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Autore: logansderp_    08/06/2014    2 recensioni
Crossover tra Percy Jackson e Harry Potter, le due saghe della mia vita.
La magia degli Dei e quella dei maghi si incroceranno per la prima, e forse ultima volta.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo il nostro “incontro” con Jeod, io ed Annabeth decidemmo, in accordo con Talia e gli altri maghi di mandare un messaggio Iride a Chirone, speranzosi di trovare in lui le informazioni che ci servivano, mentre Nico era all’hotel di mamma e Paul per dire loro tutto quello che stava succedendo, e perché non saremmo tornati da loro presto.

Come già aveva fatto Hermione tempo prima, Harry evocò un getto di acqua calda che ci permise, con i raggi del sole di creare un arcobaleno. Il potere della dea Iride era meno efficiente così lontani dall’Olimpo, ma abbastanza da farci apparire il nostro direttore in tutta la sua equina maestosità.

“Percy, Annabeth, va tutto bene?” chiese accigliato “Oh vedo che Talia è lì con voi” aggiunse notando la figlia di Zeus, che sorrise e gli fece un cenno.

“Abbiamo bisogno di parlarti. Ieri è successa una cosa molto strana. Abbiamo ricevuto ehm.. una visita, se possiamo chiamarla così” risposi.

“Una visita? Pensavo che foste protetti lì, cosa è successo?” disse lui.

Ragguagliai Chirone meglio che potei, descrivendogli la strana nebbia che si era poi condensata nell’immagine di
Jeod.

“Quello non era un messaggio Iride, vero?” disse Annabeth, e sospettai che ci avesse pensato più di quanto mi avesse detto.

“No, Annabeth, non lo era, era qualcosa di più oscuro” disse lui con volto cupo.

Riconobbi la sua espressione. Ogni volta che capitavano cose inaspettate, cose pericolose, Chirone tornava a dimostrare quella che era la sua reale età, era come se ogni problema gravasse sulle sue spalle fino a sfinirlo. E di problemi, quando avevi a che fare con i Mezzosangue, ce n’erano molti.

“Quel pazzoide ha detto di essere diverso da noi comuni Mezzosangue… Cosa voleva dire?” chiese Talia

“Non lo so, temo. Ma dovete fare molta attenzione, sapete di non dover sottovalutare un mezzosangue rancoroso ed infuriato, meglio di chiunque altro” disse sconsolato.

Lanciai un’occhiata ad Harry, che si teneva il braccio, esausto.

“Percy, c’è un’ultima cosa che devo dirti prima di andare. Se Jeod diceva la verità, se davvero non è un Mezzosangue qualsiasi, ho paura che la vostra vacanza si stia per complicare molto più di quanto tu possa immaginare. Dovete fare attenzione. Promettimi che non agirai d’impulso, voi e i maghi dovete collaborare, lavorare come un’unica squadra, o saremo perduti”

“Lo prometto. Avete delle teorie su chi possa essere, non è vero?” dissi

“Si, ho un paio di  teorie. Ma non c’è ragione di affliggerti con quelle che potrebbero essere solo parole al vento. Sono sicuro che lo scoprirete, e a quel punto dovrete estirpare il male che questa nuova razza sta portando”

“Lo faremo” disse Talia determinata.

“Che gli Dei siano con voi” ci salutò Chirone, e con un gesto la sua immagine scomparve.

Harry si massaggiò il braccio.

“Mi dispiace amico” gli dissi

“Non ha importanza, il vostro direttore ha ragione. Dobbiamo collaborare, credo sia giunta l’ora per voi di conoscere finalmente Hogwarts. Magari voi potreste trovare dettagli che a noi sono sfuggiti, abbiamo bisogno del vostro aiuto.”

Annuii, e vidi Annabeth e Talia fare lo stesso.

“Le mie cacciatrici sono le migliori nel seguire le tracce. Siamo con voi” disse.

Harry le sorrise.

In quel momento ci fu un guizzo nell’aria. Le ombre si condensarono e Nico apparve nel giardino della Tana.
Aveva un’espressione piuttosto infastidita, ed immaginai il perché. Aveva avuto a che fare con una Sally Jackson che aveva appena saputo che suo figlio si era cacciato di nuovo nei guai.

Trattenni un sorriso.

Nico venne verso di me

“Mi ci sono volute ore per convincere tua madre a non raggiungerti qui. Dovresti andare a trovarla, Jackson” disse, e senza dire un’altra parola si allontanò.

Mi voltai verso Talia, che aveva lo sguardo rivolto verso l’accampamento delle Cacciatrici

“Talia, va tutto bene?” le chiesi

Si riscosse dai suoi pensieri e sorrise spavalda.

“Si Testa d’Alghe. Sto bene” mi diede una pacca sulla spalla e si allontanò, lasciandomi solo con Annabeth.

“Dici che funzionerà?” disse lei.

“Che cosa?” chiesi confuso.

 “Questa collaborazione con i maghi. Io mi fido di loro ma… E’ tutto talmente sbagliato. Sarebbe stato meglio rimanere all’oscuro”

“Strano, detto da una figlia di Atena” commentai io con un sorriso

“Sono seria Percy, e se..” cominciò

Annabeth, potrebbero andare un milione di cose storte, ma quando mai non c’è questa possibilità? Io non so se funzionerà ma ci credo. Ora è tutto nelle mani del tempo. Solo lui ci farà capire se stiamo facendo la cosa giusta. Ma abbiamo poi scelta?” dissi io.

“Immagino di no”

“Bene, quindi basta affliggersi con questi pensieri e prendiamola come verrà. Siamo Mezzosangue, ci siamo abituati”

Annuì e le cinsi le spalle con un braccio.

POV HARRY

Fissava i due ragazzi che parlavano nel giardino dalla finestra della cucina, quando Ron ed Hermione entrarono nella stanza.

Harry li guardò speranzosi. Quel giorno erano stati entrambi ad Hogwarts, in cerca di piste da seguire.

“Abbiamo trovato Grop” disse Hermione raggiante.

“Già, ed era molto felice di vedere la sua Hermy” commentò Ron

Harry sorrise. Lanciò un’occhiata a Percy ed Annabeth, abbracciati.

“Li avviseremo domattina, d’accordo?” disse guardando gli altri due.

Ron ed Hermione annuirono.

“Vado a controllare i bambini” disse lei e si avviò su per le scale.

Quando sparì alla vista, Ron agitò la bacchetta facendo così apparire due bicchieri ed una bottiglia di Whiskey Incendiario, che riversò il liquido in essi.

“Direi che questo è il momento giusto no? Adesso inizia il divertimento” disse Ron

Harry rise e bevvero.

Pensò a tutte le persone che aveva perso, e a quel momento in cui anni prima aveva brindato per la scomparsa di Malocchio. Promise a sé stesso in quel momento che mai, mai più avrebbe permesso a qualcuno di far del male alle persone a lui care.
Mai più avrebbe permesso a qualcuno di morire per lui. Neanche a quei ragazzini appena conosciuti.
 
  
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