Il mio cuor sogna verdi giardini
Il mio cuor sogna verdi giardini
Ove non sia neanche uno spino
Per poter dimorare ognor ivi
Con Cupido e la Citereata
Tra odorosi ranuncoli e viole.
Forse allor sarei come i bambini
La cui bocca non sa mentir meno
Che una fonte che sa rispecchiarvi,
quando limpida e chiara è guardata,
nel viso come siete tal quale.
Specchierei quei tuoi occhi corvini
E quel dolce sorriso tuo ameno,
il tuo sguardo che fa tornar vivi
e il tuo cuor che m’ha avvinta e legata
in un dolce languor che non duole.
(13/02/2001)
Ebbene si, forse in quel periodo ho studiato troppo i poeti trecentisti, stilnovisti in testa! Restano comunque strani esperimenti, che ogni tanto mi fa piacere leggere, e siccome fino a poco tempo fa stavano scritti su foglietti sparsi con il rischio di perdersi, li pubblico qua almeno sono al sicuro dal mio disordine cronico!