Shinigami
Lovers
† Atto Secondo
†
Kagome
si lasciò
inevitabilmente andare a terra. Inuyasha, dopo aver udito quel tonfo,
la fissò,
atono. Poi sbuffò. Miroku continuava a scrivere
assiduamente, e quella penna
d’oca nera andava a destra e a sinistra, senza sosta.
Dun
tratto, quello strano
silenzio fu spezzato dall’entrata di Asuka. –
Inu-chan!! – trillò, gioiosa,
correndogli contro.
Kagome
aggrottò le
sopracciglia, sentendo una punta di invidia. Era anche lei bellissima!
Aveva i
capelli color oro, e gli occhi color tempesta. Il fisico era magro e
formoso, e
il suo sorriso era delizioso. Borbottò una serie di ingiurie
a bassa voce,
mentre Miroku ridacchiava per la sua espressione.
-
Oh Asuka! Finalmente! –
esclamò il ragazzo con i capelli neri, mettendosi ben seduto
– Dove la devo
portare questa ragazzina?
Kagome
lo fulminò con
un’occhiataccia, ma si trattenne dal litigare furiosamente.
Doveva sapere che
fine avrebbe fatto…
Asuka
sembrò tentennare. –
Beh… a dir la verità… mentre non
c’eri si è scatenato
l’Inferno… - replicò, con
un sorrisetto nervoso.
La
mora sentì che quella
battuta era estremamente fuori luogo.
Inuyasha
alzò un
sopracciglio. – Asuka, spiegati.
-
Beh… ecco… non si sa
bene… però c’è stato qualche
problema… e lei non doveva… mmmhh…
morire –
biascicò alla fine, indicando Kagome.
Lei
spalancò gli occhi,
incredula. – COSA?!?! – urlò, scioccata.
Il
ragazzo lanciò un
ruggito. – Non doveva morire?! Ma che cazzo stai dicendo?!
Questa è morta,
finita, stecchita!!! Io non la riporto sulla Terra, è fuori
discussione!!!
Miroku
smise immediatamente
di scrivere, anche perché le urla non lo aiutavano a
concentrarsi. Invece,
spalancò gli occhi. – Uhuhuh! Questo mi ispira una
storia romantica… -
borbottò, afferrando l’unica piuma rossa che
possedeva e sorridendo
maliziosamente.
Inuyasha
lo guardò
furibondo. – NON OSARE SCRIVERE UNA PAROLA!!! –
urlò, e tutta la costruzione
sembrò tremare.
Kagome
si strinse fra le
spalle. Non dovevo morire, ripetè,
scioccata. Com’era possibile? Lei era morta. Non poteva
tornare indietro… si
sarebbe risvegliata in una tomba!
-
Ma… Inu-chan… il capo… -
tentò Asuka, comprensiva.
-
IL CAPO UN CORNO!!! –
urlò, furioso – FATTI VEDERE, MALEDIZIONE!! E
SPIEGAMI CHE CAZZO È SUCCESSO!!!
– sbraitò, scattando in piedi. Alzò il
capo verso l’alto, come aspettando
qualcuno.
Effettivamente,
una folata
di freddo colse l’intera sala, e Kagome tremò. Non
le piaceva per niente quella
sensazione. Era strana… inumana.
Una
risata fredda smorzò
quella situazione, e l’unica porta diversa dalle altre
– era più grande, più
lussuosa ed era bianca, si aprì di fronte a loro, rivelando
una luce accecante,
di un velato azzurro.
Finalmente un po’ di
colore!, borbottò
Kagome dentro di se, ancora inginocchiata
a terra. Quando però vide chi era, rabbrividì di
timore.
Il
Diavolo era una donna.
