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Autore: Ika19    09/06/2014    3 recensioni
Buongiorno!
Questa è un'avventura romantica che vede in azione e difficoltá i nostri personaggi preferiti. Una storia con l'amore al centro di tutto, azioni tipicamente stupide come si conviene e alcuni sorrisi quá e lá.
Dal Primo Capitolo:
" -Fairy Tail! Siamo in una situazione veramente grave!
Girano voci che una gilda oscura non meglio identificata, abbia intenzione di rapire alcune delle nostre ragazze, per scopi non meglio identificati!- un mormorio percorse la sala, il master aveva detto tutto ciò con un tono di voce che non lasciava presagire nulla di buono.-Quindi fate attenzione a dove andate e guardatevi le spalle!-"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza, Scarlet, Lluvia, Natsu, Wendy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ebbene no! Non è finita ancora! Qualcosa mi dice che ci saranno ancora almeno quattro capitoli... Sorgerà un piccolo problema... Ma non vi anticipo più nulla! La mia bocca è cucita.
Come ho già detto ad alcuni, questo è un capitolo Gruvia!

È un po' cortino (un po' tanto) ma non preoccupatevi, è solo perchè non succedono cose rilevanti (anzi per la precisione ne succede solo una, per grande gioia dei membri del Gruvia fan club).



La cosa migliore



Natsu teneva Lucy in braccio, mentre con i suoi amici correva il più veloce possibile per sfuggire alla montagna che aveva cominciato a crollare. Con Gray e Juvia che si tenevano per mano, Flare, Wendy ed Erza, percorreva i corridoi a ritroso mentre questi svariate centinaia di metri dietro di lui crollavano.
-Ragazzi!- urló Natsu cercando di non sballottolare troppo Lucy che pendeva inerme tra le sue braccia.-Siamo sicuri che questa sia la strada giusta?!-
-Certo imbecille! E non rallentare altrimenti finiremo tutti sepolti!- gli rispose Erza urlando.
In effetti era la strada giusta, infatti dopo un po' si aprì loro davanti un'enorme grotta familiare, dove c'era già Gajil pronto a partire con una Levy febbricante sulla schiena. Senza una parola si unì al gruppo e cominció a fuggire con loro. Dopo un tempo che sembrava interminabile, i maghi videro finalmente la luce che segnava la fine del corridoio, sbucarono infatti poco dopo, all'aria aperta. Fecero per fermarsi ma Erza tuonó:
-Non fermatevi! Se lo farete verrete schiacciati dalla montagna!-
Così continuarono a scappare ancora per alcuni kilometri, fermandosi poi in una radura lontana dalla montagna quanto bastava per non rimanere travolti dai massi che crollavano dal monte.
Restarono lì ancora un po' contemplando in silenzio la lenta distruzione del luogo che era stato per una settimana la loro condanna. Si rimisero in moto dopo una ventina di minuti, diretti finalmente verso casa.



Gray era da solo su uno dei balconi della gilda, a contemplare il cielo. Dopo il crollo della montagna erano riusciti a trovare miracolosamente un carro disposto a portarli a Magnolia. La mancanza della magia aveva causato gravi danni alle città, vari gruppi di criminali da strada si erano dati da fare in tutte le città più grandi, rubando, uccidendo e distruggendo tutto, approfittando del fatto che non ci fosse nessun mago intorno che avrebbe potuto fermarli. Erano giunti a magnolia in piena notte, ed erano corsi subito alla gilda. Avevano bussato fino a quando non era arrivato il master che all'inizio aveva creduto di avere le allucinazioni, poi li aveva abbracciati quasi soffocandoli e poi li aveva picchiati urlando perché non erano ancora all'ospedale. Così avevano portato Levy e lucy all'ospedale di Magnolia dove erano state subito portate al reparto speciale. Gajil e Natsu avevano quasi fatto a botte con gli infermieri per poter assistere le ragazze, ma alla fine erano stati confinati nella sala d'aspetto.
Gray aveva riflettuto molto su quella missione suicida che erano andati ad affrontare. Era ben felice di essere riuscito a non morire, era un'altra vittoria per lui.
Ad un tratto sentì una presenza al suo fianco e quando voltó la testa si trovó di fronte Juvia che sorrideva leggermente.

