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Autore: TheWheel    08/06/2014    1 recensioni
Ho scritto questa storia pensando a Sirius e a come debba essersi sentito dopo aver saputo della morte di James. Ovviamente le vicende narrate si sono svolte prima che fosse arrestato e spedito ad Azkaban, dunque prima di incontrare Peter. Dal testo: " La mente di Sirius cominciò a giocargli brutti scherzi e, mentre gli occhi diventavano sempre più rossi e umidi, si ritrovò a pensare a Peter. Minus. Codaliscia. "
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aberforth Silente, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Nowhere we can hide.

Non osò guardare indietro. 
Non osò neanche rispondere ad Hagrid, che lo chiamava a gran voce per chiedergli della moto. 
Stupido aggeggio. 
Remus. Doveva trovare Remus. Doveva parlargli. 
Lui avrebbe saputo dirgli qualcosa. Era lui la mente razionale del gruppo.
James lo diceva sempre: «Se hai un problema vai da Lunastorta, lui sa sempre tutto.»
La mente di Sirius cominciò a giocargli brutti scherzi e, mentre gli occhi diventavano sempre più rossi e umidi, si ritrovò a pensare a Peter. Minus. Codaliscia. Pezzo di merda. Doveva esserci lui al posto di Ramoso. Un'immagine spiacevole gli si parò davanti, ma non era lì. Era solo nella sua testa. Pianse ancora e, per la prima volta in vita sua, non era dal ridere. 
Non sapeva bene dove stesse andando. Si lasciava trasportare dal sentiero, dalla luna e dalla voglia di allonarsi da Godrics Hollow. C'era stata un'esplosione e i Babbani avevano cominciato ad uscire dalle proprie abitazioni, incuriositi e spaventati. Sirius non voleva rimanere lì. Non voleva vedere i corpi. Non voleva vedere il suo migliore amico in quello stato. Lily. Lily lo sentiva. Sapeva che qualcosa sarebbe accaduto di lì a poco. Gliel'aveva confessato qualche giorno prima. E lui aveva riso. Nessuno tradiva la propria famiglia. Nessuno dell'Ordine avrebbe mai potuto farlo. E si era sbagliato. Il senso di colpa lo investì come se un fantasma gli fosse passato attraverso. Era a causa sua. Erano morti e Sirius ne era il responsabile. Avrebbe dovuto pregare Silente. Insistere. Doveva essere lui il loro Custode. E invece no. Urlò. Urlò di dolore. E si accasciò a terra. James. Il suo migliore amico. Erano cresciuti insieme. Suo fratello. Morto. E Lily. Harry. Harry era come James. Sirius desiderò di morire. Voleva che tutto quel dolore sparisse. Non voleva più combattere. Voldemort sarebbe ritornato. E avrebbe vinto. Perché allora non farla subito finita? Estrasse la bacchetta. 
- Fermati, Sirius - 
Una voce calda, fin troppo familiare. Cosa ci faceva lui lì? Non rispose. 
- Sirius, dannazione. -
Dei passi verso di lui. Una mano lo sollevò senza alcuno sforzo e qualche minuto dopo Aberforth Silente lo stava schiaffeggiando. 
- So quello che avevi intenzione di fare - disse - L'ho capito, sai? E James non ti avrebbe mai perdonato. Devi combattere, ragazzo mio. Quel povero bambino avrà bisogno di te e tu di lui. Nessuna obiezione. -
E, proprio come era arrivato, sparì. 
  
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