Nell’iconografia mondiale era pensato con le corna e immerso
nelle fiamme
infernali, mentre invece pareva un angelo. Aveva il volto affilato, gli
occhi
allungati e sottili, di un freddo color ghiaccio. I capelli erano quasi
bianchi
come la sua pelle, ed indossava un abito molto pesante, ricoperto di
una
pelliccia. Sembrava giungesse da un luogo molto freddo, e Kagome non
faticò a
pensarlo, quando vide la sala ghiacciarsi di botto. Le pareti si
raffreddarono
talmente velocemente che se ne spaventò.
-
Dimmi, Inuyasha – disse
solo. Aveva una voce suadente, carezzevole, come un alito ghiacciato.
Lui
si scrollò Asuka da di
fronte. – Sátanas, Mia Signora, voi sapete che
sacrificio comporti il riportare
un essere umano sulla Terra – affermò, e per la
prima volta, Kagome lo sentì
rispettare una persona.
Il
Diavolo gli giunse di
fronte, restando però ad una certa distanza. Kagome
pensò che se si sarebbe
avvicinata ancora le sarebbe entrato il ghiaccio nel corpo.
-
Ne sono a conoscenza,
Inuyasha. Ma ciò non mi arroga il diritto di trattenere un
vivente nel Limbo
Infernale – rispose, come un sibilio di serpente.
Inuyasha,
poggiato sul
proprio ginocchio nell’atto di inchinarsi, disse: - Ma, Mia
Signora…
Una
stalattite che si era
creata sul soffitto caddè a grossa velocità,
proprio fra Inuyasha e Sátanas. Il
ragazzo abbassò il capo, mostrando di aver compreso.
-
Riporterò Kagome
Higurashi sulla Terra, Mia Signora… - esordì, e
la mora rimase stranita dal
sentirlo pronunciare il suo nome.
Il
Diavolo guardò ognuno
dei presenti in volto, poi, scomparve in una coltre di ghiaccio, mentre
la
stanza cominciava lentamente a sciogliersi.
-
Inu-chan! – esclamò
Asuka, preoccupata, correndogli in contro. Lo sostenne per la vita.
– Ti ha
fatto molto male?
Kagome,
ignara, fissava la
scena confusa. Si alzò, avvicinandosi ai tre. Il volto di
Inuyasha era
contratto in una morsa sofferente, e pareva più pallido di
prima. Lo guardò, incuriosita.
Lui
aprì di scatto gli
occhi, fissandola imbestialito. Scattò in piedi,
avvicinandosi a lei pericolosamente.
– È tutta colpa tua ragazzina! Se non fossi morta
continuerei a vivere la mia
vita in pace! – urlò, puntandole il dito contro.
Kagome
indietreggiò
furiosamente, spaventata.
Lui
schioccò le dita della
mano destra, facendo ricomparire le catene. – La vedi
questa?! – esalò,
rabbioso – è la catena dell’
“Amante di Thanatos” e finchè tu non
morirai, sarò
costretto a seguirti ovunque!
Kagome
spalancò gli occhi,
andando a sbattere contro il muro dietro di lei. L’alito
freddo del ragazzo le
pungeva il volto, ma quegli occhi violacei la spaventavano
più di ogni altra
cosa. Si appiattì più che potè, mentre
le lacrime le scivolavano lungo le
guance.
-
Inu! Basta – esordì la
voce sensuale dello scrittore, fermando il prurito alle mani
dell’amico.
Avrebbe volentieri preso per il collo quella sciocca anima…
- Riportala sulla
Terra e basta.
Inuyasha
la fissò, con gli
occhi tremanti per il desiderio di ucciderla. Poi si
allontanò, verso il centro
della Stanza. Lei rimase incollata al muro, incapace di seguirlo.
La
guardò, con la rabbia
un po’ sfocata. – Sbrigati, stupida anima!
– tuonò, feroce, indicando un punto
di fianco a lui. Le catene erano lunghe circa sei metri.
Kagome
raddrizzò la
schiena e si avvicinò a lui, lentamente. Quando gli fu a
fianco, si sentì presa
per la vita e si ritrovò spinta contro il suo petto.
