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Autore: samara89    09/06/2014    0 recensioni
Ipotizzando una nuova serie, "Crossover" (sempre che abbia senso parlare di Crossover dato che fanno parte dello stesso universo) tra Doctor Who e Torchwood, ho tirato fuori questa cosa.
In questa vicenda il Maestro non è morto, e il Dottore lo affida a Jack...ma qualcosa si muove all'orizzonte.
Tra nuovi nemici, e vecchie conoscenze, assisteremo all'ennesima battaglia per la difesa della Terra.
(principalmente Eleven (Ten)/Master... accenni coppie canon di entrambe le serie; piccole postille nel primo capitolo, leggetele altrimenti potrebbe non essere chiara la storia, grazie.)
Genere: Azione, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Doctor - 11, Jack Harkness, Master - Simm
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Episodio 2: Patti chiari...

 

-Andiamo Saxon...non guardarmi così, te la sei cercata...mordermi in quel modo...-il Capitano scosse la testa con aria divertita.- Davvero non si fa...non mi hai nemmeno offerto da bere prima.-

La sua attenzione era rivolta al Signore del Tempo imbavagliato e legato ai suoi piedi, che lo guardava come se volesse sbranarlo.

Il risveglio del biondo era stato un po' traumatico e Jack era stato costretto a placcarlo mentre tentava la fuga in un attimo di distrazione del suo carceriere...o almeno così lo aveva chiamato il biondo... le parole esatte erano state "carceriere affetto da scompensi sessuali gravi"... Jack aveva riso e il biondo gli si era lanciato addosso mordendogli una spalla prima di lanciarsi contro la porta.

Per sua sfortuna era chiusa a chiave, e la chiave la aveva Jack, ma la finestra doveva essergli sembrata una buona alternativa perché ci si era lanciato contro con slancio...slancio che aveva perso quando aveva notato che stavano al sesto piano dell'unico hotel presente su quel particolare asteroide perso nello spazio.

-Ma in che razza di posto siamo!-aveva protestato lasciandosi catturare dal bruno e lanciando occhiate incredule al panorama sotto di lui: chilometri di nuda roccia e universo stellato, neanche una bava di atmosfera a rallegrare la vista.

-Mi sembra il posto adatto: da qui non puoi scappare senza di me...non so molto della fisiologia dei Signori del Tempo, ma non mi pare che possiate sopravvivere senza ossigeno... o vuoi provare a farti una nuotata nello spazio profondo?-aveva chiesto ironico il Capitano allungandosi indietro per raccattare dal letto il collare rosso, con tanto di guinzaglio, che gli aveva tolto quando lo aveva trascinato nella sua stanza.

E così ora il Signore del Tempo si trovava accucciato accanto al termoconvettore, con le mani legate nel guinzaglio e un brandello di lenzuolo in bocca.

Si agitò debolmente... inutile!  Il Capitano sarà stato anche un inutile umano, ma doveva ammette che i suoi nodi non erano male.

-Allora, posso toglierti il bavaglio? Se farai il bravo potrei anche decidere di slegarti.- Jack sorrise nel vedere l'occhiata omicida che il biondo gli stava lanciando e si chinò per tirare in basso lo straccio che aveva intorno alla bocca.

Si guardarono per un momento.

-Ho fame...- sbottò il Signore del Tempo senza smettere di guardarlo come se fosse una bistecca particolarmente succulenta.

-Se mi guardi così mentre lo dici fai impressione...-scherzò Harkness.- dunque sai cosa faremo?-gli chiese accucciandosi sui talloni per portarsi alla sua altezza.-Tu farai il bravo mentre io non ci sono e in cambio ti porterò qualcosa di buono, intesi?-

Senza aspettare una risposta si alzò e si diresse verso la porta, aprendola con la chiave magnetica che aveva in tasca.

-Non puoi lasciarmi qui così!-protestò il biondo incredulo.-Se entrasse qualcuno? Non potrei nemmeno difendermi...-

-Piantala di lamentarti..chiuderò a chiave e nessuno ti disturberà...torno subito, non schiamazzare o ti rimetto il bavaglio..- senza dire altro l'uomo sparì in uno svolazzo del suo inseparabile cappotto, sbattendosi la porta alle spalle.

-schiamazzare?!...schiamazzare! Io non schiamazzo, scherzo della natura!- gli urlò dietro il biondo.

Si agitò leggermente cercando di spezzare i nodi, ma era impossibile.

