Cosa
c’è di più buono di una bella
bottiglia di Whisky accompagnata da musica metal a tutto volume? Se non
fosse
per gli zombi, questa sarebbe la giornata perfetta. Di certo lo
sarà per gli
altri, lo sarà per Daril. Per me no. Per me nulla
sarà perfetto. Non me lo sono
meritato, mio buon Dio. Lo so, so di averti mancato di rispetto
lì sul tetto,
quando mi sono tagliato la mano. So di averlo fatto prima e so di
averlo fatto
dopo, quando invece avrei dovuto renderti un grazie per non essere
stato
sbranato da quei mostri. Forse sì, me lo merito. Merito di
essere visto come un
diavolo dal mio nuovo gruppo e so che anche Daril pensa a male di me.
Non posso
biasimarlo, quella gente sa come farsi voler bene e, probabilmente,
loro sono
la sua nuova famiglia. Mi hanno tenuto con loro, quando invece
avrebbero potuto
spararmi, visto i miei precedenti anche col cinese e la sua fidanzata.
Ho
cercato di essere utile, di farmi perdonare, ma a quanto pare non
è bastato. A quanto
pare deve andare così. Devo essere guardato con gli occhi
della paura, proprio
come il Diavolo.
Avevo detto che
serviva un cattivo
per fare il lavoro sporco, che serviva qualcuno che si liberasse della
spazzatura, qualcuno come me. Perché io sono cattivo,
giusto? Uccidere sedici
persone, per quanto sia necessario per sopravvivere in tempi
così duri… mi
rende un cattivo, dico bene? Ho sempre pensato che la risposta fosse
sì. Che io
fossi destinato solo a questo. E dunque ho continuato a vivere con tale
certezza.
Ero pronto ad
obbedire a Rick, lo sceriffo,
quando mi parlò dell’accordo con il Governatore.
Sapevo che non avrebbe mai
avuto il coraggio di consegnare la ragazza e così decisi che
lo avrei fatto io.
Quella poteva essere la mia opportunità, quella per salvare
tutti e farmi
semplicemente volere bene. Ci avrebbero lasciato in pace e saremmo
potuti
vivere tranquilli. Ma stavo sbagliando ancora, consegnando quella
ragazza a quel
gran figlio di puttana. Sarebbe stato come ucciderla. Sarebbe stato
come
arrivare a diciassette.
“Tu
parli del peso delle cose che
devi fare, di come puoi tollerarlo. Un uomo davvero cattivo, qualcuno
veramente
malvagio è leggero come una piuma. Non prova
niente.” mi ha detto lei. Sono
parole che mi hanno fatto sobbalzare il cuore. Che non fossi cattivo
dunque? O lo
aveva semplicemente detto per persuadermi? Sentivo che era sincera. Mi
ha detto
che potevamo tornarcene insieme a casa, dai nostri amici, ma io non
potevo
farlo. No, non potevo. Sarebbe tornato tutto come prima e tutti
avrebbero
ripreso a guardarmi in quel modo. Non lo avrei più
sopportato. Per quanto io
abbia sbagliato… non riesco ad accettare di essere trattato
così. Sarebbero
stati più felici se io non fossi mai più tornato.
E’ per questo che l’ho
lasciata andare e non l’ho seguita. Non
vivrò col rimorso della sua morte. Ed è per
questo che mi sto dirigendo sul
luogo dell’incontro. Farò quello che so fare
meglio, caro Governatore. Porterò
via quanti più stronzi io possa freddare. E stai sicuro che
non ti scorderai
più di me. Mai più.