- concluse.

- sei un egoista!-

-come?-

- ho detto sei un egoista! Hai pensato solo al tuo dolore e a quello di mamma no! Non hai pensato che non te lo abbia detto in modo che passasse tutto il suo poco tempo a disposizione con te, felicemente. E poi, anche se Kikyo mi vuole solo per un suo e un tuo capriccio, io non la tratterei mai male e non la userei mai come un oggetto. PERECHè SONO DIVERSO DA VOI!-urlò Inuyasha.

- tu sposerai quella ragazza e non discutere più- minacciò.

- sai una cosa io me ne vado e quando avrai capito che i soldi non sono niente io tornerò fino ad allora non mi cercare- esclamò Inuyasha.

-TU NON VAI DA NESSUNA PARTE!- urlò il padre.

-ho il diritto di scegliere cosa fare nella vita! E poi scusa io adesso ho le mie palestre! Non ho bisogno di questa maledetta azienda.- specificò Inuyasha.

-quelle palestruccie da quattro soldi! Me ne vado ma non finisce qui…ah dimenticavo hai solo due settimane per dire addio alla tua amichetta-disse uscendo il padre di Inuyasha.

Inuyasha strinse i pugni così tanto da far diventare le nocche bianche e le unghie si conficcarono nelle mani, dove un piccolo rivolo di sangue uscì.

 

Il giorno successivo disse a Kagome che il padre sarebbe tornato la settimana successiva.

Quel giorno Shota e Ashley ritornarono in America e a casa rimase solo Kagome con la madre.

Il giorno dopo sarebbe ricominciata la scuola e la madre sarebbe andata per la prima volta a lavoro.

-pronto?- chiese la signora rispondendo a telefono.

- oh si certo te la passo subito caro…Kagome? Inuyasha a telefono- chiamò la signora.

-grazie…pronto Inuyahsa- sorrise pronunciando il suo nome.

-Kagome domani ti passa a prendere Miroku ok?-

- Inuyasha perché? Non vieni a scuola?-

- entro alla seconda ora. Ma ti riaccompagno io ok?- chiese ancora lui con voce bassa.

-ok allora a domani-

- si piccola a domani…Kagome?-

- si?-

- Ti Amo-

- anche io… buona notte- sorrise lei agganciando, ma subito dopo sbuffo Inuyasha era strano lo sentiva.

 

Fineeeeeeeeeee!

Bhè che dire siamo quasi alla fine.

Spero che anche questo capitolo vi piaccia. E spero anche il prossimo heheheh.

Angoletto dei ringraziamenti.

 

Jessy101: ecco qui il capitolo piaciuto? Hehehe non avranno pace, infatti hai visto il padre di Yasha che maligno? Bhe un kizzulo grazie mille perché continui a seguire la ff.

 

ChocolaKagome: scusa ci ho messo un po’ a postare… mancanza di idee ^^…spero che anche questo ti piaccia… e grazie millissimeeeeeeeeeeeeeeeee. Un kizzulo .

 

 

Yuly: forse naraku si comporterà bn o forse no vedrai nel prossimo! Un kizzulo grazie per la recensione!

 

Ryanforever: hai visto il povero Inuyasha. chi sa come finirà! Grazia anche a te un kizzulo.

 

Un kizzulo anche a chi legge soltanto e grazie mille!

  
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