Digrignando i denti e imprecando contro il Dottore, il Capitano, Martha Jones e chiunque gli venisse in mente si dispose ad aspettare il ritorno del suo carceriere.

 

 

Jack non aveva voglia di ritornare nella sua camera...nessuna voglia... il che era strano visto che amava passarci del tempo, specialmente in compagnia di qualcun altro.

Ma il qualcuno in questione non era mai stato un Signore del Tempo psicotico con un mostruoso problema di gestione della rabbia e probabilmente in possesso di personalità multiple... e il Capitano supponeva che non avesse avuto un carattere tanto amabile nemmeno quando era ancora sano di mente.

Gironzolò per un po' nel bar tentando di farsi venire un'idea.

Il Dottore gli aveva chiesto di prendersi cura di lui, cosa che sicuramente non comprendeva il lasciarlo legato per terra in una stanza d'albergo, ma non capiva come avrebbe potuto tenerlo al sicuro se l'altro cercava in tutti i modi di scappare... o di mangiarselo... si massaggiò la spalla ancora dolorante... visti da fuori quei denti non sembravano così affilati.

Passò accanto ad una coppia che camminava mano nella mano...beh, una coppia... probabilmente lei era una prostituta, oppure lo era lui, ma su quel planetoide non è che si potesse pretendere di trovare il vero  amore.

Si chiese per quale motivo il Dottore non avesse portato il Maestro con se... oh, si la scusa della rigenerazione era ottima, ma doveva esserci qualcos'altro... un altro motivo che il Dottore non voleva palesare, qualcosa che non gli piaceva ammettere.

Ripensò a quando il Maestro era morto, quando Lucy gli aveva sparato sulla Valiant... ripensò al dolore del Dottore... e si illuminò...forse tra quei due c'era qualcosa più di una semplice amicizia?

Ritornò in camera dopo aver comprato due panini contenenti carne di dubbia provenienza, ma dubitava che il Maestro si sarebbe lamentato.

Quando entrò lo trovò che cercava di tagliare il guinzaglio con i vetri della finestra che aveva rotto usando... beh a giudicare dal taglio in fronte la testa.

-Ma ti sei bevuto il cervello?! Ma che cavolo fai!- gli gridò Harkness gettando i panini su letto e scattando per togliergli il pezzo di vetro di mano.

Il sangue lo aveva reso scivoloso, e riuscì a levarglielo facilmente.

-Che diavolo vuoi, lasciami andare... e poi come diavolo ci sono finito qui con te posso saperlo? Poco fa stavo morendo per uno stupido ed ecco che mi ritrovo con un altro stupido!- sbraitò il biondo permettendo all'altro di aiutarlo ad alzarsi per sedersi sul letto.- Ahi fa piano, mi fanno male le gambe...potevi rimanere fuori ancora un po', tanto io stavo così comodo!-protestò guardando il Capitano andare in bagno e bagnare un asciugamano per poi lanciargliela  in testa.

-Ehi!- protestò di nuovo il Signore del Tempo.

-Sta zitto! L'unico stupido qui sei tu...-  il Capitano slacciò facilmente i nodi che aveva fatto permettendo all'altro di togliersi da solo l'asciugamano sulla testa e di tamponarsi il piccolo taglio che gli attraversava il sopracciglio destro.

-Non è niente... sono pieno di energia e si rigenererà presto, stupido umano... e poi che vuoi non ci voglio stare qui con te, dov'è quell'idiota del Dottore...-

Jack quasi sorrise...era peggio di un bambino!

-Non c'è più...-disse con leggerezza sedendosi sul letto, di spalle al Signore del Tempo.

Il Maestro rimase un momento interdetto.

-Come sarebbe a dire.- acido...il suo tono era acido, ma Jack aveva sentito la voce tremare prima che il proprietario riuscisse a riprendere il controllo.

-Si è rigenerato...pensavo sapessi come succede, non ve lo insegnano alla vostra scuola di Signori del tempo?- chiese senza voltarsi e addentando il suo panino.

Silenzio.

Il Capitano non si voltò.

Davvero non voleva vedere lo psicopatico piangere o cose così... non credeva che sarebbe sopravvissuto.

Quello che davvero non si aspettava era l'urlo di frustrazione che ne seguì.