Arrossì,
involontariamente.
Scomparvero
in un istante.
Kagome
si era
tranquillamente risvegliata. I dottori le avevano fatto le analisi di
controllo, e sebbene mostrasse una certa ansia e preoccupazione, fu
dimessa.
Solo
lei era a conoscenza
del fatto che vi era un unico
motivo
per il suo stress. Ed era al suo fianco. Assolutamente incorporeo,
Inuyasha era
seduto malamente sul sedile posteriore dell’auto e
giocherellava con la catena
dell’ “Amante di Thanatos” lanciandole
ogni tanto qualche occhiata. Era solito
commentare tutto ciò di cui parlavano, ben contento che
nessuno lo sentisse o
vedesse.
Ciò
che li legava era
ancora lì, stretto fra loro, e Kagome ogni tanto ne guardava
turbata il metallo,
ripensando che sarebbero rimaste lì fino alla sua morte.
-
Tesoro, è passata Sango
a chiedere di te – mormorò d’un tratto
sua mamma, girandosi ad osservarla.
-
Oh, che gentile! –
esclamò, pensando alla sua migliore amica.
Inuyasha
alzò un
sopracciglio. – Oh, che gentile! –
cinguettò, facendole il verso.
Kagome
gli alzò il dito
medio, ben nascosta dietro il sedile.
-
Hai detto qualcosa? –
chiese sua madre, confusa.
Kagome
ed Inuyasha
sbiancarono. Lei non aveva detto assolutamente nulla. Il ragazzo si
guardò
attorno, e fuori dalla finestra passò un corvo
nero…
Scesero
dall’auto, e
Kagome si voltò verso Inuyasha, con la scusa di aver
dimenticato la borsa in
macchina. – Andate pure, vi raggiungo subito – poi,
vedendoli poco convinti,
aggiunse – Vado da Sango-chan.
Annuirono,
e Kagome si
avviò verso la casa a fianco, dando uno strattone al
catenaccio. – Cosa sta
succedendo?! – sbottò, evitando di muovere la
bocca il più possibile.
Lui
grugnì. – Sto
diventando visibile a tutti.
Kagome
spalancò gli occhi,
scioccata. – Anche la catena lo diventerà?!
– domandò, preoccupata. Come
avrebbe giustificato la presenza di una
catena fra loro?
Lui
scostò lo sguardo
verso la villetta in cui si stavano dirigendo. – No.
Kagome
abbassò il capo. –
E dunque tutti ti vedranno… - chissà
perché ma la cosa la intristiva un poco. –
Come giustificheremo la tua presenza vicino a me?
-
Vorresti dire di essere
la mia ragazza? – chiese, con pungente sarcasmo. I suoi occhi
violacei
brillavano come diamanti.
La
mora arrossì fino alla
punta dei capelli. – Ma sei scemo!? Neanche per sogno!
– sbottò, infastidita da
quell’insinuazione. Bello
è bello… si
disse. Ma è uno
Shinigami…
Lui
la inchiodò col suo
sguardo magnetico. – Se ti innamori di me le catene si
accorceranno, Kagome. –
mormorò, chiamandola per la prima volta per nome.
Lei
si bloccò, avvolta da
quello sguardo delizioso, e sentì il potere dello Shinigami
avvolgerla. – E chi
si innamora di te, stupido! – borbottò, scostando
il capo per l’imbarazzo. Poi
lo fissò, stizzita ma divertita. – Se invece
cominciassi ad odiarti?!
-
Si allungherebbero. –
replicò, atono, imboccando il sentiero della casa.
Giunsero
davanti alla
porta mentre Kagome respirava profondamente. Intorno a loro
passò ancora quel
corvo nero, e Inuyasha lanciò uno sbuffo. La mora spinse il
dito contro il
campanello, e dall’interno si sentirono dei passi in corsa.
