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Autore: sweetmaggy    10/06/2014    2 recensioni
Tratto dal Cap. 1
C'era una volta... É cosi che cominciano tutte le storie a lieto fine... Tutte ma non la mia, non so nemmeno se avrà mai una fine.
Solita routine .. Un padre calciatore perennemente assente, una madre che mi ha abbandonata quando avevo 11 anni per un altro uomo e lui, Daniel, mio fratello. Daniel é la mia vita nonostante sia più grande di me di tre anni, lui 21 e io 18, siamo sempre insieme.. Vite diverse.. Lui studente presso la facoltà di medicina, io studentessa in uno stupido college italiano in un piccolo paese dell'America Settentrionale ma nonostante ciò uniti da qualcosa in più che un semplice legame di sangue.
Ecco la storia di Evelyn Farrell, storie di dolori e sorprese, amori e bugie, riuscirà ad uscire vincitrice da questo oscuro periodo? Riuscirà a non innamorarsi mantenendo intatta quella corazza di ferro che tanto la protegge? Ci sarà un lieto fine?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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~~Cap 11.
Un suono, un suono assordante invase le mie orecchie, spalancai di colpo gli occhi e sobbalzai, non ero destinata ad un risveglio dolce e tranquillo ... Proprio no ! mi guardai intorno .. Cosa diavolo era?
Un telefono, il telefono di Alex. Il ragazzo tutto assonnato ( e senza maglia ) lo prese e rispose facendomi segno di tornare a stendermi. Sorrisi e ascoltai la sua conversazione con quello che doveva essere probabilmente suo padre, una volta conclusa si girò verso di me e sospirò sorridendo dolcemente,
<< Buongiorno piccola >> mi accarezzò il viso e continuava a fissa re i suoi occhi cosi belli nei miei, erano di un colore strano e perfetto allo stesso tempo, un misto tra grigio e nero ... Qualcosa di innaturale direi adesso << Hai dormito bene ? >>
Arrossii per il suo modo di parlare cosi.. Intimo ma riuscii a rispondere dapprima annuendo e poi pronunciando un flebile 'si',
<< Bene .. >> si alzò di scatto dal letto << Vado a dire a mamma di preparare la colazione per due .. Il bagno è li, ma già lo sai .. >> mi fece l'occhiolino e scese al piano inferiore.
Rimasi per qualche secondo stesa ma poi decisi di alzarmi, mi guardai allo specchio e notai con orrore i miei occhi alquanto gonfi, ci voleva assolutamente un po' di trucco.
Dopo diversi minuti ero vestita, capelli sciolti, maglia e jeans con le mie amate converse. Decisi di raggiungere il ragazzo.... così imbarazzata mi diressi anche io al piano di sotto.
<< Vieni vieni .. >> esclamò Alex non appena mi vide << Mamma, questa è Evelyn una mia amica >> sorrise e mi accompagnò verso una donna ben preparata, con un viso giovane e genuino, gli occhi ... Quegli occhi .. Ecco da dove saltavano fuori .. Madre e figlio erano identici.
<< Piacere io sono Anne, accomodati pure, spero che mio figlio ti abbia fatto star bene .. >>
Guardai prima lui e poi lei sorridendo << Ma certamente, ha un figlio d'oro .. >> mi sedetti senza aspettare altre insistenze << Posso aiutarla se vuole .. >> dissi  avvicinandomi nuovamente  alla cucina,
<< No no .. Amo avere degli ospiti in casa, non succede mai .. Oggi sarai  solo servita, torna a sederti >> esclamò prendendo dei piatti,
<< Come è gentile tua madre .. >> sussurrai avvicinandomi ad Alex,
<< Tutto suo figlio >> ribatté lui ironicamente,
<< Beh .. Non posso negarlo .. >> la madre poggiò i piatti sul tavolo, c'erano delle deliziose crepes alla nutella, con del latte e altri sfizi vari, mi si illuminarono gli occhi,
<< Che colazione! >> esclamai cominciando a mangiare << La ringrazio.. >>
<< oh dammi del tu >> sorrise e si sedette con Alex, prese un boccone e tornò a guardarmi  << tua madre ha cresciuto una bella figlia .. Non credo ti faccia mancare qualcosa no? >>
A quelle parole il ragazzo probabilmente le diede un piccolo calcio sotto il tavolo e la donna mi guardò spaesata,
<< Mia madre se n'è andata quando ero piccola e purtroppo un incidente ha fatto si che io non potessi più rivederla.. >> abbozzai un sorriso e tornai a guardarla << Non si preoccupi >>
Appena finii la frase sentii bussare,
<< Vado io .. >> disse mortificata la donna, dalla porta entrò un uomo alto sulla quarantina, in divisa da poliziotto , mi venne un colpo.
