Episodio 2:
Patti chiari...
-Andiamo
Saxon...non guardarmi così,
te la sei cercata...mordermi in quel modo...-il Capitano scosse la
testa con
aria divertita.- Davvero non si fa...non mi hai nemmeno offerto da bere
prima.-
La sua
attenzione era rivolta al Signore
del Tempo imbavagliato e legato ai suoi piedi, che lo guardava come se
volesse
sbranarlo.
Il risveglio del
biondo era stato un po'
traumatico e Jack era stato costretto a placcarlo mentre tentava la
fuga in un
attimo di distrazione del suo carceriere...o almeno così lo
aveva chiamato il
biondo... le parole esatte erano state "carceriere affetto da scompensi
sessuali gravi"... Jack aveva riso e il biondo gli si era lanciato
addosso
mordendogli una spalla prima di lanciarsi contro la porta.
Per sua sfortuna
era chiusa a chiave,
e la chiave la aveva Jack, ma la finestra doveva essergli sembrata una
buona
alternativa perché ci si era lanciato contro con
slancio...slancio che aveva
perso quando aveva notato che stavano al sesto piano dell'unico hotel
presente
su quel particolare asteroide perso nello spazio.
-Ma in che razza
di posto siamo!-aveva
protestato lasciandosi catturare dal bruno e lanciando occhiate
incredule al
panorama sotto di lui: chilometri di nuda roccia e universo stellato,
neanche
una bava di atmosfera a rallegrare la vista.
-Mi sembra il
posto adatto: da qui non
puoi scappare senza di me...non so molto della fisiologia dei Signori
del Tempo,
ma non mi pare che possiate sopravvivere senza ossigeno... o vuoi
provare a
farti una nuotata nello spazio profondo?-aveva chiesto ironico il
Capitano
allungandosi indietro per raccattare dal letto il collare rosso, con
tanto di
guinzaglio, che gli aveva tolto quando lo aveva trascinato nella sua
stanza.
E
così ora il Signore del Tempo si
trovava accucciato accanto al termoconvettore, con le mani legate nel
guinzaglio e un brandello di lenzuolo in bocca.
Si
agitò debolmente... inutile! Il
Capitano sarà stato anche un inutile umano,
ma doveva ammette che i suoi nodi non erano male.
-Allora, posso
toglierti il bavaglio?
Se farai il bravo potrei anche decidere di slegarti.- Jack sorrise nel
vedere
l'occhiata omicida che il biondo gli stava lanciando e si
chinò per tirare in
basso lo straccio che aveva intorno alla bocca.
Si guardarono
per un momento.
-Ho fame...-
sbottò il Signore del Tempo
senza smettere di guardarlo come se fosse una bistecca particolarmente
succulenta.
-Se mi guardi
così mentre lo dici fai
impressione...-scherzò Harkness.- dunque sai cosa
faremo?-gli chiese
accucciandosi sui talloni per portarsi alla sua altezza.-Tu farai il
bravo
mentre io non ci sono e in cambio ti porterò qualcosa di
buono, intesi?-
Senza aspettare
una risposta si alzò e
si diresse verso la porta, aprendola con la chiave magnetica che aveva
in
tasca.
-Non puoi
lasciarmi qui così!-protestò
il biondo incredulo.-Se entrasse qualcuno? Non potrei nemmeno
difendermi...-
-Piantala di
lamentarti..chiuderò a
chiave e nessuno ti disturberà...torno subito, non
schiamazzare o ti rimetto il
bavaglio..- senza dire altro l'uomo sparì in uno svolazzo
del suo inseparabile
cappotto, sbattendosi la porta alle spalle.
-schiamazzare?!...schiamazzare!
Io non
schiamazzo, scherzo della natura!- gli urlò dietro il biondo.
Si
agitò leggermente cercando di
spezzare i nodi, ma era impossibile.
Digrignando i
denti e imprecando
contro il Dottore, il Capitano, Martha Jones e chiunque gli venisse in
mente si
dispose ad aspettare il ritorno del suo carceriere.
Jack non aveva
voglia di ritornare
nella sua camera...nessuna voglia... il che era strano visto che amava
passarci
del tempo, specialmente in compagnia di qualcun altro.
Ma il qualcuno
in questione non era
mai stato un Signore del Tempo psicotico con un mostruoso problema di
gestione
della rabbia e probabilmente in possesso di personalità
multiple... e il
Capitano supponeva che non avesse avuto un carattere tanto amabile
nemmeno
quando era ancora sano di mente.
