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Autore: cerrywoman    10/06/2014    2 recensioni
E se Sennar scoprisse qualcosa sul suo passato che non sa ? Come reagirà ? Di sicuro ha un appoggio in più... la sua Nihal
Cosa succederà ? Nuove avventure, nuove emozioni ma soprattutto la missione più importate per Nihal e Sennar ...
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nihal, Nuovo personaggio, Sennar, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Storia di un Re '
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Capitolo 6- Una partita persa.

 


Nihal sapeva benissimo che i ceffi di cui parlava Faraq, era quelli in piazza.

Correva a per di fiato,poi rallentò quando intravide la piazza, gremita di soldati. Si nascose dietro una botte e si mise in ascolto.

“Dicono che è scomparso” disse un soldato, che era accovacciato su una botte e tracannava una bottiglia di squalo.

Un altro, ormai ubriaco, sdraiato a terra, si alzò e prese la parola. “ Ma cosa ci interessa a noi, di lui, dopotutto; non ci ha fatto niente?” non aveva in effetti tutti i torti, a loro cosa aveva fatto?

“Invece dovremmo arrabbiarci con quel farabutto del padrone, sono tre mesi che  aspetto lo stipendio, lavoro notte e giorno per lui, e non mi dà un dinnar” continuò lui. Le sue parole attirarono altri soldati della guarnigione.

“Sì, dobbiamo farci valere” si intromise un altro. Così si creò un caos, a cui la mezzelfo però era abituata. Era anche lei una guerriera, era tipico degli uomini azzuffarsi o arrabbiarsi per qualcosa che alla fine non faranno mai.

“Finitela, razza di idioti” uscì da un edificio il comandante.

Era imponente, barbuto e grasso, troppo per essere un soldato.

Di sicuro un leccapiedi del gran capo di cui i soldati parlavano.

L’uomo  avanzò nella calca dei soldati, con fare irruente e cinico.

“Allora, siete riusciti a trovare il ragazzo?” chiese la guardia.

Un soldato di mezze dimensioni, piuttosto ossuto si fece avanti, con il capo chino e le mani a coppa. Sembrava titubante.

Era titubante.

“No, no signore ma crediamo che l’abbia preso l’altra metà dell’esercito” disse il piccolo soldato.

Infatti aveva visto il ragazzo, tramortito da qualcuno che non sembravano i suoi compagni, selvaggi, topi di sentina o robaccia del genere, come loro.

Stavano parlando di Sennar, del suo Sennar, che gli avevano fatto quei balordi ? Gli avrebbe sgozzati uno ad uno, e non si sarebbe per niente risparmiata. Le avevano portato via la “cosa” a cui lei teneva di più, il suo tesoro più prezioso, la sua ragione di vita.

Solo un uomo aveva osato tanto, il Tiranno, e ora riposava in pace. Si sistemò i capelli e si rimise in ascolto.

“Bene” disse l’uomo. Si aggirò intorno ai soldati e li osservò con disprezzo.

“E se provate un’altra volta a lamentarvi, vi spedisco tutti a dirigere il traffico dei draghi, sono stato chiaro!” tuonò il comandante.

A Nihal quella frase suonò un po’ strana: “traffico dei draghi”; ma che roba era ?Poi si ricordò di un aneddoto strano che Sennar le aveva sempre detto riguardo la terra del Mare.

“La mia terra è una terra di riunione per i Cavalieri di drago, infatti, come tu ben sai, nella terra del Mare non ci sono gli stessi draghi che vi sono in quella del Sole o della Notte; così come esistono diversi Ordini di Cavaliere di drago. Ma quando si vogliono riunire si incontrano tutti nella terra del Mare, e questa cosa genera un gran confusione. Così il nostro Re decise di inserire questa nuova “professione” se si può chiamare così”.

Queste erano state le parole del mago, e aveva anche aggiunto, che non era un lavoro rinomato tra i soldati, anzi coloro che lo svolgevano erano considerati feccia.

E da qui le parole del nostro stronzone! Pensò Nihal.