<< Ciao papà hai risolto quel fatto? >> esclamò Alex girandosi leggermente,
<< ovvio  .. >> sorrise e mi guardò << Lei è? >>
Mi alzai di scatto per presentarmi << Evelyn, tolgo il disturbo .. >> indietreggiai,
<< No no resta resta.. Non dai alcun fastidio .. >> ribatté  dolcemente l'uomo mentre io cominciai a tremare, non mi aveva mica detto che era un poliziotto il padre, guardai il ragazzo e gli strinsi il polso << Mi arresterà di nuovo .. >> sussurrai guardando il piatto,
<< Sta tranquilla .. >> sorrise e stranamente mi diede un bacio sulla fronte,
<< tu sei la ragazza che abita qui di fronte o sbaglio? >> domandò l'uomo addentando un cornetto,
<< Hm si .. >> mi aggiustai i capelli per il nervosismo,
<< Ma quello non è il braccialetto di detenzione ? >> esclamò d'un tratto alzandosi, ecco lo sapevo.
Annuii abbassando lo sguardo mentre indietreggiavo a passi lenti e leggeri,
<< È agli arresti domiciliari per un reato che non ha commesso ...  Ma le è stato disattivato.. >> rispose prontamente Alex con la massima tranquillità, ero pronta a scappare, aprire la porta e correre via, non mi importava potevano rinchiudermi e fare ciò che volevano loro, ero stanca.
<< Ma il suo caso è stato chiuso! La ragazza ha testimoniato! >> urló il padre con soddisfazione,
 A quelle parole per poco non svenivo .. << In che senso ha testimoniato .. Era ancora .. >>
<< Ieri notte si è svegliata, questa mattina alle sei ha testimoniato in completa lucidità, sei libera ragazza ... Non hai più bisogno di questo .. >> prese il mio polso e guardò il bracciale << Possiamo toglierlo,scriverò un verbale >>
A quelle parole istintivamente mi gettai tra le braccia di Alex che mi strinse affettuosamente << Oddio si è svegliata grazie grazie >> farfugliai cercando di non piangere, passata l'emozione finalmente mi liberai di quel coso metallico e mi sentivo più leggera .. Forse mi aveva condizionata a tal punto che non riuscivo più a vedermi senza.
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Annuii senza farci tanto caso e mi avvicinai alla finestra, notai un camion per il trasloco e vidi due ragazzi che aiutavano a spostare i mobili per poi fare la conoscenza di Robbie e Daniel,
<< Che guardi? >> Alex si avvicinò alla finestra << Oh .. Adesso quindi sarete in 6.. >> fece un momento di pausa << Più Robbie 7 ... Pochi insomma .. >>
<< Robbie credo che debba andarsene .. Ci sono sei stanze in casa .. >> guardai l'ora e poi tornai a pensare << Forse è meglio che .. Io vada via .. >> salii al piano di sopra seguita dal ragazzo,
<< E dove vai scusa? Da sola poi ... Non se ne parla Evelyn! >>
<< Alex se vengono a sapere che sono stata da te ti spaccano la faccia detto proprio esplicitamente >> presi la borsa << E non ci tengo >>
<< La faccia è la mia e la sto sacrificando per te .. Credo che non sia una cosa da buttare no? >> si fermò davanti alla porta << No Eve non ti lascio andare ...oppure qualsiasi cosa vengo con te! >>
<< Perché stai facendo tutto questo Alex? Non ha senso! >>
<< Perché sono libero di fare ciò che voglio >> prese il cellulare e le chiavi della macchina << Allora signorina dove la porto? >>
Mi girai guardandolo con incredulità << Ci vedranno >>
<< Non mi importa  >>
<< A me si! >> esclamai fissando i miei occhi nei suoi , fece un passo avanti e mi guardò ancor meglio, non parlammo, sembrava che riuscissimo a capirci con i nostri sguardi .. Eravamo vicini .. Forse troppo ma ... Squillò il telefono, il suo.
<< Rispondi .. >>  sussurrai guardando la sua tasca, cosi fece ed era il padre della sua ex che lo avvisava delle condizioni di salute della ragazza , approfittai del momento.. Non appena si girò scesi al piano di sotto.. Salutai velocemente i genitori e scappai via, sarei ritornata avevamo qualcosa in sospeso ma dovevo risolvere la situazione con la mia famiglia... Il problema era quando l'avrei risolta?