– ARRIVO!
Inuyasha
alzò un
sopracciglio quando alla porta si presentò una ragazza in
tuta casalinga più
larga che mai. Cominciò a ridere, divertito.
Kagome
non potè non
girarsi e dargli uno strattone con la catena. Ignorando che,
evidentemente, per
chi vedeva quella scena, sarebbe parsa alquanto strana.
-
Kaggy?! – esclamò Sango,
aggrottando le sopracciglia.
Lei
si bloccò all’istante
con il pugno per aria, e si voltò verso l’amica.
– Ehm…
Inuyasha
le lanciò
un’occhiata eloquente, con un sorriso divertito in volto.
Kagome
arrossì per la
sciocca scusa che le era venuta in mente, ma, che altro fare?
– Ehm…
Sango-chan… da quando sono in coma ho le visioni.
Il
ragazzo fu tentato di
avvolgerle la catena intorno al collo ed ucciderla.
-
Kaggy, ma stai dicendo
sul serio…? – domandò, quando furono
tranquilli e comodi nella stanza di Sango.
Inuyasha
si guardò
attorno, lanciando grugniti per la presenza massiccia di rosa.
– Bleah! Ma che
gusti del cazzo ha questa ragazza?! – sbottò, a
mezza voce.
Sango
aggrottò le
sopracciglia. – Mi è parso di sentire un rumore.
– disse, ampliando l’udito –
Tu hai sentito qualcosa? Non vorrei che ci fossero i topi!
-
Topi?! – sbottò Inuyasha,
offeso – Senti ragazzina, andiamocene in fretta da qui
perché questa sclerata
potrebbe vedermi!
Non
lo avesse mai detto…
Kagome gli tirò un violento scappellotto, e proprio in
quell’istante, lui prese
definitivamente forma. Indossava pantaloni neri come la notte, una
camicia
bianca inamidata, cravatta e giacca nera. Sul collo della giacca aveva
una
particolare croce intarsiata.
Sango
rimase immobile,
scioccata. – C-chi… - biascicò,
sconvolta.
Inuyasha
e Kagome si
guardarono, e lui lanciò un ruggito. – Minchia, te
lo avevo detto che mi
avrebbe visto!
La
mora digrignò i denti.
– E allora?! Ti avrebbe visto comunque visto che devi starmi
sempre
appiccicato! – urlò, irata.
Lui
le lanciò un’occhiata
raggelante. – Guarda che sei tu che mi devi stare dietro, e
poi così mi ha
visto comparire dal nulla, cretina!!!
Kagome
si portò una mano
alla bocca. Cavolo, non ci aveva pensato.
Sango
era ancora mezza
intontita, con la bocca semi spalancata e gli occhi vitrei. –
Kaggy, ma chi… -
sembrava che stesse per vomitare – c-chi è questo
ragazzo?
Ciao a tutti ** Come state? Io bene, anche se sono parecchio impegnata... con tre fan in corso devo pensare a scrivere il nuovo capitolo di tutte e anche pubblicarle... XD Insomma... uno stress! Comunque, mi fa piacere postare finalmente il secondo di SL. ** Mi piace molto come mi sta venendo... anche perchè posso dare libero sfogo alla mia pazzia (dal prossimo capitolo capirete cosa intendo... ò.ò) e vedo anche che l'idea vi piace! =) Tuttavia ribadisco che non è tutta farina del mio sacco, ma ho preso spunto dal manga "Shinigami Lovers" non ancora edito in Italia, ovviamente modificato per adattarlo ai personaggi di Inuyasha. U_U Beh, che dire? Spero vi sia piaciuto... e grazie per le recensioni! In particolare, grazie a:
KAGOlove
roro
Kaggy_Inu91
mikamey
ary22
ryanforever
luchia nanami
Argentey
...e a chi ha inserito la storia fra i preferiti! Al prossimo capitolo! *smile* Meg.