Gironzolò
per un po' nel bar tentando
di farsi venire un'idea.
Il Dottore gli
aveva chiesto di
prendersi cura di lui, cosa che sicuramente non comprendeva il
lasciarlo legato
per terra in una stanza d'albergo, ma non capiva come avrebbe potuto
tenerlo al
sicuro se l'altro cercava in tutti i modi di scappare... o di
mangiarselo... si
massaggiò la spalla ancora dolorante... visti da fuori quei
denti non
sembravano così affilati.
Passò
accanto ad una coppia che
camminava mano nella mano...beh, una coppia... probabilmente lei era
una
prostituta, oppure lo era lui, ma su quel planetoide non è
che si potesse
pretendere di trovare il vero amore.
Si chiese per
quale motivo il Dottore
non avesse portato il Maestro con se... oh, si la scusa della
rigenerazione era
ottima, ma doveva esserci qualcos'altro... un altro motivo che il
Dottore non
voleva palesare, qualcosa che non gli piaceva ammettere.
Ripensò
a quando il Maestro era morto,
quando Lucy gli aveva sparato sulla Valiant... ripensò al
dolore del Dottore...
e si illuminò...forse tra quei due c'era qualcosa
più di una semplice amicizia?
Ritornò
in camera dopo aver comprato
due panini contenenti carne di dubbia provenienza, ma dubitava che il
Maestro
si sarebbe lamentato.
Quando
entrò lo trovò che cercava di
tagliare il guinzaglio con i vetri della finestra che aveva rotto
usando... beh
a giudicare dal taglio in fronte la testa.
-Ma ti sei
bevuto il cervello?! Ma che
cavolo fai!- gli gridò Harkness gettando i panini su letto e
scattando per
togliergli il pezzo di vetro di mano.
Il sangue lo
aveva reso scivoloso, e
riuscì a levarglielo facilmente.
-Che diavolo
vuoi, lasciami andare...
e poi come diavolo ci sono finito qui con te posso saperlo? Poco fa
stavo
morendo per uno stupido ed ecco che mi ritrovo con un altro stupido!-
sbraitò
il biondo permettendo all'altro di aiutarlo ad alzarsi per sedersi sul
letto.-
Ahi fa piano, mi fanno male le gambe...potevi rimanere fuori ancora un
po',
tanto io stavo così comodo!-protestò guardando il
Capitano andare in bagno e
bagnare un asciugamano per poi lanciargliela in
testa.
-Ehi!-
protestò di nuovo il Signore
del Tempo.
-Sta zitto!
L'unico stupido qui sei
tu...- il Capitano
slacciò facilmente i
nodi che aveva fatto permettendo all'altro di togliersi da solo
l'asciugamano
sulla testa e di tamponarsi il piccolo taglio che gli attraversava il
sopracciglio destro.
-Non
è niente... sono pieno di energia
e si rigenererà presto, stupido umano... e poi che vuoi non
ci voglio stare qui
con te, dov'è quell'idiota del Dottore...-
Jack quasi
sorrise...era peggio di un
bambino!
-Non
c'è più...-disse con leggerezza
sedendosi sul letto, di spalle al Signore del Tempo.
Il Maestro
rimase un momento
interdetto.
-Come sarebbe a
dire.- acido...il suo
tono era acido, ma Jack aveva sentito la voce tremare prima che il
proprietario
riuscisse a riprendere il controllo.
-Si è
rigenerato...pensavo sapessi
come succede, non ve lo insegnano alla vostra scuola di Signori del
tempo?-
chiese senza voltarsi e addentando il suo panino.
Silenzio.
Il Capitano non
si voltò.
Davvero non
voleva vedere lo
psicopatico piangere o cose così... non credeva che sarebbe
sopravvissuto.
Quello che
davvero non si aspettava
era l'urlo di frustrazione che ne seguì.
-Dannato! Mi ha
battuto di nuovo!
Scommetto che ha fatto l'eroe, come al suo solito...IO dovevo essere
l'eroe,
era questa la mia vendetta...ma NO! Mister Sacrificio in persona doveva
fare
l'eroe!- il disgusto del Maestro era evidente.