Nihal era troppo occupata ad osservare qui mascalzoni che non si era nemmeno resta conto che l’uomo misterioso che aveva incontrato prima. Perché l’aveva seguita? Cosa aveva a che fare con quei tizzi?

Sta di fatto che era furtivo, la stessa Nihal, non si era nemmeno accorta della sua presenza. Era appollaiato sul tetto di una delle casupole che circondavano la piazza.

Cosa avrà intenzione di fare quella matta? Attaccarli di sorpresa? Sta mandando a monte tutto il piano!

Si ritrovò a pensare lui .

Quando la notte scese, il capo era deserto non una voce, una risata o rumore di passi aleggiava nell’aria.

A Nihal ricordava tanto la città pietrificata, dove c’era il Santuario della terra delle Rocce.

Nessuna stella brillava in cielo. Non vi era un alito di vento.

Persino la luna sembrava moscia, addormentata, senza vita.

 Era da tempo che Nihal passava così tanto tempo senza Sennar. Ormai erano inseparabili. Semplicemente perché la mezzelfo voleva recuperare il tempo perso con il suo adorato mago. Si sentiva tremendamente in colpa per non essersi accorta di niente e tutti i giorni, gli chiedeva perdono per ciò. Ma Sennar le sorrideva sempre la baciava.

Sì, la baciava. Quanto desiderava un suo bacio! Avrebbe dato qualunque cosa, anche per uno solo; una suo carezza o semplicemente un suo sorriso.

Comunque era tempo di agire.

Nihal uscì da suo nascondiglio e si aggirò per l’accampamento.

Arrivò all’entrata, stranamente nessuno era di guardia.

Entrò nel campo, vi era una sola guardia che era, per inciso assonnata o ubriaca, molto più presumibile la seconda.

Al centro vi era un focolare, ormai morente.

Nihal imbocco un'altra via e vide una moltitudine di soldati tramortite.

Chi era stato? Sembrava una carneficina bella e buona. Sicuramente un professionista.

Non un urlo aveva squarciato la notte. Non una goccia di sangue era stata versata.

I corpi erano esanimi a terra, privi di vita.

Ecco le guardie! pensò la mezzelfo. Il comandante non era stato svegliato.

“Vieni via ragazzina!” a Nihal venne quasi un colpo. Ancora quell’uomo così strano.

“Mi hai seguita? Non era occupatissimo” lo provocò la mezzelfo.

“Tu, invece, ti metti sempre nei guai” le rinfacciò lui, seccato.

“Non ti ho chiesto io di venire?” gli rispose lei. “ Perché sei venuto?”. L’uomo non rispose e se stette sulle sue.

“Ad ogni modo, io devo liberare Sennar e il tipetto imbranato lo sa; quindi, se vuoi scusarmi”.

L’uomo non la fermò anzi la segui.

La mezzelfo arrivò alla tenda del ragazzino e vi ci entrò. Mentre l’uomo rimase fuori.

Il ragazzino stavo dormendo sodo. Accoccolato sulla branda.

Nihal lo scosse e lui si svegliò di soprassalto. La mezzelfo gli puntò la spada alla gola.

“Dimmi subito, dov’è Sennar?” disse assassina.

“Chii,c..h..ii?” domandò terrorizzato e cominciò ad urlare come una femminuccia.

Gli altri soldati vennero allertati dalle sue urla e uscirono dalle loro tende. Scoprirono il massacro compiuto da quel uomo e si diressero verso la tenda del ragazzino.

“Il ragazzo che dicevi che avevano preso” lo incalzò Nihal.

“Ah, lui… io… io ho..” balbettò

“Tu cosa?” urlò lei.

“Io ho mentito, non abbiamo preso nessun ragazzo!”
 


cerrywoman's corner 
Rieccomi qui.. Allora le cose si complicano ancora... State tranquille/i, cari/e lettori/trici nel prossimo capitolo vedremo che fine ha fatto Senner ... Intanto c'è sempre la presenta di questo uomo misterioso .. 
Spero che il capitolo vi piaccia. 
Bacioni 
cerrywoman

   
 
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