Cominciai a muovermi con passo veloce e girai in un vicolo << Ok sono le 11 di mattina mio padre è alle prese con trasloco, Daniel e Robbie pure .. Sono salva >> sussurrai riprendendo a camminare, ero cosi .. Non riuscivo ad affrontare le cose al momento giusto era difficile da ammettere ma avevo paura della reazione di mio padre .. Dopo tutto non avevo trattato da vera signora la sua fidanzata, ma io non potevo accettarla ... Non ci riuscivo, mio padre aveva la fama che camminava un passo avanti a lui come poteva una donna amarlo davvero? Di questi tempi poi?
Ero e sono fermamente convinta che solo mia madre lo amasse veramente, lei ha sbagliato ... Ma ne ha pagato le conseguenze.. Il mondo continua a girare anche senza di lei.
Presi il cellulare per guardare qualche foto che avevo scattato tempo fa con lei .. Ero ancora una bambina e lei era cosi giovane .. E ora mi ritrovo con un padre che potrebbe essere mio fratello che cerca di imporsi senza riuscirci ... Una testa calda come la mia è difficile da controllare.
Arrivò un messaggio da Alex:             "Appena ti trovo ti rinchiudo"
A quelle parole sorrisi e mi guardai alle spalle " Semplice e diretto mi fai quasi paura ... Grazie per l'ospitalità .. Risolvo con la mia famiglia e ci vediamo presto .. ".
<< Ciao Evelyn! >> sentii urlare da un cameriere del bar che conoscevi da tempo, ricambiai con un gesto ed un sorriso e tornai a messaggiare con il ragazzo e tra uno scherzo ed un altro andai a sbattere, come al solito, contro qualcuno che indossava una camicia bianca,
<< Mi scusi! >> non alzai lo sguardo e proseguii ma questo mi si parò davanti << Permesso! >> esclamai irritata, alzai lo sguardo e .. << Papá >> praticamente urlai i indietreggiando , guardai alla sua sinistra e vidi lo sportello aperto della macchina, mi aveva seguito per un po' a quanto sembrava e io cretina non mi ero accorta di niente,
<< Ho abbastanza soldi per stare fuori ancora, ciao! >>  lo superai mentre lui andò a chiudere ermeticamente la macchina,
<< Evelyn torna qua! >> disse senza far trapelare alcuna emozione, rabbia .. Tristezza ... Rancore ... Nulla!
<< Cosa ? Prima mi cacci di casa per i figli di una sconosciuta  e poi pretendi che io torni a guardarti ma davvero fai?! >> lo guardai alzarsi gli occhiali << No papà io non ci sto! >>
<< Sei sotto la mia tutela ora torniamo a casa e chiedi scusa per ciò che hai detto.. a tutti! >> mi prese per un braccio << Torniamo a casa Evelyn adesso basta! >>
<< Ma non ti fai schifo da solo? >> urlai approfittando del fatto che non ci fosse nessuno << Mi hai cacciata da casa mia! Senza interessarti del mio malessere senza sapere cosa avrei potuto fare! >> portai una mano nei capelli << Me ne sarei andata.. Non mi avresti più trovata e poi? Passavi alla storia per un padre che sa fare tutto tranne essere ... >> presi una pausa << Indovina un pò.. Un padre! >> dissi marcando le ultime parole << io me ne vado! >> mi girai per andarmene e vidi due ragazzi che avevo visto fuori casa venirci  incontro,
<< Tu dovresti essere nostra sorella a quanto pare! >> esclamò uno di loro, erano bei ragazzi entrambi con occhi scuri e capelli castano chiaro, uno forse era piú alto dell'altro .. Potevano avere il primo 23 e l'altro 24 anni massimo, ah un punto che non ho specificato ... Quella donna è piú  grande di mio padre.. Le mie impressioni sulla sua età erano completamente sbagliate.
<< Io non sono sorella di nessuno, ho un solo fratello e non voglio averne altri! >> spostai con noncuranza la mano tesa di uno dei due e li superai,
<< Evelyn ti prego! >> sentii urlare da mio padre che intanto era rimasto in silenzio per diversi minuti studiando la mia reazione.
Sentii qualcuno bloccarmi per la spalla, convinta che fossero i figli di quella mi girai sferrando un pugno poco femminile giusto in viso a chiunque fosse.