-Dannato! Mi ha battuto di nuovo! Scommetto che ha fatto l'eroe, come al suo solito...IO dovevo essere l'eroe, era questa la mia vendetta...ma NO! Mister Sacrificio in persona doveva fare l'eroe!- il disgusto del Maestro era evidente.

Jack soffocò una risata, un po' per il discorso senza senso e un po' per la scenata da primadonna frustrata, e per poco non si strozzò con il panino attirando l'attenzione del suo nuovo coinquilino...

-Perché non ti siedi e non mangi? Non avevi fame?-chiese per distrarlo dalla sua rabbia, porgendogli il panino.

Il Maestro sbuffò, ma accettò il pranzo e si sedette di nuovo dandogli la schiena e divorando il suo panino.

Mangiarono in silenzio.

-E perché mi ha scaricato qui? Non ha detto che si sarebbe preso cura di me?- l'amarezza che traspariva dal suo tono era di nuovo evidente e a Jack venne in mente un solo aggettivo: trasparente...quell'uomo era dannatamente trasparente, come fosse fatto di vetro...ogni sua emozione era evidente e messa in bella mostra senza che lui facesse, o potesse fare, qualcosa per nasconderla.

Jack soppesò la risposta, masticando lentamente l'ultimo boccone e appallottolando la carta unta del panino.

-è stato per la rigenerazione... non sapeva cosa sarebbe diventato e non sapeva bene come gestirti credo...insomma sei sveglio da dieci minuti e ti sei già procurato una ferita alla testa, non sei il più facile degli incarichi che mi siano stati dati...-

-Incarico...- di nuovo l'amarezza.

Jack si disse che avrebbe dovuto imparare a mordersi la lingua se non voleva che il già precario equilibrio mentale del Maestro andasse allegramente a puttane.

-Si, per me intendo... per lui non sei di certo un incarico...cioè sembrava preoccupato per averti dovuto lasciare... ha detto che tornerà a prenderti... non voleva andarsene...- chiarì Jack cercando di mettere in chiaro le cose...non per la prima volta si chiese cosa mai ci fosse stato tra il Dottore e il Maestro prima che il loro pianeta andasse perduto.

Era vero che ogni uno aveva i suoi scheletri nell'armadio, ma si pentiva di non averlo mai chiesto al Dottore...anche perché ora non avrebbe più potuto farlo...non a quel Dottore almeno...Jack si chiese se era così che si era sentita Rose quando il suo Dottore si era trasformato nel professorino che era adesso... pardon che era prima...ok, che era adesso ...ma che ora non era più........................................ mal di testa!

Jack si alzò e fece il giro del letto sedendosi accanto al Maestro che si tormentava i capelli con una mano, ondeggiando avanti e indietro.

Bene Bene...l'istinto del Capitano gli diceva che era in arrivo una bella crisi di nervi, di quelle gestibili solo con una bella botta in testa, quindi a meno di non dire subito qualcosa di azzeccato meglio tenere a portata di mano un oggetto contundente.

-Non voleva lasciarti...-disse ottenendo l'attenzione del Maestro, che lo guardò come a voler capire se stava mentendo.

Jack sostenne il suo sguardo finché quello non si alzò con un verso sprezzante.

-Ed è qui che hai intenzione di tenermi? In un letamaio ai confini dell'universo?- chiese piantando le mani sui fianchi e piegandosi leggermente in avanti.

-No...-disse d'istinto Jack... veramente si, ma visto che l'altro glielo aveva fatto notare non gli sembrava la risposta giusta...-certo che no...torneremo sulla Terra...-disse, l'idea che gli balzava in testa proprio in quel momento.

Il Maestro fece un verso di disgusto.

-Non lamentarti o ti imbavaglio di nuovo... fai le valige, Saxon...torniamo a casa.- Jack uscì di nuovo senza attendere risposta e scatenando l'ira dell'altro.

-Ma la smetti con le uscite ad effetto? Cosa sei, un attore? E poi a casa di chi? Non mia di certo!...E poi quali valige!-

Il Capitano ignorò lo sbraitare dietro la porta e si avviò al navettiporto deciso a trovare un passaggio per la Terra... o a sequestrare una navetta se necessario.

 

Fine

 

Nel prossimo episodio....

Alla fine aveva vinto il Signore del Tempo, se non altro perché accontentandolo almeno rimaneva zitto...per un po' almeno.

-Ho fame...-

Per troppo poco comunque.

-Ma cos'hai, una specie di verme solitario dei Signori del Tempo?-

  
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