-Buona sera, Gray-sama.- mormoró lei.
Gray adorava il suo fare timido ed educato, la trovava irresistibile quando arrossiva, proprio come in quel momento. Senza accorgersene aveva piano avvicinato le labbra a quelle di Juvia posandole sopra quei due petali di rose così morbidi. All'inizio Juvia non aveva saputo come reagire, ma piano piano si era sciolta ed aveva cominciato a rispondere al bacio, che da dolce qual'era cominciato divento passionale e bramoso. I due si staccarono per riprendere fiato e si guardarono negli occhi.
Inevitabilmente Juvia arrossì e sbottó:
-G-g-gray s-sama! C-c-cosa v-voleva dire questo?!-
Gray la guardó divertito e senza esitare rispose:
-Significa...- le accarezzó una guancia.-Vuol dire che tu sei la cosa più importante per me, quella che vorró sempre salvare dalle mani altrui, quella che vorrei sempre con me, quella di cui non sopporterei la mancanza. È facile, significa che ti amo, Juvia.-
Juvia era rimasta di sasso. Davvero il suo Gray-sama le aveva appena detto di amarla?
Gray e Juvia si guardarono negli occhi un attimo e improvvisamente si buttarono l'uno sull'altro divorandosi le labbra a vicenda, intrecciando le lingue e allacciando i corpi. La giacca di Juvia voló a terra seguita dalla camicia di Gray, che in un momento di lucidità si staccó dalla ragazza che amava e ghignó.
-Juvia... Forse non è il caso di stare qui dove tutti possono vederci...-
Sul viso di Juvia spuntó un sorriso malandrino che Gray non aveva mai visto su di lei, ma che lo eccitava moltissimo.
-Due parole Gray-sama... Casa di Juvia o casa di Gray-sama?-
Non sarebbe potuta essere più chiara, così Gray sorrise e disse.
-Due parole Juvia: il mio letto è più grande-
E senza sapere come si ritrovarono in camera di Gray attaccati l'uno all'altra come se non ci fosse un domani. Presto i loro vestiti furono abbandonati sul pavimento, mentre i due proprietari erano nel letto ad amarsi come non avevano mai fatto.
Quella notte i vicini seppero che Gray Fullbuster da libertino che era, aveva finalmente trovato la donna della sua vita.



Il mattino dopo...



Gray contemplava la donna che amava.
Quel raggio di luce che filtrava dalle tende semichiuse, le illuminava il volto, rendendola quasi eterea. Gray non poteva credere di aver fatto l'amore con una creatura così inverosimilmente bella e irreale.

Quella notte aveva scoperto un lato di Juvia che non aveva mai conosciuto. Era stata passionale e sfrontata, possessiva e provocante. Lui la conosceva come timida e silenziosa ragazza, ma aveva sperimentato sulla sua pelle l'amore di Juvia. Ancora non poteva credere che una persona eccezzionale come lei amasse proprio lui.

Erano completamente opposti: lei timida e riservata, lui sfacciato e caotico; lei emotiva e sensibile a tutto, lui rozzo e cafone. Per non parlare poi dei vestiti, se lei cercava di coprirsi sempre al massimo, lui era sempre mezzo nudo. Insomma, lei era la perfetta rappresentazione del carattere femminile e lui era un maschio a tutti gli effetti.
Le accarezzó piano la guancia e lei gli premette il viso contro il palmo della mano. Aprì lentamente gli occhi mettendo a fuoco la stanza. Quando inquadró Gray, 
i suoi occhi scintillarono e le labbra si aprirono in un enorme sorriso alla vista dell'amato che la contemplava.

-Gray-sama...- mugugnó ancora un po' addormentata.
-Juvia, da oggi Gray.-
Juvia arrossì leggermente e disse:
-Va bene, Gray-sa...- tossì -Gray.-
Gray le accarezzó i capelli e sorrise.
-Allora... Adesso siamo una coppia.- Juvia sorrise.
-Juvia pensa proprio di sì, Gray.-
Il bacio non tardó ad arrivare, ma non aveva niente della bramosia e dell'urgenza della sera prima, anzi. Era solo un lieve movimento di bocche, senza lingua ne desiderio, una semplice e chiara dichiarazione d'amore reciproco. Gray si staccó per primo e disse:
-Allora Juvia... Che ne dici di andare in gilda a soddisfare le lingue pettegole di Mira e Cana?-

Juvia sorrise, questa volta senza imbarazzo.