<< Ho detto bas..  Oddio papà! >> istintiva mente mi avvicinai   e gli presi il viso, perdeva sangue dal naso e dalla bocca << Scusa scusa >> presi un fazzoletto e glielo portai sul punto mentre i due ragazzi mi guardavano con incredulità,
<< Da chi hai imparato a dare pugni del genere? >> esclamò ironicamente mio padre guardandomi come forse non aveva mai fatto, ma come potevo perdonarlo per quello che aveva fatto? Non potevo.
<< Per tutti i pugni che ho preso io beh.. Ti accompagno .. Sali in macchina >> in effetti avevo guidato poche volte da quando avevo la patente ma ero abbastanza brava soprattutto per quelle vie completamente dritte << Voi venite con noi? >> i ragazzi annuirono, salii io alla guida e dopo pochi minuti eravamo all'abitazione, scesi dalla macchina, notai Alex fuori dalla porta con una camicia che gli stava a pennello, mi guardava a braccia conserte e con sguardo serio,
<< Evelyn!! >> sentii urlare da Daniel che mi abbracciò,
<< Daniel non è nemmeno un giorno che sono fuori..voglio dire non credo di mancarti no? >> lo guardai e dietro di lui vidi Robbie fermo li con uno sguardo strano << Dopo dobbiamo parlare, papà va dentro.. >>
Corsi  da Alex e lo guardai dal basso a causa della sua altezza << Sono già tornata hai visto? >> portai una mano  in testa e sorrisi,
<< Ho visto ... Non farlo mai più >> ci fu un attimo di silenzio in cui i nostri sguardi si incrociarono, << Avevamo qualcosa in sospeso tu ed io .. >> sorrisi e subito dopo mi tirò  contro il suo corpo e mi baciò, ricambiai immediatamente e presi il suo viso tra le mie mani, ebbene.. Colui che non si era fatto vedere per settimane mi aveva conquistata nel giro di mezza giornata... O forse il mio cuore apparteneva a lui da tempo.
Poche ore dopo Parlai con mio padre, discutemmo pacificamente .. Piansi tanto ricordando anche la mamma, il tutto finì con un abbraccio e con promesse che avremmo dovuto mantenere nel tempo..
Robbie, beh Robbie .. Sarebbe   diventato papà, certo un po' giovane... ma lui era già molto maturo e aveva anche un lavoro che gli garantiva un reddito .. Quindi lasciò la nostra casa per vivere con la sua nuova famiglia mentre io mi ambientavo nella mia.
Fu un periodo alquanto difficile sia per me che per Daniel ma alla fine scoprii che quei due ragazzi Jed e Josh non erano poi tanto male,  mi trattavano come se fossi davvero loro sorella e non invadevano mai i miei spazi. Mery si era abituata ad avere una famiglia e lei e mio padre ormai erano una coppia felice e si amavano tanto.
**
Sono passati diversi anni ormai, nove per essere precisi,
Daniel si è sposato, non l'avrei mai detto, e ha un bambino poco più piccolo di quello di Robbie, vive in una villetta proprio accanto alla mia.. Si perché anche Alex ed io abbiamo preso la decisione di vivere da soli .. E presto ci sposeremo ... Condividendo la nostra casa con il bimbo  che porto grembo... Simon ... In onore del padre di Alex che in questi ultimi anni ci è stato molto vicino nonostante l'incidente che gli impedisce di vivere appieno la sua vita.
Come voleva mia madre ho concluso il college e mi sono laureata in giurisprudenza con la speranza di difendere i diritti di chi non può essere difeso, Alex ha concluso i suoi studi in medicina e aspira a diventare uno dei cardiologi più conosciuto nel nostro paese ..
I lutti purtroppo non sono mancati .. Anche la mamma di Alex a causa di una malattia ci ha lasciato ma ciò non ci ha impedito di andare avanti, anzi ci ha resto più forti di prima e adesso ho capito che Il passato è il passato .. La vita è un percorso ad ostacoli... Ci sono salite e discese  l'importante è non gettare mai la spugna e andare avanti .. Perché in questo mondo c'è qualcuno che ci protegge e che ci ama... Ed io ho capito che nonostante tutto la mia storia avrà un lieto fine.
AUTRICE:
Come si può notare ho preso la decisione di chiudere la storia, forse un pò velocemente ma non volevo essere troppo ripetitiva, è un lieto fine ..ahahah almeno questo.. spero che vi sia piaciuto il capitol e tutto il resto.. grazie “binca” per aver recensito sempre continuerò a seguire la tua storia con grande piacere, un bacione e grazie mille a tutti I lettori <3 Alla prossima :*
 
  
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