Jack
soffocò una risata, un po' per il
discorso senza senso e un po' per la scenata da primadonna frustrata, e
per
poco non si strozzò con il panino attirando l'attenzione del
suo nuovo
coinquilino...
-Perché
non ti siedi e non mangi? Non
avevi fame?-chiese per distrarlo dalla sua rabbia, porgendogli il
panino.
Il Maestro
sbuffò, ma accettò il
pranzo e si sedette di nuovo dandogli la schiena e divorando il suo
panino.
Mangiarono in
silenzio.
-E
perché mi ha scaricato qui? Non ha
detto che si sarebbe preso cura di me?- l'amarezza che traspariva dal
suo tono
era di nuovo evidente e a Jack venne in mente un solo aggettivo:
trasparente...quell'uomo era dannatamente trasparente, come fosse fatto
di
vetro...ogni sua emozione era evidente e messa in bella mostra senza
che lui
facesse, o potesse fare, qualcosa per nasconderla.
Jack
soppesò la risposta, masticando
lentamente l'ultimo boccone e appallottolando la carta unta del panino.
-è
stato per la rigenerazione... non
sapeva cosa sarebbe diventato e non sapeva bene come gestirti
credo...insomma
sei sveglio da dieci minuti e ti sei già procurato una
ferita alla testa, non
sei il più facile degli incarichi che mi siano stati dati...-
-Incarico...- di
nuovo l'amarezza.
Jack si disse
che avrebbe dovuto
imparare a mordersi la lingua se non voleva che il già
precario equilibrio
mentale del Maestro andasse allegramente a puttane.
-Si, per me
intendo... per lui non sei
di certo un incarico...cioè sembrava preoccupato per averti
dovuto lasciare...
ha detto che tornerà a prenderti... non voleva andarsene...-
chiarì Jack
cercando di mettere in chiaro le cose...non per la prima volta si
chiese cosa
mai ci fosse stato tra il Dottore e il Maestro prima che il loro
pianeta
andasse perduto.
Era vero che
ogni uno aveva i suoi
scheletri nell'armadio, ma si pentiva di non averlo mai chiesto al
Dottore...anche perché ora non avrebbe più potuto
farlo...non a quel Dottore
almeno...Jack si chiese se era così che si era sentita Rose
quando il suo
Dottore si era trasformato nel professorino che era adesso... pardon
che era
prima...ok, che era adesso ...ma che ora non era
più........................................
mal di testa!
Jack si
alzò e fece il giro del letto
sedendosi accanto al Maestro che si tormentava i capelli con una mano,
ondeggiando avanti e indietro.
Bene
Bene...l'istinto del Capitano gli
diceva che era in arrivo una bella crisi di nervi, di quelle gestibili
solo con
una bella botta in testa, quindi a meno di non dire subito qualcosa di
azzeccato meglio tenere a portata di mano un oggetto contundente.
-Non voleva
lasciarti...-disse
ottenendo l'attenzione del Maestro, che lo guardò come a
voler capire se stava
mentendo.
Jack sostenne il
suo sguardo finché
quello non si alzò con un verso sprezzante.
-Ed è
qui che hai intenzione di
tenermi? In un letamaio ai confini dell'universo?- chiese piantando le
mani sui
fianchi e piegandosi leggermente in avanti.
-No...-disse
d'istinto Jack...
veramente si, ma visto che l'altro glielo aveva fatto notare non gli
sembrava
la risposta giusta...-certo che no...torneremo sulla Terra...-disse,
l'idea che
gli balzava in testa proprio in quel momento.
Il Maestro fece
un verso di disgusto.
-Non lamentarti
o ti imbavaglio di
nuovo... fai le valige, Saxon...torniamo a casa.- Jack uscì
di nuovo senza
attendere risposta e scatenando l'ira dell'altro.
-Ma la smetti
con le uscite ad effetto?
Cosa sei, un attore? E poi a casa di chi? Non mia di certo!...E poi
quali
valige!-
Il Capitano
ignorò lo sbraitare dietro
la porta e si avviò al navettiporto deciso a trovare un
passaggio per la Terra...
o a sequestrare una navetta se necessario.
Fine
Nel prossimo
episodio....
Alla fine aveva
vinto il Signore del Tempo,
se non altro perché accontentandolo almeno rimaneva
zitto...per un po' almeno.
-Ho fame...-
Per troppo poco
comunque.
-Ma cos'hai, una
specie di verme
solitario dei Signori del Tempo?-