-Juvia non si preoccupa, Appena Mira-san e Cana-san sapranno della bellissima storia che è successa tra Gray e Juvia, non potranno dire nirnte di male.- Juvia guardò Gray con una nuova scintilla negli occhi.-Gray e Juvia si completano, pensa Juvia. Gray e Juvia non sono perfetti perchè nessuno è perfetto da solo, ma insieme, sono veramente perfetti e nessuno potrà dire niente di male su di loro.-
Gray guardava estasiato la sua Juvia, che aveva appena descritto nel modo migliore la loro situazione.
Mosso da un impulso irrefrenabile le accarezzò la testa e tuffò la faccia tra i suoi capelli inspirandone l'odore, un odore che lo tranquillizzava come nient'altro.

-Certo Juvia. Noi due insieme, siamo la cosa migliore che ci possa essere capitata.-



All'ospedale...



Gajil e Natsu erano stati praticamente buttati fuori dagli infermieri, due maghi grandi e grossi che usavano magia sigillante.

Erano ora seduti uno vicino all'altro nella sala d'aspetto, circondati da almeno altre cinque persone che si tenevano il più possibile alla larga da Gajil che sembrava un criminale e da Natsu il quale spegneva sistematicamente i capelli che ogni dieci minuti diventavano incandescenti.

Gajil mordeva nervoso una forchetta con i piedi sul tavolino con i giornali per le persone che aspettavano e Natsu si teneva la testa tra le mani, i gomiti poggiati sulle ginocchia.

Era praticamente andato fuori di testa quando quei maledetti dottori non volevano portarlo da Lucy. Aveva urlato e litigato conn i dottori, ma non c'era stato niente da fare: lui era restato fuori.

Non aveva nemmeno voluto ascoltare le loro patetiche motivvazioni. Dicevano che se lui fosse entrato da lei in quel momento, avrebbe potuto subire uno shock per il suo stato. Avrebbe inoltre disturbato il suo processo rigenerativo facendola ricadere in uno stato comatoso per il resto dei suoi giorni.

Quando Natsu aveva sentito quello che avevano detto, nonostante non avesse voluto ascoltarli, aveva dato loro ragione.
Se Lucy avesse dovuto restare in come per sempre, lui non l'avrebbe potutto sopportare.

Non avrebbe mai rivisto i suoi occhi, il suo sorriso, la scintilla che si accendeva nel suo sguardo di cioccolato quando era ecitata per un lavoro...
Gajil tolse i piedi dal tavolo all'improvviso e la forchetta andó a conficcarsi nel muro di fronte, mancando per un soffio i capelli di una vecchietta che lo fissava terrorizzata.

Natsu sussultò, tirato fuori bruscamente dai suoi pensieri.
-Adesso basta!- tuonó il drago del ferro.-Ora io vado in quella stanza, e non mi importa che Levy sia gravemente ferita! Io la voglio vedere e basta!- detto questo marció fuori dalla stanza. Natsu lo sentì litigare con gli infermieri ed i dottori, qualche schianto e urlo dopo, ci fu il silenzio.
Gajil ovviamente aveva vinto.
Natsu sorrise tra se e se.

Era ovvio che il suo amico aveva trovato in quello scricciolo la sua anima gemella. Solo lei riusciva a comandarlo ed a calmarlo con la sola voce. Lui la trattava in modo diverso. Certo, sgarbato, ma diverso.
Levy era sicuramente la cosa migliore per lui.
Natsu sorrise ancora e chiuse gli occhi, scivolando in un sonno profondo ed agitato.

Prima di scivolare completamente nell'oblio, ebbe ancora un fugace pensiero:
La cosa migliore per lui qual'era? La risposta era ovvia: Lucy.




Tadaaaan!
Sono felice di aver aggiornato, perchè al momento Efp è così noioso che c'è da mettersi le mani dei capelli. Insomma, non aggiorna nessuno quindi lo faccio io!
Allora che ve ne è parso?
Sinceramente non so se questo capitolo è un granché, non lo so prorpio (se poi riuscissi a scrivere la parola "proprio" correttamente sarebbe una vittoria per me).
Alla prossima
Ika

  
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